Vai al contenuto
PLC Forum


salvamotore 32A


Messaggi consigliati

salve ho rotto un salvamotore da  32 A per un impianto gonfiaggio campetto da calcetto....vorrei sapere se è possibile provvisoriamente sostituirlo per una settimana con uno da 48 /64A schneider in attesa dell arrivo dell interruttore giusto....il motore funzionerebbe 3 ore alla sera...il motore rischia di bruciarsi???grazie

IMG-20230315-WA0011.jpg

IMG_20230316_194624.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


Maurizio Colombi

Se il motore funziona regolarmente non avrebbe modo di "bruciarsi" perchè cambi il salvamotore.

Se regoli al minimo il selettore di portata dovresti essere tranquillo fino all'arrivo del pezzo da sostituire.

Se il salvamotore ha rotto solo il gancio della leva e se la leva si fosse rotta in posizione di chiuso, potresti collegare in serie i due apparecchi, avresti la leva dell'apparecchio provvisorio e la protezione dell'apparecchio ufficiale.

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

avresti la leva dell'apparecchio provvisorio e la protezione dell'apparecchio ufficiale.

In caso di sgancio, come farebbe a riarmarlo?

 

Ciao

mc1988

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

comunque non posso collegarli in serie perche il salvamotore rotto è rimasto in posizione aperta quindi l ho gia buttato....niente monteró provvisoriamente quello da 48/65A....anche se il motore funzionerà per 3/4, ore al giorno....non crea problemi al motore giusto???

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, mithe ha scritto:

non crea problemi al motore giusto???

 

se tutto è regolare non ci sono problemi. I problemi al motore sorgono...in caso di problemi all'impianto.Il motore non ha clixon o pastiglia termica? E la miglior protezione in caso di surriscaldamento.

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
7 ore fa, mc1988 ha scritto:

In caso di sgancio, come farebbe a riarmarlo?

Se in tre ore di funzionamento al giorno, per il tempo necessario a recuperare il ricambio corretto, il salvamotore sganciasse... mi preoccuperei più del motore.

Link al commento
Condividi su altri siti

dovrei guardare x la pa

stiglia termica....l impianto funziona regolare da 7 anni....si è solo rotta la maniglia del salvamotore a causa dell usura nell accensione e spegnimento del motore

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, mithe ha scritto:

.si è solo rotta la maniglia del salvamotore a causa dell usura nell accensione e spegnimento del motore

 

Ha fatto bene a rompersi perchè ne fai un uso improprio😁

Link al commento
Condividi su altri siti

4 ore fa, mithe ha scritto:

si è solo rotta la maniglia del salvamotore a causa dell usura nell accensione e spegnimento del motore

Perchè questa cosa? Non hai un interruttore / sezionatore?

E poi, il motore non si disinserisce automaticamente una volta raggiunto il gonfiaggio desiderato?

 

Solo curiosità...

Ciao

mc1988

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

per accendere l impianto ho il rinvio sulla porta del quadretto....comunque ho collegato quello da 65A e per ora funziona tutto regolare....il motore continua a gonfiare anche quando è al massimo di astensione 

Link al commento
Condividi su altri siti

47 minuti fa, mithe ha scritto:

il motore continua a gonfiare anche quando è al massimo di astensione

Questa non mi sembra una cosa corretta, credo che sarebbe opportuna la presenza di un pressostato o un dispositivo analogo che fermi il motore del compressore al raggiungimento di una soglia di max "gonfiaggio" e che lo faccia ripartire in corrispondenza di una soglia min.

