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PLC Forum


Resistenza riscaldante e temperatura


fabriaq

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Salute a tutti voi PLCnauti,

vi pongo un quesito piuttosto spinoso. Non so se ho azzeccato la categoria comunque il dilemma è il seguente.

Ho una resistenza riscandante fatta da una lamina piatta di non so quale metallo a forma di fisarmonica o di gratella.

E' alimentata a 6 volt cc (in origine erano due in serie e si alimentavano a 12V, ergo una singola dovrebbe funzionare con 6 Vcc).

Non so la resistenza, che ho provato a misurare ma che deve essere dell'ordine di 0,000 qualcosa ohm e non so neanche quanto corrente assorba perchè non ho un amperometro. Sò però che colleganto le due resistenze in serie, alimentandole con la batteria della macchina, diventano bollenti.

Io vorrei usare una di queste resistenze per fargli raggiungere una temperatura approssimativa di 40° centigradi, come faccio ????

Per farla scaldare meno dovrei diminuire la tensione o la corrente o entrambe ?

Come posso raggiungere lo scopo?

 

 

 

 

 

 

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Ha un sigla questa resistenza ? Puoi postare una foto, se il valore di resistenza che hai detto è vero , la corrente dovrebbe essere altissima, forse andrebbe pilotata con un drive con uscita pwm .

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0,00qualcosa ohm non mi pare una misura attendibile 🤣 prova a misurarla con un tester decente, dopodichè la legge di Ohm non sbaglia.

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12 ore fa, fabriaq scrisse:

Per farla scaldare meno dovrei diminuire la tensione o la corrente o entrambe ?

Come posso raggiungere lo scopo?

 

A parte la misura del valore resistivo, su cui ho dei dubbi, sembrerebbero 2 resistori di shunt, ovvero resistori di bassissimo valore che messi in parallelo ad un galvanometro permettono di misurare il valore di corrente circolante.

Questa è solo una mia ipotesi e non potrei giurarci.

 

Comunque se vuoi che si riscaldino solo un poco, dovresti costruirti un generatore di corrente costante. che limiti la corrente circolante a qualche decina / centinaia di mA.

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21 ore fa, julweb scrisse:

un termostato tar ato a 40° andrebbe bene?

Anche io avevo pensato a questa soluzione ma c'è un problema tecnico. Per non tediarvi ho omesso un po' di particolari, scusate.

Allora, la resistenza è un riscaldatore del collettore di aspirazione di una vecchia auto diesel, qualche camion li monta ancora. Nel mio caso vorrei usare una di queste resistenze per sostituire quella originale, introvabile, della mia mercedes d'epoca.

Così come le candelette queste due resistenze in serie erogano moltissimo calore, forse non diventano incandescenti come le candelette ma poco ci manca.

La resistenza originale era più o meno delle stesse dimensioni e si trova sotto il carburatore, quindi l'alimentazione è a benzina e la temperatura deve solo intiepidire da sotto il carburatore per evitare che la benzina si geli a causa dell'effetto venturi, ma anche per favorire la nebulizzazione della benzina alle bassissime temperature.

Il problema del termostato consisterebbe nel dover praticare dei nuovi fori nel collettore di aspirazione, cosa che vorrei evitare a tutti i costi. 

s-l1600.jpg

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19 ore fa, alex01rosso scrisse:

0,00qualcosa ohm non mi pare una misura attendibile 🤣 prova a misurarla con un tester decente, dopodichè la legge di Ohm non sbaglia.

Il mio tester digitale dà come lettura 0000. Infondo è una piattina metallica che svolta sarà lunga 40/50 cm. Purtroppo non  ho altri strumenti più prestanti per misurare la resistenza esatta. 

19 ore fa, Lorenzo-53 scrisse:

Tipo una cella di Peltier?

Direi più una classica resistenza perchè deve lasciarsi attraversare dall'aria.

