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riscaldamento a pavimento: parametri "normali"?


japolon

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Buongiorno a tutti. 
Sto avendo un po' di difficoltà a impostare il riscaldamento a pavimento di casa. Tecnicamente sembra tutto funzioni correttamente, ma ci sono un paio di cose che non mi tornano, e non riesco a capire come impostare alcune cose.  Forse semplicemente mancano a me alcuni concetti base.
Ad ogni modo, prima di entrare nello specifico delle singole possibili impostazioni, volevo chiedervi se quello che sto osservando rientra nel "normale", almeno per essere sicuro di partire da una situziona di partenza non compromessa.

 

Sono in un vecchio appartemento del 1930 , a Parma. Restaurato completamente l'anno scorso, è stato messo un impianto a pavimento "classico", con massetto da 10cm cc., per intenderci.

FInestre in PVC nuove. Muri esterni senza particolari isolamenti, ma comunque abbastanza spessi.

Caldaia immergas Victrix TT.

Circa 90 metri calpestabili. Pavimento in legno pretrattato in tutta la casa tranne i bagni, dove c'è ceramica.

Nelle stanze è stato installato un termostato per chiudere le valvole, superata una certa temperatura. Ma per il momento non li sto usando, proprio per ridurre le variabili.

Tutte le valvole sono state "aperte al massimo" (svitandole) 

In questo periodo la temperatura esterna è circa 0-10 (grado +/-).

Dopo un periodo abbastanza lungo in cui ho tenuto la caldaia a temperature più alte per "scaldare la casa/massetto", negli ultimi giorni ho impostato la caldaia a 36 gradi. In linea di massima si sta bene, con qualche spazio di miglioramento (a cui arriverò più avanti)

 

Per il momento volevo appunto chiedere se secondo voi quello che sto osservando è normale, per escludere l'ipotesi ci sia qualcosa di sbagliato in partenza:

  • la caldaia sta scaldando quasi sempre, segnando temperature di 39-41 gradi. Solo raramente spegne l'icona della fiammella, per poco tempo.
  • nell'impianto (a 5mt dalla caldaia) l'acqua arriva a 36+ gradi 
  • la temperatura di ritorno è 34-
  • prendo la temperatura del pavimento con un termometro a pistola (b&d economico, bassa precisione). Cerco di stare lontano dai metri periferali :
    • sala/cucina (esp est, la stanza più calda) - pavimento: 23,5-24,5 gradi. Temperatura ambiente: 22
    • camera (nord-est, fredda) -  pavimento 22-22,5.  Temperatura ambiente: 20,5
    • bagno (ovest, con pavimento in ceramica) - pavimento: 27-28

 

Vi sembra un funzionamento normale, fatte le premesse sopra?

 

 Grazie mille, anche solo per essere arrivati a leggere fin qui.

 

 

 

 

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Alessio Menditto

Guarda col pavimento conta solo una cosa: il benessere.

Se stai bene metti da parte termometri vari, se vuoi risparmiare abbassa di un grado e dopo un paio di giorni vedi se stai bene, se senti freddo rialza di un grado e così via.

L’unica cosa non fatta bene è aver messo il legno a pavimento, essendo isolante è un controsenso, poi per carità funziona lo stesso ma bisognava evitare.

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On 11/29/2020 at 12:03 PM, Alessio Menditto said:

Guarda col pavimento conta solo una cosa: il benessere.

Senz'altro. Ma dovendo parlare di una benessere soggettivo su un forum online.. ho pensato che un paio di numeri potessero aiutare almeno descrivere in modo più oggettivo la situazione :)

 

Quindi tu, a parte il legno che però ormai ce lo teniamo, non vedi niente di strano nei numeri sopra?

 

Se così, passo alle domande specifiche:

  1. la sala è sempre più calda delle stanze (sia benessere percepito, che - guarda caso - temperatura a termometro). Esiste un modo per controllare la "potenza" del riscaldamento nelle varie stanze per portarle a una situazione più uniforme? Aprendo/chiudendo le valvole?
  2. Mi piacerebbe avere di notte uno due gradi in meno rispetto al giorno. e' verosimile? Oppure visti i tempi così lunghi di reazione non è realistico , e dovrei piuttosto abbituarmi all'idea di cercare una temperatura adatta sia al giorno che la notte e tenermi sempre quella?
  3. la temperatura in casa è - giustamente - anche molto influenzata da quella esterna. Ma visti i tempi lunghi per alzare la temperatura, ci sarebbe ideale un modo intelligente per cambiare la temperatura dell'acqua in base alle condizioni esterne? E' una cosa che si fa? con una sonda esterna? oppure un termostato collegato a internet, che controllo secondo le previsioni? oppure sto dicendo fesserie, e se la temperatura esterna cade improvvisamente mi devo semplicemente mettere la giacca per un giorno, finche la temperatura in casa non sale?
  4. Chi mi ha fatto l'impianto mi ha messo un termostato in ogni stanza, che - una volta raggiunta la temperatura definita - chiude le valvole in quella stanza. 
    Dopo aver provato mille volte, sono arrivato alla conclusione che è una mezza fesseria: esempio, diciamo che in sala fisso il termostato a 21 gradi. Quando la temperatura dell'ambiente arriva a 21, questa chiude le valvole. Ora , questa stanza mantiene il calore molto bene, quindi a la temperatura ci metterà molto a scendere, Nel frattempo, il massetto si raffredderà, e quando il termostato riaprirà le valvole ci metterà tantissimo a riscaldarsi.
    A questo punto sarei per ignorare completamente questi termostati, e concentrarmi solo sull'acqua dalla caldaia. Sbaglio?