 

Ciao

mc1988

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, mithe ha scritto:

il motore continua a gonfiare anche quando è al massimo di astensione 

Il fatto di sostituire un salvamotore non cambia il funzionamento di un impianto ...se prima si fermava vuol dire che c'è qualche problema...nel vecchio salvamotore hai dei contatti ausiliari vedi a sinistra...quelli li hai connessi al nuovo?e se si hai controllato e rispettato la tipologia di contatto (se NO oppure NC)

Link al commento
Condividi su altri siti

comunque non credo sia a protezione del motore, da quel poco che si vede dalla foto, il salvamotore abbia la funzione di sezionatore generale del quadro. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti

 

Il SALVAMOTORE ORIGINALE che ha avuto il guasto sulla "manovra" risulta essere di marca AEG modello MBS 32HG 320 le cui caratteristiche generali si possono vedere nel Catalogo all'indirizzo : 

https://www.elettra.it/MTF/Content/prodotti/P_Mbs3204R1.pdf

 

Il detto SALVAMOTORE può essere anche utilizzato NORMALMENTE come INTERRUTTORE qualora risulti manovrabile per mezzo di un AZIONAMENTO RINVIATO MECCANICO (detto solitamente MANOVRA RINVIATA) presente sullo Sportello del Quadretto Elettrico.

 

Questo sembra essere il caso del Quadro di  mithe .

 

Non è dato di sapere se lui è riuscito pure ad adattare la "Manovra sullo Sportello Quadro al nuovo SALVAMOTORE DI EMERGENZA.

Forse apre lo sportello del Quadro e aziona direttamente la manopola del nuovo Salvamotore (l'operazione non sarebbe consentita per ragioni di sicurezza, ma data la situazione di emergenza ...) .

 

 

Per il modo di funzionare dell'IMPIANTO (se ho capito bene) :

 

Il 16/3/2023 alle 21:08 , mithe ha scritto:

salve ho rotto un salvamotore da  32 A per un impianto gonfiaggio campetto da calcetto....

 

Sembra di capire che si tratta di un  Azionamento per il Motore che fa funzionare un Ventilatore che mantiene in pressurizzazione costante il telone ("pallone") di copertura del campetto.

 

Se è questo il caso allora il Ventilatore viene mantenuto costantemente in moto (per compensare le fughe d'aria) e sono le caratteristiche tecniche costruttive del Ventilatore stesso che assicurano di non superare mai in nessun caso la pressione massima che può risultare pericolosa (orecchio e altro) per gli Utenti.

 

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Uniformata la formattazione del testo.
Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, Semplice 1 ha scritto:

e sono le caratteristiche tecniche costruttive del Ventilatore stesso che assicurano di non superare mai in nessun caso la pressione massima

Non mi è chiaro come sarebbe possibile questa cosa, senza nessun tipo di retroazione dal campo (pressostato, trasduttore di pressione, ecc.).

 

Ciao

mc1988

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

scusate il ritardo ma ero all estero...comunque il vecchio salvamotore funzionava come interruttore generale del quadro di comando del motore e dell impianto....e i contatti aux erano NO con il neutro di alimentazione e in unscita i neutri di bobina e spie....l impianto non se ha un pressostato che stacca il gonfiaggio del motore quando arriva al massimo possibile mi devo informare dal proprietario ....e vi dirò 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao mc1988

 

 L'interessato  mithe aveva già risposto alla tua specifica domanda sulla presenza di un eventuale l Pressostato precisando :

Il 21/3/2023 alle 12:21 , mithe ha scritto:

per accendere l impianto ho il rinvio sulla porta del quadretto....comunque ho collegato quello da 65A e per ora funziona tutto regolare....il motore continua a gonfiare anche quando è al massimo di astensione  (leggasi "estensione")

 

I ventilatori (di qualsiasi tipo costruttivo) sono in grado di girare, per un tempo indefinitamente lungo, sia con la Bocca di Aspirazione chiusa (non fanno uscire nulla dalla Bocca di Mandata) sia con la Bocca di Mandata chiusa pur essendo aperta quella di Aspirazione, sia con entrambe le Bocche chiuse contemporaneamente.

 

In tutti e 3 i casi il Ventilatore si comporta come una specie di "frullino" per l'Aria.

