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Lampeggiatore Per Cancello


andrea romano

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andrea romano

mi si è rotto la scheda del lampeggiante di un cancello automatico...qunado mio padre mi ha portarto la scheda ho visto che ci mancavano alcuni componenti perchè mio padre gli aveva rotti ora vorrei costruire io il pcb ma non riesco nessuno schema elettrico su internet...deve funzionare con una lampadina da 220V ad incandescenza

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E' molto molto molto molto semplice, biggrin.gif

basta googlare "lampeggiante con lm555" troverai milioni e milioni di schemi! alcuni siti web spiegano per bene anche il funzionamento pertanto è utile anche per un esercizio didattico. All'uscita dell'oscillatore basta inserire la classica configurazione bjt-relè-diodo di protezione. Sul relè metti il tuo bel lampeggiante a 220 V

saluti

Ps: se non trovi schemi fai un altro fischio ;-)

Modificato: da maguls
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Bah sinceramente scarterei l'uso del 555 con tutte le complicazioni di sorta, lo si può fare con pochi componenti, dato che anche lo spazio è ridotto . . .

Prova guarda questo : http://www.rfcsistemi.it/LAMP.htm

P.S. Ma il circuito smontato dal lampeggiante è irreparabile? Prova a postare una foto lato componenti e lato saldature (possibilmente ripreso in modo da poter facilmente sovrapporre le immagini ) . . . magari è semplice ripararlo .

Ciao

IN OGNI CASO PRESTA MOLTA ATTENZIONE DATA LA PRESENZA DI TENSIONI PERICOLOSE!

Modificato: da tesla88
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andrea romano

non si può riparare perchè il diodo è spaccao a metà ed è stato buttato comunque la scheda è quella nice...io sono uno studente che fa il 3 superiore e ora stiamo facendo di elettronica i ttl a me interessa solo il circuito che posso realizzare con circad e poi creo la basetta...in realtà li volgio proprio produrre io così mi faccio pure qualche soldino biggrin.gif

tesla88 quel circuito non va bene perchè dice che l'induttanza la devo creare io avrei pensato qualcosa di più semplice tipo un condensatore un transistor e un diodo

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tesla88+3/01/2012, 13:34--> (tesla88 @ 3/01/2012, 13:34)

e quali sarebbero le complicazioni di sorta? utilizzare uno dei miliaia di alimentatori nokia che riempiono i cassetti di casa? biggrin.gif

Io ho sempre fatto cosi, mai avuto problemi.

Inoltre, la maggior parte delle schede elettroniche dei lampeggianti cancelli utilizzano bassa tensione, (molte volte proprio lm555)! pertanto in quel caso già avresi l'alimentazione necessaria bella e pronta.

Poi ognuno fa quel che vuole.

Modificato: da maguls
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andrea romano

la scheda rotta andava a 220V e aveva il 555, poi un conponente strando con due terminali non so cos'era era un parallelepipedo bian fatto tipo di ceramica,poi cera un transistor, 2 diodi, 2 condensatori e 3 resistenze

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Beh innanzitutto deve alimentare il 555 con una bassa tensione continua di cui non dispone e sinceramente l'uso di un alimentatore (caricatore nokia o quant'altro) mi pare eccessivo per un circuito che deve solamente far lampeggiare una lampada senza contare che lo spazio nel lampeggiatore non credo sia molto per farci stare un alimentatore al massimo un piccolo trasformatore che comunque avrebbe un certo costo, inoltre l'uso di un relè per un lampeggiatore non mi pare una gran soluzione dato che i relè hanno una vita meccanica limitata a N operazioni .

Non sto dicendo che la soluzione sia sbagliata sto solo dicendo che complica parecchio

le cose , avesse avuto un lampeggiante a 12Vdc sarei stato il primo a pensare al 555 chiaramente non con un relè ma con un transistor o mosfet come stadio di potenza .

Se proprio si vuole usare un 555 allora sarei propenso a un alimentazione del tipo trasformerless per ricavare la tensione dc per l'integrato , inoltre userei un triac al posto del relè comandato dal 555 per mezzo di un fotoaccoppiatore (o anche senza se si è coraggiosi ) , peraltro penso sia la soluzione adottata anche da chi ha costruito l'originale . . .

