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Meglio piastra a induzione o cucina a gas?


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Inserita: (modificato)

Io invece la vedo così: a parità di costo/kWh o /mcubo di gas, se scaldassi un metro cubo di acqua per la pasta al mese alla stessa temperatura finale, chi vincerebbe sul costo totale? (E io non lo so, si fa solo per ragionare) 

 

A parità di numero di fuochi a gas o di piastre a induzione, chi vincerebbe sul costo del piano? (E qui non ci vuole molto...)

 

E sulla durata del piano, chi vincerebbe? Ovvio! 

 

Metto insieme questi numeri e mi calcolo il risultato. 

 

Non per nulla mi son comprato un piccolo piano portatile a una piastra a induzione dal cinese per 15€, e va che è una meraviglia, perfino fuori sul balcone col vento riesco a cucinare. 

Quando morirà ne prendo un' altra e via!

Modificato: da ALLUMY
Inserita:

Ciao @ALLUMY la mia domanda nasce anche dal fatto che frequentando il forum c'è qualche richiesta di riparazione dei piani a induzione mentre di fornelli a gas non tanto se ne sente parlare. 

A ciò può aggiungersi il fatto che ad oggi la diffusione dei piani a induzione sicuramente non ha superato quello a gas. 

Quello che io temo è che più persone si spostano verso una tecnologia meglio chi sta in alto può monopolizzare la gestione con un finale aumento dei costi per l'utente finale. 

Alessio Menditto
Inserita:

Queste discussioni che si allungano all infinito, dove sostanzialmente ognuno dice una cosa diversa, sono spassose quanto quelle dopo lo spoglio delle schede elettorali, dove tutti hanno vinto e nessuno ha perso…leone avevo premesso che la mia era una risposta unicamente da un punto di vista fisico, non entro in merito nel costo delle materie prime, ma qui ognuno manipola i dati come gli fa comodo, e come per i risultati elettorali hanno tutti ragione.

 

1 Kwatt/ora per scaldare la stessa quantità di acqua sia nell induzione che nel gas, NON È lo stesso Kwatt !!

Non lo è perché col gas ci sono le perdite di calore dovute alla fiamma che trasborda dal contenitore, che scalda le pareti del contenitore e quindi va sprecato.

Il Kwatt dell induzione ha minori di queste perdite, che in altre parole vuol

dire che c’è più calore disponibile per l’acqua e quindi fa prima a bollire!!

Far prima a bollire vuol dire che la casalinga di Voghera vede l’acqua bollire tot secondi o minuti PRIMA del gas, spegne la piastra PRIMA del gas, e quindi HA RISPARMIATO!

È talmente evidente, banale, ovvio che mi meraviglio stiamo ancora a discutere, ma siccome prevedo invece continueremo ad inventare teorie, mi metto comodo a leggere il seguito.

Leone2285
Inserita:

Di tempo ne risparmiera sicuramente ma di denaro non ne sarei così sicuro. 

La mia discussione partiva proprio da un ambito prettamente economico associato a persone che magari con difficoltà arrivano alla fine del mese. Certi vantaggi non tutti se li possono permettere. Per questo chiedevo un giudizio onesto a voi tecnici. 

Personalmente mi fa piacere che aldilà delle opinioni personali comunque il dibattito prosegua in modo civile. 

Alessio Menditto
Inserita:
4 minuti fa, Leone2285 ha scritto:

Di tempo ne risparmiera sicuramente ma di denaro non ne sarei così sicuro

Non sono d’accordo, non sono i secondi o minuti “una tantum”, ma la somma di un anno di secondi o minuti risparmiati che fa il risparmio.

Io vivo su un camper, in giro per l’Italia, carico il bombolone di gpl per cucinare una volta all anno, costo meno di 10 (dieci) euro/anno, e ci faccio tutti i giorni colazione pranzo e cena, per cui pure qui il “risparmio” è molto oggettivo.

8 minuti fa, Leone2285 ha scritto:

il dibattito prosegua in modo civile.

