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Avviamento motore trifase tornio


biribisse01

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Buongiorno a tutti, sono nuovo nel forum, ho 21 anni e ho una forte passione per la meccanica, sono mooooolto ignorante in elettronica ed elettrotecnica, già mi scuso per gli orrori che scriverò. 
Sto allestendo un officinetta nelle stalle dismesse di mio nonno per uso per lo più hobbistico-spinto(mi piace fare le cose come si deve) e saltuario. Upgrade dopo upgrade la 220v domestica da 3kw incomincia a non bastrami. Ho avuto la fortuna di ricevere un generatore trifase (allego foto) gratuitamente che riesce a far funzionare senza problemi il trapano a colonna, la mola e le due troncatrici a disco (ovviamente non in contemporanea ma uno per volta). Il problema reale si è presentato con l'arrivo del tornio, (NOSOTTI FIN250, per i più curiosi), il motore non riesce a spuntare (allego foto del motore)! :,(
Ho gia letto molte discussioni in questo forum che trattavano argomenti simili ma nessuna delle precedenti è riuscita a darmi una risposta completa.
Dalle varie discussioni mi sono fatto un idea della situazione e di come risolvere questo problema, ma ad ogni soluzione si creano problemi conseguenziali.
Premetto che data la mia età non ho grossa disponibilità economica in quanto studente e non vorrei riallacciare in vecchio contatore trifase di mio nonno (ma credo che sia impossibile farlo dato l'azienda agricola non esiste più e io sono allacciato alla rete domestica)dato che l'utilizzo potrebbe essere saltuario e dato che, da quanto ho capito, non si possono avere due contatori siccome il tutto è a nome di mio nonno.
Elenco sotto le soluzioni che mi sono sembrate più plausibili e i relativi dubbi a riguardo:

1- Piazzare un inverter dopo il generatore. Si riscontrano problemi data l'erogazione incostante di tensione del gruppo elettrogeno? Si riscontrano problemi nel motore? Si ha la possiblità che si bruci il motore?
2- Alzare la potenza della rete domestica e piazzare un inverter che trasforma la monofase in trifase. Si ripresenta il problema sopracitato, si possono avere problemi al motore?
3- Utilizzo di un soft starter. Non so sinceramente il funzionamento preciso di questo componente, si potrebbe prendere in considerazione? Se si, con quali controindicazioni?
4- Sostituzione del motore, (non saprei che motore metterci) ma il costo sarebbe molto elevato (credo)
5- Come ultima spiaggia, riallacciare la 380v al contatore, con quali costi? L'impianto che utilizzava mio nonno non credo sia più a norma purtroppo

Date le mie limitate conoscenze ora "passo la palla" a voi professionisti, 
per quanto è possibile vi chiedo di spiegarmi il più possibile e il quanto più semplicemente possibile.
Spero di non aver scritto troppe fesserie e soprattutto spero di venirne a capo con la soluzione più economica.
GRAZIE A TUTTI IN ANTICIPO

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4 ore fa, biribisse01 ha scritto:

3- Utilizzo di un soft starter. Non so sinceramente il funzionamento preciso di questo componente, si potrebbe prendere in considerazione? Se si, con quali controindicazioni?

 

A parer mio è la soluzione, più semplice, più affidabile e meno costosa.

Ammesso che il motore non  abbia problemi di suo e/o che il mandrino del tornio abbia i cuscinetti senza problemi.

Se gia non lo ha fatto verifica che il mandrino del tornio giri senza attriti particolari, idem per tutta la catena cinematica dalla puleggia al mandrino, poi verifica che le cinghie tra motore e cambio del tornio non abbiano un'eccessiva tensione.

Se tutta la parte meccanica non ha attriti anomali, la coppia richiesta al motore per l'avviamento sarà la sola coppia necessaria a vincere gli attriti ed a compensare l'inerzia durante l'accelerazione.

L'uso di u soft starter allunga il tempo di accelerazione di parecchio, però riduce di molto la corrente di spunto, inoltre ne beneficia tutta la meccanica del tornio che sarà meo sollecitata perchè non c'è più lo "strappo".

