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Richiesta di supporto per un "neofita": modificare un ATX


Claudio La Porta

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Claudio La Porta

Vorrei modificare un ATX da 350 W, modello FSP350-60HLN, da usare come "inserifilo" (scaldare un filo di acciaio montato nel telaino per far fondere e fissare la cera del foglio cereo, su cui le api costruiscono le celle).
Ho provato a fare quello che ho letto su Internet sull'argomento, ma in corto essendo un alimentatore protetto, si stacca immediatamente.
Ho basi di elettronica mooolto arruginite: circa 30 anni fa studiai da perito elettronico ed oggi sono solamente perito.... non avendo praticato, non mi sono aggiornato e peggio ho dimenticato.
Di fatto, aprendolo non ci capisco nulla: pensavo di trovare un trasformatore con le varie uscite invece, se non vedo male c'è solo una uscita e poi la tensione viene regolata in ben altro modo.
Qualcuno avrebbe voglia e tempo di tenermi per mano?

Vorrei installare un amperometro ed un regolatore di corrente, continuando a mantenere la protezione dell'alimentatore se possibile, ma se fosse semplicissimo aggirare la protezione per ottenere sui 12V i 15A mi accontento, sperando di riuscire ad usarlo per lo scopo che mi sono preposto.

 

Ho cercato degli schemi elettrici ma ad ora non ho trovato nulla che gli somigliasse, per quanto sono riuscito a capire.

DSCN5859.JPG

DSCN5860.JPG

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basterebbe un trasformatore da 150 W o piu, con primario 220, secondario circa 12 V , sul primario inserisci un variatore di tensione a triac tipo quelli delle lampade, sul secondario metti una resistenza di tungsteno tipo quella del fon per capelli, regoli la tensione primaria per avere un riscaldamento non eccessivo. Non mettere fil di ferro, ma da un vecchio Fon togli un pezzo di resistenza o questa

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Claudio La Porta

Grazie per la soluzione molto semplice, hai ragione.
Relativamente alla resistenza di tugsteno o la resistenza a filo, io devo scaldare quel filo, d'acciaio inox, montato sul telaino: lo scopo è fondere la cera in modo da fissarla sul filo stesso su cui vi rimane fino a quando non dovrò sostituire il foglio cereo, che si spera duri vari anni, e ne devo fare a centinaia.
Ovviamente avendo un alimentatore da 12 V CC di quella potenza, ne approfitterei per usarlo come carica batterie all'occorenza ed avedo questo alimentatore a costo zero disponibile, mi andava di "cimentarmi" in questa modifica.
Voglia di aiutarmi in questo senso?

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Gli alimentatori per PC non sono facili da modificare, anche per chi sa come fare. Soprattutto sono inadatti per fornire tensioni variabili su di un ampia gamma di valori. Piccoli aggiustaggi e tarature son già previsti, ma al massimo consentono variaziooni di circa +/- 1V

Il consiglio che mi sento di darti, per poter usare questo dispositivo per i tuoi scopi è usa l'uscita 3.3V con. eventualmente, in serie un reostato, o un transistor come regoaltore serie.

 

Fai conto che un filo come di acciaio inox lungo 1m ed avente una sezione di 1mm2 ha un valore di resistenza pari a 0.714 ohm. Non so quanto può essere lungo il filo per il tuo impiego. Credo che ipotizzare 1.5m, sempre con sezione 1mm2, possa essere una misura appropriata.

Ebbene con questo valore avresti un valore di resistenza pari a 1.071 ohm che alimentato con 3.3V assorbirebbe una corrente pari a 3.8 A dissipando una potenza di 10.16 W, potenza che dovrebbe riscaldare il filo ad una temperatura adatta al tuo scopo.

Comunque puoi sempre fare una rapida porva con uno spezzone di filo.

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Claudio La Porta

Grazie Livio.
Immaginavo non fosse proprio facilissimo dopo averlo aperto ed aver visto come è costruito.
Speravo poter sfruttare uno schema che ho trovato su questo sito, http://www.chirio.com/switching_power_supply_atx.htm, ma si riferisce ad un modello differente per quanto posso vedere e quindi sono punto a capo.

