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ispezione caldaia in casa disabitata


Nemo1985

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Buongiorno a tutti, la settimana scorsa mio papà ha ricevuto una raccomandata per l'ispezione della caldaia.

Lui vive in casa di riposo da qualche anno e non ha voluto staccare i contatori, ma d'altra parte essendo la casa completamente disabitata non è più stata eseguito alcun controllo annuale.

Guardando il libretto della caldaia ho trovato questi dati:

L'ultimo controllo dei fumi è stato eseguito nel 2016, mentre la caldaia è stata montata nuova nel 2011.

 

Purtroppo nonostante la casa sia disabitata il controllo non è differibile, cosa dovrei fare per mettere la situazione in regola?

Posso contattare il manutentore e far fare un controllo dei fumi prima dell'ispezione?

Grazie

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Nuova nel 2011 quindi fumi 2013 2015 2017 2019 perchè 2016?

chi verrà farà le verifiche del caso, fumi, iscrizione al CURIT, pagamento bollini se dovuti, libretto se in regola o cosa manca non è la fine del mondo, casomai procurati le bollette del gas e fai l'ultima lettura il tutto si risolverà con un paio di raccomandate e la regolarizzazione dei pagamenti, poi chiudi tutte le forniture gas luce acqua( se c'è rischio congelamento svuota i tubi )

Chiedi al tecnico come chiudere la faccenda per evitare futuri controlli

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Ciao, ti ringrazio per la celere risposta.

Non ti so dire perchè l'ultima è del 2016, leggendo un po' la normativa (non so se è stata aggiornata), il controllo dei fumi nelle caldaie installate da meno di 8 anni è previsto ogni 4 anni...

Ricordo di aver visto un'etichetta CURIT.

Leggevo anche che vi sono delle sanzioni da 500 a 3000 euro, per questo volevo sapere se è opportuno adempiere prima dell'ispezione o dovrò farlo dopo.


Per quel che concerne le forniture proverò a parlare nuovamente dell'argomento con mio papà magari dopo il controllo e le spese sarà più ragionevole.

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vincenzo barberio

Nella mia regione, l'analisi dei fumi va effettuata ogni due anni , ma la normale manutenzione ogni anno (salvo diverse disposizioni della casa costruttrice della caldaia), con conseguente rilascio del rapporto tecnico. Sempre nella mia regione in casi come i tuoi va pagata in anticipo tramite bollettino postale la "visita" degli ispettori incaricati, poi arriva il controllo ed in seguito arriva la sanzione. Quindi se è così anche nel tuo comune/provincia o regione, non ti conviene pagare anche il manutentore. Per essere esente dalle verifiche, o disattivi la fornitura del gas ed invii la documentazione all'ente addetto ai controlli, oppure se non vuoi disattivare tale fornitura, bisogna scollegare dalla caldaia i tubi del riscaldamento magari facendo un by pass tra mandata e ritorno all'uscita della caldaia in modo da poter utilizzare l'acqua calda sanitaria. In questo caso bisogna inviare un'autocertificazione ed una dichiarazione del tecnico/idraulico che ha effettuato il lavoro. 

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Chi la ha installata avrà proposto un piano di manutenzione? serve anche per la garanzia senza di quello molti fanno storie in caso di guasti, la richiesta di controllo potrebbe essere partita dal comune di residenza, lo fanno nell'ottica del controllo inquinamento locale

Cerca anche la fattura d'acquisto e dell'installatore con documentazione di montaggio alla regola dell'arte, se li hai anche i documenti della caldaia vecchia se c'era ed è stata sostituita da questa, dopo il controllo entro un certo tempo ti arriverà dai vigili l'avviso per ritirare la documentazione con quanto rilevato e i tempi per metterti in regola.

Al CURIT puoi accedere al sito e controllare con il numero sull'adesivo e il codice fiscale

Non spendere denaro per un controllo fumi, lo farà l'ispettore

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Vi ringrazio per gli ulteriori chiarimenti.

La casa si trova in Lombardia, purtroppo ho dimenticato di specificarlo nel messaggio precedente.

Sicuramente la ditta che l'ha installato ha proposto un piano di manutenzione, ma io ho preso in mano la situazione da poco.

Sono stato in grado di trovare fotocopia della fattura d'acquisto, un foglio rosa in cui è stato barrata la voce secondo cui: l'apparecchio è stato lasciato in servizio ed esistono le condizioni di sicurezza alla data d'installazione della caldaia.

Il foglio più recente è appunto quello del 2016 (allegato 3a) in cui ci sono sono barrate varie voci, fra cui L'impianto può funzionare: SI.

 

Stando così le cose, è possibile sapere a quanto ammonterà la sanzione?

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Non credo dovrai pagare nulla oltre, forse ( se ci sono ) gli arretrati, le sanzioni sono in casi gravi o inadempimenti reiterati, ti dice cosa fare, lo fai e torni in regola, se non lo fai entro un certo tempo partono le sanzioni

Sulla raccomandata è specificato il motivo, cosa viene a verificare?

