sargi Inserito: 11 marzo Segnala Inserito: 11 marzo Salve , ho un pannello fotovoltaico da 35 v 200 w, vorrei capire se c'è un modo per sdoppiare le uscite in tensione in quanto la sua è troppo alta per pilotare regolatore x una batteria a 12 v allego lo schema della scatolina dei diodi. Forse non si può fare quello che ho pensato... ho evidenziato con 2 cerchi quello che misuro nei punti indicati . Se si potesse avere 2 blocchi da circa 23 v sarebbe l'ideale, useri 2 regolatori separati con sempre 2 batterie separate Qualcuno sa darmi un aiuto prima di fare dei danni al pannello ? Vi ringrazio in anticipo
Livio Orsini Inserita: 11 marzo Segnala Inserita: 11 marzo 53 minuti fa, sargi ha scritto: in quanto la sua è troppo alta per pilotare regolatore x una batteria a 12 v Prchè dovrebbe essere troppo alta? I regolatori di carica sono degli switching ed accettano un'apmpia gamma di tensioni di ingresso inoltre, se ben concepiti, ottimizzano la carica pet ottenere sempre la massima resa dal pannello. Io ti sconsiglio di fare un prelievo parziale.
sargi Inserita: 11 marzo Autore Segnala Inserita: 11 marzo Come regolatore uso un sistema fatto in casa , avevo messo un mppt ma si è rotto a quel punto mi sono costruito un alimentatore lineare a mosfet con corrente regolabile costante ad 1,5 A e tensione costante che fisso a 13.2 v per la batteria che uso . Solo che portare da 35 v a 13.2 v il circuito deve dissipare molta potenza e la temperatura arriva oltre i 60°... per questo volevo sdoppiare il pannello per usare 2 uscite a circa 23 v e pilotare 2 regolatori separati per caricare 2 batterie separate da 13v. Sto cercando qualcuno che mi spieghi come funziona il collegamento di quei diodi e se lo schema che ho pubblicato possa funzionare per 2 uscite separate
camp1 Inserita: 12 marzo Segnala Inserita: 12 marzo Presumo che quel pannello abbia 3 stringhe in serie con quei diodi di protezione che servono in caso di inversione o durante il parallelo di più pannelli. La batteria andrebbe caricata con corrente costante e limitazione di tensione, con profili legati alla sua tecnologia, immagino al piombo) e valori entro i limiti previsti dalla sua scheda tecnica. Non capisco come il tuo regolatore possa avere entrambi i valori di tensione e corrente costanti! Se fissi uno l'altro deve per forza variare adattandosi al carico! Presumo che tu abbia fissato la corrente e limitato la tensione ad un massimo di 13,2V, come sarebbe plausibile. Detto ciò è assolutamente da evitare una simile caduta di tensione con un regolatore lineare, stai buttando 2/3 della potenza in calore. Anche avere due batterie caricate da due regolatori a 23V è da evitare, perchè gli stessi dovrebbero condividere la stringa intermedia con il rischio di fare un bel corto fra i suoi morsetti. Se non vuoi seguire il consiglio di Livio, che sottoscrivo, ovvero di usare un regolatore di carica switching commerciale che caricherebbe la tua batteria senza scaldare troppo ed utilizzando tutta la potenza del tuo pannello, potresti collegare il tuo alimentatore all'uscita a 23V con un rilevante risparmio di energia buttata. Perderesti 1/3 della potenza disponibile (che comunque già prima buttavi in calore). Altra possibilità (da verificare) potrebbe essere quella di collegare direttamente la batteria ad una stringa singola. Poichè il pannello si comporta come generatore di corrente, ti darebbe la sua corrente massima in base alle condizioni meteo, non più di 4-5A e si fermerebbe da solo al raggiungimento della sua tensione nominale, mi sembra simile a quella della batteria. E' solo da verificare quanto da a vuoto come tensione, se questo valore non supera di molto quello limite della batteria, poi fare qualche misura di corrente in varie condizioni di irraggiamento e se tutto torna finisce lì.
