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PLC Forum


Regolatore Di Velocità Per un Motorino 12V in cc


Aieie Brazorv

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Mirko Ceronti

Intanto ecco una testimonianza di chi quel circuito l'ha realizzato (messaggio N°#40 di Stefano83_01) con tanto di foto :smile:

http://elettronica.plcforum.it/index.php?/topic/4395-regolare-giri-su-semplice-motorino-dc/page__st__20

Temo (da quel che dichiari) che si tratti di un errore nel cablaggio dei componenti, diversamente non vedo il perchè il 327 debba surriscaldarsi.

Sicuro di averlo montato rispettando la pedinatura ?

Sicuro di non averlo invertito col 337 ? (può capitare)

Saluti

Mirko

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  • Mirko Ceronti

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Ciao Mirko

Sei n mago :worthy: , si hai ragione o sbagliato il collegamento del BC327, sistemato questo “il tutto funziona che è una meraviglia” solo una cosa ora non va bene cioè il diodo che tu indichi BY229 ed io invece ho dovuto montare un UF5408 scalda, cortesemente tu non potresti indicarmi uno compatibile?

Guardando fra il materiale di recupero ho trovato questi possono andar bene?

FR301

31DF2

Grazie per il tuo interessamento

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In primis stavo per rispondere al problema del BC327 dato che anch'io l'ho realizzato e non ho notato nessuna anomalia dal punto di vista del surriscaldamento dei transistor, secondo il diodo in questione è questo BY229, quello da te utilizzato è da 3A, mentre quello richiesto è almeno da 8A, potresti recuperarlo da un vecchio alimentatore ATX per PC, al suo interno se ne trovano con quelle caratteristiche con tanto di dissipatore, oppure ne metti due in parallelo, sappi comunque che con carico induttivo di una certa entità il calore sarà eccessivo, quindi è necessario l'utilizzo di un aletta di raffreddamento, possibili equivalenti sono: ECG58, ECG581, HER804, STTH8R06D...

Per quanto concerne l'induttanza io ho messo una VK200 e svolge bene il suo lavoro ugualmente...

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Ciao a tutti

Livio

Si hai ragione, ma mi ci vorrebbe un elenco dei diodi il quale non o,

poi visto che altri hanno già fatto questo circuito, qualche consiglio non guasta,

GiRock

Grazie dei consigli, si lo so che quel diodo e da 3A pensavo che bastasse, visto che il motorino assorbe 2,5A

Ma ovviamente non è così, vedrò dal negoziante di trovarne uno fra quelli che mi hai consigliati

A parte questo piccolo inconveniente il circuito funziona che è una meraviglia

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Mirko Ceronti

Se colleghi all'uscita del circuito invece che un motore una lampadina da 12 Volt 50 Watt (tipo le alogene dicroiche della Osram) che son 4 ampere e spiccioli, t'accorgerai che il diodo rimane freddo.

Per esperienza posso affermare che con certi motori il diodo s'intiepidisce, con altri invece bolle.

Visto che ad egli è attribuita la funzione di "tosare" gli spike di rimbalzo dovuti alla reattività (e quindi all'iduttanza intrinseca ?) del carico induttivo (armatura in questo caso), è logico che con carico resistivo il diodo se la ride, e mano a mano che l'induttanza di armatura cresce in base al modello di motore, egli è costretto a fare gli straordinari.

(almeno io l'ho sempre interpretata così, chi non è d'accordo mi smentisca pure).

Quindi un diodo in contenitore TO220, si presta ad essere installato su dissipatore, ed in questo caso io ne approfitterei.

A parte questo piccolo inconveniente il circuito funziona che è una meraviglia

Ed allora che aspetti a realizzare anche il primo schema ??? :smile:

Saluti

Mirko

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Ciao Mirko

Ottima la spiegazione del perché il diodo scalda, non sono un esperto di elettronica, ma di corrente e motori qualcosa so, penso tu abbia proprio ragione, quel motorino che ho io “motorino per alzacristalli, Bosch” che assorbe 2,5A mi sembrano un po’ tropi, penso abbia delle caratteristiche particolari, uno di questi giorni devo andare in campo di recupero “automobili” e li vedo di recuperare un motore per tergicristalli poi faccio alcune prove e ti saprò dire.

Per quanto riguarda il tuo magnifico circuito l’ho già realizzato in una basetta millefori, ora mi resta solo di realizzarlo in modo “serio” su circuito stampato,

poi visto che ci sono “e mi diverto” vorrei realizzare il primo circuito “se riesco a reperire i componenti” la cosa mi appassiona e mi piace, ovviamente sempre a livello amatoriale

Ciao Antonio

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Ciao ragazzi

Eccezionale veramente grande, mi riferisco come logico a questo schema, ho sostituito il diodo con “quello incriminato che scaldava” con STTH1210, questo scalda ancora un pochino, arriva fino a 51° poi da li va su e giù di un paio di gradi, ma una temperature cosi penso non dia problemi, sbaglio?

Ovvio l’ho montato su un piccolo radiatore,

metto qualche foto.

http://flic.kr/p/cu2VSY

http://flic.kr/p/cu2W4q

http://flic.kr/p/cu2WcW

http://flic.kr/p/cu2Wns

http://flic.kr/p/cu2Wv1

Oggi ho recuperato un motorini per tergicristalli, che assorbe 0.8A con questo il diodo rimane freddo

Grazie a tutti per l’aiuto e la gentilezza

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Io aumenterei un poco il dissipatore, così si prolunga la vita al diodo. non tanto per la temperatura max, ma per lo stress dei cicli di temperatura.

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Mirko Ceronti

L'NE555 montato a mo' di "trampoliere" ancora non l'avevo visto.

