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Rete ricircolo


paoloangelo

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Buon giorno , Volevo chiedervi , in una rete di ricircolo , realizzata sù un impianto in cui la caldaia produce acs instantanea , la rete di ricircolo essendo un circuito chiuso ha bisogno di un vaso di espansione? una valvola di sicurezza? o essendo minima la quantità di acqua si può omettere?

Oppure dato che la caldaia è gia provvista di un suo vaso ed una sua valvola di sicurezza quest'ultimi garantiscono la protezione anche sulla rete di ricircolo?

Grazie

 

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vincenzo barberio

Sinceramente non so come si potrebbe installare la rete di ricircolo direttamente sullo scambiatore di una caldaia senza boiler.

Ti toccherà aspettare risposte da persone più esperte di me.

Saluti vb

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Alessio Menditto

Direi proprio che non si può fare, se lo scopo è avere subito l’acqua calda anche nel rubinetto più lontano, con l’accumulo si può fare, ma senza no.

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Ho visto un po di impianti fatti cosi , la mia domanda era sul mettere o no gli organi di sicurezza (vaso espansione e valvola di sicurezza)  sul nuovo anello creato.

Vi metto un immagine , sul disegno manca la valvola di non ritorno sull'acqua fredda.

Grazie

ricircolo.jpg

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Alessio Menditto

Si ma da dove la prende la calda se non c’è un accumulo?

Poniamo alle 8 del mattino dopo 8 ore che la caldaia ha fatto la sua ultima accensione, se il rubinetto del bagno è a 10 metri dalla caldaia, questa acqua calda immediatamente da dove arriverebbe, se nei tubi è fredda?

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8 ore fa, paoloangelo scrisse:

Buon giorno , Volevo chiedervi , in una rete di ricircolo , realizzata sù un impianto in cui la caldaia produce acs instantanea

...un ottimo sistema per spendere soldi nella bolletta del gas😀😀😀 ..a parte questo se la caldaia ha un flussostato per il sanitario...la tre vie rimarrebbe sempre commutata  sul sanitario e il riscaldamento non funziona...

.

 

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Dipende, se le cose si fanno bene: pompa di ricircolo attivata a richiesta, (fattibile con fotocellula all'ingresso del bagno, con pulsante, o con apertura di almeno 5 secondi che eccitino un relè che ativa la pompa, eventualmente si può mettere una sonda PTC opportuna che 'interrompa' il consenso al relè una volta che il 'ritorno' del ricircolo abbia raggiunto la T desiderata). Il ricircolo funziona solo quando l'acqua calda è effettivamente chiamata ed è compatibile anche coi rapidi.

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Se gestisci un B&B non è tanto lana caprina.

Se hai una casa grande (o con tubature mal isolate) idem.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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7 ore fa, DavideDaSerra scrisse:

Dipende, se le cose si fanno bene: pompa di ricircolo attivata a richiesta, (fattibile con fotocellula all'ingresso del bagno, con pulsante, o con apertura di almeno 5 secondi che eccitino un relè che ativa la pompa, eventualmente si può mettere una sonda PTC opportuna che 'interrompa' il consenso al relè una volta che il 'ritorno' del ricircolo abbia raggiunto la T desiderata). Il ricircolo funziona solo quando l'acqua calda è effettivamente chiamata ed è compatibile anche coi rapidi.

Perfetto era quello che volevo spiegare questa mattina . Ma la mia domanda iniziale resta , caro Davide sai darmi qualche indicazione in base alla mia domanda sul mettere o no gli organi di sicurezza (vaso espansione e valvola di sicurezza)  sul nuovo anello creato?

Grazie a tutti

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Io  non installerei il vaso di espansione (un'eventuale espansione avverrebbe verso la rete fredda) Considera che coi boiler elettrici, dove i volumi sono decisamente maggiori di un semplice anello, il vaso di espansione non è richiesto. Metterei però, più per precauzione che per necessità, una valvola di sicurezza da 'boiler' (tarata per la massima pressione ACS gestibile dalla tua caldaia), tipicamente 6 bar, anche se sono convinto che, visti i piccoli volumi in gioco (al più una decina di litri) non interverrebbe mai.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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vincenzo barberio

Se ti è possibile non potresti fare in questo modo? 

E' un sistema proposto molti anni fa dalla SAUNIER DUVAL con apposito kit che se non ricordo male si chiamava Isofloor.

Si chiamava in quanto non esiste più. Il funzionamento è questo:

installare un piccolo scalda acqua elettrico (quello Isofloor era da 5 litri) più vicino possibile alle utenze regolato a temperatura di 45 °C (o meno) che al suo ingresso riceve acqua calda dalla caldaia a gas impostata alla massima temperatura e alla cui uscita (utenza) verrà installato un miscelatore termostatico. Lo scalda acqua anche da 10 litri in elettricità lavorerà molto poco dovendo mantenere la temperatura a 40/45 gradi solo durante le ore di non prelievo, mentre durante il prelievo l'acqua gli arriverà a 55/60 gradi.   

 

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9 ore fa, vincenzo barberio scrisse:

Se ti è possibile non potresti fare in questo modo? 

E' un sistema proposto molti anni fa dalla SAUNIER DUVAL con apposito kit che se non ricordo male si chiamava Isofloor.

Si chiamava in quanto non esiste più. Il funzionamento è questo:

installare un piccolo scalda acqua elettrico (quello Isofloor era da 5 litri) più vicino possibile alle utenze regolato a temperatura di 45 °C (o meno) che al suo ingresso riceve acqua calda dalla caldaia a gas impostata alla massima temperatura e alla cui uscita (utenza) verrà installato un miscelatore termostatico. Lo scalda acqua anche da 10 litri in elettricità lavorerà molto poco dovendo mantenere la temperatura a 40/45 gradi solo durante le ore di non prelievo, mentre durante il prelievo l'acqua gli arriverà a 55/60 gradi.   

