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PLC Forum


E' normale questo consumo Warmhouse Enerwa 24kW


tulkas85

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Salve,

ho da poco ristrutturato casa e mi hanno installato questa caldaia :
Warmhouse Enerwa 24kW, caldamente consigliata dall'installatore e mi sono fidato.

 

Dal momento che sta fuori al balconcino dove ho il finestrino del bagno che è sempre semi aperto, di tanto in tanto sento un odore di gas venire da fuori, e probabilmnete è in concomitanza con l'accensione dell'acqua calda, e questo mi ha insospettito un poco, ma forse mi sto solo impressionando perchè non lo fa sempre.

 

Comunque l'altro giorno ho fatto una prova con i riscaldamenti (radiatori in alluminio) ed ho misurato il consumo di gas prendendo la lettura prima e poi dopo mezz'ora.

In 30 min ha consumato circa 0.62 smc, non è eccessivo ?

 

Potrebbe darsi che gli arriva più gas del necessario ? magari si può regolare qualcosa ?

Grazie e scusate l'ignoranza in materia.

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Alessio Menditto

La questione è che il gas se brucia crea calore, e questo calore da qualche parte deve andare, cioè non è colpa della caldaia se consuma troppo ma di quello che c’è dopo, cioè dispersioni in tubi, serramenti, muri ecc ecc.

Ma questo vale per tutte le fonti di calore.

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Mezz'ora non significa nulla. 24kW al massimo consuma 26 Smc/ora (considerando un PCI medio di 9kWh/smc).

Mezz'ora è sì e no il tempo per far scaldare l'acqua tecnica e i termosifoni, per avere un dato ragionevole dei avere la misura a cavallo di una settimana, considerando temperatura interna ed esterna.

Un conto è portare casa a 22° quando fuori ci sono 15° un'altro è portare casa a 22° quando fuori ci sono -15°. Un conto è vivere in una passivhaus e un'altro in una casa popolare anni '70 in classe G.

 

La stessa caldaia in un caso avrà consumi minimo (passivhaus e T esterna di 15°) in un altro (T esterna -15 e casa anni '70 in classe G) consuerà molto di più.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

cioè dispersioni in tubi, serramenti, muri

 

beh, in teoria le dispersioni sui tubi interni non vanno calcolate, perché è comunque calore che finisce dentro casa anche se non attraverso i radiatori, mentre tutto il resto invece si... non si può pretendere di scaldare con poco se gli infissi sono un colabrodo o se i muri disperdono troppo calore, a questo punto meglio pensare ad un cappotto 

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Grazie per le dritte,

vivo a Napoli, zona climatica C. Gli infissi sono nuovi in alluminio a taglio termico.
Da quello che però capisco, la caldaia sta accesa sempre, fino a quando la casa, o almeno la zona dove c'è il termostato interno, non raggiunge la temperatura impostata, a quel punt o si spegne e riaccende all'occorrenza.

Nel caso di forti dispersioni potrebbe anche non convergere mai a quella temperatura e stare accesa di continuo. E' corretto ?


Ora, ho un termostato analogico, di quelli con la rotella, e scatta se metto temperatura > di 20-21 gradi, evidentemente così è stato settato. Giusto ?

in effetti dubito che qualcuno voglia accendere la caldaia per avere meno di 20 gradi in casa...

 

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Il 'click' tra 20 e 21° significa che in casa hai una temperatura tra 20 e 21 gradi, indipendentemente dal fatto che abbia scaldato la caldaia o il sole.

 

Nel caso di forti dispersioni potrebbe anche non convergere mai a quella temperatura e stare accesa di continuo. E' corretto ?

Non solo in caso di dispersioni ma, per una caldaia a condensazione, è il comportamento auscpicabile in normale funzionamento (il massimo rendimento lo hanno con fiamma al minimo e costante). Se non spegne mai significa semplicemente che le dispersioni che hai sono maggiori del minimo della caldaia, nel tuo caso il minimo è 3kW, un valore abbastanza normale per una casa non troppo isolata di un centinaio di metri quadri.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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Il 22/11/2020 alle 18:33 , tulkas85 ha scritto:

la caldaia sta accesa sempre, fino a quando la casa, o almeno la zona dove c'è il termostato interno, non raggiunge la temperatura impostata, a quel punt o si spegne e riaccende all'occorrenza.

