Luciano L. Inserito: domenica alle 19:14 Segnala Inserito: domenica alle 19:14 Salve a tutti, avrei la necessità di riscaldare una resistenza di uno scaldabagno in maniera variabile a seconda della produzione in surplus del fotovoltaico. Vorrei in pratica che anche solo 200watt vadano alla stessa. Ho già ridotto il consumo a circa 600-700watt e tramite una presa smart wifi e meter ho posto la condizione che c'è un surplus di energia di 800watt la presa smart si accende. Vorrei un prodotto simile a Power Reducer ma se possibile a costi molto minori. Grazie per eventuali risposte. Saluti
thinking Inserita: lunedì alle 07:13 Segnala Inserita: lunedì alle 07:13 Scusa, mi sa che hai un'idea della corrente elettrica un po' strana. Penso che ti conviene chiamare un elettricista.
Luciano L. Inserita: lunedì alle 19:28 Autore Segnala Inserita: lunedì alle 19:28 Ciao , forse mi sono spiegato male cerco di chiarire: -Situazione 1 eccesso di energia prodotta dal fotovoltaico superiore o uguale al consumo di ipotizziamo 1500w della resistenza registrato tramite meter sulla fase faccio accendere la presa smart dello scaldabagno per tot tempo finchè la condizione persiste. -Situazione 2 abbasso il consumo della resistenza tramite prodotti come gli Scr4000 fino a 600 w e come sopra abbasso la soglia di accensione della presa smart. Rispetto alla situazione 1 ho il vantaggio di poter accendere la resistenza anche con correnti inferiori (allungando i tempi chiaramente) ma nel momento di disponibilità di maggiore corrente non posso modificare la soglia in quanto il riduttore di tensione è settato a 600w e la resistenza quindi consumerà (e riscalderà) per questo settaggio -Situazione 3 in sostanza vorrei un prodotto che se ci sono 300w (o 400 o 1000 o 1500w) li invia alla resistenza in maniera dinamica a seconda della produzione in eccesso variabile del fotovoltaico. Mi pare di aver letto che Power Reducer.... Modula la potenza assorbita dal carico, per sfruttare l’energia disponibile senza prelevarne dalla rete ed io ho inteso che in sostanza cambiava la potenza assorbita dal carico a seconda di quanta energia in sorplus viene prodotta dal fotovoltaico. Come se qualcuno si metta a spostare la rotella dell'scr4000 in base al sorplus. Forse ho frainteso la frase ? Saluti
Leone2285 Inserita: lunedì alle 19:55 Segnala Inserita: lunedì alle 19:55 Per modulare la potenza di una resistenza devi variare la tensione ai suoi capi. Se non ho capito male tu hai un fotovoltaico senza accumulo e vorresti inviare il surplus di energia alla resistenza.
Luciano L. Inserita: lunedì alle 20:13 Autore Segnala Inserita: lunedì alle 20:13 Ciao , allora ho un impianto abbastanza articolato (4 inverter su linea monofase di cui 2 configurabili anche off grid mentre gli altri 2 sono normali inverter di stringa) . Vado verso i 20kw di pannelli Ho le batterie 16kwh ma volevo comunque usare la produzione di acqua sanitaria come "cuscinetto" o serbatoio di energia specie nel periodo invernale dove i consumi salgono e la produzione scende di molto. Come faccio a variare la tensione (e quindi il consumo) in maniera dinamica e legarla alla produzione in eccesso del fotovoltaico? Saluti
drn5 Inserita: lunedì alle 23:19 Segnala Inserita: lunedì alle 23:19 tu stai cercando un qualcosa del genere.
Ivan Botta Inserita: martedì alle 00:04 Segnala Inserita: martedì alle 00:04 43 minuti fa, drn5 ha scritto: tu stai cercando un qualcosa del genere. Controlla per favore il link, a me non funziona.
drn5 Inserita: martedì alle 01:26 Segnala Inserita: martedì alle 01:26 https://www.4-noks.com/autoconsumo/power-reducer-a-confronto/ il link per funzionare funziona.
Dumah Brazorf Inserita: ieri dalle 08:56 Segnala Inserita: ieri dalle 08:56 Non so se hai visto quanto costa anche il più semplice di quegli affari.