 

E' una soluzione che la si fa' spesso anche con volumi acqua piccoli. Di solito su utenze commerciali, tipo cabine estetiche ecc.. dove la caldaia distava parecchio e chiaramente si aveva l'esigenza d'acere acqua calda rapidamente.

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il 13/12/2018 at 11:21 , DavideDaSerra scrisse:

...Considera che coi boiler elettrici, dove i volumi sono decisamente maggiori di un semplice anello, il vaso di espansione non è richiesto....

 

Ciao,

non è richiesto perchè talvolta non viene rispettata l'installazione a regola d'arte con un gruppo di sicurezza EN 1487, a cui andrebbe aggiunto un vaso di espansione per gestire le sovrappressioni date dall'aumento di volume durante i periodi di assenza di prelievo (eviti così di far gocciolare la valvola di sicurezza). Aggiungo anche che bisognerebbe controllare tutte le varie diramazioni dell'acqua che avvengono nell'edificio per evitare riflussi (norma EN 1717).

R.

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vincenzo barberio

Non sempre l'espansione può avvenire attraverso la tubazione acqua fredda, in quanto spesso prima del contatore acqua è installata(da parte dei gestori) una valvola di non ritorno per evitare eventuali pericoli di contaminazione della rete idrica pubblica.

A tale proposito mi viene in mente di un signore (ma parecchi anni or sono)che mi riferiva con orgoglio che aveva risolto i problemi del gocciolamento della valvola di sicurezza del suo boiler elettrico "semplicemente" eliminando la guarnizione della valvola di non ritorno della valvola stessa. Ovviamente in questo modo, batteri (legionella) e sporcizie varie possono raggiungere la pubblica rete idrica.

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vincenzo barberio

E comunque, un vaso di espansione per acqua calda sanitaria da due litri ed una valvola di sicurezza da 6BAR costeranno in tutto 30 euro (da spendere in caso di dubbi)       

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il 12/12/2018 at 23:14 , DavideDaSerra scrisse:

Se gestisci un B&B non è tanto lana caprina.

Se hai una casa grande (o con tubature mal isolate) idem.

 

 

Nel primo caso, l'acqua calda non la paghi tu, quindi può avere senso, non essendo rilevante l'aspetto economico. 

 

Nel secondo caso qualsiasi sistema tu vada ad usare per mantenere l'acqua calda ti costa (per il mantenimento) molto più di quanto ti costi l'acqua fredda buttata aspettando che arrivi la calda. Se i tubi sono pure poco isolati, il dispendio per tenere l'acqua calda aspettando un prelievo è ancora maggiore, e FORSE sarebbe più utile spendere quei soldi per cambiare le tubazioni della sanitaria. 

 

Ecco il lanacaprinismo della cosa.

 

È la versione idraulica di quelli che si lagnano che "nel 2018 i relè passo passo fanno ancora clic" ; e cosa dovrei dire io che aspettavo le auto volanti ed invece sono arrivati i bastoni per i selfie...

Modificato: da Darlington
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Non si sindaca sui costi ma sul confort.

In entrambi i casi l'importante non è risparmiare energia ma avere confort. Aspettare 3 minuti che arrivi l'acqua calda sia ad un ospite di un B&B che a chi abita una casa decisamente grande (solitamente chi abita case grandi ha anche disponibilità tali per infischiarsene del consumo leggermente maggiore) darebbe decisamente noia.

 

Poi si può ottimizzare cooi tempi di accensione del ricircolo ridotti e/o attivazione su sensore di presenza. Ma la questione è avere acqua calda subito, non risparmiare energia.

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vincenzo barberio

nel / nei bagni si può accedere anche per fare solo la pipi e poi"eventualmente" lavarsi le mani, ma non necessariamente con acqua  calda, inoltre si deve accedere anche per pulizie di pavimento,sanitari ecc. Quindi sensore di presenza lo escluderei. In B&B bisognerebbe apporre cartello segnaletico con dicitura: pigiare il pulsante prima di entrare nella doccia.

Sig. Davide Da Serra, chi abita in case grandi (come dice lei) ed ha ,sempre come dice lei disponibilità  tali da infischiarsene del consumo leggermente maggiore,generalmente dispone del "meglio" e magari di pannelli fotovoltaici, solari ,pompe di calore,geotermici. e non di una" caldaietta" murale ed impiantistica non adeguata. A mio giudizio paoloangelo,vorrebbe solo migliorare il cmfort nella  sua abitazione. Non so come le sia venuta in mente l'ipotesi di un b&b   

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Alessio Menditto

Quando all’inozio ho detto non si può fare, non volevo dire in senso tecnico, è ovvio che si può fare praticamente tutto, la mia obiezione (sempre tornando alla condizione iniziale, ossia tutto gelido, ma stavolta con 10 metri di acqua che stanno girando come una trottola ed effettivamente subito spendibili caldi appena si apre il rubinetto), è tutta l’acqua gelida che entra in caldaia.

La mia domanda è, in quanto tempo l’acqua gelida arriva alla temperatura di quella dei 10 metri di tubo che intanto è uscita?

Non vorrei che l’effetto al lavandino sia che dopo poco tempo ( bisogna fare i calcoli per trovare quanti litri di acqua ci sono in 10 metri), sia di nuovo uscita di acqua gelida e via via sempre più calda.

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