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Differenza Tra Alimentatore E Caricabatterie - cosa cambia


stefano_

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salve a tutti ragazzi e come sempre scusate l'ignoranza ma sono curioso di sapere cosa cambia a livello di tensione e/o corrente tra un alimentatore a 12 v per esempio ed un caricabatterie con uscita ( sempre per esempio ) a 12 V !!!

non mi picchiate....

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Premesso che si dovrebbe sapere che batteria stiamo caricando, visto che si usano sistemi molto diversi...

Se parliamo di una batteria auto al piombo, si possono usare entrambi, purchè la tensione di uscita possa arrivare ai fatidici 14, 4 volt, che è appunto la massima tensione di ricarica (se non ricordo male, il limite inferiore di ricarica è 13,8), la corrente ha un'importanza relativa, perchè è legata alla potenza della batteria ed ai tempi di ricarica. Di solito si propone la ricarica ad un decimo della potenza, ma la cosa è molto flessibile: si può ricaricare una batteria da 100 Ah anche con un caricabatteria/alimentatore da 1 A, purchè la si tenga sotto carica per 140 ore.. Vale anche il contrario, si può usare una sorgente molto potente e caricare al 25 % della potenza, in quattro o cinque ore e sei arrivato al massimo.

Mi verrebbe anche da dire che i caricabatteria commerciali sono piuttosto semplificati rispetto ad un alimentatore, ma sarebbe sbagliato. Entrambe le tipologie possono essere realizzate spartanamente o in modo sofisticatissimo.

Quindi, alla fine, forse è la domanda che è sbagliata: prima bisogna sapere di che tipo di ricarica ha bisogno la batteria, e poi si trova il sistema di dargli la tensione, la corrente ed i tempi adeguati. Un'alimentatore può avere sofisticate regolazioni in tensione e corrente, o essere fatto solo con un trasfo ed un diodo, un caricabatteria idem: a volte però ci sono temporizzatori, automatismi che rilevano se la carica è finita ed inseriscono una piccola corrente di mantenimento della carica etc.

La domanda che hai fatto non ha una risposta precisa.

Modificato: da Paolo Cattani
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Aggiungo una battuta: se avessi chiesto "che differenza c'è fra due auto che hanno un motore da 100 cavalli?", sarebbe stata quasi la stessa cosa. Non si può rispondere univocamente.

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stefano come ti capisco....

provo a fare la domanda io che arrivando dal mondo della inormatica certe ovvieta' sono molto poco ovvie.

un esempio:

ho un caricabatterie da con scritto outlet 12v 350mA.

mi si e' rotto, allora uso un alimentatore da cd che arriva a 12v ma a 3A.

che succe3de? spacco la batteria? oppure basta che la tenga sotto alimentazione il 350/3000 del tempo

con cui si caricava con il caricabatterie?

ciao

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bisogna valutare se la resistenza limitatrice e' posta nell'alimentatore guasto o nel caricabatterie vero e proprio.

normalmente e' la seconda ad essere usata, quindi l'alimentatore va' bene anche con corrente di uscita maggiore (anzi e' meglio) se cosi' non fosse le tue pile si distruggerebbero in poco tempo.

comunque dovresti fornire qualche dato in piu'

ivano65

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E' chiaro che bisogna proporzionare il tempo di ricarica alla potenza fornita, tenendo presente che con 12 V non carichi, perchè la tensione è troppo bassa per invertire il fenomeno chimico della scarica. Sulla resistenza limitatrice, nei caricabatterie da supermercato non l'ho mai vista, ma solo su quelli di un certo pregio: molti alimentatori sono invece dotati di stabilizzatori di tensione e limitatori di corrente ad ic. Forse, per certe applicazioni, è persino troppa grazia. La scelta di un sistema più o meno sofisticato dipende da quel che si vuole ottenere e dalla durata che si pretende dalla batteria: una torcia elettrica di quelle che hanno il caricatore e la spina incorporate userà si e no quattro componenti, il caricabatterie della sonda cassini userà un pentium 4 solo per controllare i parametri ottimali e ottimizzare la carica ed il rendimento del caricabatterie.

Rispondendo a pidmaster, la domanda corretta sarebbe:

-ho una batteria tot volt e tot amperora, al piombo/ni-cd/ni-mh/li-ion/li-poly/alcalina/altro , come devo caricarla? (tensione costante/corrente costante/corrente temperatura/corrente-dump di tensione a fine carica)

-come devo impostare i tempi di carica, sapendo che ho una sorgente di tot potenza?

I calcoli si fanno a partire dalla batteria, non dal caricabatterie; per esempio, chi usa le macchinine elettriche e carica i pacchi in un'ora al 140% della potenza nominale (di solito si consiglia il 10%), di certo ha delle batterie robuste e di marca, con altre marche di capacità uguale le batterie scoppierebbero, quindi considera che le variabili sono tante.

Dimenticavo, la domanda iniziale:

cosa cambia a livello di tensione e/o corrente tra un alimentatore a 12 v per esempio ed un caricabatterie con uscita ( sempre per esempio ) a 12 V
Modificato: da Paolo Cattani
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