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Posso chiederti cosa intendi per arretrati? I controlli non eseguiti durante gli ultimi anni?

 

La raccomandata ha come oggetto: Ispezioni impianti termici - Stagione termica 2020/2022, seguiti dall'indirizzo dell'impianto e la targa di esso.


In grassetto c'è scritto che: le ispezioni sono obbligatorie ai sensi di Legge e che in caso di rifiuto a consentire il controllo si procede all'applicazione previste dall'art 16 D.lgs 164/00.

Ci sono poi i dati dell'ispettore incaricato.

 

Infine:
Si evidenzia che nessun compenso è dovuto al personale ispettivo e che durante il controlo l'ispettore deve verificare:

- Codice fiscale del responsabile dell'impianto

- dati catastali dell'immobile servito dall'impianto termico

- presenza della dichiarazione di conformità rilasciata dall'installatore

- presenza del libretto d'impianto e dei rapporti di controllo tecnico relativi alle manutenzioni eseguite

- stato di esercizio dell'impianto

 

 

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io comunque farei staccare la caldaia dal gas facendo attenzione che non sia palesemente un lavoro appena fatto e quando viene l'ispettore gli dici che hai fatto disattivare la caldaia per sicurezza e pensavi che non servissero i controlli

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Buonasera,

onestamente non credo di aver il pelo sullo stomaco per fare una cosa del genere.

Ho fatto un po' di controllo con i dati, l'ultima manutenzione e controllo fumi è stato fatto il 27/12/2016, vista la data dell'ispezione fissata per il 28/10, è possibile che da li diano i famosi 60 giorni per mettersi in regola? Arrivando così alla scadenza dei 4 anni e poi eventualmente erogheranno le sanzioni in caso di mancato adempimento?

Parlo di 4 anni perchè ho trovato questo:

Per gli impianti di riscaldamento con caldaia a gas, metano o gpl i controlli minimi di legge si fanno in base alla potenza termica dell’impianto:

  • Ogni 4 anni se la portata termica della caldaia è tra i 10KW ed i 100KW.
  • Ogni 2 anni se la portata termica della caldaia è superiore ai 100KW

 

Altrimenti, se i controlli sono biennali, temo proprio che nonostante la casa vuota toccherà pagare la sanzioncina da 500 euro in su...

Modificato: da Nemo1985
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non so come andrà ma disattivare la caldaia dicendo che non la usi più ed effettivamente è così e che per qeusto hai sospeso le manutenzioni periodiche mia sembra una buona strada in fin dei conti è tutto vero

Certo la vera disattivazione va fatta anche formalmente al curit

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vincenzo barberio
3 ore fa, Erikle ha scritto:

io comunque farei staccare la caldaia dal gas facendo attenzione che non sia palesemente un lavoro appena fatto e quando viene l'ispettore gli dici che hai fatto disattivare la caldaia per sicurezza e pensavi che non servissero i controlli

Il distacco della caldaia va comunicato con autocertificazione del responsabile dell'impianto e dichiarazione del tecnico  abilitato che lo ha eseguito. Ovviamente il documento riporta la data del distacco ed il timbro e numero di protocollo dell'ente verificatore. Purtroppo "pensavo" non è sufficiente. Ciò che potrebbe essere un punto a favore è il consumo di gas letto sul contatore, ma comunque rimane sempre l'omessa dichiarazione di dismissione.  

Modificato: da vincenzo barberio
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Aggiornerò sicuramente la situazione, nel mentre rimango in attesa di lumi dall'utente Lorenzo-53 che mi sembra essere preparato in materia, vorrei capire se oltre alle indicazioni date, anche se contattare l'installatore potesse aiutare ad alleggerire la situazione sanzionatoria che a questo punto mi sembra inevitabile...

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vincenzo barberio
56 minuti fa, Erikle ha scritto:

ovviamente è un tentativo di allegerire poi se vorrà il nostro amico ci aggiorna su come finisce

In effetti, tentare non nuoce.

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comunque se la casa è di tuo parente che è nella casa di riposo digli che vadano a chiedere a lui nella casa di riposo..se lo fanno entrare.(al 90% desiste)..hai un sacco di argomenti a tuo favore per tenere lontano da casa..ed evitare pretestuose sanzioni

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Non ci và il perito ma ci andranno i vigili di zona, prenderanno informazioni e al parente piu prossimo chiederanno come mai le utenze sono ancora allacciate e dopo le verifiche chiuderanno la faccenda, al di fuori del comune resta la provincia " Settore Ambiente e Patrimonio, Ufficio Impianti Termici, " dovrebbe bastare una raccomandata, se non fosse per il periodo sarebbero già usciti i fornitori a controllare come mai non ci sono consumi luce, gas e acqua, una tiratina di orecchie per non averci pensato

