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PLC Forum


Delay Timer con 555


Jago

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Ciao, ho un problema con un circuito che ho trovato in rete. SI tratta di un circuito che "dovrebbe" eccitare un relè dopo alcuni secondi (variabili) dalla sua accensione. Dovrei inserirlo all'interno di un amplificatore di mia costruzione con lo scopo di alimentare il finale alcuni secondi dopo l'arrivo della tensione dall'alimentatore. Il problema è che non pare funzionare, l'ho ridisegnato con Eagle, ma il CIP si scalda fino a cuocersi e il relè non cambia stato.

I componenti che ho scelto con C = 47 µF e R = 84 K che da una formula trovata sempre sulla rete dovrebbe generarmi un ritardo di circa 4 secondi. Non sono molto preparato in elettronica, ma non capisco se il progetto in sè ha qualche falla o cosa. Vi ringrazio. Allego link dell'immagine del circuito in questione

http://web.tiscali.it/typeandtype/555delay3.gif

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non capisco la resistenza da 270-330 verso l'amplificatore...

e inoltre non capisco il collegamento del relè in quel modo..

io avrei usato un PNP collegato all'uscita del ne555 in modo che finchè l'uscita del piedino sta alta, il transistor è interdetto e il relè è disattivato.. viceversa, passati i 4 secondi il timer si disattiva e l'uscita va bassa così da attivare il transistor e portare il relè in conduzione

ho capito abbastanza il principio di funzionamento di quel circuito, però avrei optato per la soluzione a transistor...

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Grazie per l'interessamento, il principio era (al dire di chi l'ha concepito) di alimentare parzialmente lo stadio finale (attraverso la resistenza in questione da 270) e un volta eccitato il relè, la stessa viene bypassata fornendo l'alimentazione efficace. Dovrebbe così proteggere l'ampli e forse farebbe anche da anti bump (ma questo lo ignoro). Per quanto riguarda la soluzione del transistor da te suggerita, non mi dispiacerebbe avere un piccolo schizzo di cosa e dove vorresti inserirlo. Purtroppo le mie conoscenze sull'argomento sono un po' scarsine, e ciò mi costringe a fidarmi di quanto trovo in rete. Mi spiace. Non hai comunque trovato niente che non vada nel disegno originale? Ti ringrazio.

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Lo schema di quello che hai realizzato dovrebbe essere questo

user posted image

Per prima cosa penso che l'NE555 sia fregato e che quindi il rele sia sempre eccitato.

Probabilmente si è fregato perchè parti con il trimmer da 84k (a proposito, dove l'hai trovato di questo valore) completamente chiuso.

La resistenza da 330 Ohm non può essere da 0,25W si brucerebbe subito.

D2 è in più.

Penso che configurato così (cioè senza un transistor che eccita il relè) il relè parta da eccitato per poi rilasciarsi.

Può anche essere che è quello che vuoi per non avere il relè sempre sotto tensione, ma così il bump dovrebbe esserci lo stesso.

Il modo corretto per inserire il trimmer è quello di mettergli una resistenza in serie per evitare di abbolirlo completamente.

Ciao.

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Ma............è giusto che il terminale 7 sia scollegato?

Comunque grazie a Mado per lo schema rifatto...............sare propenso a adottare la soluzione di Simons ossia un PNP che piloti il relè...............lNe555 è un po' troppo sfruttato......dipende dal relè!

Potrei avere una soluzione carina da sperimentare..............

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Il circuito funziona così.

All'accensione il condensatore da 47uF è scarico quindi i piedini 2 e 6 sono a 0, il piedino 3 è a 1.

Dopo un tempo dato dalla costante RC i piedini 2 e 6 vanno a 1 e l 'uscita (piedino 3) andrà a 0.

Se il rele è piccolo lo puoi pilotare con il 555, diversamente devi usare un transistor per pilotarlo (può essere questo il motivo per cui si è fregato il 555).

Ripeto, il diodo D2 è in più. Puoi collegare il rele e D1 direttamente al positivo.

Ciao.

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credo di aver capito a cosa serve D2.. potrebbe darsi che serva per non ripercuotere l'extratensione della bobina del relè sull'alimentazione...

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Non so se jago ha lo schema originale perchè un diodo dovrebbe essere messo in parallelo al trimmer con il catodo verso il positivo per fare in modo che il condensatore si scarichi allo spegnimento.

Ciao.

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La mia idea era quella di usare un circuito per la stessa applicazione ma che generasse una tensione graduale , in questo modo risolveresti sia il fatto di avere un'alimentazione ritardata , che eliminare il bump!

Stasera posto qualcosa se siete interessati............

