gt4020 Posted January 23 Report Posted January 23 (edited) Buongiorno, ho trovato in laboratorio il motore didattico in foto allegata. E' un doppio motore trifase monofase e sembra avere su ognuno sia il collettore per funzionare come motore in continua sia gli anelli per funzionare come asincrono a rotore avvolto. Ho provato a contattare l'azienda produttrice (Ecos didattica di Pomezia) senza successo (non risponde nessuno) per avere documentazione sul dispositivo. Non sono esperto di motori, qualcuno lo conosce o sa dove reperire informazioni a riguardo? Edited January 23 by gt4020
Livio Orsini Posted January 23 Report Posted January 23 Mi sembra un prodotto che usò mio padre nella scuola professionale di elettromeccanica nella seconda metà degli anni 30 del secolo scorso. Anche il numero 1934 sembra indicarne la data di acquisizione. Sarà difficile, se non impossibile, risalire alla sua documentazione. Chissà se qualcuno un po' più vecchio di me (io oramai ne compiuti 80) ha qualche informazione.
gt4020 Posted January 23 Author Report Posted January 23 (edited) 7 ore fa, Livio Orsini ha scritto: Mi sembra un prodotto che usò mio padre nella scuola professionale di elettromeccanica nella seconda metà degli anni 30 del secolo scorso. Anche il numero 1934 sembra indicarne la data di acquisizione. Sarà difficile, se non impossibile, risalire alla sua documentazione. Chissà se qualcuno un po' più vecchio di me (io oramai ne compiuti 80) ha qualche informazione. Il numero 1934 è un numero di inventario. A vederlo dal vero non sembra così antico, direi anni '60 al massimo. Oggi sono riuscito a far funzionare la sezione destra come motore in DC a spazzole alimentato a 12V. La parte trifase a sinistra invece è da vedere meglio... Edited January 23 by gt4020
Livio Orsini Posted January 24 Report Posted January 24 (edited) 10 ore fa, gt4020 ha scritto: , direi anni '60 al massimo. Mmm, io frequentai l'Istituto Tecnico dal 1958 e ricordo che le macchine elettriche, del laboratorio di elettrotecnica, eran molto più moderne di quel "trabiccolo".😏 Edited January 24 by Livio Orsini
mrgianfranco Posted January 24 Report Posted January 24 3 ore fa, Livio Orsini ha scritto: Mmm, io frequentai l'Istituto Tecnico dal 1958 e ricordo che le macchine elettriche, del laboratorio di elettrotecnica, eran molto più moderne di quel "trabiccolo".😏 Penso dipenda molto dall'istituto!....Dove ho studiato io per esempio si usavano ancora di questi pannelli didattici...a vederli anche piu vecchi!!....erano i primi anni del 2000...ricordo un cosfimetro in scatolotto di legno!! evidentemente non si spendeva tanto nel rimodernare gli ausili didattici!
Livio Orsini Posted January 24 Report Posted January 24 (edited) 3 ore fa, mrgianfranco ha scritto: ricordo un cosfimetro in scatolotto di legno! Lo strumento in scatola di legno, con specchio sotto la scala adatto alla minimizzazione dell'errore di parallasse, erano strumenti di pregio. la custodia in legno lucido era un indice esteriore della classe dello strumento. C'era ancora uan ricerca estetica, olte alla pura funzionalità. Ricordo ancora il mio primo impiego, presso il laboratorio metrologico di una grande multinazionale della telefonia e telecomunicazioni, nel''armadio degli standard secondari, gli strumenti tutti analogici, avevano la custodia in legno tranne quelli più recenti: voltmetri elettronici e freqeunzimetri digitali. Gli strumenti più pregiati avevano la custodia in legno di ulivo tirato a lucido. L'Istituto che frequentai io, a Milano, era una delle istituzioni degli Istituti tecnici. Era privato e parificato, fondato 1921 da un pioniere della radiotecnic-elettronica: l'ing. Aurelio Beltrami. Io freqeuntavo il corso per Periti in Elettronica Industriale, specializzazione rarissima ai tempi; era considerato anche un corso sperimentale con un programma molto più denso di quello ministeriale, tanto che già al secondo anno si studiava elettreotecnica, elettronica e radiotecnica. Gli strumenti di laboratorio spesso erano stati costruiti dagli allievi dei corsi precedenti, tranne alc7uni molto delicati come, ad esempio, le linee fessurate per la misura delle onde stazionarie. Motori e generatori per le esperienze di laboratorio, erano tutti stati donati da aziende, ma erano perfettamente eficienti. Edited January 24 by Livio Orsini
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