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Consumi Ariston Genus One Hybrid Flex 24/5


fibo

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Buonasera a tutti,

 

Ho un nuovo (dicembre 2021) impianto di riscaldamento con generatore Ariston Genus One Hybrid Flex 24/5 (caldaia e pompa di calore) e ho il dubbio che la configurazione corrente dell'impianto non sia la più efficiente o che comunque possa causare degli sprechi notevoli. Ci sto mettendo il naso da un po', aiutato dalle misure dei consumi fornite dall'impianto fotovoltaico, e mi sto formando alcune idee, ma - non avendo particolari conoscenze termotecniche - ho bisogno di conferme (o smentite) e di altre risposte.

 

La segnalazione dei problemi rilevati all'impresa termoidraulica che ha installato l'impianto, ha ricevuto una generica risposta tipo "è giusto che lavori così". Il mio scopo ultimo è quello di identificare le possibili cause di questi consumi (a mio dire) eccessivi, eventualmente raccogliendo qualche ulteriore evidenza, così da poter discutere nuovamente e in maniera più informata la questione con l'impresa.

 

Ecco una breve descrizione dell'impianto:

- il sistema ibrido Ariston comprende caldaia a gas, pompa di calore e un accumulo ACS. L'attivazione dei due generatori di calore viene determinata da un cosiddetto "Hybrid Manager", in base - tra le altre cose - al COP presunto della pompa di calore alla temperatura esterna misurata da una sonda

- in aggiunta, mi è stato installato un secondo serbatoio di accumulo, ossia - nelle parole del termotecnico che ha progettato l'impianto - di un "serbatoio inerziale", la cui funzione è quella di "creare un volano termico che eviti il continuo attacca e stacca del compressore che, oltre ad essere energeticamente non conveniente, è deleterio per la vita stessa del compressore"

- in riscaldamento, il sistema mantiene il circuito di riscaldamento alla temperatura di mandata di 55°C, sempre (cioè, la richiesta di calore alla caldaia è sempre attiva)

- il termostato ambiente all'interno dell'abitazione serve "solo" ad attivare una pompa di circolazione che porta l'acqua calda ai radiatori, ma non ha un'azione diretta sul sistema ibrido. Al momento è impostato alla temperatura di 18.8°C dalle 6 alle 22, con attenuazione (18.3°C) nelle ore centrali della giornata e spento (4.6°C) di notte

- l'impianto è completato da dei normalissimi radiatori (ahimè)

 

I problemi che ho sono due e sono i seguenti:

1) la pompa di calore si accende molto di frequente, anche in assenza di richiesta di calore dall'abitazione (ad esempio di notte), consumando una quantità di energia che mi sembra incompatibile con la sola necessità di mantenere in temperatura il serbatoio inerziale a servizio dell'impianto di riscaldamento

2) da specifiche tecniche, la pompa di calore dovrebbe assorbire una potenza massima di 2,8 kW, tuttavia misuro normalmente valori fino a 4,4 kW (misura con pinza amperometrica sul cavo di fase per l'alimentazione della pompa di calore). Tuttavia, questo succede solo quando la pompa di circolazione che porta l'acqua calda ai radiatori è accesa (quindi, quando c'è effettiva richiesta di calore dal termostato ambiente)

 

Sul punto 2) non ho molto altro da aggiungere, mentre per il punto 1) posso affermare che:

- l'accensione della pompa di calore avviene ogni 2 ore circa e dura almeno 30 minuti. Ad esempio, dalle 00:00 alle 06:00 - a riscaldamento spento e senza alcun uso di ACS o altre utenze elettriche significative - vengono sempre utilizzati 5-6 kWh (a fronte di un consumo di base di circa 0,2 kW, che porterebbe a non più di 1,5 kWh nelle sei ore). Capisco che l'intervento periodico della pompa di calore possa ridurre il lavoro necessario del generatore quando è attivo il riscaldamento, ma se si parla di 4 kWh ogni 6 ore = 16 kWh/giorno solo per mantenere caldo l'accumulo, per una pompa di calore con COP di 5:1 (in teoria...) mi sembrano un po' troppi

- l'accumulo di ACS, più grande del serbatoio inerziale (per carità, forse meglio isolato, ma sono isolati entrambi), non sembra provocare alcuna accensione dei generatori, se non immediatamente dopo l'uso significativo di acqua calda (bagno o doccia), a reintegro del serbatoio. Per fornire dei numeri reali: il consumo giornaliero dell'intera abitazione misurato il 30 ottobre scorso, quando non eravamo a casa e il riscaldamento non era ancora stato acceso, è stato di 2,93 kWh; questo valore è meno della metà di quello che ritrovo ogni mattina alle 6:00, a riscaldamento acceso

