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PLC Forum


Interruttore differenziale di classe A per Inverter


Righez87

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Buongiorno,

 

Premetto che sono particolarmente ignorante in materia, ma avrei necessità di un Vs. aiuto per capire se è presente una norma che ti obbliga a prevedere interruttori differenziali di classe A per apparecchiature ad Inverter

Ho avuto alcuni problemi su unità con inverter e con regolazione interna a 0-10V, dove elettricisti prevedevano interruttore di classe AC

In questi casi la scheda elettronica, durante sbalzi di corrente, non caricava più il software

Attendo un Vs. celere aiuto

 

Grazie

Antonio Righetti 

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L'adozione di un differenziale piuttosto che un altro non salvaguarda i circuiti elettronici da disturbi elettrici generati da inverter o similari. A tale scopo bisogna prevedere filtri appositi e cablaggi interno quadro/impianto molto accurati. La tipologia di differenziale ti salvaguardia solo da interventi intempestivi dello stesso dovuti a componenti elettriche create dagli inverter stessi si ripercuotono sulla linea di alimentazione.

 

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2 ore fa, Righez87 scrisse:

Ho avuto alcuni problemi su unità con inverter e con regolazione interna a 0-10V, dove elettricisti prevedevano interruttore di classe AC

In questi casi la scheda elettronica, durante sbalzi di corrente, non caricava più il software

 

Questa proprio non la capisco. Cerca di spiegare meglio cosa accade, a chi accade, quando accade. Inoltre non vedo il nesso con il tipo di differenziale.

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Il problema che ho è il seguente:

 

Scheda elettronica con motori ad inverter

Sbalzi di corrente, sovratensioni o anche mancanza di corrente, spesso mi causano problematiche sulla scheda che non carica più il software interno

I motori si fermano e io devo sostituire la scheda

La scheda non ha fusibili, ma immagino non servano molto in questi casi..

 

Non saprei come spiegarlo diversamente, scusatemi!!

 

 

 

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A questo punto credo che tu debba orientarti ad adottare un UPS di potenza adeguata che alimenti anche la sola parte elettronica in modo da non risentire in maniera significativa dei guai che hai in linea. Credo che il tuo problema sia a monte degli inverter e che gli stessi abbiano poca responsabilità per ciò che descrivi

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1 ora fa, Righez87 scrisse:

Scheda elettronica con motori ad inverter

 

Che tipo di scheda è? E un'autocostruzione? se no marca e modello di questa scheda.

Cosa fa la scheda? Pilota gli inverter?

L'interruttore differenziale che c'entra in tutto questo?

 

1 ora fa, Righez87 scrisse:

La scheda non ha fusibili, ma immagino non servano molto in questi casi.

 

se ha un'alimentazione i fusibili servono comunque, come servirebbe molto un filtro di rete.

 

1 ora fa, Righez87 scrisse:

Non saprei come spiegarlo diversamente, scusatemi!!

 

Dovrestin descivere il sistema: tipo di scheda (cfr sopra), tipo di inverter, tipo di motori, come sono interconnessi tra loro i vari componenti e come sono alimentati.

 

E quasi certo che si generano forti disturbi e che la tua scheda ha un'immunità ECM praticamente nulla. Se dai le informazioni richieste probabilmente riesco a suggerirti cosa fare per evitare la moria delle schede.

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Carlo Albinoni
9 ore fa, Righez87 scrisse:

se è presente una norma che ti obbliga a prevedere interruttori differenziali di classe A per apparecchiature ad Inverter

 

 

La norma è la CEI EN 62477-1 che richiede almeno il tipo A. Sentirei anche il costruttore dell'inverter.

Non so però se ci sia un nesso con i problemi riscontrati.

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3 ore fa, Righez87 scrisse:

Sbalzi di corrente, sovratensioni o anche mancanza di corrente,

 

Da quello che descrivi mi pare più un problema esterno al quadro dove hai scheda e inverter...

Tra parentesi è un probelma che riscontri adesso dopo un periodo di buon funzionamento o è un primo avvio?

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In questo caso - l'unico differenziale eventuale è il tipo F - che sostituirà anche il tipo A, ovvero assorbe le caratteristiche del tipo A e lavora fino a frequenze di dispersione a 1kHz.

