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Messa a terra elettrodomestici


Paulino83

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Ciao a tutti ho una domanda tecnica importante. Sono andato ad abitare in una abitazione di costruzione risalente fine anni 60, perciò ho potuto constatare aprendo le prese e scatole di derivazione, che non è presente l'impianto di messa a terra. 

Volevo sapere, dato che non ho la possibilità di eseguire lavori e visto che sono in affitto, c'è la possibilità di fare una specie di impianto di messa a terra almeno per i grandi elettrodomestici?(frigo, lavoratrice etc..) grazie. 

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purtroppo in impianti del genere basta avere   il differenziale da 30 ma  per essere considerato a norma (con tutti i rischi comunque presenti) chiedi al propietario di mostrarti la dichiarazione di conformita'.

altrimenti pretendi la messa in sicurezza dell'impianto da parte di una ditta abilitata

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Non può avere la DiCo.La vedo dura infilare una cordicella perlomeno da 1,5 mm2 nei tubi di sezione misera che si usava negli anni 60 senza rifare l'impianto elettrico e forse ancora più dura che il proprietario debba sborsare dei soldi ancor prima di intascarli.

Prese ed interruttori saranno a scatola tonda in meteriale isolante bianco quindi un eventuale pericolo viene dal resto. Degli ottimi lampadari ben collegati non dovrebbero essere fonte di pericolo, rimangono gli elettrodomestici: lo scaldabagno, il forno elettrico ( assolutamente da evitare anche se lo scaldabagno non scherza), la lavatrice/lavastoviglie (di solito la resistenza va in dispersione),l'asciugacapelli non è un pericolo perchè  ormai tutti in materiale isolante.

Una volta, era pure suggerito dai manuali HOEPLI, usavano la conduttura comunale metallica dopo aver ponticcellato il contatore acqua, ora credo sia supervietato, non lo so non l'ho mai fatto e quindi non sono informato sull'eventuale pericolo per gli altri utenti.

Abbi cura di staccare il Differenzile premendo TEST almeno una volta al mese secondo istruzioni.

Non tirate in ballo la causa civile.....prima udienza quando il contratto di affitto è bello e scaduto.

 

 

 

Modificato: da Nino1001-b
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Grazie per le informazioni, si il differenziale lo testo almeno un paio di volte al mese. Chiedevo questo perché mia moglie lamenta il fatto che quando tira fuori le robe lavate dalla lavatrice, avverte una piccola scossa. 

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Quote

avverte una piccola scossa. 

 

Una dispersione di corrente,probabilmente la resistenza, di valore inferiore ai 30 mA, valore di scatto del differenziale. Prova ad invertire la presa, metterla sottosopra per intenderci.

 

Modificato: da Nino1001-b
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15 minuti fa, Nino1001-b scrisse:

Una dispersione di corrente,probabilmente la resistenza,

Molto più probabile il condensatore antidisturbi presente all'ingresso linea. Se non c'è la terra meglio toglierlo completamente, non influisce sul funzionamento della lavatrice

 

Ciao, Ale.

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Mi viene in mente che il relè interruttore,non ha il condensatore, sulla vecchia TV a transistor provocova dei distubi all'azionamento mentre sul nuovo TV no, e non ha mai influenzato il computer. Probabilmente ciascun dispotivo ha il suo antidisturbo per cui se ne manca un condensatore non succede nulla, se ne mancano due l'uno disturba l'altro....buono a sapersi non ci avevo mai pensato.

 

 

 

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La scossa che avverte togliendo i panni dalla lavatrice probabilmente non è neanche dovuta alla resistenza ma banalmente al filtro antidisturbo che è alla fine del cavo di alimentazione che abitualmente ha un paio di condensatori tra fase terra e neutro terra .Se misuri con un tester sicuramente trovi tra la terra e la carcassa della lavatrice giusto la metà della tensione di rete. Ops hanno gia risposto .