 

Naturalmente questi 3 casi sono i casi limite che possono essere utilizzati solo se richiesti per vari tipi di necessità momentanee di impianto.

 

Il caso più frequente è quello della Bocca di Aspirazione chiusa per facilitare l'Avviamento Motore (solitamente quando la Potenza Motore supera i 5,5 kW).

 

Ovviamente, in tutti e 3 i casi (casi limite), si ha una richiesta residua e continua di Potenza Motore che comunque va fornita e che risulta chiaramente sprecata se non viene pompato nessun volume di aria.

------------------------------------------------------------------------

 

A parte quanto detto sopra, comunque, si deve supporre che il Ventilatore, oltre che per il mantenimento del "gonfiaggio/pressurizzazione" serve anche per il "Ricambio continuo dell'Aria" e anche per fare circolare la stessa in continuazione per il Riscaldamento (invernale) e per il Raffrescamento (estivo).

 

Per questi motivi direi che  il Ventilatore deve per forza risultare sempre in moto quando il "campetto calcio" viene utilizzato.

 

Comunque se mithe vedrà quanto si sta discutendo ora, tra me e te, potrà chiarire definitivamente la situazione.

 

In assenza di interventi da parte di mithe non andrò oltre su questo argomento !

 

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie per la dissertazione sui ventilatori,

continua a non essermi chiaro come farebbe ad essere mantenuto il set-point di pressione di insufflaggio, senza un pressostato o un flussostato o un trasduttore o...

Sicuramente un mio limite di comprensione tecnica.

 

Ciao

mc1988

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

58 minuti fa, mc1988 ha scritto:

continua a non essermi chiaro come farebbe ad essere mantenuto il set-point di pressione di insufflaggio, senza un pressostato o un flussostato o un trasduttore o...

 

Se l'insufflaggio avvemisse in una camera perfettamente stagna la pressione aumenterebbe indefinitivamente, ma il contenitore è tutt'altro che stagno, anzi.

Quindi si raggiunge una sorta di equilibrio tra perdite e nuova aria introdotta, così che oltre una determinata pressione non si riesce ad andare.

E un fenomeno simile a quello di certi forni dono non esiste termostato; la temperatura su assesta ad un valore dove le perdite compensano l'incremento dovuto all'elemento riscaldante.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

 

Ciao  mc1988

 

Vista la tua specifica richiesta di maggiori informazioni ...

 

8 ore fa, mc1988 ha scritto:

Grazie per la dissertazione sui ventilatori,

continua a non essermi chiaro come farebbe ad essere mantenuto il set-point di pressione di insufflaggio, senza un pressostato o un flussostato o un trasduttore o...

Sicuramente un mio limite di comprensione tecnica.

--------------------------------------------------------------------------------------

 

Per rendersi conto dell'andamento delle prestazioni di un Ventilatore in funzione del suo numero di giri, delle sue possibili Portate e delle Pressioni correlate, si può vedere il breve Trattato Tecnico all'indirizzo :

https://mistral-asp-vent.com/pdf/nozioni_tecniche/principali_nozioni_ita.pdf

 

Nell'ultima pagina (7) sono rappresentate le curve Portata-Pressione di un certo Modello di Ventilatore per l'ottenimento di BASSA/MEDIA PRESSIONE

 

Nel caso dello specifico Ventilatore le curve rappresentate forniscono anche il valore della Pressione Statica Massima che può essere sviluppata a "Bocca di Mandata Chiusa" = Massima Pressurizzazione dell'Ambiente.

 

Leggendo il Diagramma delle Prestazioni del Ventilatore si tenga presente che : 1Pascal =  0,102 mm H2O / m2.

Pertanto 10 Pa = 1,02 mm H2O ; 100 Pa = 10,2 mm H2O ; 1000 Pa = 102 mm H2O.