 

no

 

la caldaia di solito lavora solo sulla sua temperatura di ritorno, quella dell'ambiente non la conosce e neanche gli interessa, la logica è che va al massimo fino a che la sonda non le dice che l'acqua del circuito si è scaldata a sufficienza, a quel punto si dovrebbe spegnere ma in realtà le caldaie recenti (laddove recenti = 30 anni) modulano, ossia abbassano la potenza di fiamma fino a raggiungere un certo equilibrio, di solito i radiatori sono più lenti a raffreddare l'acqua che la caldaia a scaldarla

 

solo alcuni termostati lavorano in modalità proporzionale ossia oltre a questo controllo sulla temperatura di mandata la caldaia regola la temperatura dell'acqua tecnica in base a quanto il termostato è vicino al set point, ma questo funziona solo con termostati e caldaie predisposte a tale scopo

 

il termostato tiene solo chiuso un contatto fino a che non arriva al set point, la caldaia sa che fino a che il contatto è chiuso lei deve mantenere la temperatura del circuito ad un valore X settato dall'utente, fine della storia

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Quindi è anche lecito aspettarsi che nella fase iniziale, di startup, la caldaia consumi di più perchè deve portare l'acqua del circuito a temperatura, doposiché riduce la potenza solo per mantenerla costantemente a temperatura giusto ?
Per cui, se misurassi il consumo la prima ora otterrei un certo valore TOT, la seconda ora potrei registrare un TOT- Delta, vi trovate ?

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Alessio Menditto

Tulkas se mi permetti, stai complicando le cose: come ti ho detto subito, ma forse o non hai letto o non hai capito, la tua caldaia (al netto di dispersioni, di spifferi ecc ecc) consuma QUELLO CHE DEVE CONSUMARE in base al confort che tu desideri, punto.

Se tu ad esempio la spegni per risparmiare, suppongo che sia di notte e tu sia sotto un pesante piumino d’oca, e al risveglio la caldaia deve riportare la casa alle tue condizioni, cioè la caldaia è spenta e non consuma niente ma tu avresti freddo.

Parlare di consumi è sempre molto complicato ma la sostanza è quella, o che isoli perfettamente la casa per risparmiare o che tieni la stufa spenta e così risparmi al 100% il gas.

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Alessio Menditto

Si ma la domanda non è ben chiara, non è che la caldaia deve portare l’acqua in temperatura, è la stanza che deve arrivare in temperatura, che è ben diverso.

A te in teoria non deve interessare quanto gas sta consumando per arrivare in temperatura perché non ci puoi far niente per ridurre il consumo !

Se una vasca da bagno per riempirsi ha bisogno di 100 litri, non è che se tu apri il rubinetto poco consumi meno acqua, sempre 100 litri ci vanno, tanto vale aprire al massimo il rubinetto così la riempi prima, ma sempre 100 litri sono usciti...tuttora che è arrivata in temperatura la caldaia può spegnersi (se è on off) o “modulare’, cioè mettersi al minimo in modo da tenere l’acqua sufficientemente calda da trovare un equilibrio tra calore emesso dai termosifone e calore ceduto per dispersioni.

 

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2 ore fa, tulkas85 ha scritto:

doposiché riduce la potenza solo per mantenerla costantemente a temperatura giusto ?

 

Non è proprio così.

 

La caldaia non è un boiler sanitario che una volta scaldata l'acqua rimane lì, il principio è che il calore deve arrivare in casa, quindi dal generatore (la caldaia) viene portato dall'acqua verso i radiatori i quali devono disperdere quanto più calore possibile in ambiente in modo da scaldarlo, quindi si, la caldaia modula la potenza ma sulla base di "quanto meno calda" gli ritorna dopo il passaggio nei radiatori, non so se mi sono spiegato

 

la dispersione del calore dipende sempre dalla differenza di temperatura tra i due corpi, se ho il radiatore a 70° che deve scaldare aria a 10° la cessione del calore sarà maggiore rispetto a quando l'aria sarà a 20°, e questo calore lo deve fornire il generatore (la caldaia)

 

Pasti gratis non ne esistono e non c'è la formula magica per scaldare consumando poco o nulla, o tieni tutto spento e stai al freddo (ma non consumi nulla) o accendi e scaldi in maniera confortevole, consumando quel che dovrai consumare.

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8 minuti fa, Darlington ha scritto:

 

Non è proprio così.

 

La caldaia non è un boiler sanitario che una volta scaldata l'acqua rimane lì, il principio è che il calore deve arrivare in casa, quindi dal generatore (la caldaia) viene portato dall'acqua verso i radiatori i quali devono disperdere quanto più calore possibile in ambiente in modo da scaldarlo, quindi si, la caldaia modula la potenza ma sulla base di "quanto meno calda" gli ritorna dopo il passaggio nei radiatori, non so se mi sono spiegato

 

la dispersione del calore dipende sempre dalla differenza di temperatura tra i due corpi, se ho il radiatore a 70° che deve scaldare aria a 10° la cessione del calore sarà maggiore rispetto a quando l'aria sarà a 20°, e questo calore lo deve fornire il generatore (la caldaia)

 

Pasti gratis non ne esistono e non c'è la formula magica per scaldare consumando poco o nulla, o tieni tutto spento e stai al freddo (ma non consumi nulla) o accendi e scaldi in maniera confortevole, consumando quel che dovrai consumare.

chiarissimo, quindi c'è un differenziale tra la temperatura impostata nella caldaia per il "calore da immettere nel circuito" e la temperatura dell'acqua di ritorno.

Teoricamente, se la temperatura dell'acqua di ritorno fosse uguale a quella impostata nella caldaia, quest'ultima si spegnerebbe. Ovviamente è un caso irrealistico.

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