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PLC Forum


Da shelly a zigbee/Z-wave o simili - consiglio dispositivi


MarcoPau

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Ciao a tutti, gestisco un impianto sportivo di oltre 2500 mq nel quale ho cominciato, negli ultimi tempi, ad installare alcuni shelly per controllare principalmente luci e ventilazione. Parliamo di alcune decine di relè già installati ed in uso da circa un annetto. 

 

Poiché una cosa tira l'altra e sto ampliando periodicamente la "domotizzazione", mi sono letto alcuni articoli sui sistemi diversi dal WiFi tipo zigbee, che potenzialmente potrebbero essere migliori in un contesto simile.

 

Ho pensato anche alla possibilità di passare il cavo bus, essendo amante degli impianti filari, ma le tratte sono spesso mooolto lunghe e incasinate, ed inoltre, il fatto che si metta spesso mano agli impianti rende le soluzioni wireless decisamente più agevoli da installare. 

 

Volevo chiedervi conferma della bontà di queste mie conclusioni, ed in tal caso quale gateway e quali relè mi consigliate. 

 

Ah, in alcuni casi usiamo pulsanti/interruttori della serie civile per comandare gli shelly, i quali a loro volta comandano altri shelly tramite comandi url in locale. Quindi sostanzialmente alcune scene vengono attivate manualmente dal personale tramite l'uso dei frutti.

 

È pertanto fondamentale che l'eventuale nuovo sistema preveda la presenza di tasti fisici, non necessariamente della serie civile.

 

Grazie a tutti! 

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Adelino Rossi

Gli impianti shelly funzionano tramite router connesso a internet e cloud esterno proprietario, oppure è stata realizzata una rete locale indipendente da internet.

Se l'impianto deve deve essere affidabile e duraturo nel tempo e passare, nel tempo anche ad altre persone e i materiali di ricambio si devono trovare nel mercato io opterei per uno studio serio con componenti affidabili e con logiche non dipendenti da esterno. 

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Era questo il senso del mio messaggio... 

 

Gli shelly che ho stanno andando avanti bene, su server esterno della shelly, ma a quanto leggo potrebbe essere intelligente usare altri sistemi. 

 

La richiesta era proprio su quali potessero essere, così da farci un studio. 

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Passa ad Homeassistant, e gestisci tutto quello che vuoi.Shelly, Sonoff, Tuya, dispositivi Zigbee, Zwave,  etc.

Cerca in rete, e ti si apre un mondo.

Modificato: da Nik-nak
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Ciao Nik nak, mi sono già informato su home assistant ma mi par di capire che comunque c'è bisogno di un gateway zigbee/altro da montare sul PC/raspberry.

 

Onestamente il thread l'avevo creato proprio per individuare il relè zigbee/altro più opportuno per svolgere le operazioni di base che fino ad ora ho fatto con gli Shelly (timer settimanale, alba/tramonto, se si accende uno, accendi o spegni l'altro...), ed ovviamente il gateway abbinato.

 

Hai dei consigli in proposito? Non dimenticando che ho assoluta necessità di installare dei pulsanti fisici nelle varie aree dell'impianto, per poter comandare i relè.

 

P.es: con gli Shelly ho montato dei pulsanti con spia, molto intuitivi per il personale, in alcuni casi con opzione "pressione breve" e "pressione lunga" per attivare scenari distinti.

 

Grazie ancora del vostro interessamento.

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Nel frattempo ho sentito il mio fornitore di materiale elettrico e mi ha fornito due alternative:

- Vimar relè zigbee/BT 03981

- Yokis radio

 

Si parla comunque di attuatori che viaggiano sui 40 euro l'uno, la spesa rispetto a shelly sarebbe praticamente quadrupla.

 

Ho visto che Sonoff usa zigbee e costa più o meno quanto Shelly. Potrebbe essere una buona idea partire con un gateway per Sonoff e fare tutta la mesh zigbee con i Sonoff mini, che supportano anche il comando fisico via pulsante?

 

Devo naturalmente fare un po' di conti perché qui si parla di un impianto vasto ed articolato, e pertanto vorrei (ri)partire bene.

 

Grazie ancora 🙂

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Microchip1967
18 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Devo naturalmente fare un po' di conti perché qui si parla di un impianto vasto ed articolato, e pertanto vorrei (ri)partire bene.

Posso darti un mio parere.