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10 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

A parte la misura del valore resistivo, su cui ho dei dubbi, sembrerebbero 2 resistori di shunt, ovvero resistori di bassissimo valore che messi in parallelo ad un galvanometro permettono di misurare il valore di corrente circolante.

Questa è solo una mia ipotesi e non potrei giurarci.

 

Comunque se vuoi che si riscaldino solo un poco, dovresti costruirti un generatore di corrente costante. che limiti la corrente circolante a qualche decina / centinaia di mA.

Forse un resistore di shunt messo in serie alla mia resistenza assorbirebbe buona parte del calore facendo scaldare di meno la mia. O sbaglio ?

Il problema è che come unica fonte di alimentazione ho la batteria dell'auto. Magari potrei, ammesso che sia fattibile, usare un regolatore di tensione con un triac ?

Usare una semplice resistenza è fuori luogo, si brucerebbe dopo pochi secondi.

Cosa succede se utilizzassi una lampadina messa in serie alla resistenza in questione ?

Oppure potrei porvi un quesisto diverso; utilizzando un nuovo resistore sul modello di quello della foto, come potrei costruirlo o dove potrei reperirlo affinchè non superi una temperatura di 40° centigradi ?????

 

 

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Se il riscaldatore ti serve per l'uso per cui è nato, cioè per riscaldare l'aria nel collettore di aspirazione perchè non lo ricostruisci con una piattina di nichel-cromo o della lega utilizzata per le resistenze a filo. Ho visto utilizzare qualcosa di simile nelle macchine che si utilizzano per saldare insieme film plastici (praticamente confezionatrici per prodotti alimentari). Alcune delle macchine suddette utilizzano filo da 1 mm altre una piattina con circa la stessa sezione.

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12 ore fa, gabri-z scrisse:

Il TRIAC puoi dimenticarlo, un regolatore con MOSFET con o senza controllo della temperatura raggiunta, meglio con. 

Hai uno schema che possa fare al caso mio ? 

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13 ore fa, fabriaq scrisse:

Forse un resistore di shunt messo in serie alla mia resistenza assorbirebbe buona parte del calore facendo scaldare di meno la mia. O sbaglio ?

 

Si sbagli.

13 ore fa, fabriaq scrisse:

Il problema è che come unica fonte di alimentazione ho la batteria dell'auto. Magari potrei, ammesso che sia fattibile, usare un regolatore di tensione con un triac ?

 

No, avendo una batteria il triaca una volta innescato non si spegnerebbe sino a quando non si toglierebbe l'alimentazione.

 

Per prina cosa cosa è necessario, a mio avviso, conoscere con discreta precisione il valore della resistenza. Potrebbe anche essere costituita da un materiale a coefficiente fortemente positivo, per cui all'aumentare della temperatura aumenta notevolmente il valore di resistenza. In questo modo si ah una certa stabilizzazione della temperatura.

Io ti consiglierei di fare un piccolo generatore di corrente costante magari usando un LM317; di schemi per generatore di corrente con questo integrato ce ne sono in rete 13 per dozzina. partendo da una corrente di circa 100mA si potrebbe, misurando la tensione ai capi del resistore, conoscere meglio il suo valore.

Poi si può decidere come procedere per il meglio.

La soluzione potrebbe essere quella di usare un MOSFET come chopper con controllo in corrente.

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12 ore fa, Lorenzo-53 scrisse:

Come il riscaldatore sui carburatori dei Maggioloni?

Non proprio, se non ricordo male il maggiolino usa dei condotti riscaldati dai gas di scarico o comunque nulla di elettrico. 

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9 ore fa, spalviero scrisse:

Se il riscaldatore ti serve per l'uso per cui è nato, cioè per riscaldare l'aria nel collettore di aspirazione perchè non lo ricostruisci con una piattina di nichel-cromo o della lega utilizzata per le resistenze a filo. Ho visto utilizzare qualcosa di simile nelle macchine che si utilizzano per saldare insieme film plastici (praticamente confezionatrici per prodotti alimentari). Alcune delle macchine suddette utilizzano filo da 1 mm altre una piattina con circa la stessa sezione.