 

Nel caso del detto Ventilatore le Pressioni Statiche Massime sono comprese nel campo tra 450 - 3600 Pascal (Pa) che, espresse in millimetri di Colonna d'Acqua, corrispondono a 46 - 367 mm H2O.

 

Una volta stabilito il Numero di Giri al quale viene fatto funzionare il detto Ventilatore non si potrà mai ottenere una Pressione Statica superiore a quella indicata dal Costruttore.

--------------------------------------------------------------------------

 

Non ho nessuna esperienza specifica nel campo delle Strutture Gonfiabili ma, nel caso del "Campetto da Calcio", direi che la Pressione Statica Massima generata dal Ventilatore potrebbe essere al massimo intorno ai 100 mm H2O (100 / 0,102 = 980 Pa) ma penso che probabilmente non supererà i 50 mm H2O (490 Pa).

 

I 100 mm H2O rappresentano già una notevolissima spinta di sostentamento della Copertura che verrebbe sostenuta con una Forza di 100 kg per ogni m2 di Copertura ...

 

Le notizie sui Sistemi di Pressurizzazione delle Coperture Pressostatiche e sulle Pressioni impiegate sono molto scarse dato che tutti si preoccupano, sempre e solamente, delle disposizioni  sulla Sicurezza e soprattutto delle Autorizzazioni Amministrative da ottenere per poterle "impiantarle".

 

In ogni caso puoi dare una occhiata all'indirizzo http://www.arcadiasport.com/ita/printable.asp?page_id=109

dove viene scritto qualcosa di abbastanza esplicativo 

 

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E DI MESSA IN PRESSIONE

Il generatore di calore per le coperture pressostatiche ricopre un ruolo assolutamente importante. Normalmente, per le strutture sportive di tipo fisso, le caldaie sono impiegate unicamente allo scopo di riscaldare l’ambiente durante la stagione invernale. Nel caso specifico delle coperture pressostatiche oltre a ricoprire questa funzione, il generatore di calore deve anche creare quella sovrapressione necessaria a mantenere innalzata la membrana.
La potenzialità della macchina varia a secondo della grandezza della struttura, quindi del volume da riscaldare. In ogni caso la pressione di lavoro è impostata di standard attorno ai 300 Pa. Pressione necessaria a vincere il peso del telo e tenere gonfiata la struttura.

 

Puoi vedere anche all'indirizzo : https://www.primasport.it/coperture-per-impianti-sportivi/palloni-pressostatici-a-singola-membrana/

dove viene detto :  il “PALLONE PRESSOSTATICO”: sorretto solo da una sovrappressione interna di aria (da 15 a 40 mm di colonna d’acqua)

 

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao Semplice 1,

non prendertela, secondo me nel tuo gran parlare fai tanto fumo... e poco arrosto. Ripeto, non prendertela, il mio giudizio non vuole essere troppo "tranchant".

Conosco le curve caratteristiche di un ventilatore e so abbastanza bene come funziona un ventilatore (certo, si può sempre imparare cose nuove e perfezionarsi).

Di nozioni ne hai messe sul piatto tante, tantissime, numeri, formule, palloni pressostatici (devo ammettere, mai sentiti prima, mi fanno venire in mente i dirigibili), generatori di calore (ma non parlavamo di ventilatori?), però eludi ostinatamente l'unica osservazione che ho fatto (e ripetuto due volte): il controllo della pressione, cioè come mantenere un set-point di pressione, o almeno contenere l'escursione dei valori di pressione all'interno di un range, senza utilizzare nè un trasduttore di pressione nè un semplice pressostato.

Livio ha colto precisamente il punto che ho sollevato suggerendo una risposta: si instaura un punto di equilibrio dinamico quando le perdite fluidodinamiche (in senso lato) della struttura uguagliano l' "energia aeraulica" sviluppata dal ventilatore. E' una risposta coerente e attendibile.