Livio Orsini Inserita: 12 marzo Segnala Inserita: 12 marzo 1 ora fa, camp1 ha scritto: potresti collegare il tuo alimentatore all'uscita a 23V con un rilevante risparmio di energia buttata. Perderesti 1/3 della potenza disponibile (che comunque già prima buttavi in calore). Non è una bella soluzione comunque, perchè un pannello rimarrebbe a vuoto e 2 sarebber caricati. Insisto che la soluzione corretta è comunque un circuito specialistico di tipo Switching.
sargi Inserita: 12 marzo Autore Segnala Inserita: 12 marzo Grazie per le risposte , cerco di rispondere: purtroppo hon usato tutto ciò che ho recuperato senza investimenti a parte il primo mppt 7210 che poi si è bruciato. Il pannello ha come tensione di punta attorno ai 35 v... e le 2 batterie AGM da 75 A (quando erano nuove) recuperate da dei muletti sono da 12 v. Non mi serve tutta la potenza che da il pannello , uso le 2 batterie x accendere 2 strisce led da 5 w cad . x illuminare durante la notte la zona esterna . Se potevo abbassare di qualche volt le tensioni sul pannello sarebbe stato ottimo , dovrei comprane uno da 12v... ma a quel punto finisce il gioco dell'autocostruzione. Vi allego i dati del pannello e lo schema del regolatore a mosfet x ora lineare e non switching.... Quindi la strada che volevo intraprendere non è purtroppo percorribile
camp1 Inserita: 13 marzo Segnala Inserita: 13 marzo (modificato) Confermo quanto già detto, ribadisco la proposta di Livio come soluzione ottimale e preciso ulteriormente, il tuo schema è di un regolatore di tensione limitato in corrente, con le problematiche già esposte, quindi null'altro da dire. La tensione a vuoto di 2/3 del pannello (circa 26V) mi sembra compatibile con le tue batterie che, essendo da 75A, possono tranquillamente sopportare una corrente di 7A circa in fase di carica che quel pannello può dare al massimo.. Quindi se non vuoi comprare nulla e cerchi una soluzione economica e pratica fai come ti ho detto con le seguenti precisazioni: Colleghi ciascuna batteria brutalmente in parallelo ad una sottostringa (dove trovi ogni diodo), lasciando la terza sottostringa inutilizzata. Ciascuna batteria riceverà al massimo 7A circa in fase di carica ed il pannello cesserà di erogare corrente al raggiungimento di circa 13V. Il tutto si autoregola senza alcun intervento esterno, non è il massimo, ma non danneggia le batterie, costa zero e funziona. A ciascuna batteria ci attacchi i tuoi utilizzatori che userai normalmente, magari prevedendo un sezionatore magnetotermico di protezione ed inserendo un diodo schottky di potenza in serie tra pannello e batteria per evitare ritorni di corrente verso di lui Modificato: 13 marzo da camp1
sargi Inserita: 13 marzo Autore Segnala Inserita: 13 marzo Camp1, aiutami a capire meglio se puoi , riallego lo schema della scatola diodi , se mi indichi come collegare la batteria con i numeri che ho messo. Poi non ho capito xchè sull'uscita B ho la polarità invertita , mi trovo il - dove prima era il + per l'uscita dei 33 / 35 v
camp1 Inserita: 14 marzo Segnala Inserita: 14 marzo (modificato) Ti ho indicato i collegamenti essenziali, come ti ho suggerito, aggiungerei una protezione magnetotermica o almeno con fusibili sulle batterie, non si sa mai. La polarità che avevi indicato per l'outb è evidentemente errata, i diodi che ho aggiunto devono essere schottky di potenza adeguata per evitare ritorni di corrente fra batterie e fra batterie e pannello, saluti Modificato: 14 marzo da camp1
sargi Inserita: 15 marzo Autore Segnala Inserita: 15 marzo Va bene ora è più chiaro,.. i diodi schottky da 30A li avevo già previsti.. quindi mi troverò una tensione + bassa di circa 0,3 / 0,4 volt verso la batteria.. ho misurato stamane con poco sole circa 11,5 volt circa su ogni gruppo Ultima domanda , lasciando una stringa senza carico non succede nulla al pannello ,...? avevo letto da qualche parte che si potessero sbilanciare ..
camp1 Inserita: 15 marzo Segnala Inserita: 15 marzo Cosa vuoi che succeda, una stringa resterà al sole ed a vuoto, magari le celle invecchieranno in modo leggermente diverso, ma sicuramente senza alcun effetto negativo misurabile in pochi anni. Se la cosa ti disturba, come ti abbiamo già suggerito, prendi un caricatore switching o, al limite, ruota sulle tre stringhe ogni qualche mese!
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