Quando l'impianto è importante, cerco sempre di usare sistemi standard non legati ad alcuna casa.Questo per evitare in futuro una serie di problemi quali:

1) produttore sparito (indisponibilità dei ricambi)

2) sistemi proprietari (che mi obbligano alla sostituzione integrale di tutto l'impianto nel caso descritto in voce 1 o che richiedano obbligatoriamente un servizio cloud per funzionare)

3) inaffidabilità del sistema (ci sono moduli che vanno bene per uso residenziale, ma a livello industriale sono un disastro per quanto riguarda l'immunità ai disturbi con riavvii o comportamenti anomali)

4) sicurezza del sistema (un sistema radio lo lascio solo come extrema ratio, in quanto facilmente soggetto ai fuori servizio dovuto a interferenze esterne)

5) ultimo, ma non meno importante: la possibilità per qualsiasi manutentore esperto di metterci le mani in caso di guasto.Con sistemi standard se ne viene a capo, con altri sistemi al 90% il nuovo manutentore smonta tutto e rifà il sistema da zero.

 

Sul discorso prezzi ci andrei cauto.Quanto ti costa un eventuale "fermo produzione" in caso di probelmi?

 

Nel tuo caso sarei passato sicuramente ad un sistema bus.Per le distanze avrei usato sistemi IP con collegamenti in fibra ottica (che alla fine su lunghe distanze o ambienti particolari costano meno del cavo in rame)

Quando realizzo qualche cosa al primo posto metto tra le cose importanti il costo totale di esercizio.Preferisco spendere di piu' all'inizio ma dare un sistema affidabile con poca manutenzione rispetto ad un sistema piu' economico ma che mi obbliga ogni 6 mesi a metterci mano per sistemare problematiche.

Quando invece ho a che fare con clienti particolari, eseguo sempre la doppia offerta, poi faccio scegleire a lui, in modo da evitare poi contestazioni successive

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Grazie del messaggio. Le tue considerazioni sono assolutamente corrette ma considera che stiamo parlando di un impianto di nostra proprietà, non stiamo facendo un lavoro conto terzi. 

 

Il cavo bus in alcune aree lo abbiamo passato, per esempio per illuminazione DALI, ma come dicevo non sarà sempre possibile/agevole passarlo. È per questo che necessitiamo di individuare una soluzione wireless, da usare in maniera promiscua con parti di impianto filari. 

 

Quando montiamo wireless (il caso degli shelly) lo facciamo sempre dove l'impianto è "ridondante", nel senso che se ci dovesse lasciare a piedi un attuatore non si creerebbero disservizi rilevanti. Es: non si accende un diffusore audio su 6, non parte uno dei 5 fancoil, ecc... E nelle parti più importanti si mette un interruttore manuale di backup. In ogni caso, fino ad ora non abbiamo mai avuto problemi. 

 

Non siamo nelle condizioni di fare un progetto globale di ampliamento sulla carta perché interveniamo per piccole aree, un po' alla volta, sperimentando. In questo modo stiamo riuscendo a creare delle automazioni pensate e testate opportunamente.

 

Se ci fosse per esempio un attuatore zigbee (o simili) anche filare, si potrebbe partire con il wireless per comodità e, successivamente, una volta fatti tutti i test e modifiche del caso, se necessario e utile procedere al cablaggio bus. 

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Microchip1967
6 ore fa, MarcoPau ha scritto:

Quando montiamo wireless (il caso degli shelly) lo facciamo sempre dove l'impianto è "ridondante", nel senso che se ci dovesse lasciare a piedi un attuatore non si creerebbero disservizi rilevanti. Es: non si accende un diffusore audio su 6, non parte uno dei 5 fancoil, ecc... E nelle parti più importanti si mette un interruttore manuale di backup. In ogni caso, fino ad ora non abbiamo mai avuto problemi. 

 

ottimo chiarimento (come quello che l'impianto è di Vs. proprietà)

Io sto usando sempre di piu' dorsali in fibra ottica che m permettono parecchie agevolazioni.

E non ti nascondo che mi sto divertendo un sacco con i Logo della Siemes collegati in rete

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Il 5/10/2022 alle 15:51 , Microchip1967 ha scritto:

 

ottimo chiarimento (come quello che l'impianto è di Vs. proprietà)

Io sto usando sempre di piu' dorsali in fibra ottica che m permettono parecchie agevolazioni.

