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Parere su regolazioni ed uso impianto


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Buongiorno a tutti!

 

Oggi vi scrivo per chiedere un parere a chi è più competente di me in impianti di riscaldamento: ho infatti dei dubbi circa l’efficacia del mio impianto di riscaldamento centralizzato, e vorrei sapere cose ne pensate. Comincio con la descrizione…

 

L’EDIFICIO

In zona climatica E, casa bifamigliare di due piani più mansarda e seminterrato, sorta nei primi anni del 900 ed estesa in più momenti tra gli anni ‘40 e ‘70, per un totale di 400mq circa; tutti i piani sono riscaldati da termosifoni in ghisa con valvole termostatiche (solo su PT e P1), per un totale di 20 unità con una media di 15 elementi ad unità. Il circuito non è partizionato in zone, bensì dal seminterrato (tubi di ferro a vista) partono diverse colonne montati che interessano tutti i piani.

 

LA CALDAIA

In principio fu il gasolio, quindi il metano con bruciatore della Johannes , valvola miscelatrice a 4 vie MUT Meccanica Tovo e circolatore Grundfos UP 42-42 F06. Dal 2000 la caldaia è una Ecotata Duchess HR43 (Buderus GB112) da 43kW di potenza termica nominale (a condensazione), usata sia per il riscaldamento (circolatore integrato) che per la produzione di ACS son boiler separato da 150 litri. L’ACS ha un circuito di ricircolo con pompa DAB S8/150.

 

LA REGOLAZIONE

L’intera centrale è alimentata ON-OFF da un interruttore orario. A riscaldamento spento la valvola a 3 vie all’uscita della caldaia è solo su ACS e la caldaia riscalda solo il boiler; la pompa di ricircolo si accende con questo orologio, quindi con la caldaia. Il riscaldamento è controllato da un regolatore climatico Landis&Gyr Villagyr RVP30, già presente con il vecchio bruciatore (ecco perché ve ne ho parlato): un tempo questo sondava la temperatura esterna, la mandata e, sulla base della curva di taratura, controllava il servomotore della valvola miscelatrice a 4 vie (il bruciatore andava ovviamente sempre a manetta = consumi folli ma gas economico); ora, sulla base della medesima taratura, esso comanda un relè che lavora sul morsetto “riscaldamento ON-OFF” della caldaia (il vecchio circolatore è stato sezionato in un circuito chiuso e la 4 vie bloccata in “tutto aperto”). L'UBA (computer) interno alla caldaia determina quando variare la 3 vie su ACS e quando su riscaldamento, attraverso l'acquisizione di temperature da varie sonde interne.

 

L’USO

La casa è grossa, ma è abitata da 3 persone d’estate e 4 d’inverno. D’estate si accende la centrale termica con un interruttore remoto in parallelo all’orologio temporizzatore per quei 15 minuti necessari a scaldare il boiler per farsi la doccia o lavarsi al mattino. In prossimità dell’inverno il riscaldamento è programmato, insieme con l’ACS, per 2 ore al mattino e quattro alla sera, con valvole ai termosifoni tutte aperte. Ad inverno inoltrato riscaldamento, ACS (e quindi ricircolo) sono accesi tutto il giorno (spenti la notte) e si agisce sulle valvole ai termosifoni per regolare la temperatura nei vari ambienti. I termosifoni della mansarda sono sempre chiusi (stufa a pellets), come quelli del seminterrato (non ci si abita), come 5 del piano terra (caminetto ventilato).

 

Ecco, delineata la situazione vorrei un vostro parere sulla corretta installazione e uso dell’impianto. Vi enuncio i miei dubbi:

 

1.      La vecchia centralina Villagyr lavora ON-OFF sulla caldaia che, da istruzioni, dovrebbe essere modulante con appositi comandi digitali (IRT30 ecc.): possibile che con tale sistema non si sfrutti al 100% la caldaia?

2.     Se lasciata 24h in standby per la produzione di ACS tutto l’anno i consumi di metano sono fuori dalla grazia di dio. Possibile che il ricircolo, solidale alla caldaia (sempre acceso, quindi, di inverno), possa condizionare tali consumi?

3.      La caldaia attualmente è impostata con temperatura di mandata riscaldamento a 70 gradi, di acqua calda a 50 gradi e di potenza a 30kW: è corretto per il tipo di impianto?

4.     Quando la temperatura esterna non è molto bassa (intorno ai 10 gradi), i termosifoni sono appena tiepidi: per carità, meglio che freddi, rompe un po’ l’aria, ma il comfort è un’altra cosa. È possibile che ci sia qualche regolazione errata (sonda esterna vecchia, curva di taratura errata ecc.). Inoltre è del tutto assente (e lo è sempre stato) un termostato ambiente.

 

Ringrazio fin da ora chiunque abbia intenzione di leggere fino in fondo e di darmi un parere. Se si necessitasse di ulteriori informazioni c’è solo da chiedere.

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C'e' poco da dire (e da fare) su quell'impianto. Le regolazioni delle temperature sono corrette, forse la curva climatica e' da tarare se ritieni che con 10 gradi esterni la temperatura dei termo sia troppo bassa. Purtroppo la casa e' quello che e', la superficie troppo ampia e l'impianto avra' un contenuto d'acqua da far impressione. Meglio di come stai andando non puoi fare, a meno di non intervenire pesantemente o sulla struttura o sull'impianto (meglio sarebbe su tutti e due), ma ripeto intervenire pesantemente, non con delle ristrutturazioni minime. Ah, forse una soluzione per spendere meno ci sarebbe. Passare ad un combustibile piu' economico, attualmente legna o pellet, con tutte le implicazioni e complicazioni del caso.

P.S. il ricircolo, specie se le tubazioni dell'acqua calda non sono coibentate, in alcuni casi puo' consumare come un rubinetto aperto che spilla dal bollitore............

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Grazie teorico1 per l'intervento. In effetti è proprio quello che temevo, ma speravo comunque che qualche manovra si potesse fare. Per quanto concerne il ricircolo supponevo che potesse essere un'eccessiva causa di consumo: pensi che potrebbero esserci delle verifiche che potrei effettuare per esserne sicuro? Per quanto riguarda la curva, ti allego la fotografia dell'attuale impostazione; purtroppo la coibentazione è presente sono in centrale termica, mentre nel resto della casa no.

PM9jvGT.jpg

 

Un'ulteriore dato che mi incuriosisce: come è possibile che, a ricircolo attivo, l'ACS impieghi comunque del tempo per arrivare a PT e P1, mentre in mansarda appena si apre il rubinetto esce bollente? Altra cosa: cosa potrebbe essere l'oggetto in fotografia (penso faccia parte del circuito di riscaldamento, e si trova in mansarda)?

G29QTbb.jpg

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Altra cosa: da quanto ho capito, la sonda esterna dovrebbe servire per regolare la temperatura di mandata dell'impianto in base alla curva climatica impostata; ora, essendo che la centralina non fa altro che pilotare un relè, è possibile che in tale configurazione la temperatura di mandata dell'impianto sia costante vanificando l'effetto della sonda esterna?

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