La regolazione in tensione non mi interessa eccessivamente, certo che se ci scappasse! Ma quella di corrente si, per i motivi facilmente intuibili visto l'uso che ne vorrei fare e questo non dovrebbe presentare grandi complicazioni.
Da quello che vedo degli apparecchi in vendita per l'uso specifico da "inserifilo", la potenza dei trasformatori si aggira sui 60W e non sono regolabili. Per evitare correnti troppo elevate si usa normalmente il 24V, ma spesso anche il 12V. Probabilmente perchè il filo, di ø 0,4 / 0,45 mm o ha una resistenza maggiore essendo zigrinato, o si deve scaldare più rapidamente per lavorare velocemente e correttamente, non lo so. Per questo regolabile in corrente ance perché esistono telai di due tipi uno più grande e quindi con filo più lungo di quello che tu giustamente hai calcolato. Grazie per il tuo impegno: si vede cha hai fatto una piccola ricerca e complimenti per la risposta.

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Se sai smanettare un po di circuiti potresti mettere in serie all'uscita a 12V un generatore di corrente costante, con valore impostabile da potenziometro.

Se ne è parlato solo qualche giorno fa in una discussione su questa sezione.

 

Anche la soluzione proposta dall'articolo che citi, potrebbe funzionare però non è di facile ralizzazione.

Tu sei quello che meglio conosci le tue capacità, quindi puoi giudicare se ti sembra il caso di affrontare il lavoro.

Fa comunque molta attenzione perchè all'interno di questi alimentatori ci sono tensioni che possono arrivare anche oltre i 600V

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quel tipo di alimentatore ha uscite a 3,3 V- 5 V -12 V , se tu usi l'uscita a 3,3V con in serie al filo di ferro una resistenza da 1 hom 5 W o comunque dovrai provare con altri valori vicini e potenza adeguata, dovresti farcela,

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Il problema con gli alimentatori ATX è che le tensioni vengono prodotte da un unico trasformatore, ed il loop di controllo tiene conto di tutte le tensioni che escono. Se si carica un solo ramo si finisce per alzare le tensioni sugli altri, e l'alimentatore va in protezione. Per effettuare una modifica efficace o si annulla la protezione da sovratensione o si scollegano da loop di controllo le tensioni che non interessano, e a questo punto è bene togliere o sostituire i condensatori sulle uscite non utilizzate, perchè la tensione potrebbe andare più in alto del massimo tollerato.

 

Ciao, Ale.

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Salve, un sistema per ottenere resistenze da montare in serie al filo potrebbe essere di utilizzare vecchie lampadine auto H4 doppio filamento  magari utilizzandoli entrambi in serie. Sono mi sembra da 55/ 65 W per cui come dissipazione dovremmo esserci.

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il 19/4/2018 at 18:59 , gabri-z scrisse:

Danilo, è facile che il resistore si fonda prima che il filo arrivi in temperatura...

3,3:1=3,3A 3,3x3,3x1=10,89W potenza della resistenza almeno 15W con dissipatore con filo da 1 ohm

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2 ore fa, dnmeza scrisse:

3,3x3,3x1=10,89W

Pur vero il risultato , non ci arrivo alla provenienza dei termini , alla formula....:( , magari se l'ultima fosse una divisione ...allora si .:thumb_yello: 

E comunque , sono da aggiungere 1, 071 Ohm che ipotizza Livio , e torniamo a poco più di 5 W reali dissipati .

Cosi , i 15 W che hai precisato nel ultimo post cominciano a ''quadrare '' , visto che non lavoriamo alla ....cinese comerciale .

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2 ore fa, gabri-z scrisse:

Pur vero il risultato , non ci arrivo alla provenienza dei termini , alla formula....:( , magari se l'ultima fosse una divisione ...allora si .:thumb_yello: 

E comunque , sono da aggiungere 1, 071 Ohm che ipotizza Livio , e torniamo a poco più di 5 W reali dissipati .