Se ho capito bene tu suggerisci di ricostruire il pezzo originale. Ebbene, il pezzo originale è fatto in modo differente anche se basato sullo stesso principio. È' una specie di nido d'ape composito, fatto a sandwich, di vari strati, tra materiale isolante e conduttore di non so quale lega, quindi impossibile da riprodurre. In teoria si potrebbe fare una nuova resistenza ma dove trovo la piattina del metallo adatto ? E poi come stabilisco la temperatura di funzionamento ? 

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9 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

 

Si sbagli.

 

No, avendo una batteria il triaca una volta innescato non si spegnerebbe sino a quando non si toglierebbe l'alimentazione.

 

Per prina cosa cosa è necessario, a mio avviso, conoscere con discreta precisione il valore della resistenza. Potrebbe anche essere costituita da un materiale a coefficiente fortemente positivo, per cui all'aumentare della temperatura aumenta notevolmente il valore di resistenza. In questo modo si ah una certa stabilizzazione della temperatura.

Io ti consiglierei di fare un piccolo generatore di corrente costante magari usando un LM317; di schemi per generatore di corrente con questo integrato ce ne sono in rete 13 per dozzina. partendo da una corrente di circa 100mA si potrebbe, misurando la tensione ai capi del resistore, conoscere meglio il suo valore.

Poi si può decidere come procedere per il meglio.

La soluzione potrebbe essere quella di usare un MOSFET come chopper con controllo in corrente.

Caro Livio, dovrei dire professore, puntando direttamente sul regolatore con mosfet, ha qualche schema da suggerirmi che a spanne possa andar bene per la potenza in gioco ? Tenga presente che il riscaldatore originale era composto da due resistenze (fisarmoniche di piattina Metallica) poste in serie, mentre io ne Sto adoperando una. Quindi non partiamo più da 12 volt ma da 6.

Buona Domenica a tutti

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Di schemi se ne trovano tanti, però se non conosco i dati di quel resistore è inutuile. Per questo motivo ti ho suggerito sin da subitodi misurare bene il valore del resistore usando un generatore di corrente costante.

Lo ohmetro del teste non riesce a misurare il valore perchè non è in grado di erogare sufficiente corrente.

Credo anche che quei resistori siano fatti con materiale a forte coefficiente positivo.

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Secondo me ti conviene di più cercare il ricambio originale, per le auto d'epoca ci sono fornitori specializzati, se sei iscritto a qualche forum a tema trovi anche chi ti può indirizzare per reperirlo senza svenarti

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1 ora fa, Darlington scrisse:

Secondo me ti conviene di più cercare il ricambio originale,.......

 

Senza contare che credo sia quasi obbligatorio per peter iscrivere il veicolo negli appositi registri, quelli che certificano il veicolo per i collezionisti.

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il 17/3/2019 at 14:31 , Darlington scrisse:

Secondo me ti conviene di più cercare il ricambio originale, per le auto d'epoca ci sono fornitori specializzati, se sei iscritto a qualche forum a tema trovi anche chi ti può indirizzare per reperirlo senza svenarti

Caro Darlington, se fosse stato possibile reperire il pezzo originale forse non starei a sbattermi tanto per crearne uno sostitutivo. Dico forse perchè ammesso che ancora esista un pezzo di questo riscaldatore non lo utilizzerei in ogni caso visto che avevano una vita molto limitata e spesso finivano per rilasciare nel collettore dei frammenti di non so quale materiale plastico e metallico con il serio rischio che finiscano nei cilindri con immaginabili conseguenze. Difatti dopo un po' il calore faceva bruciare la plastica ed il pezzo iniziava a sfaldarsi.

Non è certo il caso di questa resistenza a filo che sfida i secoli, magari non i secoli ma dura a lungo.

