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Prolunga killer spagnola


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Inserito:

In Spagva mi sono imbattuto in questo cavo di collegamento, a me pare un tentativo.di omicidio, sbaglio ?

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del_user_158461
Inserita:

Ciao, giusto per completezza dinformazione,ma ha sinistra della foto, come pure a  parete, si vedono della prese di colore differente, che lasciano pensare a un collegamento ad un gruppo di continuità, esattamente sai come funzionano?

Certo la prolunga da Primo Premio!

:superlol:

Inserita:

Non so a cosa fossero colegate le prese rosse, si fanno pensare a prese sotto ups

Inserita:

molti anni fa' ho avuto la sfortuna di staccare una prolunga simile dalla spina sbagliata. E' GIA' TANTO  che lo posso raccontare di persona.

a cosa serviva?ad  impedire che i figli guardassero   troppo la televisione.

Inserita:
Quote

............a cosa serviva?ad  impedire che i figli guardassero   troppo la televisione.

Bellissima idea, darei il Premio Nobel ai genitori per tale invenzione :thumbdown: :toobad:.

Sarei curioso di sapere se effettivamente ha funzionato come metodo educativo, mah!

Inserita:
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a cosa serviva?ad  impedire che i figli guardassero   troppo la televisione.

fulminandoli?!??

Inserita:

Questo mi evoca ricordi scolastici della mia adolescenza

 

Nell'officina dell'istituto tecnico che frequentavo, per pter utilizzare un tornio era necessario farsi consegnare da magazziono la cassetta contenete: chiave mandrino, chiave per torretta porta utensili, utensili e cavo di collegamento tra macchina e rete elettrica.

 

Ebbene la "prolunga" era composta da uno spezzone di cavo tipolare, perchè il motore era 3fase, e da 2 spine tripolari.

Ogni tano qualcuno staccava prima la spina che era inserita nella presa del tornio, così avevi 3 reofori scoperti, con tensione di 380V, che qualche volta eseguivano una saldatura ad arco su qualche pezzo di metallo.:(

 

Il "professore", ovvero un vecchio aggiustatore meccanico in pensione che arrotondava facendo l'assistente di officina, per verificare se il cavo era funzionante usava fare un corto tra 2 reofori tramite il dito indice.

Tipicamente la scena era: "Chi la ghè, chi la ghè, chi la ghè minga! Mett a post la spina, pirla".

Ovvero significava che mancava una fase, per cui il motore non girava.

 

Notare che l'Istituto era per periti radiotecnici ed elettronici (allora era ancora "sperimentale").

Il preside e fondatore era un ingegnere elettrotecnico ed anche la direttrice dei laboratori era un ingnegnere elettrotecnico, anzi forse era stata la prima donna lureatasi al Politecnico. Il professore di officina titolare era anch'esso un ingegnere elettrotecnico, pensionato ed ex dirigente tecnico della CGE.

Questo indica inconto era tenuta la sicurezza elettrica per le persone, a fine anni '50.

Nonostante tutto o gli allievi erano tutti abbastanza svegli, o la scuola aveva un santo protettore molto attento, perchè non ci fu mai un caso di folgorazione.

 

Agli inizi degli anni 60, quando iniziai a lavorare (primo impiego in un'azienda del settore radiotecnic-elettronico) presso una multinazionale della telefonia e dell'elettronica, ebbi modo di vedere porcherie anche peggiori direttamente in fabbrica. Se capitava un incidente la colpa era sempre del dipendente ditratto o addormentato.

 

 

Inserita:

Belli i tempi passati Livio  :thumb_yello:

Quote

Se capitava un incidente la colpa era sempre del dipendente distratto o addormentato.

 

Questo era più che normale e molte volte (la maggior parte) anche ora ai nostri tempi.

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