 

Modificato: da spalviero
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Maurizio Colombi
5 ore fa, Elettroplc scrisse:

Devi chiedere al proprietario la conformità che non esiste nel tuo caso. Negli anni 60 eh.. Chi aveva un impianto di messa a terra. 

Vorrei una spiegazione su questo intervento... 

Io ne ho una, ma vorrei vedere se altri la pensano come me...

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Nel 1966 i miei genitori si trasferirono in uno stabile appena costruito. Tutte le prese avevano una messa a terra regolare. Certo, non c'era all'epoca il differenziale. Ma oltre alla messa a terra l'impianto era già diviso sotto due magnetotermici: prese e luce.

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1 ora fa, Maurizio Colombi scrisse:

Vorrei una spiegazione su questo intervento... 

Io ne ho una, ma vorrei vedere se altri la pensano come me...

In fondo al contratto c'è una piccola clausola, mi devi un deposito e tre mesi di affitto anticipati, poi ci puoi anche restare secco

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Comunque le parole chiave sono Anni 60 e differenziale, quindi impianto regolare, per quegli anni naturalmente, poi se si trattasse di condominio e ancora non si sono preoccupati di tirare un cavo……...

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13 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:

Vorrei una spiegazione su questo intervento... 

Io ne ho una, ma vorrei vedere se altri la pensano come me...

Si. C'è ancora chi pensa che si possa richiedere la DiCo per un impianto fatto prima del 1990. :senzasperanza:

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19 ore fa, Paulino83 scrisse:

Sono andato ad abitare in una abitazione di costruzione risalente fine anni 60, ...c'è la possibilità di fare una specie di impianto di messa a terra almeno per i grandi elettrodomestici?

Si tratta di un appartamento in condominio o di una casa singola? A che piano si trova l'appartamento? È anche possibile farsi un proprio impianto di messa a terra ma bisogna valutare la fattibilità pratica. Se abiti in campagna al piano terra e hai un giardino privato o se sei al 4° piano di un condominio in centro non è proprio la stessa cosa.

Inoltre come ha già accennato Nino sarà difficile che tu possa costringere il locatore a sobbarcarsi la spesa. Diverso è se sei disposto a pagare tu i lavori.

Purtroppo la legge (DM 37-08) è chiara in proposito:

Quote
Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di ...(omissis)... protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.

in quella "o" sta la fregatura.

Modificato: da hfdax
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Attenzione ad un particolare:Il solo differenziale andava bene come "Adeguamento", pertanto se arrivo in un vecchio stabile dove non è presente il conduttore di protezione ma il coordinamento delle protezioni è ok ai tempi potevo aggiungere il solo differenziale ed ero "teoricamente" a posto fino... al primo cambio di utilizzatore

Cambio il forno (o lavatrice o lavastoviglie o anche solo la caldaia murale)  e quello nuovo richiede il collegamento a terra: il nuovo apparecchio non puo' essere messo in funzione fino a quando non vengono soddisfatte le condizioni di sicurezza, ergo devi posare questo benedetto filo.Inoltre invalidi la garanzia in quanto quello che fa fede è il libretto di uso e manutenzione dell'apparecchio (a meno che l'elettrodomestico non sia in classe II)

Chi allaccia l'elettrodomestico se ne assume in pieno la responsabilità

Adesso, ad esempio, nel caso di vendita di nuove cucine o elettrodomestici, i vari venditori esigono la presenza di un elettricista/idraulico per l'allacciamento, visto che loro non possono farlo.

Per quanto riguarda l'impianto di dispersione è dal 1957 che c'è l'obbligo.Anzi, una volta il neutro veniva usato come PEN (ed infatti c'era il ponticello tra neutro e terra nelle prese)

Inoltre al giorno d'oggi è piuttosto difficile (anche se non impossibile) dire che dal 1990 in avanti non è stata fatta nessuna manutenzione straordinaria all'impianto elettrico (in fin dei conti sono passati solo 28 anni) ed in caso d'incidente il proprietario verrebbe facilmente incolpato per scarsa manutenzione

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