Girando in rete ho letto che le candelette dei motori diesel sono composti da un filamento metallico che raggiunge temperature altissime ed hanno un valore di circa un ohm ed assorbono sui 10 apere.

Questo a spanne significa che la resistenza in questione non dovrebbe assorbire più di 10 ampere. 

 

 

 

 

 

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PS

Detesto chi spegne le discussioni nei forum perchè l'uilità di un forum non sta nel risolvere il problema di una persona ma nel dare risposta ad un quesito.

Il mio problema ad esempio può riguardare altri mille casi di persone pur con aspetti differenti.

Gentile Livio, comprendo il tuo punto di vista ma dovrei prima costuirmi questo regolatore e comunque poi non saprei come misurare la resistenza.

Quello che vorrei capire è, mettiamo che la resistenza in questione assorbe 10 ampere, se io prendo un regolatore in grado di sopportare i 10 ampere sono in grado di gestire la temperatura abbassando la tensione con questo regolatore ?

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2 ore fa, fabriaq scrisse:

Detesto chi spegne le discussioni nei forum perchè l'uilità di un forum non sta nel risolvere il problema di una persona ma nel dare risposta ad un quesito.

 

Questo non ha alcun senso in questo contesto!

 

2 ore fa, fabriaq scrisse:

Gentile Livio, comprendo il tuo punto di vista ma dovrei prima costuirmi questo regolatore e comunque poi non saprei come misurare la resistenza.

 

Un regolatore come quello che ti ho suggerito

image.png.ec00c28ef61a4ace652c49edeaca556b.png

Aumentando il valore di resistenza di R1 diminuisce il valore di correte circolane nel carico; ad esempio se tu fai R1 = 12 ohm la corrente sarà dell'ordine di 100 mA. Ti basta misurare la tensione ai capi del carico per ricavarne il valore di resitenza.

Lo assembli in pochi minuti anche se non sei esperto e ti permette di misurare il valore di resitenza con una discreta precisione. Una volta stabilito con una buona approssimazione il valore di resistenza si può dimensionare il regolatore, regolatore che sarà comunque in generatore di corrente e non di tensione.

Modificato: da Livio Orsini
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3 ore fa, fabriaq scrisse:

se fosse stato possibile reperire il pezzo originale forse non starei a sbattermi tanto per crearne uno sostitutivo.

 

Il problema di quello originale qual è, che il riscaldatore si è interrotto? In quel caso se compri qualche metro di costantana o di nickelcromo è probabile riuscire a sostituire solo il filamento e ripristinare il pezzo senza andare alla ricerca di soluzioni impossibili, dato che mi sembra di capire tu non abbia le competenze necessarie. Tu potrai prenderla a male fino a che vuoi ma se io non so nulla di ingegneria strutturale non mi metto a realizzare il progetto di un arco a volta; qui è esattamente lo stesso discorso. 

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1 ora fa, Livio Orsini scrisse:

 

Questo non ha alcun senso in questo contesto!

 

 

Un regolatore come quello che ti ho suggerito

image.png.ec00c28ef61a4ace652c49edeaca556b.png

Aumentando il valore di resistenza di R1 diminuisce il valore di correte circolane nel carico; ad esempio se tu fai R1 = 12 ohm la corrente sarà dell'ordine di 100 mA. Ti basta misurare la tensione ai capi del carico per ricavarne il valore di resitenza.

Lo assembli in pochi minuti anche se non sei esperto e ti permette di misurare il valore di resitenza con una discreta precisione. Una volta stabilito con una buona approssimazione il valore di resistenza si può dimensionare il regolatore, regolatore che sarà comunque in generatore di corrente e non di tensione.

Grazie Livio, Load sarebbe il carico ? Il generatore di cui parli alla fine è quello che dovrà gestire la resistenza ? Quindi da come dici per regolare il calore devo poter regolare la corrente e non la tensione ?

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