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PLC Forum


Combinare ingressi STO di vari inverter Danfoss FCD 302


max81

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Ciao a tutti,

devo fare un revamping di una linea di circa 15-20 trasportatori, in cui verranno montati degli inverter Danfoss FCD 302 controllati via profinet da un plc Siemens IM151-8 PN.

La cosa che vorrei capire è come combinare i vari STO dei vari inverter, pensavo di togliere il ponticello dai morsetti 12 (o 13) e 37, tirare dall'armadio un cavo con 2 fili ( comune e 24 VDC), collegare il comune a tutti i morsetti 35 dei vari inverter, poi la 24 VDC a tutti i morsetti 37.

Quello che voglio fare è corretto?

 

Grazie mille

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Buonasera,

Hai in motivo particolare che ti spinge a usare i 24 volt del quadro plc e non usare un scambio pulito del plc 

 

Io al posto tuo utilizzerei uno scambio pulito dal plc verso la protezione del tuo inverter pin 12 o 13 con il 37.

Come vuoi gestire i STO dei inverter singolarmente o tutti insieme? Gestite da plc o altro?

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Prima di tutto devi capire che categoria di safety vuoi raggiungere (dovria vedere lo studio preliminare del rischio macchina). In ogni caso il tuo modo di operare non mi pare corretto. Fai riferimento a:STO Dandoss. In ogni caso, a detta del consulente che utilizza un mio cliente per la sicurezza macchine ogni STO deve avere il contatto pulito di un relè di sicurezza o al massimo una serie di contatti di due relè in serie derivati da un contatto di sicurezza con relativo feedback sul controllo reset.

1 ora fa, Lcucinelli ha scritto:

Gestite da plc

 

Direi che gestire gli STO col plc (a meno che sia safety) è da escludersi a priori.

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Ringrazio per le risposte. 

Il problema è che l'impianto è lungo più  di 50 metri, se per ogni sto degli inverter decentrati devo utilizzare un contatto pulito, mi tocca mettere centinaia di metri di cavo.

In caso di emergenza sezionerei, mediante modulo di sicurezza, la 24 vdc che andrebbe ad agire su tutti gli inverter.

Pensavo ad un unico segnale, in quanto ho visto che il morsetto 12 (o 13) fornisce una tensione di 24 v dc per alimentare anche sensori collegati agli ingressi digitali degli inverter.

L'alternativa è lasciar perdere il sto e sezionare l'alimentazione trifase, però perdo la connessione con i nodi profinet, e poi una volta ristabilito il circuito di sicurezza attendere decine di secondi per avere tutti i nodi profinet pronti per l'avvio.

L'impianto analogo ha categoria di sicarezza 2 ( PLb-PLc).

Purtroppo il manuale sulla sto di Danfoss, si riferisce al singolo inverter.

 

Grazie

 

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Roberto Gioachin
9 ore fa, Lucky67 ha scritto:

ogni STO deve avere il contatto pulito di un relè di sicurezza

Sicuramente questa soluzione va sempre bene, ma molti costruttori certificano la sicurezza anche collegando assieme gli STO di tutti gli inverter con un alimentazione esterna all'inverter stesso.

Detto questo significa che il costruttore dell'inverter deve obbligatoriamente fornire un documento (no al telefono) sul quale sia riportato il modo corretto di collegamento.

 

Dubito molto però che tu possa fare quello che ti serve con gli STO degli inverter, in quanto mi pare di capire che gli inverter non sono all'interno dello stesso quadro elettrico. Per uscire dal quadro elettrico con i contatti di sicurezza dovresti utilizzare due canali del tuo relè di sicurezza, ma poi non li hai sull'inverter.

Questi inverter dispongono di una scheda opzionale Safety in Profisafe, prova vedere se riesci utilizzare quella invece.

L'alternativa dei due contattori a monte degli inverter, anche se scomoda è sempre valida.