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Ciao a tutti. smile.gif

Il 555 configurato come "time delay" ,prevede il pin 2 (trigger) collegato al 6 (soglia) mentre il 7 (scarica) non è usato.

Lo stadio di uscita complementare può tranquillamente pilotare un relè (200 mA) con l'opzione di poterlo fare sia verso massa che verso il positivo con il risultato di poter eccitatare il carico durante la fase di temporizzazione piuttosto che in quella di riposo;il tutto facendo attenzione a possibili retriggering da parte del carico induttivo (es. usando diodo in serie all'uscita).

In effetti credo che il circuito difetti di un sistema che mantenga scarico il condensatore quando il dispositivo non è alimentato.

...mado , non so se ho capito bene.. ma il condensatore non dovrebbe andare a massa ?

..Jago sei sicuro di aver collegato i diodi correttamente?

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Si il condensatore è messo a massa, ma quando spegni un circuito la tensione di alimetazione diventa dopo qualche secondo zero.

Se lasci scaricare il condensatore che è carico al potenziale di alimentazione attraverso la resisenza del circuito RC, il condensatore si scaricherà lentamente.

Se riaccendi dopo qualche secondo, il condensatore ricomincerà a caricarsi partendo dal valore di tensione che ha in quel momento quindi il tempo che avevi previsto non sarà più rispettato.

Con un diodo messo in parallelo alla R con il catodo rivolto verso il + otterai che è interdetto quando è alimentato e che scaricherà ad un potenziale di 0,6 quando l'alimentazione passa a 0.

Comunque questo circuito non è una novità ma si usa in tutti i circuiti di reset per azzerarli all'accensione.

Ciao.

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Una domanda a Jago. Ma l'amplificatore in queste condizioni funziona o rimane spento.

Questo circuito ti serve per ritardare l'alimentazione per tua scelta o solo per evitare l'antiboomp delle casse.

Ciao.

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Penso che serva solo a ritardarne l'accensione in quanto un circuito simile difficilmente elimina il bump, potrebbe al massimo attenuarlo...........

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Ciao. smile.gif

Giusto !

Occorre però precisare che accensioni e spegnimenti ravvicinati , possono dare dei problemi e il tempo minimo che deve intercorrere è quantificabile solo sperimentalmente dato che allo spegnimento del dispositivo,avremmo un condensatore da 47micro che si scarica su un ne555 il quale è un componente non lineare.Quindi è senz'altro una soluzione semplice e meglio di niente ma con dei limiti da considerare.

..credo di capire a cosa ti riferisci ma in questi casi il condensatore è centinaia di volte più piccolo.

Ciao.

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No, al contrario, è più grande.

Se il condensatore è più piccolo si scaricherà immediatamente (la costante di carica e di scarica su R sono uguali) e quindi il diodo è superfluo.

Se il condensatore è grande la costante e grande è conviene scaricarlo prima tramite il diodo e non tramite R.

Ciao.

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Ciao

..probabilmente intendevamo applicazioni diverse.
..ok , "il meccanismo" è chiaro ma convieni con me che con o senza diodo ,la scarica del condensatore deve fare i conti con la resistenza (non lineare) di tutto il circuito visto dal lato alimentazione ?

Poi dipende da quello che si deve fare e come lo si vuol fare no? Ci sono applicazioni in cui un tempuscolo aggiunto può fare la differenza mentre in altre no.

In questo caso il diodo è senz'altro migliorativo ma..

Ciao

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thumb_yello.gif tutto dipende dal conesto del circuito.

Comunque gli ingressi dei comparatori del 555 dovrebbero essere ad alta impedenza per evitare di influenzare i tempi di carica e scarica del condensatore.

Ciao.

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Ho sollevato un bel vespaio, vi ringrazio per l'intressamento.

Punto 1. Il circuito dovrebbe solo proteggere l'amplificatore in fase di accensione da quanto si evince dall'articolo da cui ho estratto l'immagine del circuito. Segnalo il link da cui nasce tutto il problema.

http://myweb.tiscali.co.uk/nuukspot/decdun/t_amps.html

Punto 2. Non avendo molto posto all'interno del case che conterrà il tutto, non mi sarebbe dispiaciuto trovare una soluzione per proteggere casse e t-amp in un modo semplice. Pensavo che quello suggerito poteva fare al caso mio anche perchè è usato nel mio caso specifico e con lo stesso ampli.

Punto 3. Ho capito che voi del forum siete molto più preparati di chi, come me, si fida troppo di ciò che trova in rete senza analizzare quanto suggerito (Hops, devo ammettere che ho la passione per l'elettronica, ma una preparazione da grafico pubblicitario, mi spiace; però so incidere con carta epson e tonerlaser piste da 0,3 mm che sono una bellezza!)

