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Problema Alimentatore variabile


Marcodeb998

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Buongiorno a tutti, ho preso ad un mercatino un alimentatore variabile Zetagi HP 156-S dando tensione si accendeva ma rimaneva a 0 volt. Controllando il trasformatore al suo interno uscivano le giuste tensioni quindi sono andato subito a verificare il transistor 2N3055 e un canale risultava interrotto. Acquistato il nuovo transistor e montato ora accendendo l'alimentatore va a 26,5v e non si muove quindi ho controllato subito il potenziometro B 4.7K che misurando dava sempre circuito aperto quindi ho sostituito pure quello ma da sempre lo stesso problema lo accendo 26,5v  e non si schioda da quella tensione. Che altro componente posso verificare? Grazie

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C'è tutto il circuito di regolazione da controllare.

sai come funziona un alimentatore stabilizzato a tensione variabile?

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23 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

C'è tutto il circuito di regolazione da controllare.

sai come funziona un alimentatore stabilizzato a tensione variabile?

La scheda non ha molti componenti. due diodi e qualche resistenza con dei trimmer 

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24 minuti fa, Marcodeb998 scrisse:

La scheda non ha molti componenti. due diodi e qualche resistenza con dei trimmer 

 

O è un bidone o c'è qaulche cosa che non vedi.

Il 2N3055 è un vecchio transistor di potenza, il primo che superasse i 100W teorici venduto ad un prezzo accessibile (600 lire del 1966 equivalenti a circa 6€ odierni).

E' ancora usato come regolatore serie per alimentatori lineari da poco prezzo. Per funzionare è necessario che in base ci sia una tensioneche sarà all'incirca quella che ritrovi in uscita.

Il potenziometro è collegato in parallelo all'uscita e la tensione sul cursore viene confrontata con una tensione di riferimento; la differenza amplificata andrà a pilotare la base del regolatore serie (2N3055).

Quindi devi avere anche, come minimo, un diodo zener ed un transistor.

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3 ore fa, Lcucinelli scrisse:

Posta una foto del circuito.

Eccolo! l'integrato è un LM723CN

IMG_20190117_201801.jpg

Modificato: da Marcodeb998
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5 ore fa, Livio Orsini scrisse:

O è un bidone o c'è qaulche cosa che non vedi.

:superlol: ...Non è un bidone.

LM723 è glorioso quanto il 2N3055 ed è un ottimo regolatore con limitatore di corrente.

Non ho idea di quanto costasse nel 1966 perché non ero ancora nato...

Difficilmente si brucia, ma tra i fili si scorge il pilota, un  BD qualche cosa, che sarà partito pure lui con 3055. 

Toglilo e misura dove si collega la sua base. Se la tensione può essere regolata, allora cambia anche il BD, altrimenti....butta tutto.

 

 

Modificato: da dott.cicala
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Allora prima ho ricontrollato il transistor smontato e rimontato ed ora sembra defunto pure lui..Se accendo escono 0 volt di nuovo😐 domani controllo i due diodi piccoli 

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10 ore fa, dott.cicala scrisse:

Non ho idea di quanto costasse nel 1966 perché non ero ancora nato...

 

beato te! Io invece avevo già 22 anni.

I 3055 prima li vendeva solo DeMico che te li faceva pagar 1$, ma valutando il dollaro 1000 lire contro le 560 del cambio ufficiale.

Poi dopo qualche mese arrivarano persinio dai surplussari ed il prezzo scese di brutto.

Lo LM 723 è di qualche anno più vecchio. Li faceva SGS ed erano in contenitore metallico simil TO20, livendeva Marcucci in via fratelli Bronzetti, a circa 1000 lire.

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Ho un vecchio alimentatore Alfa Elettronica che sarà più o meno di quel periodo con il 723 metallico, che ai tempi in quella versione si chiamava L123, al quale ho fatto passare le pene dell'inferno. Più volte ho bruciato i finali (nel mio ce ne sono 2)  ma il regolatore non si è MAI danneggiato.

Per questo insisto col dire di controllare il pilota che sarà bruciato pure lui....