Usa uno zoccolo 8 pin stagnandolo direttamente senza prolunghe reoforiche, così sarà anche più agevole la sostituzione dell'integrato in caso d'anomalìa :smile:

Saluti

Mirko

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Ciao a tutti

Livio

per il dissipatore pensavo fosse sufficiente, ne ho recuperato uno metto alcune foto,

http://flic.kr/p/cuGgKS

http://flic.kr/p/cuGgU1

le dimensioni sono:

lunghezza 80mm

spessore 2,5mm

spessore parte alta 14,5mm

pensi possa bastare?

Mirko

L’integrato così montato era solo per provare, sto il disegno per lo stampato,

quando il lavoro sarà finito metterò alcune foto.

Ciao Antonio

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Scusatemi una precisazione, ho notato all’inizio Mirko chiedeva con che tipo di alimentazione veniva alimentato il motore, io il mio lo alimento con un alimentatore, è sufficiente trasformatore e ponte, o è preferibile una tensione livellata,

cos’è più opportuno?

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Un ponte monofase ti da un fattore di forma scadente, meglio farlo seguire da una capacità abbastanza abbondante.

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Mirko Ceronti

Personalmente avrei messo su aletta entrambi i semiconduttori (Mos-Fet e fast diode), avendo cura di scongiurare cortocircuiti dovuti al fatto che sul case del diodo c'è un potenziale (Katodo) diverso da quello del case del Mos-Fet (Drain), cosa che si risolve con la mica isolante o più elegantemente facendo uso di un doppio fast-diode tipo U1620R che ha i 2 anodi comuni al case, scongiurando quindi la necessità della mica isolante per uno dei 2 semiconduttori ed aumentando così il trasferimento termico e quindi il rendimento dissipativo dell'aletta. :smile:

Saluti

Mirko

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Ciao Mirko

Senza dubbio hai ragione, ma durante tutte le prove, il Mos-Fet non ha mai dato sintomi di riscaldamento così ho pensato non servisse, lo terrò sotto controllo, in caso metterò un dissipatore

Ciao Antonio

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Caro Mirko,

ti avevo mandato un messaggio privato, però nel frattempo penso di aver capito come funziona il circuito, sarà banale ma ho preferito fare i calcoli per accertarmene.

Se ho capito bene, partendo da sinistra, il primo AO confronta il valore di tensione derivante dalla corrente limite con il riferimento ottenuto dal trimmer, il secondo AO da in uscita quindi 0V se la corrente è inferiore al limite, 12V se la corrente supera il valore limite.

Le cose che non mi sono chiare riguardano la configurazione del 555 (non trovo materiale di riferimento per dimensionare i componenti riguardo alla generazione del dente di sega) e la presenza dell'induttanza da 1mH in alto a destra, serve a smorzare qualche picco?

Grazie

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Mirko Ceronti
Le cose che non mi sono chiare riguardano la configurazione del 555

Beh, il 555 funziona volgarmente da astabile, con fronte di "mark" larghissimo rispetto allo "space".

Questo fa sì che con livello logico "1" in uscita al pin 3 questi non possa passare causa al diodo 4148, e così il condensatore da 100 nF con in serie la 100K ha modo di caricarsi non a dente di sega, ma secondo legge esponenziale (ai fini pratici è comunque efficace come un dente di sega ottenuto caricando a corrente costante un condensatore) poi a carica avvenuta, sopraggiunge lo "space" che è strettissimo, e che attraverso il diodo scarica brutalmente il condensatore.

Il ciclo si ripete all'infinito consentendo così il crearsi un'onda "simil-dente di sega" che serve allo scopo.

e la presenza dell'induttanza da 1mH in alto a destra, serve a smorzare qualche picco?

Sì, quelli sulla potenza che potrebbero rientrare nello stadio della logica di gestione, perturbandone l'efficenza.

Saluti

Mirko

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Scusa ancora il disturbo Mirko, ho provato a simulare il circuito con qualche modifica, non sulla parte di gestione però. Ho impostato la resistenza in serie al mosfet pari a 0.1ohm e limito la corrente a 25A confrontando il valore di tensione con un riferimento appunto a 2.5V sul primo AO. Se faccio lavorare il mosfet con un carico resistivo che richiede ad esempio 30A, vedo dei piccoli picchi a 27A, se però metto un carico resistivo a 0.1Ohm, i picchi arrivano a 45A, e questo mi preoccupa per un eventuale richiesta di coppia sul motore e quindi picchi di corrente. Analizzando le forme d'onda sembra che questo sia dovuto al fatto che il nodo al source del mosfet si carica più velocemente di quanto si scarichi il nodo di uscita del primo AO, per cui il mosfet non si spegne in tempo tale da evitare il picco di corrente. Mi chiedo, nella realtà succede questo o è un problema del simulatore? nel caso succeda davvero, come si può risolvere? grazie

Ho dimenticato di dire che nel mio caso il circuito è alimentato a 24V ;)

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Ho rivisto il circuito, la minor velocità di caricamento del nodo era dovuta al fatto che l'ultimo AO avevo messo un LM324 al posto del CA3130, tuttavia il problema resta, quando viene richiesta una corrente di 40A la resistenza di shunt porta il nodo di retroazione ad una tensione di 4V con andamento esponenziale, senza che il primo AO riesca a limitarla..

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Attenzione alle capacità da 0.1uF tra la R da 10k e massa. Fa da integratore dei picchi di tensione sul resistore di shunt. Se verifichi la costante di tempo vedrai che l'esponenziale corrisponde. Poi quando il valore supera la soglia impostata l'operazionale commuta.

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Scusa Livio, intendi dire la capacita da 100nF sulla resistenza da 100K collegata da una parte al resistore di shunt e dall'altra al secondo AO?

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