 

Usare un in inverter tirfase-trifase per fare praticamente da soft starter è una spesa inutile. Un buon inverter in grado di erogare 7,5A in modo continuativo, oggi te lo fanno pagare almeno qualche cento euro; senza contare che un motore così datato rischia di guastarsi alimentandolo da un inverter.

 

Usare un mono trifase, oltre alle consideraazioni precedenti, c'è anche la contro indicazione che è difficile reperire inverter in grado di erogare 12.5 A continuativi a 230V. Solitamente i mono trifase si fermano a potenze di 2.2kW.

 

4 ore fa, biribisse01 ha scritto:

4- Sostituzione del motore, (non saprei che motore metterci) ma il costo sarebbe molto elevato (credo)

 

A parte la difficoltà di reperire un monofase da 5 HP, o un 3.5kW, la spesa è decisamente superiore a quella di un semplice soft starter.

 

Per conto mio la soluzione più corretta è adottare un'utenza trifase dedicata all'officina. Sottoscrivere un contratto da 6kW o da 10kW, non credo sia una spesa spropositata, anche se attualmente l'energia elettrica costa molto cara, ma anche la benzina o il gasolio per il generatore non telo regalano.

 

Informati presso uno dei tanti fornitori di energia elettrica della tua zona; anzi fatti fare qualche preventivo di allaccio di una linea trifase.

Essendo un'officina hobbistica basta mettere le protezioni e le sicurezze di buo senso: Magneto Termico Differenziale generale e magari altri 2 magneto termici a valle per un paio di linee prese; ma per questo puoi farti consigliare nel forum di ipiantistica elettrica.

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Non si fa prima ad alzare il contratto monofase da 3 a 4.5 o 5 kw e poi usare un inverter mono trifase? Io ho fatto così per problemi di dover modificare l'impianto (una rogna pazzesca) O anche un semplice monofase 220 trifase 220( il motore accetta la doppia tensione). Quelli made in cina costano relativamente poco e volendo con dei sezionatori puoi andare ad alimentare più macchine senza problemi (sempre una alla volta però). Certo può capitare che con il tempo il motore possa anche bruciarsi ma in quel caso lo puoi sempre far riavvolgere. 

Modificato: da Il Dottore 88
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Grazie Livio per avermi dato risposte concrete e aver spiegato in modo comprensibile il tutto, anche altre persone mi hanno consigliato i soft starter, e credo sia la scelta migliore da fare, valutando soprattutto il rapporto probabilità di riuscita-costo. Ora viene la parte difficile, come dimensionare un soft starter? che marca scegliere? che caratteristiche necessarie deve avere? quali invece sono trascurabili o meno importanti? Magari le possono sembrare domande banali, ma io non saprei dove mettere le mani, inoltre le chiedo di motivare le scelte e le risposte che mi da in modo che magari prima o poi riesco a capirci qualcosa, grazie mille! Ieri sera con un ragazzo abbiamo fatto alcune prove, le (5) cinghie del tornio collegate al motore, a mano riesco a fare ruotare (bisogna forzare abbastanza ma si muovono, non sono inchiodate), inoltre abbiamo tolto il carter di protezione e abbiamo visto che il motore riesce solamente a fare poco meno di mezzo giro, dopo di che si ferma. (ho tutto documentato da dei video ma non so se li posso caricare qui sul forum)

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Per dimensionare  un soft starter si deve tener conto della massima corrente che dovrà erogare.

Il tuo motore assorbe 12,5 A se collegato "D" (220V) e 7,2 A se collegato a "Y" (380V).

Presumo che tu lavori con 380V quindi scegli un soft starter in grado di erogare almeno 10A in modo continuativo, con tensioni nominale di 400V.

 

Se stai su costruttori come Siemens, Schneider, ABB, etc. sei abbastanza sicuro sulla qualità anche se spendi qualche cosa in più.

Puoi trovare anche qualche buon dispositivo tra i costruttori nazionali, un tempo sia SIEI che SCS avevano in catalogo dei buoni soft starter.

 

Comunque io rimango dell'idea che la soluzione migliore, anche da un punto di vista economico, sia farsi installare un contatore trifase con 6kW di potenza contrattuale.

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