Modificato: da dott.cicala
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2 ore fa, dott.cicala scrisse:

Per questo insisto col dire di controllare il pilota che sarà bruciato pure lui....

 

Questo è quasi certo.

Anzi sarebbe da provare con il solo partitore come carico di uscita diretto per lo LM723 e verificare che fin li sia tutto corretto.

2 ore fa, dott.cicala scrisse:

che ai tempi in quella versione si chiamava L123

 

Si certo.

Ho un vecchio manuale SGS, rigorosamente in inglese anche se stampatoe scritto ad Agrate brianza, che tratta le applicazioni dei "nuovissimi" operazionali SGS cioè: L103 amplificatore RF, L123 regolatore di tensione, L141 (741) High performance operational amplifier (testuale).

Prima edizione del manuale giogno 1969.

 

A quei tempi la tecnologia della componentistica elettronica italiana aveva ben poco da invidiare a quella USA e proprio niete a quella Giapponese.

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Ben detto che in quei anni non avessimo niente da invidiare agli USA, ho ancora nel cassetto transistor TO18 siglati 1W8723 e 1W8995, erano quelli a bordo del P101, quel coso che la NASA se ne acquistò diversi esemplari per la missione Apollo; non marginale, in un piccolo capannone dalle pareti blu, denominato "tecnologico" posto in mezzo ai capannoni "A-B-C-D" nell'area di Scarmagno, si producevano circuiti Ibridi.  

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16 ore fa, Marcodeb998 scrisse:

Allora prima ho ricontrollato il transistor smontato e rimontato ed ora sembra defunto pure lui..Se accendo escono 0 volt di nuovo😐 domani controllo i due diodi piccoli 

senza offesa, ma te lo devo dire ( dopo che hai scambiato un signore circuito di controllo , per una manciata di resistenza e due diodi) ,  ma sai come di monta un 2n3055 ?

Ovvero hai rispettato il collegamento di base e di emettitore  ?  ( non è che lo hai montato invertito ? )

Punto secondo : dopo averlo sostituito  , e prima di collegare i fili della base e dell'emettitore , hai visto che la parte metallica del 203055 ( che è , diciamolo , il collettore)  fosse isolato dalla aletta di raffreddamento ?  ( ovvero hai messo la mica isolante ? O anche , pure con mica messa, hai messo le boccole isolanti sui pernetti/dadini M3  ?

Ricontrolla , quindi, in definitiva , sia l'isolamento  che la zoccolatura

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Buona parte di alimentatori analogici lineare come pure i Bremi Alpha Kert GBC anche recenti utilizzano ancora il 723 magari marchiato 2723 ma è sempre lui, una manciata di transistor NPN o PNP più o meno rispecchiano sempre l'applicazione del data sheet. 

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10 minuti fa, max.bocca scrisse:

Buona parte di alimentatori analogici lineare come pure i Bremi Alpha Kert GBC anche recenti utilizzano ancora il 723

Mi sembra giusto: Cavallo che vince non si cambia

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2 ore fa, hnjmkl scrisse:

Ben detto che in quei anni non avessimo niente da invidiare agli USA,

 

Da quello che scrivi desumo che hai lavorato in Olivetti.

Anch'io son stato in Olivetti, primi anni '70; ero inserito nel laboratorio di ricerche elettro fisiche in via Jervis a Ivrea.

La P101 l'avevamo come calcolatore di laboratorio; in pratica ho imparato a programamre con quella.

Modificato: da Livio Orsini
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Devo dire che l'integrato non lo avevo proprio visto forse perchè la scheda era un pò nascosta proprio non lo so. Il transistor lo ho collegato rispettando la piedinatura e pure l'isolante  come era montato il vecchio transistor 

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Controlla con il data sheet.

Il collettore del 2N3055 (è il contenitore TO3) deve essere connesso all'uscita del ponte raddrizzatore e condensatore di filtro.

L'emettitore deve essere connesso alla boccola positiva dell'uscita.

se dai un valore di tensione, magari tramite un potenziometro, alla base del 2N3055 e metti una resistenza tra emettitore e zero in modo che circoli qualche mA, sull'emettitore ti ritrovi la tensione di base meno 0.7V circa. Così verifichi anche il transistor.

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