Cosi , i 15 W che hai precisato nel ultimo post cominciano a ''quadrare '' , visto che non lavoriamo alla ....cinese comerciale .

concordo ci sono un po troppe ......" distrazioni" per non dire c----e che ho scritto, troppa fretta, mi scuso :worthy::wallbash::(:thumb_yello:

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Adelino Rossi

Io ho realizzato un filo caldo taglia polistirolo. E' molto semplice partire come base da una sorgente cc di amperaggio adeguato, (alimentatore di recupero o trasformatore e ponte di diodi) poi collegare a valle un regolatore LM xx con transistor booster, e potenziometro di regolazione, ho inserito all'uscita un voltmetro e sopratutto un amperometro per regolare l'assorbimento del filo caldo e quindi la temperatura. Il tutto funziona a dovere. Diciamo che i componenti esterni costano online o sulle bancarelle delle fiere poche decine di euro. Preferisco recuperare gli alimentatori per quello che sono stati progettati e adeguare l'uscita. 

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certo che 22 A a 3,3 V sono una buona fonte da sfruttare, tipo una "minuscola saldatrice", bisognerebbe con alcune prove già suggerite tentare

3,3V22A.png

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  • 2 weeks later...
Claudio La Porta

Per prima cosa un grazie e tutti voi che gentilmente mi avete dato consigli.
In secondo luogo scusate la mai assenza ma sono stato all'estero per lavoro e non avevo il tempo di dedicarmi a questo post da me aperto.


Vorrei chiarire (ancora una volta) un punto, visto che molti hanno frainteso perchè probabilmente non mi sono spiegato a sufficienza:

non devo scaldare un unico filo con cui tagliare o fondere la cera, ma devo scaladare centinaia di fili, uno dopo l'altro, montati su un telaio di legno, che

grazie al calore fondono leggermente dei fogli di cera CON L'UNICO SCOPO DI AFFONDARE IL FILO NELLA CERA. e lì rimane.

Detto questo rispondo con post separati a tutti, o comunque a coloro cui non ho risposto con questo post e che non si sono risposti tra loro ovviamente.

Di nuovo grazie a tutti!
Claudio

 

 

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Claudio La Porta
il 19/4/2018 at 16:56 , Livio Orsini scrisse:

Se sai smanettare un po di circuiti potresti mettere in serie all'uscita a 12V un generatore di corrente costante, con valore impostabile da potenziometro.

Se ne è parlato solo qualche giorno fa in una discussione su questa sezione.

 

Anche la soluzione proposta dall'articolo che citi, potrebbe funzionare però non è di facile ralizzazione.

Tu sei quello che meglio conosci le tue capacità, quindi puoi giudicare se ti sembra il caso di affrontare il lavoro.

Fa comunque molta attenzione perchè all'interno di questi alimentatori ci sono tensioni che possono arrivare anche oltre i 600V

 

Livio, nello smantellare sono un asso! Nel riassemblare è dove ho i problemi 🙂
Grazie per l'avvertimento sulle tensioni presenti su questo circuito di cui realmente non ero a conoscenza.
Mettere un generatore di corrente costante potrebbe essere la soluzione ma non vorrei affrontare il lavoro per poi scoprire che si blocca per il sistema di protezione che già adesso mi impedisce di usarlo!

 

il 19/4/2018 at 18:15 , dnmeza scrisse:

quel tipo di alimentatore ha uscite a 3,3 V- 5 V -12 V , se tu usi l'uscita a 3,3V con in serie al filo di ferro una resistenza da 1 hom 5 W o comunque dovrai provare con altri valori vicini e potenza adeguata, dovresti farcela,

 

Ovviamente vorrei usare l'uscita con maggiore tensione, al fine di ridurre al minimo l'intensità della corrente per ottenere la stessa potenza. Quindi userei l'uscita da 12V, ma non si parla di 5W, bensì di 50 W per fare in modo che il filo di meltallo si scaldi in un secondo o giù di lì. Dovendo riperere l'operazione centinaia di volte, deve essere rapido o ci passo le giornate a farlo. Inoltre data la scaldata iniziale, il filo si raffredda lentamente ed ho il tempo di posizionare bene il filo nella cera in zone dove eventualmente non è "affondato" perfettamente, senza che dalle altre parti si fonda attraverso tutto lo spessore del foglio, pochi millimentri forse solo uno, cosa che succederebbe se si scalda lentamente e devo aspettare che tutto il filo raggiunga la temperatura "ideale".