Punto 4. Se il circuito in questione non è affidabile o ha controindicazioni, lo ometto e cercherò di ricordarmi di abbassare il volume prima di accendere il "mostro". Anche perchè non è di grande potenza.

Bye

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Per Mado.dom

"La resistenza da 330 Ohm non può essere da 0,25W si brucerebbe subito."

In effetti l'avevo sospettato e ho preventivamente sostituito quella indicata con due resistenze in serie da 150R ma da 2 W (insomma due bei resistoni). La mia sensazione era quindi giusta, meglio così.

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Ciao Jago. smile.gif

Vai tranquillo,il circuito DEVE funzionare : all'accensione ,il relè è diseccitato,dopo qualche secondo si eccita e chiude il contatto.

Se non funziona devi aver sbagliato qualcosa.. wink.gif (diodi?,relè?,cablaggi?)

Ciao.

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Come dice arrow, "il circuito deve funzionare".

L'unica variante che farei è aggiungere una resistenza da 10k in serie al trimmer per fare in modo che non si possa escludere completamente.

Anche senza il diodo di cui parlavamo deve funzionare.

L'unica peplessità, come ho detto prima, è il diodo D2. Per me è di troppo.

Dimenticavo.

Assicurati che il rele sia piccolo altrimenti si brucia lo stadio d'uscita del 555 (come ti ho detto prima è una possibile ragione del fatto che si è bruciato).

Ti ripeto, cambia il 555 perchè se è caldo da bruciare, al 99,99% si è guastato.

Ciao.

PS. Quel vespaio che tu dici che hai sollevato, è l'anima del forum. Se tutti siamo daccordo su tutto di cosa dobbiamo discutere?

Di nuovo, ciao.

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Ciao!

Ho letto l'artricolo originale e ho scoperto, almeno credo , a cosa serve il circuito.

L'autore in pratica ha notato (ha scoperto l'acqua calda)che quando accendi o spegni l'ampli la tensione di alimentazione naturalmente cambia , infatti se quando l'ampli viene alimentato la tensione vale 12 Volt , quando è spento varrà 16 Volt (ammettiamo) e quindi nel lasso di tempo in cui pasa da 16 a 12 durante l'accensione potresti danneggiare l'integrato di potenza..........................

Mi pare ovvio che il problema sussiste solo perchè:

- viene interrotta la bassa tensione (12V) e nonn il primario dell'alimentatore

- l'alimentatore non è stabilizzato

La seconda cosa fa pensare , in quanto un ampli limentato senza stabilizzazione sicuramente avrà un HUM non indifferente, inoltre non potrà mai erogare la massima potenza, poichè a pieno carico la ensione scende anche sotto i 12 V

Ho letto 2 altre cose non propio rassicuranti:

-L'ampli in questione è stato realizzato in un case in plastica!

-E' stato recensito su TNT!

P.S. = Secondo un mio parere da non auiofilo ma da buon tcnico e ascoltatore il T-Amp è un ampli molto comercializzato e sponsorizzato ma che, al contrario di altri ampli poco noti, risulta essere molto scadente nella resa, nella dinamica e nel suono...............è sempre un ampli in classe D................forse la classe peggiore per l'audio !

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OK sono più tranquillo, se deve andare andrà a costo di fare notte più volte. Cambierò il 555 e ricontrollo tutto, anche se apparentemente non trovo magagne. Forse nel testarlo ho fatto accensioni troppo ravvicinate (cosa che non capita nel normale uso di un ampli).

Un'ultima cosa: non è che qualche anima pia mi da un occhio alla PCB perchè escluderei problemi dovuti al mio sbroglio Comunque grazie 1000 a tutti.

http://web.tiscali.it/typeandtype/delaybis.pdf

http://web.tiscali.it/typeandtype/delaytris.pdf

Vi posterò alcune immagini del "mostro" in acciaio nikelato e palissandro, con intarsio chiaro, che spero suoni come le muse nel paradiso. Bye

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Ciao Tesla, sono d'accordo con te che gli ampli in classe D non siano il massimo, ma volevo una stazione di amplificazione un po' alternativa e di mio design e non avendo grandi esperienze con l'elettronica HiFI, mi accontenterei di un suono pulito. Sono partito da una scheda Fenice 20 che eroga pochi watt ma dicono di discreta qualità. Il mio Yamaha non lo butto di certo, ma per il mio Ipod è "tutto grasso che cola".

Per quanto riguarda la parte di alimentazione, ho realizzato un circuito con LM317 e ponte alettati e un condensatore da 10 000 µF. 13,5 V stabilizzati. Credo potrebbe andare. Cosa ne dici? Bye

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