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Buongiorno,

esatto gli inverter sono IP69k e dislocati lungo i trasportatori, ogni inverter è installato vicino al suo motoriduttore.

Come STO gli inverter non hanno 2 ingressi STO, come ho sempre visto sulle altre marche, ma uno solo (morsetto 37).

Giorni fa pensavo anche alla soluzione ProfiSafe, però devo cambiare PLC (o aggiungerne uno solo per il safety) e il cliente non vuole.

 

Quasi quasi, sto pensando di consederare il doppio contattore a monte dell'alimentazione trifase, però provo a sentire prima il service Danfoss e mi faccio dare uno schema di esempio (come dice Roberto).

 

Grazie e buona giornata

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9 ore fa, max81 ha scritto:

L'impianto analogo ha categoria di sicarezza 2 ( PLb-PLc).

 

Con quella categoria, se non sbaglio puoi andare anche a singolo canale ed evitare il doppio contattore. In ogni caso devi prevedere il controllo anti incollamento del contattore sul circuito di ripristino.

L'alimentazione in tensione dello STO è "tollerata" dall'inverter ma (almeno che io sappia) nessun costruttore lo mette a specifica e in caso di contestazione dubito che si accolli responsabilità su installazioni prettamente previste dalle specifiche. 

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Roberto Gioachin
31 minuti fa, Lucky67 ha scritto:

L'alimentazione in tensione dello STO è "tollerata"

Alcuni costruttori non permettono di utilizzare una singola alimentazione per più inverter, ma dipende dal circuito elettronico interno all'inverter.

Infatti potrebbe succedere che con lo spegnimento di un solo inverter, venga messa fuori uso la sicurezza per tutti gli altri, per questo il costruttore deve dare informazioni scritte sul collegamento. In questi casi forniscono dei file con gli esempi di cablaggio, che hanno valore solamente se riportano i dati del costruttore, io normalmente ho sempre ottenuto queste informazioni.

 

 

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17 minuti fa, Roberto Gioachin ha scritto:

potrebbe succedere che con lo spegnimento di un solo inverter, venga messa fuori uso la sicurezza per tutti gli altri,

 

Questo fa parte dell'analisi del rischio. Il mio "tollerata" è riferito al fatto che tecnicamente è sufficiente alimentare il contatto di STO con la tensione richiesta e proviente da un contatto di sicurezza ma tale configurazione non è confortata (almeno per quanto ne so io) da nessuna documentazione tecnica di alcun costruttore. Quindi, se lo fai, in caso di dibattito tecnico la casa costruttrice dell'inverter ti dirà sempre che non hai ottemperato alle specifiche costruttive.

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Roberto Gioachin
1 ora fa, Lucky67 ha scritto:

da nessuna documentazione tecnica di alcun costruttore

 

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Questo esempio fa parte del manuale "safety" di un noto costruttore Giapponese, se il cablaggio viene eseguito come da manuale non possono esserci contestazioni.

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52 minuti fa, Roberto Gioachin ha scritto:

 

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Questo esempio fa parte del manuale "safety" di un noto costruttore Giapponese, se il cablaggio viene eseguito come da manuale non possono esserci contestazioni.

 

Si ma con lo schema proposto utilizza sempre un contatto pulito del rele di sicurezza per ciascun inverter e quindi torniamo punto a capo.Da quello che ho capito io il post era originato proprio dal fatto di non avere un contatto di relè di sicurezza per ogni inverter

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Nel documento Danfoss MG37D606 a pag.15 si trova un esempio di applicazione di arresto di emergenza di convertitori multipli che dovrebbe risolvere il problema.

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Centralizza tutti in contatti di sicurezza dei STO in un unico quadro in prossimita' dei Inverter ,collegando ogni singolo  STO ad uno scambio pulito di un relè .

Poi tutti i relè li piloti con un uscita da plc.

In questo modo preservi l'isolamento tra i singoli inverter e non usi la 24v del quadro Plc . 

Penso che sia un giusto compromesso.

