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perde il segnale


Anfitrione5

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Cambiando  la caldaia mi viene detto che con il mio cronotermostato alimentato a pile n3 da 1,5v essendo distante e con fili non schermati perde il segnale  e che se non voglio rischiare a sostituire i fili su currogato da 16 in concomitanza di fili x tensione caldaia di installare un relè...qualcuno sà dirmi come dovrei collegare questo relè ?

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Scusa se mi permetto prova se ti dà problemi!!!! Che modello è la caldaia ? E che dimensioni hai come fili che comunicano dal crono alla caldaia, mi suona strano quello che ti hanno consigliato 

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L'uscita del crono termostato è un contatto pulito di relè.

Quando la temperatura scende sotto il valore prefissato il contatto chiude ed attiva la pompa di circolazione dell'acqua calda nei radiatori.

Bisognerebbe sapere che tipo di ingresso ha il comando del circolatore della caldaia. Solo se fosse di tipo elettronico ad alta impedenza potrebbe avere problemi quando il contatto è aperto. Però solitamente i comandi sono a 230 Vca

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1 ora fa, Chico06 scrisse:

Scusa se mi permetto prova se ti dà problemi!!!! Che modello è la caldaia ? E che dimensioni hai come fili che comunicano dal crono alla caldaia, mi suona strano quello che ti hanno consigliato 

 

1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

L'uscita del crono termostato è un contatto pulito di relè.

Quando la temperatura scende sotto il valore prefissato il contatto chiude ed attiva la pompa di circolazione dell'acqua calda nei radiatori.

Bisognerebbe sapere che tipo di ingresso ha il comando del circolatore della caldaia. Solo se fosse di tipo elettronico ad alta impedenza potrebbe avere problemi quando il contatto è aperto. Però solitamente i comandi sono a 230 Vca

certo, la caldaia è una Rinnai a condensazione, ed ha la scheda elettronica con il ponticello x i cronotermostati di altra marca...e come ho citato prima perdendo il segnale a causa di interferenza con la rete , mi e stato consigliato di mettere un relè...che non capisco come poter collegare...

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3 ore fa, Livio Orsini scrisse:

L'uscita del crono termostato è un contatto pulito di relè.

Quando la temperatura scende sotto il valore prefissato il contatto chiude ed attiva la pompa di circolazione dell'acqua calda nei radiatori.

Bisognerebbe sapere che tipo di ingresso ha il comando del circolatore della caldaia. Solo se fosse di tipo elettronico ad alta impedenza potrebbe avere problemi quando il contatto è aperto. Però solitamente i comandi sono a 230 Vca

 

certo, la caldaia è una Rinnai a condensazione, ed ha la scheda elettronica con il ponticello x i cronotermostati di altra marca...e come ho citato prima perdendo il segnale a causa di interferenza con la rete , mi e stato consigliato di mettere un relè...che non capisco come poterlo collegare...

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Ciao Anfitrione5,

scrivi marca e modello precisi della caldaia e del termostato, oppure posta le foto di tutto (anche il retro del termostato dove c'è l'articolo), che forse è anche meglio, magari anche lo schema di collegamento dal libretto / manuale della caldaia, altrimenti con le poche informazioni che ci hai dato non si va da nessuna parte se non quella di dover chiamare un tecnico che ti venga a casa.

Modificato: da ROBY 73
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Alcuni modelli sono dotati di termostato wi-fi di serie gestibilie anche da app altre invece è opzionale...

Modificato: da ilsolitario
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Devi acquistare un relè con bobina 230v corrente alternata , che abbia un contatto normalmente aperto , la corrente del relè e minima commercialmente da 6Amper e più che sufficiente . Procedi scollegando i due fili del termostato che vanno in caldaia   , poi devi realizzare il collegamento bobina del relè con in serie il contatto del termostato ambiente e la 230v di rete . poi procedi a verificare il corretto funzionamento del relè , che dovrà scattare con l'azionamento del termostato ambiente ; e solo a questo punto quanto sei certo che tutto funzioni correttamente collegherai i contatti normalmente aperti del relè  ( questi non dovranno avere nessun contatto in comune con il resto dell'impianto ) all'ingresso della caldaia  dove prima era collegato il termostato direttamente  .Questo a patto che la tua esperienza sia sufficiente a lavorare sul 230v , diversamente il rischio che corri e di distruggere la scheda della caldaia e di farti male .

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Grazie Blizzy , da come ho capito, collegandolo così il cronotermostato diventa il comando che fa scattare la bobina e quindi di conseguenza il contatto pulito che manovra la caldaia...

Il mio dubbio era che il contatto del crono a pile potesse supportare la 220 v

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Maurizio Colombi
5 minuti fa, Anfitrione5 scrisse:

Il mio dubbio era che il contatto del crono a pile potesse supportare la 220 v

Non c'è problema, la sopporta regolarmente!