E' di fatto ritardato di 10 millisecondi e non satura il nucleo con correnti continue fino a 6 mA come prevede la norma. Ma è più sensibile agli interventi per armoniche che si scaricano a massa e PE.

Nel tuo caso, a parte quello che ho scritto, pare hai delle micro interruzioni di tensione ed altro ancora.

Quando capitano questi inconvenienti,  è doveroso prendere un analizzatore di rete professionale a doppia traccia (tensione e corrente)  e verificare come stanno le cose, armoniche, micro-interruzioni, spike di tensione, etc etc. e non paventare adozione di qualsivoglia nuovo differenziale.

Non conosco la natura in potenza di questi inverter, ma...se tu potessi usare o adottare un UPS di sostegno a doppia conversione (AC/DC/AC - dove le batterie interne  consentono - oltre al back-up anche la rettifica integrale della tensione di alimentazione indipendentemente dai problemi che vi sono) , con questo l'alimentazione agli inverter sarà pressoché perfetta con una DTH  dell1% max, senza micro-interruzioni o spike di tensione.

Esistono - ora - anche UPS di sostegno a supercondensatori che escono in DC e alimentano direttamente le schede, o i cosiddetti  Statcom (molto costosi).

Se fornisci qualche altro dato possiamo aiutarti meglio, per la spesa no, i conti in tasca non li possiamo fare.

Credo tu sia un cliente finale che hai scelto professionisti non idonei che misurano con strumenti professionali e sanno quello che dicono.

Purtroppo, uno strumento serio costa anche 10.000Euro..e non tutti lo detengono.

Saluti.

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Marco Fornaciari

Se chi ha aperto l'argomento non risponde alla domande di Livio, si parla del nulla.

Problemi analoghi li ho gia avuti nel secolo scorso, e verificati anche con i tecnici Enel, quindi non con il tester o un oscilloscoppio di bassa fascia. L'avvento dell'elettronica di potenza li aveva presi alla sprovvista, soprattutto nelle campagne e nelle forniture in BT a piccole aziende.

Prima soluzione adottata: eliminare i 4 fili in rame nudo e mettere corde isolate e trefolate su BT e MT: 90% dei problemi spariti (compreso i contadini che irrigano anche le linee aeree).

A seguire la sostituzione dei trasformatori di media.

Dopo di che sono uscite nuove prescrizioni per le forniture in MT e in BT dove è prevista elettronica di potenza.

Oggi, nonostante i progettisti di pover center, e differenziali in classe a, B o F, nelle aziende i differenziali sulle alimentazioni degli inverter è spesso opportuno non metterli.

 

Da oltre 20 anni quando ho più inverter in un impianto, sui segnali analogici metto sempre un optoisolatore tra inverter  e PLC, o altre schede di controllo, il costo vale la candela.

Un lunedì mattina dopo lavori domenicali della solita ditta super esperta: 4 inverter da 30 kW, e 4 schede per 32 I/O analogici del PLC andati per altri lidi, e il tutto funzionava già da qualche anno.

 

Ho provato anche UPS per alimentare i circuiti di comando, roba di alta qualità, ma tutti hanno un problema: non tollerano variazioni elevate sulla tensione in ingresso, alcuni saltano proprio, altri si spengono. In un medio stabilimento, una variazione di anche di 20 V tra produzione e non produzione è normale; anche dove c'è la regolazione automatica di tensione i tempi d'intervento sono troppo lunghi.

Modificato: da Marco Fornaciari
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per quanto riguarda i differenziali sugli inverter: se l'impianto e' TT sono obbligatori per la protezione dai contatti indiretti.

se l'UPS  e' di qualita'  lavora con ampio campo di tensioni , altrimenti non avrebbe senso la sua esistenza.

quando  si usano apparati elettronici e la linea e TT  e'  di fatto obbligatorio ( anche se non e' scritto)  installare  scaricatori di sovratensione .

se ci si trova in zone isolate alimentate in cavo aereo e' bene porre dei combinati in classe 1+2

altrimenti al primo temporale puo'  succedere una mattanza generale di schede e inverter.

OVVIAMENTE  l'impianto di terra deve essere curato fin nei minimi particolari altrimenti si creano situazioni di pericolo e disturbi  per quanto  riguarda l'elettronica.

i fenomeni sono in parte mitigati in caso di impianti TN  , in quanto  le sovratensioni sul lato BT   sono inferiori,

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