E non ti nascondo che mi sto divertendo un sacco con i Logo della Siemes collegati in rete

 

Quale sarebbe il vantaggio delle dorsali in fibra ottica rispetto al cavo ethernet? Lo usi per tratte lunghe non "frammezzate" da AP su cavo ethernet?

 

Ho visto i Logo della Siemens, molto interessanti, ma in quel caso si tratta di dispositivi da quadro elettrico che credo sia agevole utilizzare solo nel caso in cui ti ritrovi con i teleruttori sul quadro. Laddove ci sono ragnetti nelle scatole di derivazione o cablaggi "locali" di interruttori/deviatori la vedo dura ad implementare un PLC del genere.

 

Poiché la mia situazione è proprio quest'ultima, preferivo trovare delle soluzioni più elementari tipo appunto dei relè connessi zigbee o simili, abbandonando la strada degli shelly su wifi.

 

In questo modo potrei avere la mia "scorta" di relè in casa, e man mano scablare interruttori/deviatori, oppure termostati e quant'altro, schiaffarci dentro il relè, eventualmente montare un pulsante di comando e andare avanti così per aree.

 

Di fatto, quel che ho fatto negli ultimi tempi con soddisfazione con gli shelly, i quali si stanno moltiplicando inesorabilmente 😄

 

Grazia ancora del tuo riscontro.

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Microchip1967
1 ora fa, MarcoPau ha scritto:

Quale sarebbe il vantaggio delle dorsali in fibra ottica rispetto al cavo ethernet? Lo usi per tratte lunghe non "frammezzate" da AP su cavo ethernet?

in sequenza:

1) Disaccoppiamento elettrico dei rami (immunità ai disturbi e soprattutto alle scariche atmosferiche)

2) non devi montare scaricatori (che sulle reti TD, quelli seri costano un botto)

3) Distanza (con una MM OM4 arrivi ai 10Gbps su 500 metri, arrivi ai 10Km se usi una monomodale)

4) possibilità di passare anche in coesistenza con linee elettriche senza alcun problema

5) multiservizi (di solito posando 6 coppie hai a disposizone anche altri servizi futuri come TVCC, eventuale distribuzione segnali TV, Telefonia su IP,ecct)

6) Dimensioni: un cavo da interramento 6 coppie MM ha la dimensione di un Cat.6

 

Svantaggi:

1) se si rompe non la giunti torcendo i trefoli e nastro isolante.....

2) va curata la pulizia delle attestazioni.

3) costi dei transiver (i Multimodali hanno un costo basso, maggiore er i monomodali ma che possono arrivare a fare 20Km)

4) il costo di ogni singola attestazione si aggira intorno ai 25 euro a punto (comprensivo di test con OTDR), quindi piu' elevato rispetto ad una presa RJ45

5) Nel caso di uso in sistemi TVCC, ovviamente non puoi usare il POE

 

C'è da dire che il costo della monomodale si sta abbassando anche per l'uso che se ne sta facendo per FTTH

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Fighissimo, non conoscevo queste soluzioni. Attualmente non mi stavo interessando di installazioni così articolate, ma come espansioni futuribili si tratta indubbiamente di tecnologie da prendere in considerazione, naturalmente non in fai da te. Grazie degli spunti che hai fornito!

 

Attualmente, per tornare in bomba sull'oggetto della discussione, sto dando un occhio a Homeassistant e OpenHAB.

 

Non ho ancora trovato molto supposto per la parte hardware (relè, hub, ecc.) ma probabilmente devo solo andare un po' più a fondo, eventualmente su canali anglofoni.

 

Se avete delle dritte... arigrazie!

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  • 1 month later...

Se puo' interessare esiste anche questo tipo di apparecchi

https://it.aliexpress.com/item/1005001729638858.html?spm=a2g0o.productlist.main.13.48fe712ckRaLbE&algo_pvid=1b150c90-d7ba-413b-b045-769971f7fddf&algo_exp_id=1b150c90-d7ba-413b-b045-769971f7fddf-6&pdp_ext_f={"sku_id"%3A"12000017374153388"}&pdp_npi=2%40dis!EUR!18.51!15.18!!!!!%402100b1a616696610047741822d0753!12000017374153388!sea&curPageLogUid=godGeS5uRLwF

che puo' essere wifi, LAN e utilizza il protocollo modbus.

Il costo e' come un shelly e se un giorno sparisce il costruttore esistono altri apparecchi simili (IO remotati con wifi e LAN) pero' a costi piu' elevati.

 

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