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circuiti stampati


discoariet

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Mio padre ha sempre realizzato i circuisti stampati disegnando a mano la basetta con l'inchiostro e immergendola nel cloruro ferrico.

Purtroppo non riusciamo più a trovare l'inchiostro e i pennarelli che abbiamo provato non hanno funzionato nonostante fossero resistenti all'acido. 

Voi come fate a realizzare i circuiti stampati?

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con i pennarelli che ho provato il circuito dopo l'immersione nel cloruro ferrico ha perso parte del disegno. 

Mentre con il "vecchio" inchiostro non è mai capitato.

Tu cosa usi? Come li fai i circuiti stampati?

 

 

 

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2 minuti fa, discoariet ha scritto:

con i pennarelli che ho provato il circuito dopo l'immersione nel cloruro ferrico ha perso parte del disegno. 

Vuol dire che NON erano resistenti al acido , oppure sono stati usati in modo sbagliato.

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Per circuiti semplici andava bene il pennarello e trasferibili, ma ormai sono molti anni che che si usa stampare il disegno su acetato trasparente e poi bromografo soda e in ultima cloruro ferrico, certo che il procedimento è molto più lungo però è molto più bello e si possono fare circuiti molto complessi e in più è semplicissimo replicarlo.

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Se hai una stampante laser puoi stampare il circuito su carta, meglio se patinata, e poi trasferirlo su rame "stirando" il disegno sulla piastra ramata.

Nel forum trovi alcuen vecchie discussioni che spiegano il processo.

Io l'ho usato con buoni risultati.

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Io utilizzo fotoincisione e trasferimento termico.

Per quest'ultimo o migliori risultati vengono con i fogli Pnp di futura elettronica e stampante laser xeros. Probabilmente la qualità del toner bi componente fa la differenza.

 

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sono tanti anni che non faccio da me i cs , anche se ancora tengo del percloruro.. non si sa mai...

 

hai provato con i pennarelli indelebili della stabilo ?  li trovi nelle cartolerie un minimo fornite, colore nero , sul tappo hanno una lettera che indica la grandezza della punta

 

forse un po delicati i fini , e purtroppo i medi , M , se li premi tanto, fanno le righe troppo larghe

 

Io li uso per marcare su tutto , dalla plastica ai metalli , ma mai usato su cs :  provoa darti questo suggerimento, ma da provare

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Una possibile soluzione sono i pennarelli a vernice. Ce ne sono parecchi e con punte diverse. Questi formano uno strato duro, e non credo attaccabile dal cloruro (per inciso: non è un acido, ma un sale)

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grazie per le risposte! chiedo venia per l'acido, ho sempre visto mio padre maneggiare quella sostanza liquida e puzzolente e l'ho sempre definita, sbagliando, acido...

 

 

 

 

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Quote

o l'ho usato con buoni risultati.

Mi riprometto sempre di fare almeno una prova ma mi scoraggio prima del tempo..cosa intendi per patinata? Fosse la volta buona che mi decido.

Trasferibili: 30 anni fa usai del comune nastro adesivo nero....funzionò....ma vi lascio immaginare la fatica.

Forse come pennarello potrebbe andare bene quello a punta fine per scrivere sui CD...non l'ho mia provato....prova a fare qualche scarobocchio su un pezzo di rame di scarto e metterlo a mollo....fosse mai...

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del_user_97632

Io ho svuotato un vecchio scanner, e ne ho fatto un bromografo con lampade UV all'inetrno. Davanti ho sistemato un bel display grafico, il tutto gestito da un STM32 che temporizza l'esposizione, attiva e spegne le lampade (mi sono divertito a scrivere il fw con UI grafica). Risultati molto buoni, anche con smd e qfp passo 0.5 mm. Per un buon risultato, io stampo al laser 2 fogli, e li sovrappongo. In oltre pulisco perfettamente il vetro, e poggio un peso sopra al coperchio che permetta la perfetta aderenza dei fogli al pcb presensibilizzato. Poi soda -> e acido. 

 

 

 

 

Screenshot_20200121_211533.png

Modificato: da _angelo_
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Sono più di 30 anni che non faccio più un circuito casalingo. Usavo, già hai tempi, l'acetato stampato con stampante laser, grazie a mio papà che l'aveva in ufficio. Ho abbandonato il perclururo ferrico per una soluzione più veloce e precisa. Usavo il Positv 20  come vernice e soda diluita per lo sviluppo. Il perclururo lo scaldavo perché era troppo lento ad agire. Quando un giorno,  leggendo il bugiardino della bomboletta di Positiv 20, ho trovato una ricetta per sciogliere il rame. A base di acqua, piu acqua ossigenata a 30 volumi, più acido cloridrico al 30%. Non ricordo le dosi. Oggi questi componenti, in queste percentuali, penso siano molto difficili da reperire al supermercato.

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il Positiv 20 esiste ancora , costa circa 22 € e per prototipi casalinghi va di lusso . Certo  serve un master - un espositore UV  - sviluppo con soda - e corrosione con soluzione a piacere . Io per velocizzare l'incisione metto attaccato alla basetta ramata , un pezzo di polistirolo , in maniera che possa restare capovolta , ma in superficie .Unica raccomandazione ,  bisogna prestare attenzione che non restino bolle di aria a contatto della basetta . Con questo metodo evito di stare ad agitare la soluzione ,  il materiale eroso precipita  e lascia la superficie esposta alla reazione che avviene piu rapidamente ed omogenea . Premesso che il contenitore con la soluzione di erosione la metto sopra un piano leggermente riscaldato 35-40 gradi .

Con le penne da C.S. non ho mai avuto troppe soddisfazioni , i bordi delle piste erano sempre intaccate ed irregolari ; al punto che le ho sempre utilizzate solo per correggere piccole imperfezioni create dalla polvere che intaccava il fotoresist .

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Io non l'ho mai fatto ma se nel bromografo volete creare un vuoto d'aria potete usare il motorino dell'aeresol (io lo uso per altri scopi) al rovescio....come valvola di non riotrono potete usare il beccuccio di una comune camera d'aria...il vostro gommista ve la regala.

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