Adelino Rossi Inserita: ieri dalle 09:14 Segnala Inserita: ieri dalle 09:14 Quote Come faccio a variare la tensione (e quindi il consumo) in maniera dinamica e legarla alla produzione in eccesso del fotovoltaico? Ipotesi, imposta un campo di misura dell'energia in eccesso, l'energia che va in direzione della rete esterna, esempio 0 - 1KW. Misura con dispositivo di potenza, meter, direzionale l'energia nel campo 0-1KW uscita standard 0-10VDC o 4-20ma. Collega la potenza misurata, come variabile di ingresso ad un regolatore proporzionale PID con uscita PWM e comanda la resistenza tramite un SCR. E' solo una idea.
drn5 Inserita: ieri dalle 11:01 Segnala Inserita: ieri dalle 11:01 1 ora fa, Dumah Brazorf ha scritto: quanto costa 500€. Certo se te lo autocostruisci, avendone le competenze, lo fai con la metà o anche meno. Però devi saperlo fare.
Luciano L. Inserita: ieri dalle 13:18 Autore Segnala Inserita: ieri dalle 13:18 (modificato) Grazie innanzitutto per le risposte. In alto già parlavo di quel prodotto (Power Reducer) improponibile (ed ingiustificabile presso i clienti) come prezzo come già commentato da qualcuno . Non pensavo che si potessero mettere link. Faccio presente che mi occupo di termoidraulica in generale e impianti fotovoltaici e l'argomento mi interessa in quanto chiaramente sono aspetti legati tra di loro come appunto la sanitaria. Ora ho cercato in Cina sulle solite piattaforme ma trovo inverter che scaldano in sequenza 2 scaldabagni e similari ma niente schede come quella di cui parliamo. Se vi capita qualcosa linkate pure Quote Ipotesi, imposta un campo di misura dell'energia in eccesso, l'energia che va in direzione della rete esterna, esempio 0 - 1KW. Misura con dispositivo di potenza, meter, direzionale l'energia nel campo 0-1KW uscita standard 0-10VDC o 4-20ma. Collega la potenza misurata, come variabile di ingresso ad un regolatore proporzionale PID con uscita PWM e comanda la resistenza tramite un SCR. E' solo una idea. Le mie conoscenze di elettronica sono piuttosto basilari (meglio con la programmazione). L'idea che mi era venuta era quella di usare arduino come meter e muovere un motore passo passo collegato meccanicamente al potenziometro dell'SCR4000 , ma mi pare un'idea "rozza" . Posso direttamente importare i dati che provengono dall'inverter o meglio dal suo meter tramite pc ma poi rimane il cambiare l'assorbimento della resistenza in maniera dinamica. A livello funzionale fissare a seconda dei periodi il consumo di una resistenza in basso (tipo 600w) può essere valido ma si "spreca" (invio in rete) energia che potrebbe essere sfruttata meglio. Saluti Modificato: ieri dalle 13:19 da Luciano L.
Adelino Rossi Inserita: ieri dalle 15:32 Segnala Inserita: ieri dalle 15:32 Se tu vedi, tutte le applicazioni che regolano la temperatura in campo industriale cambiano l'assorbimento delle resistenze di riscaldamento in maniera dinamica, in funzione della temperatura misurata da una termosonda, pt100, o termocoppia e in base a un set point in gradi regolano. Se sostituisci la termosonda con il meter e imposti il set a zero il regolatore pilota la resistenza di conseguenza, ovvio, è solo una idea cui ci devi lavorare e valutare i costi. Se lavori con arduino fai in ingresso il meter, all'interno come software il regolatore e una uscita pwm tramite una unita scr regola la resistenza. Questo se vuoi lavorare come dici tu in modo proporzionale. ovvio che i costi devono essere valutati.
drn5 Inserita: ieri dalle 15:50 Segnala Inserita: ieri dalle 15:50 Capisco che 500€ possano essere una cifra importante (per alcuni) , più che altro forse ammortizzabili in tempi lunghi per lo scopo della applicazione. Arduino o Raspberry chiusi in una scatola autocostruita non sono però certo un prodotto che puoi proporre seriamente ai tuoi clienti. Prima di tutto per una questione tecnica (disturbi e affidabilità) e poi non per ultimo per una questione legale di sicurezza. Il prezzo a me sembra l'ultimo dei problemi. Però potrei sbagliarmi...
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