Malgrado ciò, io resto del mio avviso: per me nell'impianto c'è - almeno - un pressostato. Sono sicuro che se leggessimo lo schema elettrico troveremmo il suo contatto o i suoi contatti.

Spero che questo mio post non venga letto come polemico o provocatorio, perchè davvero non vuole esserlo.

Ciao

mc1988

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao mc1988

 

Perché mai dovrei prendermela a male ???

 

Per ragioni del mio passato lavoro (progettista di Macchine ed Impianti Industriali di tutti i tipi) ho progettato e realizzato anche un certo numero di Impianti di Servizio sia per la Depurazione Aria sia per il Trasporto Pneumatico di Materiali Granulari (di molti diversi tipi, dai granuli di Plastica ai granelli di acciaio e ghisa per gli Impianti di Sabbiatura Industriale).

 

Quello che dico lo so con certezza per "prova provata" e non solo per averlo letto da qualche parte.

 

Anche nel tuo caso, come mi succedeva abbastanza spesso nel mio Lavoro, io non amo contrastare chi (sbagliando) mi si contrappone.

Io vado per la mia strada perché altrimenti perderei solo del tempo inutilmente.

 

La Storia dei fatti concreti dirà poi, in seguito, chi ha ragione (e tu nemmeno puoi immaginare quante volte i fatti mi hanno dato ragione !!!) .

----------------------------------------------------------------

 

Per quanto asserito da Livio Orsini  (che tu dici di condividere) ti posso dire tranquillamente che ha "toppato" alla grande !

Il 27/3/2023 alle 15:34 , Livio Orsini ha scritto:

Se l'insufflaggio avvemisse in una camera perfettamente stagna la pressione aumenterebbe indefinitivamente, ma il contenitore è tutt'altro che stagno, anzi.

Quindi si raggiunge una sorta di equilibrio tra perdite e nuova aria introdotta, così che oltre una determinata pressione non si riesce ad andare.

 

Naturalmente Lui, ora che lo faccio notare a Te, non lo ammetterà mai !!!

-------------------------------------------------------------------

 

Comunque non mi dilungherò oltre sull'argomento dato che la discussione ha presa una deriva del tutto fuori dal quesito posto originariamente da mithe (ormai comunque risolto) che diceva :

Il 16/3/2023 alle 21:08 , mithe ha scritto:

salve ho rotto un salvamotore da  32 A per un impianto gonfiaggio campetto da calcetto....vorrei sapere se è possibile provvisoriamente sostituirlo per una settimana con uno da 48 /64A schneider in attesa dell arrivo dell interruttore giusto....il motore funzionerebbe 3 ore alla sera...il motore rischia di bruciarsi???grazie

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
Link al commento
Condividi su altri siti

11 ore fa, mc1988 ha scritto:

...della pressione, cioè come mantenere un set-point di pressione,...

 

Onestamente qualche cosa ha scritto.

In effetti se un ventilatore può spingere con una pressione massima di 100 hPa, anche se soffiasse in un contenitore assolutamente ermetico, la pressione più di quel valore non può salire.

Io non so se, in questo caso, l'equilibrio si raggiunge tra afflusso e perdite o se si arrviva la massimo della pressione possibile. Comunque non è necessaria l'adozione di alcun sensore per mantenere (quasi) costante la pressione.

Un eventuale pressostato diventa necessario se, e solo se, hai un gruppo di insufflaggio che permente di raggiungere una pressione decisamente maggiore si di  quella che equilibra le perdite, sia di quella che si vuole ottenre.

Poi è da valutare quanto è il rapporto tempo di soffiaggio/pausa; in applicazioni simili basta aprire un paio di volte la porta per far partire il ventilatore. Se c'è un continuo viai vai è un continuo attacca-stacca; mentre nei momenti di quiete il sistema avrà pause abbastanza prolungate.

 

Però, se il sitema non ha prossostati dovrà lavora h24, visto che se viene meno la pressione interna la copertura collassa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...