Però di solito il comune, DOPO ISPEZIONE con il rapporto in mano, emette una ordinanza con la richiesta di adeguamento, a cosa adeguarti lo saprai dopo

Prima di fasciarti la testa aspetta il perito e poi l'ordinanza comunale,intanto sospendi le utenze così dimostri la buona fede

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1 ora fa, Erikle ha scritto:

comunque se la casa è di tuo parente che è nella casa di riposo digli che vadano a chiedere a lui nella casa di riposo..se lo fanno entrare.(al 90% desiste)..hai un sacco di argomenti a tuo favore per tenere lontano da casa..ed evitare pretestuose sanzioni

Io ti darei ragione ma si parla di balzelli, non prenderei sottogamba un arretrato anche solo di 8 euro di un bollino, chiuderei la faccenda.

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l'ispezione potrebbe essere più indolore del previsto però una volta che è venuto a casa e ci è entrato e trova chi gli apre e ne risponde di quell'immobile è fatta il nostro amcio è fra le grinfie dell'ispettore che non sappiamo se è una persona ragionevole o un invasato..purtroppo quando si affidano poteri di controllo a certe persone queste si credono il giudice supremo non c'è una regola

C'è piena la cronaca di azioni di queste persone che hanno buttato via il buon senso prima di uscire di casa

 

Se invece è lui che deve andare a sentire una persona anziana nella casa di riposo e capirci qualcosa saranno affari suoi..già me la vedo la scena dei vigili che vanno a chiedere per la caldaia a una persona anziana che magari non ci capisce nulla..fidati io lo manderei lì che se la veda lui..poi adesso col covid è l'occasione gisuta visto che non fanno entare nessuno..nella disgrazia almeno per questo torna a cuo favore

Per me è un punto di notevole forza per il nostro amico..quando viene l'sipettore gli dice che il suo parente è nella casa di riposo e che non ha le chiavi anche fosse il figlio mica è obbligato a rispondere per il padre se ha la residenza in un altra casa fosse anche attaccata

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Alessio Menditto

Concordo con Erike, questa domanda è molto particolare, capisco l’ansia di Nemo per il papà ma in fin dei conti è papà responsabile e se non fosse andato in casa di riposo forse avrebbe provveduto meglio al da farsi.

Capisco anche Nemo che vuole risolvere.

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Alessio Menditto

P.s. Ricordo che la proprietà privata è inviolabile, anche dalle forza dell ordine senza mandato di perquisizione, ora che questi ispettori sembra abbiano poteri superiori al magistrato che concede i mandati di perquisizione mi sembra un po’ eccessivo, certo in condizioni di emergenza si sfonda la porta ecc, ma qui non vedo un pericolo, opinione personale intendiamoci.

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Di solito sono degli installatori come tutti,  che vengono di volta in volta assunti e incaricati durante le campagne di verifica, se non possono entrare in casa scrivono il loro bel rapportino e poi il comune manderà i vigili a verificare, se si pongono delle difficoltà potrebbero pensare a qualcosa di illecito e si comporteranno di conseguenza, se siamo nel giusto perchè procurarci dei problemi?

la raccomandata arriva in anticipo proprio per potersi informare, ufficio tecnico del comune

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vincenzo barberio
3 ore fa, Lorenzo-53 ha scritto:

Di solito sono degli installatori come tutti,  che vengono di volta in volta assunti e incaricati durante le campagne di verifica, se non possono entrare in casa scrivono il loro bel rapportino e poi il comune manderà i vigili a verificare, se si pongono delle difficoltà potrebbero pensare a qualcosa di illecito e si comporteranno di conseguenza, se siamo nel giusto perchè procurarci dei problemi?

la raccomandata arriva in anticipo proprio per potersi informare, ufficio tecnico del comune

Sono dello stesso parere, anzi direi che è proprio così.

 

Modificato: da vincenzo barberio
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vincenzo barberio
3 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ricordo che la proprietà privata è inviolabile, anche dalle forza dell ordine senza mandato di perquisizione, o

Ok Alessio ma se la/le autocertificazioni per avvenuto controllo della caldaia non sono pervenute nei tempi indicati all'ente incaricato del servizio, esso ha il compito e viene pagato per verificare. In caso di inadempienza va pagato il costo della verifica e la sanzione ed in ogni caso anche con tutto in regola l'ente controllore deve effettuare a campione e gratuitamente le verifiche sul 5% degli utenti. A mio giudizio, non facendo entrare gli addetti ai controlli ( che prima o poi dovranno entrare per legge) e  se non si è in regola, sarà applicata la tariffa  massima di una eventuale sanzione.

Ovviamente va ricordato che una caldaia difettosa e non controllata anche se poco utilizzata, può essere pericolosa anche per i vicini di casa.

Modificato: da vincenzo barberio
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