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PLC Forum


Variazione automatica frequenza inverter


Fabio1984a

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Buongiorno,

ho un'applicazione su cui vorrei effettuare un miglioramento. Si tratta di una pressa oleodinamica, con motore asincrono trifase 5.5kW. La gran parte del lavoro viene effettuato con un bassissimo utilizzo della potenza da parte del motore, mentre nel momento in cui la pressa agisce si crea un assorbimento pressoché a coppia costante (una valvola di sovrapressione limita di fatto la coppia assorbita dalla pompa oleodinamica).

Il dimensionamento del flusso è ovviamente calcolato in base a questi parametri, per cui solo nell'istante in cui la pressa agisce sul pezzo la potenza richiesta è quella nominale.

Il movimento però della pressa è piuttosto lento.

Fatto salvo che: 1) non è percorribile una modifica alla parte oleodinamica, p.es. con un sistema a doppia pompa ed esclusione 2) il motore asincrono e la pompa sono meccanicamente in grado di funzionare a una velocità superiore dei 1400RPM nominali,

la domanda è questa: posso utilizzare un inverter vettoriale per modificare la frequenza? Dalle brochure ho visto che, a frequenze superiori ai 50Hz il motore lavora non a coppia costante, bensì a potenza costante (e quindi la coppia cala all'aumento di velocità). Quindi, se p.es. io imposto la frequenza a 100Hz, la coppia disponibile è sostanzialmente dimezzata. Quando il carico aumenta fino a richiedere la sua coppia nominale, l'inverter vettoriale è in grado autonomamente ad abbassare la frequenza per massimizzare la coppia, per poi tornare alla frequenza impostata al termine del picco di assorbimento?

L'inverter su cui ho messo gli occhi è attualmente un LG iG5A di opportuna potenza.

Grazie a chiunque possa aiutarmi!

Ciao

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Quando il carico aumenta fino a richiedere la sua coppia nominale, l'inverter vettoriale è in grado autonomamente ad abbassare la frequenza per massimizzare la coppia, per poi tornare alla frequenza impostata al termine del picco di assorbimento?

 

No l'inverter di suo non fa quello che chiedi, però puoi usare il livello di coppia misurato per abbassare la frequenza.

Il sistema più semplice, a mio giudizio, è quello di usare la derivata della misura di coppia, così che al primo segnale di aumento porti l'inverter a 50Hz e lo tieni a questa frequenza sino a quando la coppia scende sotto una soglia prestabilita.

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Grazie per la cortese risposta, verificherò in questi giorni come effettuare l'impostazione della frequenza in base alla coppia, sperando che non sia necessario un controllore esterno.

Effettivamente è un ottimo compromesso, data la particolare applicazione.

Grazie ancora e buona giornata

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C'è anche la possibilità di far lavorare il motore a coppia nominale fino a 87 Hz.
Per fare questo, il motore deve avere tensioni nominali 230/400 V (e non 400/690 V), e deve essere collegato a triangolo (230 V).
Si deve configurare l'inverter come se i dati di targa del motore fossero 400 V, 87 Hz.

L'inverter deve essere dimensionato per la corrente a triangolo del motore.

In questo modo, si lavora a coppia costante fino a 87 Hz, e a potenza costante (quindi con riduzione della coppia) oltre gli 87 Hz.

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E' una soluzione possibile e che ho anche consigliato in alcuni casi, anche su questo forum.

Però uqesta è una soluzione affrontata cosiderando molto bene le condizioni di lavoro del motore oltre i 50Hz, questo perchè il motore eroghererebbe una potenza che è circa 1.73 volte la potenza nominale.

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