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PLC Forum


Pic Programmer On-board


gzorzi

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Vedo che i programmatori ICSP alimentano direttamente il PIC da programmare attraverso

un alimentatore esterno dedicato solo al programmatore. Ma se io sulla piastra che alimenta

il PIC da programmare ho disponibili la tensione 5V (che è poi quella che alimenta normalmente tutta la

piastra PIC compreso) e la tensione 13V necessaria alla programmazione non posso sfruttare queste senza

avere un alimentatore esterno solo per il programmatore ?

Il mio scopo sarebbe quello d'avere il mio progetto su PCS con integrato il programmatore con al massimo uno switch per il pin MCLR che decide se in fase di normale funzionamento o in fase di programmazione.

Grazie

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Normalmente io non lascio niente sulla scheda per la programmazione , solo il connettore che mi collega i pin necessari per la programmazione.

Calcola , che se il circuito lo fai in grande quantita' ogni componente che usi aumenta il prezzo finale della scheda.

In piu' quando programmi il pic , potrebbe essere pericoloso alimentare tutta la scheda , entrate uscite ecc.

Il programmatore usa il 13 v per la programmazione , quindi deve essere gestito dal programmatore stesso .. ti complica la vita farlo sulla scheda.

Ultima considerazione , se lasci sulla scheda la possibilita' di programmare il pic ... chiunque potrebbe cancellarti il pic stesso ....

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Si ma se devo dare la possibilità di fare aggiornamenti agli utenti da qualche parte questo

programmatore deve stare e preferirei on-board visto che sfrutterei l'alimentazione

già esistenti. Se non lo metto esterno l'utente oltre a spendere per i componenti del programmatore

deve pure comprarsi un alimentatore esterno

In piu' quando programmi il pic , potrebbe essere pericoloso alimentare tutta la scheda , entrate uscite ecc.
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Ma se io non ho problemi nel trasformare un ingresso in una uscita posso programmare

usando le stesse alimentazioni della board a parte alcuni accorgimenti sul pin MCLR ?

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notizie tratte dalla rivista ElettronicaIn num 89. La tensione VDD e VPP proveniente dal programmatore deve alimentare solo il micro proprio per le tensioni inviate dal programmatore.Per le 2 porte RB6-RB7 durante la programmazione non bisogna caricare eccessivamente l'uscita del dispositivo. Segue uno schema esemplificarivo con l'impiego di 2 diodi e 3 resistenze. se ti serve scanarizzo la pagina interessata,inviami una email:cerio_at_virgilio.it. saluti

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Secondo me è possibile a patto che le uscite del pic disabilitate e i piedini rb6 e rb7 che variano durante la programmazione non diano problemi al resto del circuito.

Bisogna stare attenti anche alle specifiche di programmazione del pic utilizzato (vedi il pic16f628 per esempio).

Hai pensato alla possibilità di usare un pic tipo il 16f876 che può scrivere sulla memoria di programma e aggiornare il firmware via seriale?

Ciao.

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Per quanto riguarda RB6 RB7 e MCLR ho capito che devono rimanere svincolati durante la

programmazione e fin qui non penso di avere problemi. La cosa che non so è se uso

l'alimentatore della board per alimentare il PIC sia nel funzionamento normale e sia durante

la programmazione (con gli opportuni accorgimenti solo sui pin RB6.7 MCLR) il tutto può

funzionare o gli I/O comunque siano non devono avere circuiteria esterna che li porta in

uno stato dipendente dal circuito connesso ? Se alimento la board questa fornisce la tensione

sia al pic sia a tutti i circuiti collegati gli I/O del PIC. Questo è ammesso ?

Io uso un PIC 18F458 e nella programmazione off-board o con bootloader tutto è OK

Hai pensato alla possibilità di usare un pic tipo il 16f876 che può scrivere sulla memoria di programma e aggiornare il firmware via seriale?

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La mia domanda si riferiva all'uso del bootloader. Pensavo che se lo usi tu lo può usare anche l'utente, ma evidentemente non è così.

Per quanto riguarda la presenza di ingressi a livello alto o basso durante la programmazione questi non dovrebbero interferire (specie se costanti). Purtroppo non ho esperienza diretta con la famiglia 18fxxx.

Ciao.

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Certo che è ammesso. Anzi è vero anche il contrario: puoi alimentare la tua scheda attraverso ICD2 ma è limitato in corrente (200mA mi pare). Se la tua scehda assorbe troppo ICD2 non funziona.

Devi solo specificarlo nelle impostazioni del ICD2.

Hai pensato alla possibilità di usare un pic tipo il 16f876 che può scrivere sulla memoria di programma e aggiornare il firmware via seriale?
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Altrimenti il bootloader a che cosa servirebbe? L' aggiornamento del firmware con questa tecnica non l'ho inventata io! Basta leggere la documentazione della Microchip.

Ciao.

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Nel codice sorgente immagino si possa decidere anche il settaggio dei Fuse e quindi il codice compilato

ha al suo interno le istruzioni per mettere i fuse in modo voluto automaticamente durante la

programmazione con icprog. Ma icprog permette prima di cominciare di muovere le predisposizione dei fuse

giusto ? Ma variazioni manuali sui fuse sono ignorati se nel file .HEX ci sono settaggi differenti o le variazioni manuali hanno un peso superiore ?

Tutti questi casini sono per evitare copie del mio firmware e nello stesso tempo permettere tramite

programmatore on-board l'aggiornamento da parte dell'utente

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Tutti questi casini sono per evitare copie del mio firmware e nello stesso tempo permettere tramite

programmatore on-board l'aggiornamento da parte dell'utente

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Per un lavoro sicuro , dovresti usare come si diceva un bootloader e creare un prg di aggiornamento dei dati , con un piccolo algoritmo di protezione , altrimenti e' inutile.

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Quindi mi sembra di aver capito che per salvaguardare il mio firmware dalla copia e nello stesso tempo

permettere aggiornamenti al software è meglio che uso dispositivi esterni con ID univoco e non

modificabile usando il bootloader come appoggio. In questo modo ognuno avrà il suo software a doc in grado di funzionare solo con quel ID di dispositivo che verrà opportunamente controllato (esempio DS18S20).

Altre idee su come salvaguardare la copia e nello stesso tempo permettere aggiornamenti veloci da parte dell'utente ?

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