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22 ore fa, Anfitrione5 scrisse:

Cambiando  la caldaia mi viene detto che con il mio cronotermostato alimentato a pile n3 da 1,5v essendo distante e con fili non schermati perde il segnale

Scusa ma:

Hai verificato se è vero?

Quanto è distante il crono dalla caldaia?

Che sezione hanno i fili che collegano il crono alla Caldaia?

E già che ci siamo, chi te lo ha detto?

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Da circa 45 anni la lunghezza dei fili tra crono e caldaia di casa mia è di circa 30m.

Nel tempo sono mutate le caldaie ed i crono termostati, ma non i fili.

Mai avuto alcun problema.

 

Mi sembra strano, molto strano, che il contatto aperto-chiuso del crono possa arrivare alla morsettiera talmente disturbato da causare accensioni improprie o fermata non volute della pompa di circolazione dell'acqua calda. 

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47 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Mi sembra strano, molto strano, che il contatto aperto-chiuso del crono possa arrivare alla morsettiera talmente disturbato da causare accensioni improprie o fermata non volute della pompa di circolazione dell'acqua calda.  

Concordo al 100% e tra l'altro ne avrò installati non so quanti negli ultimi 30 anni. Ecco perché ho fatto le domande di cui sopra.

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Eppure chi è venuto a certificarmi la caldaia ha appurato effettivamente, pur invertendo il segnale, che la distanza e i fili non schermati determinano la non continua alternanza del contatto... siamo circa 15m di distanza...provato esternamente al currogato il cronotermostato e la caldaia funzionano...CHE MI DITE?

Forse è giusta la considerazione del Sig Orsini sulla impedenza ...prima il cronotermostato lavorava con una ferroli a basamento durata  circa 25 anni..

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Maurizio Colombi
6 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Nel tempo sono mutate le caldaie ed i crono termostati, ma non i fili.

Bisogna considerare diversi aspetti della situazione, ma il principale è che il "tecnico" della caldaia è sostanzialmente un idraulico.

Chi mi conosce sà della mia esplicita avversità verso questi personaggi che, escluso qualche raro caso che conferma la regola, sono completamente estranei al mondo dell'elettricità.

Basta che si riempiano la bocca con termini del tipo: "correnti vaganti", "cavo schermato", "interferenze sui fili" ecc. ecc.

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1 ora fa, Maurizio Colombi scrisse:

Bisogna considerare diversi aspetti della situazione, ma il principale è che il "tecnico" della caldaia è sostanzialmente un idraulico.

Chi mi conosce sà della mia esplicita avversità verso questi personaggi che, escluso qualche raro caso che conferma la regola, sono completamente estranei al mondo dell'elettricità.

Basta che si riempiano la bocca con termini del tipo: "correnti vaganti", "cavo schermato", "interferenze sui fili" ecc. ecc.

Caro Sig Colombi, anch'io penso che nel campo lavorativo ci sia molta gente che sa vendere bene la propria professionalità, ma quando la prova del 9 ( circuito esterno al currogato) funziona non posso che darle ragione alla  proposta del supporto  relè....speriamo che sia quella giusta come mi confermate. Grazie a tutti e  Buon  Anno.

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3 ore fa, Anfitrione5 scrisse:

...ma quando la prova del 9 ( circuito esterno al currogato) funziona...

Di solito vuol dire che il filo che corre nel corrugato è messo male.

Io avrei fatto la stessa prova col filo esterno che ha fatto l'installatore della caldaia ma poi, prima di fare ipotesi azzardate su più o meno fantomatici disturbi mi sarei posto le seguenti domande.

Il filo corre in un corrugato continuo dal termostato alla caldaia oppure passa attraverso scatole o cassette di derivazione?

Il filo è continuo o costituito da tratti giuntati? E nel caso, in che condizioni sono le giunte?

E avrei verificato.

Per ultimo ma non ultimo: Il "tecnico" della caldaia ha provato a sostituirlo?

Modificato: da hfdax
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Premesso che normalmente caldaie e termostati sono connessi tra loro da conduttori diretti , e  nel loro tragitto attraverso tubi , cassette di derivazione, ecc percorrono a volte discrete distanze senza particolari problemi , ma un accorgimento che spesso cerco di adottare e di evitare giunte  (anche in cassette di derivazione ) e di utilizzare etichette o colorazioni dei fili non impiegati in altri servizi ; perché per un gusto o una modifica dell'impianto un sempre possibile sbaglio di collegamento potrebbe introdurre tensioni pericolose nel circuito termostato caldaia .A mio parere anche se , in impianti a regola d'arte e superfluo impiegare un relè che io definirei di interfaccia , sarei per suggerirlo in tanti altri casi dove i fili e le derivazioni si trovino in condizioni non raccomandabili ; un relè a un costo di 10,00 euro una scheda almeno 100,00+mano d'opera .Secondo me chi a suggerito l'impiego del relè e da apprezzare perché sicuramente non si fida  della bontà dell'impianto elettrico in questione .