Sono tante domande. Non mi aspetto una risposta esaurente a tutte. sarei già molto grado se riuscissi a capire di più almeno su un punto :)

 

Grazie!

 

 

 

 

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Alessio Menditto
2 ore fa, japolon ha scritto:

Ma dovendo parlare di una benessere soggettivo su un forum online

Però è così, le temperature non servono a nulla, se hai caldo abbassi e se hai freddo alzi, il calore è diverso dalla temperatura.

Io sono la beffa del quartiere perché in pieno inverno con la neve tengo le finestre in fessura perché il pavimento è tutto quello che ho attorno mi scalda come una copertina di pregiata lana, i miei vicini col termosifone devono chiudere finestre, doppi vetri e tapparelle (non oso immaginare cosa respirano) perché al primo spiffero gelato la temperatura cala e si consuma di più e hanno freddo.

Se senti differenza di calore tra una stanza e l’altra è perché hai i circuiti non bilanciati.

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Alessio Menditto

Se ti dico che le “temperature” con questo impianto contano quasi niente, tutte le risposte alle tue domande sono già lì, qualsiasi cosa che misura e controlla una temperatura serve solo a complicare tutto.

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Chiarissima la tua visione sui termostati, e quindi la risposta ai miei punti 3 e 4. Grazie

 

Sul punto #1 invece mi dici una cosa che io ovviamente ignoravo:  

15 hours ago, Alessio Menditto said:

Se senti differenza di calore tra una stanza e l’altra è perché hai i circuiti non bilanciati.

ho cercato online su come fare il bilanciamento, ma trovo solo in riferimento al progetto. Secondo te è una cosa che posso fare anche io in modo empirico, a tentativi, finchè trovo il giusto bilanciamento? O devo necessariamente tornare al progetto/progettista?

 

 

Sul punto #2 invece: ha senso pensare di abbasare la temperatura di notte e rialzarla di giorno? o i tempi sarebbero troppo lunghi e quindi non sarebbe realistico?

 

 

Grazie ancora

 

 

 

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Alessio Menditto

La regolazione più democratica è quella basata sulle temperature di ritorno di ogni camera, quella a quantità di acqua in proporzione uguale a tutte le camere è più veloce ma non tiene conto della diversa richiesta di calore che ci può essere.

Devi usare dei termometri digitali con sonda ben attaccata ad ogni tubo di ritorno, e isolata con nastro termico per evitare senta la temperatura ambiente, poi parti da tutti i rubinetti aperti e con molta calma e in parecchi giorni chiudi un po’ i rubinetti nelle stanze dove il ritorno è più caldo, fino a che tutte le stanze abbiamo le stesse temperature di ritorno.

 

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On 12/1/2020 at 9:39 AM, Alessio Menditto said:

La regolazione più democratica è quella basata sulle temperature di ritorno di ogni camera

Grazie. Ci ho messo un po' a rispondere perchè ho dovuto trovare il tempo di fare i test per capire quale valvola fosse per quale stanza.

Mi è venuto un dubbio su quello che mi hai detto: ma anzichè guardare la temperatura di ritorno nei tubi.. guardassi proprio la temperatura ambientale in ogni stanza? alle fine della fiera a me interessa quello, no? Se in una stanza ci sono condizioni per cui c'è più freddo che in altre, posso misurare la temperatura in mezzo alla stanza? (ovviamente non sarebbe solo una questione di termometro, ma di senzasione benessere mio..)

 

 

 

 

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Alessio Menditto

Come dico spesso, ci sono tanti modi per bilanciare gli impianti, anche con termosifoni, non ne esiste solo uno, per cui se pensi che la “sensazione” di benessere (e sono d’accordo) sia uno di questi, va benissimo.

Essendo però io un tecnico (del freddo ma non importa) non mi piace basarmi sulle sensazioni per regolare in maniera definitiva un impianto, io ho bisogno di numeri altrimenti proprio mi blocco.

Scegli tu il modo che preferisci.

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