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Un'applicazione Un Po' Fuori Dagli Schemi


Mirko Ceronti

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tesla, mi ero scordato di dire che bisognava fare funzionare il tutto a 300Vcc, raddrizzando a monte

Modificato: da sx3me
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Mirko Ceronti

Mamma mia che mi son perso.....!

Dunque, intanto partiamo dal filmato di Lancillotto che quando l'ho visto ho ipotizzato che anche la videocamera avesse.........un diodo in serie. laugh.gif

???? Ma si potrà ????

Se tutte le applicazioni che ho disseminato in vent'anni, avessero avuto come risultato quello che si vede nel cortometraggio, io non sarei qui a scrivere, ma sarei su una sedia a rotelle paralizzato dalle botte ricevute dai clienti a cui ho praticato la modifica; prima fra tutti l'azienda dove eseguivo manutenzione e dove mi venne per la prima volta l'ispirazione di praticare siffatta modifica, (chi ha letto il link rilasciato nel mio messaggio del 16/8/2011 delle 14:42 ha potuto capire i perchè).

Ho fatto un salto sulla sedia quando ho visto il filmato, e la mia manovra successiva qual è stata ?

Prendere subito una 60 Watt ad incandescenza, collegarle un diodo in serie, e riprenderla con la mia videocamera.

Risultato ????

Esattamente l'opposto di ciò che si vede su You-Tube, ossia la lampada accesa regolare.

Quindi ?

Quindi è probabile che dipenda o dal tipo di telecamera usata, (problemi di sincronismo come menzionava Livio) o dal Software che elabora il filmato.

Io non ho fatto una registrazione con annesso scarico del filmato su PC, ma mi son limitato a fare una ripresa diretta e basta.

Per cui voglio chiedere al Primo Cavaliere (Lancillotto biggrin.gif ) se può in tutta onestà, affermare che ciò che vedevano i Suoi occhi era ciò che vedeva anche la telecamera o ciò che riproduceva il filmato.

Solo una cosa mi scoccia enormemente; il fatto di non avere tempo per fare il filmato (causa alle ferie la videocamera ha la pila scarica, e nel pomeriggio devo ripartire) e sopratutto sono connesso con una chiavetta di Alice che riceve in GPRS (Edge) e capite anche Voi che inoltrare un filmato su You-Tube a queste condizioni è improponibile.

Ma se le condizioni di ricezione cambieranno, lo mando di SICURO, e poi trarrete le Vostre conclusioni, ed il perchè ancor oggi pratico questo trucco a chiunque, per ridurre al minimo le sostituzioni di lampade in luoghi proibitivi o dove si bruciano troppo spesso per problemi di surriscaldamento anomalo.

Tesla :

Allora, forse invece che sfarfallìo (quello visibile nel filmato di Lancillotto) qui si parla di "flebile tremolìo" giusto Andrea ?

Perchè vedete, io per sfarfallìo intendo l'effetto dato da una farfalla che sbatte le ali davanti ad una sorgente luminosa (da cui il termine), ergo : quello fornito da una lampada ad incandescenza a 230 Volt con uno starter universale (4-:-65 W) da tubo fluorescente postole in serie.

(per intenderci)

Quello è per definizione (e per me) lo sfarfallìo.

Invece il "baluginìo" o "flebile tremolìo" che dir si voglia, quello lo noto pure io, ma......ha rilievi assolutamente omeopatici come effetto, roba che nessuno (o molto pochi) mai Ti contesterà (poichè da ignari non ci si fa caso e quindi non ce se ne accorge).

Ti faccio quindi una domanda Andrea :

Quando hai fatto la prova, sulla 60 Watt 230 Volt, hai notato nella lampada da Te usata lo stesso comportamento che vedi in quella del filmato di Lancillotto, o hai visto qualcosa di Mooooooolto meno ?????

Conosco già la risposta, ma mi piacerebbe che Tu la ri-sottolineassi dopo questo mio discorso.

Tesla :

Verissimo; in qualità di dichiarato "esperto" di questo sistema, posso pienamente confermare, e dire anche che, sotto alle 60 Watt, non l'ho MAI praticato manco io, ma anche per un motivo ben preciso, cioè trasformare in 20 Watt una lampada da 40 originali, inizia ad avere scarse applicazioni pratiche, (comincia a farsi buio) e quindi c'è poca richiesta.

Nell'azienda dove ho iniziato con questo giochetto, iniziai dai bagni, dove c'erano delle incandescenza da 60 Watt, e dove le ho prima sostituite con delle 100 Watt e poi ho aggiunto il diodo per ottenere delle 50 Watt (quindi circa un poco meno delle originali).

Figuriamoci !

In una fabbrica di (a quei tempi) 750 dipendenti, se non ci sarebbe stato qualcuno che alla minima avvisaglia di "un qualcosa di diverso" me l'avrebbe NOTIFICATO (i bastian contrari son dappertutto e quindi in un bacino di 750 persone ne trovi a dozzine) ed invece......proprio dal fatto che nessuno me le contestò, trassi gli stimoli a proseguire con questo metodo, ed a praticarlo ovunque fosse praticabile.

A dire il vero qualcuno se ne accorse.

L'ufficio acquisti notò una caduta verticale dell'acquisto di lampade ad incandescenza da 60 Watt e mi fu domandato il come mai.

