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Questionario per assicurazione - Mancato freddo


vutecco

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Buongiorno,

sono un tecnico assuntore di una compagnia di assicurazioni che, tra le altre, offre polizze a copertura dei danni da mancata produzione del freddo.

Stavo predisponendo un questionario da utilizzare in fase di assunzione di nuovi clienti e sono già a buon punto. 

Quello che volevo chiedere a voi esperti del settore è se ci sono informazioni veramente utili ovvero che mi possano rivelare la "bontà" dell'impianto frigo che io possa chiedere ai proponenti. Per esempio, chiedere quale sia il rapporto tra la potenza frigorifera disponibile e quella necessaria per il raffrescamento delle celle nella situazione peggiore..oppure la presenza di macchine funzionanti a propano per quanto riguarda il rischio scoppio...

Grazie di ogni vostro apporto

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Alessio Menditto

Non ho ben capito cosa vuoi sapere, effettivamente i compressori hanno un determinato numero di accensioni/ora, il che vuol dire che se l’impianto è calcolato male e si accende troppo spesso rispetto a questo numero (perché ad esempio sovradimensionato) “teoricamente” si rompe prima di un altro che rispetta questi limiti.

Tra il dire e il fare quello che però chiedi tu ci passa un enormità, perché bisogna fare il calcolo delle calorie della cella e vedere se corrispondono all’unità che hanno messo, e qui non capisco più la tua domanda, ossia se tu sei uno che in caso di guasto deve verificare che il problema non sia per difetti di montaggio o di calcolo o per, ad esempio, al classico “sbalzo di tensione” o vecchiaia.

Per quello che riguarda le macchine a propano siamo ancora indietro all’uso per refrigerazione, troppo pericoloso.

Se puoi specificare meglio il tuo problema ti si può rispondere meglio.

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Simone Baldini

Secondo me l'intervento di una assicuraizone in questi casi avviene solo dopo un guasto non perchè le macchine sono sottodimensionate. Quindi per me si deve guardare piu' alle casistiche di guasto e se il cliente esegue regolare manutenzione. Se per esempio hanno macchina "muletto" o generatoi d'emergenza.

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Grazie ad entrambi del vostro intervento...non sono un perito danni ma intervengo prima della stipula della polizza e quindi  sono interessato alle casistiche di guasto, principalmente per capire quale sia il profilo di rischio dell'azienda alla quale viene data la garanzia "merce in refrigerazione" sia per fornire dei suggerimenti o raccomandazioni all'azienda che ha un gestione migliorabile della propria catena del freddo.

In generale chiedo,pe esempio, informazioni sulle dimensioni delle celle, temperature d'esercizio, impianti d'allarme, tipologia di atmosfere, possibilità di interscambio tra diversi gruppi di alimentazione.

Poi, e qui vengo ad uno dei punti che volevo approfondire, c'è la questione della potenza installata rispetto  quella massima richiesta nelle peggiori condizioni.

In effetti, inizialmente pensavo che tanto il divario fosse ampio, tanto meglio era la situazione dal punto di vista della probabilità di guasti poichè ci sono più motori "spenti" che in caso di necessità, per il guasto di un'altro, possono partire senza causare alcuna interruzione del freddo.

Però se come dice Alessio, avere tanti compressori che si accendono spesso per poco tempo porta ad una percentuale di guasti maggiori....la mia teoria non regge

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Alessio Menditto

Guarda la questione è molto complessa, se tu te ne intendessi facendo un sopralluogo vedresti subito i punti deboli dei circuiti, tipo le pendenze delle tubature e i sifoni che DEVONO garantire il ritorno di olio al compressore (grippaggio), però ci sono altre cose più difficili da verificare, tipo umidità nell impianto, carica errata, problemi di raffreddamento e potrei continuare ancora, cose che fanno aumentare i rischi di rottura impianto.

 

Il problema è che ci sono tantissime altre variabili che possono rompere (e anche in fretta!) un compressore nonostante l’impianto sia costruito e dimensionato a regola d’arte, così ti ritroveresti nel paradosso di risarcire i danni dovuti alla rottura di un impianto perfetto ma rotto perché non si è voluta fare apposta manutenzione, e  a non risarcire quelli di un impianto che pur non essendo costruito a regola d’arte si è rotto per vecchiaia o per cause che non c’entrano nulla con l’impianto.