- la diagnostica della pompa di calore mostra che il circolatore (quello "interno" al sistema ibrido Ariston, non la pompa di circolazione verso i resistito) è sempre (sempre sempre, 100% del tempo) in funzione. Questo è ciò che mi sembra sbagliato e una possibile fonte di sprechi: pompare continuamente l'acqua calda fuori dal serbatoio di accumulo nei tubi (isolati certo, dove possibile) interni, interno-muro ed esterni all'abitazione, fino all'unità esterna stessa, immagino dissipi più calore che mantenere caldo solo l'accumulo

- a differenza dell'accumulo di ACS, che peraltro non credo abbia qualcosa di analogo al circolatore dell'impianto di riscaldamento (visto che l'acqua calda al rubinetto arriva dopo una certa attesa), il serbatoio inerziale non ha sonda di temperatura collegata all'impianto ibrido, ma solo un indicatore con lancetta per la lettura della temperatura da parte dell'operatore. Mi chiedo se non sia invece possibile (e migliorativo) installare una sonda di temperatura che controlli l'accensione del sistema ibrido e del circolatore solo quando la temperatura dell'accumulo scende al di sotto dei 55°C?

- nel manuale Ariston ho letto che il circolatore dovrebbe attivarsi automaticamente in determinate situazioni, come meccanismo antigelo, ad esempio, se la temperatura esterna misurata dall'apposita sonda scende sotto ai 7°C. Non credo tuttavia che io stia vedendo solo quest'effetto, poiché il circolare non è mai mai spento

 

Per concludere, alcune domande:

- può essere che sia proprio il circolatore sempre attivo a causare lo spreco di calore nell'impianto? (Per "spreco", intendo ad esempio quei 4 kWh consumati ogni notte da mezzanotte alle 6)

- è possibile modificare l'impianto in modo da evitare il continuo ricircolo, ma mantenere caldo solo il serbatoio inerziale? Funzionerebbe poi nel momento in cui c'è richiesta di calore dall'abitazione?

- l'accensione periodica della pompa di calore, anche in assenza di richiesta di calore dall'abitazione, potrebbe avere altre cause?

- quale potrebbe essere il motivo dell'assorbimento di potenza della pompa di calore ben maggiore rispetto a quella massima indicata nella documentazione tecnica?

 

Ringrazio in anticipo per ogni contributo alla discussione e comunque per il tempo eventualmente dedicato alla lettura!

 

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21 minuti fa, fibo ha scritto:

quale potrebbe essere il motivo dell'assorbimento di potenza della pompa di calore ben maggiore rispetto a quella massima indicata nella documentazione tecnica?

che i dati non sono riferiti a 55° di temperatura acqua prodotto a X gradi esterni con Y umidta esterna

ma più probabilmente a 35° temperatura acqua prodotta,  7° esterni, 50% umidità

??!!

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Alessio Menditto

La pompa di circolazione purtroppo deve sempre girare, c’è una lunga disputa su questo, tenerla spenta o farla girare solo a bruciatore acceso?

Questo perché si deve sempre tenere praticamente la temperatura dell’acqua alla stessa temperatura media in ogni parte nel circuito,, e questo si può fare solo mescolandola continuamente, se lei sta ferma si creano diverse temperature nei termosifoni a seconda degli ambienti, in pratica se hai due termosifoni identici in due stanze identiche, solo che una stanza è molto più fredda dell’altra, se la Pompa gira c’è un mutuo soccorso tra le due, praticamente parte dell’acqua calda nel termosifone di quella più calda passa nel termosifone di quella più fredda scaldandolo un po’, se la pompa è ferma la stanza più calda si scalda sempre di più e quella fredda si raffredda sempre di più, ma la domanda da fare è un altra: quello che tu dici “ consuma di più” in sostanza è più calore prodotto, ma questo calore DOVE va a finire?

 

Io capisco che in questo periodo dove l’energia si vuole risparmiare il più possibile, pensare che la macchina si attivi apparentemente a casaccio fa male al cuore, ma l’unico modo per risparmiare è tenerla spenta…se invece si tiene accesa bisogna accettare purtroppo quello che ne consegue, ossia che l’acqua nel serbatoio di volano termico si raffredda naturalmente e va scaldata, e scaldare acqua richiede molta energia, l’acqua ha un calore specifico molto alto quindi serve molto calore c’è poco da fare, perché allora se il bruciatore o resistenza poniamo scaldano acqua a casaccio, dove va a finire questo calore in più?

E’ questa la domanda da farsi, in qualche punto del circuito per forza te la devi trovare questa acqua così calda.

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