Comunque ho un'applicazione anche su una 60 Watt (incandescenza) in un locale tecnologico ridotta a 30 Watt, che effettua il servizio di luce di cortesia.

Bene, installata il 16/6/2009, accesa 24 ore su 24, ad oggi ancora funziona, ed i cataloghi Osram (a 60 Watt) la davano a 1000 ore.

Fatevi un po' il conto. smile.gif

Saluti

Mirko

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La differenza di vita è corretta. Per prima cosa l'accensione continua riduce a zero gli stress termici che sono la causa principale della rottura del filamento; poi c'è un rapporto quasi esponenziale tra temperatura del filamento e durata dello stesso.

Sottoalimentare i filamenti era un sistema molto usato con le valvole termoioniche. Si accettava una minor emissione del catodo, compensandone l'effetto con un'adeguata topologia circuitale, pur di avere una maggior durata del tubo. Questo per applicazioni in apparati non sorvegliati come i ponti ripetitori.

Se si fa riferimento ad un "flebile tremolìo" sono incline ad accettarlo, spece con lampade a bassa luminosità potenza.

Usando un'altra lampada da 40W, sempre ad incandescenza ma differente da quella usata per le prime prove, stando in penombra lo noto piuttosto facilmente.

La frequenza del tremolio non è sicuramente 50Hz ma, approssimativamente, attorno a15 Hz. Credo sia dovuto all'effetto combinato della variazione luminosa del filamento, chiaramente misurata dal fotorivelatore, e dall'inerzia dell'occhio; il tutto sembra che provochi una specie di battimento che ha come risultato questo tremolio.

Io sono sempre stato curioso per natura (la curiosità è una componente fondamentale del carattere ursino tongue.gif ), quindi passo passo st ricercando materiale in rete ricercandolo nelle relazioni su studi e prove sull'occhio umano. Ne ho trovati parecchi rivolti allo studio sulla risposta dell'occhio alla variazione di luminosità. Sono tutti rivolti, almeno quelli che ho letto sino ad ora, allo studio in ordine all'abbagliamento e tendono a quantificare la soglia di staurazione, non la velocità di risposta.

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Mirko Ceronti+22/08/2011, 13:35--> (Mirko Ceronti @ 22/08/2011, 13:35)

Intervengo solo in risposta di quanto mi hai chiesto direttamente, ovviamente ciò che si vedeva dal filmato era esattamente quanto si percepiva a vista, altrimenti tutti i post prima che significato avrebbero avuto?

La lampadina è da 60W e il diodo è un 1N4007 per registrare il breve filmato è stato utilizzato un iPhone, la registrazione è stata effettuata in HD, anche se non so se youtube la riproduce in questo formato, proprio per evitare fenomeni di battimento con la frequenza di rete, come (ci avrei scommesso) qualcuno ha ipotizzato e che invece non sono visibili senza diodo come si evince chiaramente.

L'ipotesi più probabile come ha fatto notare giustamente Tesla è l'effetto sinusoide che crea l'accensione dello stesso filamento, marcata maggiormente dalla presenza di una sola semionda e che può variare da lampadina a lampadina e che altri, come avrai potuto leggere, hanno notato pure loro

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Invece di scrivere, come sempre, in modo generico dai dei dati precisi ed inoppugnabili;

per esempio a quanti fotogrammi al secondo avviene la registrazione? a quanti fotogrammi al secondo avviene la riproduzione.

Una semplice applicazione delle formule di prostaferesi ti chiarirebbe cos'è il battimento (visto che sembra tu non abbia idee molto chiare in proposito).

Modificato: da Livio Orsini
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Ho voluto verificare la "banda passante" del mio occhio.

Ho pilotato un LED a luce bianca con segnale ad onda rigorosamente quadra, partendo da un generatore di funzione.

Fino a 18.8 Hz percepisco distintamente il lampo di luce.

Salendo di frequenza non percepisco più il lampo ma solo una variazione di luminosità, variazione che tende a ridursi progressivamente con l'incremento della frequenza.

A 29.4 Hz la variazione è ridotta solo ad un debole temolio.

A 37.6 Hz non percepisco alcuna variazione di luminosità.

Questa è stata la prima prova effettuata con LED alimentato sempre con la medesima corrente; successivamente proverò a diminuire la corrente nel led per verificare se, al diminuire della luminisità, varia anche la frequenza a cui non si percepisce la variazione.

Come è noto il LED non ha inerzia apprezzabile, quindi l'unica inerzia è quella dei fotoricettori dell'occhio.

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Non ho letto tutto ma se le lampadine non dovrebbero funzionare simultaneamente, io farei cosi:

1. Raddrizzare 220Va.c. per avere corrente continua.

2. Mettere un diodo in serie con ogni lampadina.

3. Mi concentrerei sul interruttore per avere le 3 situazioni: no corrente, corente in un senso, corrente inversa.

Anche per funzionamento comporaneo credo che si possa trovare una soluzione, tipo triac su ogni lampadina, comandanto da una alternanza in modo che se si volesse avere 2 lampadine accese, si innietterebbe nel circuito corrente alternata, altrimenti continua (non filtrata, ovviamente).

Modificato: da one25
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