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Claudio La Porta
il 19/4/2018 at 19:45 , ilguargua scrisse:

Il problema con gli alimentatori ATX è che le tensioni vengono prodotte da un unico trasformatore, ed il loop di controllo tiene conto di tutte le tensioni che escono. Se si carica un solo ramo si finisce per alzare le tensioni sugli altri, e l'alimentatore va in protezione. Per effettuare una modifica efficace o si annulla la protezione da sovratensione o si scollegano da loop di controllo le tensioni che non interessano, e a questo punto è bene togliere o sostituire i condensatori sulle uscite non utilizzate, perchè la tensione potrebbe andare più in alto del massimo tollerato.

 

Ciao, Ale.

 

Ale hai centrato il mio problema principale: come annullo la protezione da sovratensione di cui parli?
Sapevo che le altre tensioni variavano caricandone solamente una, ma non che la protezione lavorasse su quelle!
Preferirei annullare la protezione allo scollegare dal loop le altre tensioni (non si sa mai che in futuro mi servano per altro).
Cosa devo fare?
Grazie
Claudio

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Claudio La Porta
il 19/4/2018 at 21:05 , spalviero scrisse:

Salve, un sistema per ottenere resistenze da montare in serie al filo potrebbe essere di utilizzare vecchie lampadine auto H4 doppio filamento  magari utilizzandoli entrambi in serie. Sono mi sembra da 55/ 65 W per cui come dissipazione dovremmo esserci.


Ciao Spalviero e altri che hanno parlato di dissipatori e limitatori di corrente mendiante carichi non variabili.

Scusa ma non capisco perchè mi suggeriate di montare un dissipatore o comunque un utilizzatore in serie.
È perché pensi/pensate che devo mantenere caldo il filo caldo costantemente?
In questa ottica lo capisco ma magari non vedo le altre ragioni per cui farlo.
Ma l'idea delle lampadine come dissipatori, anche se accecanti, mi piace 🙂

Rimane il fatto che probabilmente la protezione salterebbe lo stesso, a meno che non sia un assorbimento nei limiti, che non mi interessa :(
Come ho spiegato prima devo andare in corto per scaldare quel pezzetto di filo in un attimo. Poi sistemo il foglio di cera e passo al filo seguente e così via per centinaia di volte.

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57 minuti fa, Claudio La Porta scrisse:

Ale hai centrato il mio problema principale: come annullo la protezione da sovratensione di cui parli?
Sapevo che le altre tensioni variavano caricandone solamente una, ma non che la protezione lavorasse su quelle!
Preferirei annullare la protezione allo scollegare dal loop le altre tensioni (non si sa mai che in futuro mi servano per altro).
Cosa devo fare?

Non so quale sia il tuo livello di preparazione in elettronica, comunque la modifica, ammesso che si riesca a farla e che funzioni, non è banale. Credo che sia principalmente coinvolto il PCB in verticale in alto a SX nella foto, se ci fai caso li arrivano (perlomeno a giudicare dai colori) i cavi di tutte le tensioni prodotte, probabilmente ci sarà un operazione con vari partitori resistivi. In teoria, se scolleghi i fili delle tensioni che non usi dal PCB principale e fornisci sugli stessi separatamente la tensione che la schedina si aspetta, potrebbe funzionare. Rimane valido il discorso sui condensatori elettrolitici sull'uscita, togli quelli che non usi o rischiano di esplodere. Ma, ribadisco, come ha già detto anche Livio, attenzione a ravanare dentro l'alimentatore, il lato alta tensione è pericoloso (e non isolato dalla rete).

 

Ciao, Ale.

 

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55 minuti fa, gabri-z scrisse:

Hai a portata di mano un saldatore (a stagno )  tipo pistola ?

 

Tipo questo ?

21YO8XHzGCL.jpg

 

In effetti potrebbe essere una soluzione ideale!:thumb_yello:

 

Ciao, Ale.

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