keneso Inserito: 6 giugno Segnala Inserito: 6 giugno Salve Ci sono limiti normativi per la posizione delle prese, interruttori, etc.? i.e. distanza minima massima da terra, da parete, da un elettrodomestico, etc. anche nei vani bagno (ammesso si possano). Grazie
televedo Inserita: 6 giugno Segnala Inserita: 6 giugno norma tecnica CEI 64-8 Parte 5 – Articolo 537.5 “Dispositivi di comando funzionale”
keneso Inserita: 7 giugno Autore Segnala Inserita: 7 giugno Grazie. Non comprendo la logica dove c'è limite massimo di 120 cm da terra per le prese, però per la cappa è a 265 cm, cosa succede tra i 120 e 265 per renderle "insicure", considerando anche il quadro a 150-160. O perchè se canalizzate possono stare a 7 cm ma murate a 17,5 cm. Non è per polemica, sicuramente le norme sono state fatte da ingegneri, voglio comprenderne la ratio e le motivazioni.
reka Inserita: 7 giugno Segnala Inserita: 7 giugno non sono leggi, sono norme che se segui puoi dire di aver fatto un lavoro a regola d'arte come richiesto dalla legge, puoi farlo anche senza rispettare queste indicazioni. (solo le distanze delle zone nei bagni sono un obbligo) la cappa va oltre i 120cm perchè si monta in alto!
keneso Inserita: 8 giugno Autore Segnala Inserita: 8 giugno Grazie. Sì c'ero arrivato al fatto che la presa per la cappa è in alto per quel motivo; la mia perplessità era il limite massimo dei 120 cm per le altre prese visto che non vedo nessuna contrindicazione, supportata per l'appunto dalla presa della cappa. 13 ore fa, reka ha scritto: non sono leggi, sono norme che se segui puoi dire di aver fatto un lavoro a regola d'arte come richiesto dalla legge A me sembra un po' contradditoria, se per legge devo fare un lavoro a regola d'arte che richiede di rispettare le norme, norme che poi non sono legge e si possono disattendere, ma se lo fai non è più a regola d'arte e quindi non "legale". Come fa un tecnico a rilasciare una certificazione di conformità se non c'è la conformità alle norme?
Maurizio Colombi Inserita: 8 giugno Segnala Inserita: 8 giugno 5 ore fa, keneso ha scritto: Come fa un tecnico a rilasciare una certificazione di conformità se non c'è la conformità alle norme? Le norme sono consigli o regole che cercano di unificare le condizioni operative nella realizzazione degli impianti. Non sono leggi dello stato e nessuno è mai stato imprigionato per non aver seguito una norma. Ma le norme sono un cane che si mangia la coda e, se facciamo tutta la trafila che adesso qualcuno farà, vediamo che se non rispetti una norma potresti finire in prigione... Se ritengo di mettere una presa di corrente a 160 cm dal pavimento, non rispetto una norma e me ne assumo tutte le responsabilità, ma non vuol dire che dopo 10 minuti arriva qualcuno e mi arresta, non vuol dire che tutti quelli che utilizzano quella presa moriranno fulminati nel giro di un istante... Se ritengo di mettere l'interruttore, per comandare l'illuminazione della camera, non nelle immediate vicinanze dell'ingresso, ma qualche decina di centimetri più lontano... saranno insulti che prenderò dall'utilizzatore e basta. La parola norma mette molta paura, specialmente se usata da incompetenti: "questa presa non è a norma" è la frase più frequente che si possa sentir dire e che viene detta alla sciura Luisa dal mobiliere che sta montando il frigorifero ha comprato da lui, abbiamo prese collegate con conduttori gialli rossi e verdi come la bandiera del Brasile, abbiamo terre di colore marrone, abbiamo neutri di colore verde, abbiamo impianti fatti in questo modo che funzionano da quasi 100 anni e lo faranno ancora per altri 100, ma il mobiliere sentenzia che l'impianto non è a norma perchè ha i "fili rigidi". Quindi, attenzione da chi viene pronunciata la parola "norma" ed in che contesto la si utilizza, questo abuso lo si contrasta semplicemente rispondendo: "citami, per cortesia, il capitolo della norma che non è stato seguito" ed il saccente di turno viene annientato. Buona domenica a tutti.
Marco Fornaciari Inserita: 8 giugno Segnala Inserita: 8 giugno Un conto sono le norme di sicurezza, un altra cosa le norme costruttive, alla fine tutte ammettono elasticità e deroghe. Ma poi tutti gli edifici post 46/90, in quanto tali, sono progettati/costruiti proprio a norme e quali, e magari a buon senso? E quando ci si mette in mezzo la sovraintendenza le norme cadono tutte, e di fatto valgono le norme personali del sovraintendente di turno (e non è detto che ti abbiano infortato che il tuo edificio è stata vincolato, la legge dice di si), e il tutto non è uguale per tutto il territorio nazionale. Sta poi a: elettricisti, idraulici, e altri impiantisti districarsela, e a chi ci vive arrangiarsi. Nei moderni appartamenti, che un loculo è di fatto più grande, passando anche per i materiali e le tecniche costruttive, è dura mettere d'accordo esigenze quotidiane e norme: è già dura infilarci i mobili indispensabili. Ma facciamo un esempio pratico e sciocco: televisore appeso alla parete a 1,6 m, ha più senso, e sicuro, metterci le due prese necessarie alla stessa altezza o fare fili volanti dal basso? Questo è uno dei tanti caso dove le norme vanno in contraddittorio.
reka Inserita: 8 giugno Segnala Inserita: 8 giugno il posizionamento delle scatole non riguarda la sicurezza, se uno vuole tutto a 130 liberissimo di richiederlo.. magari è un giocatore di basket da 220cm con la casa su misura. oppure un architetto vuole tutte le scatole inclinate a 30° , si può fare e l'impianto è conforme. se rispetti le cei alla lettera vai sul sicuro ma puoi benissimo non seguirle o seguirle in parte
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