Teleruttore montato a valle di un uscita di un azionamento

[Mike75A]

Salve

Vorrei una delucidazione da chi ne sa più di me.

Sto realizzando un armadio elettrico per un azienda, all'interno dovrei inserire e collegare un azionamento  con alimentazione a 220v e in uscita dovrâ essere collegato un motore con collegamento a triangolo.Fino Qua tutto ok,il mio dubbio è che tra l' uscita dell'azionamento e il motore anno inserito un contattore....Nel mio piccolo sapevo che l'uscita che va al motore non si può sezionare altrimenti l azionamento se non sente il motore va in blocco.

Vero? O mi sbaglio?

Grazie anticipatamente per le risposte

[ken]

Sicurezza. tagli l'alimentazione a valle dell'inveretr per evitare in modo sicuro che il motore giri. ovvio che bisogna impedire che l'inverter sia abilitato con il contattore aperto..

tagliare la'alimentazione a monte è ugualmente efficace ma andresti continuamente a caricare e scaricare il circuito intermedio.

[Mirko Ceronti]

Non esiste il sistema perfetto.
Io personalmente lo metterei a monte, anche se è vero, il circuito di carica del bus DC, viene molto più spesso sollecitato ed è maggiormente soggetto a guasti.
Col teleruttore a valle, in caso di frenata a recupero di energia, se viene a mancare proprio in quel mentre la rete di alimentazione, certi tipi di macchinari si fermerebbero per inerzia, e la cosa (vedi centrifughe industriali) potrebbe essere parecchio pericolosa.
Invece col teleruttore a monte, il tutto si automantiene, l'inverter continua a funzionare, grazie all'energia che rigenera il motore stesso stavolta in veste di generatore, il quale fornisce lui l'alimentazione all'inverter per non spegnersi durante l'ammanco ENEL, ed il macchinario si arresta comunque in rampa e quindi in sicurezza.
Se lo metti a valle poi, devi fare sì che la logica di gestione dell'azionamento, agisca movimentando il teleruttore sempre e solo quando le uscite U-V-W sono rigorosamente spente.
Mai manovrare i contatti del teleruttore a motore alimentato (inverter in funzione) poichè oltre a perdere i vantaggi della rampa di decelerazione pilotata, rischi di danneggiare i moduli finali dell'azionamento medesimo.

Saluti

Mirko

[mc1988]

Credo che i manuali dei maggiori costruttori di inverter raccomandino il dispositivo elettromeccanico a monte dell'inverter.
A fronte di un (teorico?) minor MTBF a carico di diodi e condensatori, io mi atterrei strettamente a quanto contenuto nel manuale del drive in termini di collegamenti e raccomandazioni / prescrizioni.

[Livio Orsini]

1. Seguire sempre quanto indicato dal manuale di installazione, uso e manutenzione. QUsto perchè è il modo in cui il costruttore ha previsto e progettato il suo prodotto.
2. In linea di principio, se l'inverter alimenta un solo motore, il contattore deve essere posto a monte dell'inverter.
3. Bisogna distinguere i casi di arresto normale e arresto di emergenza. Nel caso di arresto normale si comanda l'arresto portando a zero la freqeunza o il riferimento di velocità o togliendo il comando di marcia. Quando l'apposita uscita segnala f = 0, s necesario, si apre il contattore a monte. Nel caso di arresto di emergenza di tipo 0, se l'inverter non è certificato "safety", si apre il contattore a monte per garantire la fermata per inerzia.
4. Contattori a valle dell'jnverter si usano solo in caso di alimentazione plurimotore con il mdesimo inverter e solo se si devono sconnettere uno o più motori lascandono almeno uno alimentato.
5. Se l'inverter non è certificato "safety" è obbligatorio avere un organo di sezionamento elettromeccanico a monte o a valle dell'inverter. L'organo di sezionamento può anche essere l'interruttore generale del quadro di comando e controllo.