Per quanto concerne il componente parallelepipedo in ceramica, dovrebbe essere un resistore di potenza .Ad ogni modo non capisco perchè sia stato buttato il circuito solo per un diodo spezzato . . .

Beh mi pare scarsa come motivazione, l'induttanza è facilissima da realizzare e c'è pure scritto come, senza contare che non è per nulla un componente critico, per altro la puoi facilmente trovare in commercio o recuperarla da un alimentatore ATX guasto o da un varialuce.

Certo che se ci si ferma davanti a un circuito perchè c'è un'induttanza mi chiedo se hai in mente che per "venderlo" dovrai ottenere delle certificazioni . . .

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Vabè io non è che voglio fare polemica...

ti do ragione per il relè..ma quello si può fare come si vuole che stiamo a fare i giochini?

ma se lo stesso utente dice che prima ci stava un lm555 non ti pare che ci sia gia la bassa tensione? o sono io che sono un pò duro di comprensorio?

Se fossi io a progettare il tutto lo farei tutto a bassa tensione anche per evitare dispersioni verso terra in caso di pioggia viste le condizioni proibitive che solitamente devono sopportare questi lampeggiatori e qui chiudo, per me questa discussione è chiusa clap.gif

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Mirko Ceronti

Che filtro a parte, è identico a quello che Ti ha indicato Tesla88 rolleyes.gif

Però, quello è più un "Flash" che un lampeggìo, nel senso che il tempo di on della lampada è fulmineo, più adatto come simulatore di effetti strobo che come indicatore della movimentazione di un apparato (cancello in questo caso)

Ecco, io appartengo senz'altro a questa categoria laugh.gif infatti....

user posted image

....ecco qua.

Saluti

Mirko

Ach....dimenticavo....mettici una bella 270K in parallelo al condensatore da 1 microFarad, così tanto per scaricarlo una volta spento il tutto.

Modificato: da Mirko Ceronti
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A me sinceramente dispiace che te la sia presa, non era questa la mia intenzione ma quella di spiegare quelle che erano le possibili soluzioni e i vari pregi e difetti delle stesse. . .

Non credo che al lampeggiante venga portata sia il 230V che una bassa tensione tipo 12V , credo piuttosto che venga ricavata dal 230V tramite un circuito senza trasformatori come quello proposto da Mirko . . .

X Mirko : Sapevo che avevi un circuito anche per questa applicazione! Era proprio come lo pensavo , transformerless e triac pilotato in modo coraggioso !!

Una sola nota, il condensatore da 1uF 400V forse sarebbe meglio se fosse del tipo X2 per maggior sicurezza . . .

Come sempre fare attenzione alle tensioni pericolose !!

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Complimenti Mirko!

Ottima soluzione l'alimentazione a reattanza capacitiva! clap.gif

Ottimo compromesso tra sicurezza e spazio a disposizione.

Cerco di spiegare un pò il circuito di alimentazione, se commetto errori correggimi pure:

La capacità da 1uF serve per portare la tensione a livelli compatibili alla tensione di uscita che vogliamo ottenere, mentre il resistore da 4W viene inserito poichè all'accensione (nel caso peggiore accendessimo quando la tensione di rete è al picco massimo) la capacità in uscita potrebbe trovarsi scarica e comportarsi come un corto circuito dell'alimentazione. Dopo di chè viene inserito un raddrizzatore a semionda con una capacità calcolata in base al carico che dobbiamo alimentare. Il diodo zener serve per clampare la tensione di uscita ai nostri 12 V necessari.

L'unica domanda (sicuramente stupida, ma non sono riuscito a capire ph34r.gif ) al nostro mitico Mirko è:

a che serve il primo diodo in parallelo in ingresso? wallbash.gif

L'unico inconveniente di questo alimentatore è la mancanza di isolamento dalla rete a 220V

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Mirko Ceronti

Beh....se mancasse quel diodo....non funzionerebbe più niente.... smile.gif

Dai....che puoi farcela.... wink.gif.....!

Saluti

Mirko

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ok, forse ho capito...

se non ci fosse quel diodo al condensatore arriverebbe sempre e solo la semionda positiva...quindi una volta carico non farebbe piu scorrere corrente..mentre con il diodo si permette il passaggio della semionda negativa in modo da far scaricare il condensatore per un nuovo ciclo!

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