 

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Roberto Gioachin
2 ore fa, Lucky67 ha scritto:

Si ma con lo schema proposto utilizza sempre un contatto pulito del rele di sicurezza per ciascun inverter e quindi torniamo punto a capo

Non è così, guarda bene lo schema, ci sono due contatti di sicurezza (doppio canale) che vanno ognuno ad entrambi gli inverter (fili blu e rossi). Poi il filo verde serve per il feedback.

Questo inverter permette di collegare i due soli contatti di sicurezza a molti inverter in parallelo anche se posizionati fuori del quadro, infatti dispone di STO a doppio canale e segnale di feedback.

In genere gli inverter hanno ingressi optoisolati come anche sullo schema sopra, questo significa che si può utilizzare anche la 24V esterna e non per forza prelevata dall'inverter.

Il Danfoss permette il collegamento di un solo contatto di sicurezza a diversi inverter solamente se tutto all'interno dello stesso quadro, in caso contrario si può utilizzare il modulo Safety in Profisafe, oppure si interviene sull'alimentazione come sempre fatto.

 

1 ora fa, Lcucinelli ha scritto:

Poi tutti i relè li piloti con un uscita da plc.

Attenzione, non si possono utilizzare relè normali per queste funzioni, si devono utilizzare sempre e solo apparecchiature certificate per la sicurezza.

 

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29 minuti fa, Roberto Gioachin ha scritto:

Questo inverter permette di collegare i due soli contatti di sicurezza a molti inverter in parallelo anche se posizionati fuori del quadro, infatti dispone di STO a doppio canale e segnale di feedback.

 

Che categoria ti permette di raggiungere una configurazione del genere?

 

30 minuti fa, Roberto Gioachin ha scritto:

Attenzione, non si possono utilizzare relè normali per queste funzioni, si devono utilizzare sempre e solo apparecchiature certificate per la sicurezza.

 

E soprattutto non puoi comandare tutto con un plc (a meno che sia safety)

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Ho visto il pdf (MG37D606) e lo schema a pag. 15, questo doc mi era sfuggito, ne avevo visto un altro ma non c'era il collegamento multiplo degli inverter.

Se distribuisco la 24 V DC (del morsetto 12 del primo inverter, magari il più vicino all'armadio) sui vari morsetti 37, dovrò anche collegare il 0 V sui vari comuni.

Purtroppo il service Danfoss non ha ancora risposto, pero penso che mi sto complicando la vita, sto prendendo in considerazione di sezionare l'alimentazione trifase a monte nell'armadio e basta, poi quando si ripristina il modulo di sicurezza il cliente aspetterà quei 20 secondi per ripristinare i nodi profinet.

Purtroppo per il FCD 302 non ci sono schedine ProfiSafe, anche se il cliente non vuole altre CPU.

 

Ringrazio tutti per la disponibilità.

Buona serata

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Roberto Gioachin
1 ora fa, Lucky67 ha scritto:

Che categoria ti permette di raggiungere una configurazione del genere?

Categoria 3  Pl d

 

1 ora fa, max81 ha scritto:

Purtroppo per il FCD 302 non ci sono schedine ProfiSafe

Hai ragione, questo è un drive decentrato, la scheda opzionale va sul FC302

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Cambiare la CPU con una Safety è sicuramente dispendioso.

Inserire 40 tele per 20 drives comporta il fatto di incrementare lo spazio nell'armadio( dipende anche dalla taglia dei drives) e comunque comporta l'utilizzo

di moduli di sicurezza hardware.

Hai valutato di uilizzare moduli di sicurezza programmabili che abbiano la possibilità di remotare I/O?

Metti il master dentro il main cabinet ,utilizzi la safety a bordo drive  e usi quadretti di appoggio in giro per remotare i moduli di sicurezza con il proprio bus.

In giro sono presenti di vari brand e la programmazione è semplice , in quanto usi i blocchi certificati puoi arrestarle i motori  indipendentemente o con le varie rampe di sicurezza se necessario.

 

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