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Sono pienamente d'accordo con te caro Blizzy, perché oltre a non fidarsi dell'impianto esistente, considera rischioso la sostituzione dei fili non avendo sicurezza del passaggio sonda e della tenuta meccanica da sfilare da traino degli esistenti. ..grazie e buon anno.

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13 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:

Bisogna considerare diversi aspetti della situazione, ma il principale è che il "tecnico" della caldaia è sostanzialmente un idraulico.

Chi mi conosce sà della mia esplicita avversità verso questi personaggi che, escluso qualche raro caso che conferma la regola, sono completamente estranei al mondo dell'elettricità.

Basta che si riempiano la bocca con termini del tipo: "correnti vaganti", "cavo schermato", "interferenze sui fili" ecc. ecc.

grazie dei complimenti. sono intervenuto personalmente su caldaie ove erano state sostituite schede a ripetizione per errori random . la barzelletta di tensioni indotte sui conduttori del ta non era tale visto che  il montaggio di un relè da pochi euro a bordo del generatore  ha risolto le grane.  generalizzare sul lavoro altrui è sempre molto facile.ad esempio qualche elettrico ancora sbatte per errore un ritorno di qualche punto luce sulla morsettiera lato ta . poi mi dice che si è confuso con colori ecc ecc

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8 ore fa, BLIZZY scrisse:

Premesso che normalmente caldaie e termostati sono connessi tra loro da conduttori diretti , e  nel loro tragitto attraverso tubi , cassette di derivazione, ecc percorrono a volte discrete distanze senza particolari problemi , ma un accorgimento che spesso cerco di adottare e di evitare giunte  (anche in cassette di derivazione ) e di utilizzare etichette o colorazioni dei fili non impiegati in altri servizi ; perché per un gusto o una modifica dell'impianto un sempre possibile sbaglio di collegamento potrebbe introdurre tensioni pericolose nel circuito termostato caldaia .A mio parere anche se , in impianti a regola d'arte e superfluo impiegare un relè che io definirei di interfaccia , sarei per suggerirlo in tanti altri casi dove i fili e le derivazioni si trovino in condizioni non raccomandabili ; un relè a un costo di 10,00 euro una scheda almeno 100,00+mano d'opera .Secondo me chi a suggerito l'impiego del relè e da apprezzare perché sicuramente non si fida  della bontà dell'impianto elettrico in questione .

quoto in pieno queste frasi scritte da una persona che ha sicuramente una bella esperienza  su impianti civili fatti da terze persone incompetenti e frettolose ma pur sempre elettricisti.

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9 ore fa, hfdax scrisse:

Di solito vuol dire che il filo che corre nel corrugato è messo male.

Io avrei fatto la stessa prova col filo esterno che ha fatto l'installatore della caldaia ma poi, prima di fare ipotesi azzardate su più o meno fantomatici disturbi mi sarei posto le seguenti domande.

Il filo corre in un corrugato continuo dal termostato alla caldaia oppure passa attraverso scatole o cassette di derivazione?

Il filo è continuo o costituito da tratti giuntati? E nel caso, in che condizioni sono le giunte?

E avrei verificato.

Per ultimo ma non ultimo: Il "tecnico" della caldaia ha provato a sostituirlo?

il tecnico  virgolettato come lo definisci con una lieve punta disprezzo non è tenuto nè retribuito da alcuno per sostituire fili o altro, stà avviando il generatore in garanzia per conto del costruttore dello stesso. per tutelarsi si limita a relazionare un eventuale problema impiantistico che altri sono tenuti a bonificare. 

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Maurizio Colombi

Buiongiorno THE CAT, buon anno!

A differenza tua, non mi sono mai permesso di sottovalutare l'operato dell'idraulico nell'ambito del suo lavoro... e non mi permetterei mai di farlo.

Mi preoccupano gli idraulici che interferiscono con il lavoro altrui, che controllano se hai collegato "la fase giusta" sulla caldaia... con il cercafase, che ti spiegano come collegare una valvola di zona, che ti spiegano che il tubo si è bucato a casa delle correnti disperse...

Sia ben chiaro, non mi sono MAI permesso di sminuire l'operato dell'idraulico e di controllare se ha montato il rubinetto perfettamente o se ha messo le guarnizioni al loro posto o se ecc. ecc. non è nel mio carattere e soprattutto non ne ho le competenze, sono un volgare elettricista che, in anni ed anni di onesto lavoro non ha mai collegato il ritorno della lampada sulla caldaia, fortunatamente ho uno strumento da due soldi e lo so usare...

Se ti senti "toccato sul vivo" mi dispiace, fattene una ragione!

Buon anno!

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