Come dice Simone in realtà si deve intervenire DOPO il guasto ed eventualmente fare partire cause tecniche per stabilire le colpe della rottura, altrimenti se non sei del mestiere ti possono prendere in giro come vogliono.

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il nostro amico vuole poter stiamare i rischi tipo se si presenta un signore di 90 anni e vuole fare una assicurazione sulla vita già ha una idea mentre nel caso dei frigoriferi vuole capire quanto sia alto il rischio di dover ripagare i polli che vanno a male se il frigo si blocca

 

Allora io farei così..sui piccoli impianti l'assicurazione deve assumersi il rischio poi magari dopo un periodo di rodaggio si vede quanti premi si incassano e quanto si rifonde agli assicurati in caso di esercizio dell'assicurazione

 

Sui grandi impianti credo che l'unica strada per capire se un impianto è affidabile quindi c'è una possibilità di guasto e quindi di spesa per l'assicurazione basso oppure se è un impianto vetusto e quindi a notevole rischio di fermarsi e quindi dover risarcire l'assicurato sia quello di farsi fare una consulenza da un tecnico

 

Dicevo su questi impianti e anche in base al valore della merce conservata l'unica è mandare qualcuno che ne capisca qualcsoa a vedere l'impianto e dirà se è in buono stato o vetusto etc etc

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Simone Baldini

Secondo me per il rischio d'avere una potenza sottodimensionata, non ha senso. Semmai il rischio c'è nel non avre sistemi doppi che intervengano in caso di guasti. Un altro rischio è la mancanza di energia elettrica.

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Alessio Menditto

Ah ok Erikle, però come ben sai ci sono tanti impianti che funzionano ancora a R22 e addirittura a R12 (!), paragonabili al signore di 90 anni e quindi (teoricamente) con ancora pochissimi anni di vita, e ce ne sono tantissimi nuovi montati apparentemente bene (ma magari con pessimo vuoto non verificabile subito) che si bruceranno tra poco.

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DavideDaSerra

Assumi un consulente esterno (tecnico frigorista) e fagli fare un sopralluogo, lui poi saprà dirti i problemi presenti aiutandoti a quantificare la polizza.

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il 27/4/2018 at 14:46 , DavideDaSerra scrisse:

Assumi un consulente esterno (tecnico frigorista) e fagli fare un sopralluogo, lui poi saprà dirti i problemi presenti aiutandoti a quantificare la polizza.

Mi sembra l'unica soluzione.

Pensare ad un questionario che possa descrivere ogni impianto frigorifero ..... 300 pagine e mancherà ancora qualcosa.

Sicuramente quanta merce viene stoccata, di che tipo, il valore sono i primi dati, poi bisognerebbe aggiungere una valutazione sul sistema di segnalazione degli eventuali guasti, il tempo di intervento garantito per l'eventuale riparazione, l'esistenza o meno di sistemi a tampone, una analisi dell'impianto specifico, uno storico degli interventi (ma questo è come chiedere all'oste se ha il vino buono).

Un semplice questionario dove una persona non esperta registri alcuni parametri non potrà fornire una valutazione affidabile.

 

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Adelino Rossi

Come responsabile tecnico aziendale avevo una grossa assicurazione di tipo internazionale. Aveva un fascicolo tecnico notevolissimo e il rischio era solo di guasto accidentale. I piani di manutenzione erano allegati e dovevano essere rigorosamente applicati e documentati. dato l'ambiente, non c'era il danno alla mancata produzione, avevo due ispezioni all'anno di una persona decisamente competente che quando si doveva verificare il rischio incendio si faceva accompagnare da uno specialista del settore, ex pompiere. il tutto rigorosamente documentato. Se dalle ispezioni annuali o semestrali uscivano delle prescrizioni di lavori di modifica o miglioria, questi dovevano essere eseguiti nei tempi concordati.

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