Ci pensano i moderatori…

Leone2285
Inserita:

 

 

Ai posteri l'ardua sentenza

DavideDaSerra
Inserita: (modificato)
2 hours ago, ALLUMY said:

Io invece la vedo così: a parità di costo/kWh o /mcubo di gas, se scaldassi un metro cubo di acqua per la pasta al mese alla stessa temperatura finale, chi vincerebbe sul costo totale? (E io non lo so, si fa solo per ragionare) 

 

Andresti patta,
1 m^3 (PCI 9kWh/m^3) al rendimento del fornello (40%) sono circa 3,5kWh termici,

gli stessi 3,5kWh termici, da induzione (rendimento 90%) richiedono 3,8 kWh elettrici

Ai prezzi che pago io adesso (0,9€/m^3 e 0,24€/kWh) avrei -> 0,9€ di gas e 0,24*3,5 = 0,85 con l'induzione.

Inoltre in un anno, per cucinare, i consumi sarebbero veramente minimi, quando mia nonna aveva il gas per solo la cucina, difficilmente superava i 20 m^3/anno.
 

Modificato: da DavideDaSerra
Inserita:

@Alessio Menditto il mio "intervento" era solo per trovare una risposta (che poi è arrivata) stando nelle premesse iniziali dell' op.

 

Certamente preferisco anch'io il sistema a induzione, la prima volta che l'ho provato  era molti anni fa in un incontro alla Cameo dove ci facevano cucinare alcuni loro prodotti, e dissi wow che figata!

Poi mi ero messo alla ricerca dei piani ad induzione per la mia nuova cucina ma i prezzi erano molto più alti rispetto ai piani a gas, al che ho desistito. Però a distanza di 20 anni quel piano ce l'ho ancora e non mi è manco saltato il generatore di scintilla 😉😄

(Scusate l'OT)

Alessio Menditto
Inserita:

No ma figurati, ma che si discuta che la fiamma non abbia più dispersione dell’induzione è quantomeno paradossale, la mia è una risposta “fisica”.

Leone2285
Inserita:
18 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

No ma figurati, ma che si discuta che la fiamma non abbia più dispersione dell’induzione è quantomeno paradossale, la mia è una risposta “fisica”.

Difatti non lo ha mai detto nessuno.

Alessio Menditto
Inserita:

Appunto, e se è ovvio, questa è la risposta che l’induzione, per forza, da un punto di vista di resa deve essere più alta del gas, senza se e senza ma.

Provare a dimostrare il contrario sarebbe inutile ma ci si prova comunque.

Leone2285
Inserita:
3 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Provare a dimostrare il contrario sarebbe inutile ma ci si prova comunque.

Scusami chi ha cercato di dimostrarlo in questa discussione?

Forse la colpa è mia a non aver posto una domanda più semplice: cosa consigliereste ad una persona vulnerabile da un punto di vista economico e che comunque ha già il gas in casa per scaldare l'acqua o per il riscaldamento? Secondo me un dubbio da un punto di vista prettamente economico c'è. È ovvio che da un punto di vista dell'efficienza energetica l'induzione abbia un efficienza migliore sempre che quell'energia utilizzata provenga da fonti rinnovabili.

 

 

Alessio Menditto
Inserita:

Se una cosa ha una resa più di un altra, questo è ovvio.

Se il costo di una energia è diverso dall’altra, questo pure è ovvio.

La forzatura sta nel dire che siccome l’elettricità costa di più, automaticamente allora tanto vale stare col gas che costa meno.

 

 

Alessio Menditto
Inserita:

In altre parole, siccome il gas costa meno dell elettricità, conviene sempre stare col gas a prescindere da tutti i ragionamenti.

Inserita:

Però è stato fatto un rapido conto nell' esempio del metro cubo di acqua per la pasta ed a quanto sembra i costi sono allineati. 

Inoltre ho aggiunto volutamente il discorso dei costi dei piani.

 

Ritengo, per inciso, ininfluente il fatto se un' energia provenga o no dalle rinnovabili, e qui non aggiungo altro (sono un complottista! 🤨)

Leone2285
Inserita:

È già dai primi post di  @DavideDaSerra che si era evidenziato un allineamento dei costi di cottura tra induzione e gas.

Per questo io avevo spostato il dibattito sui costi di gestione.

Da un lato è stata evidenziata una facilità di pulizia ed una velocità superiore nei tempi di cottura.

Dall'altro lato, sarà stata solo sfortuna, la facilità di rottura di questi dispositivi a induzione se rapportati con le vecchie cucine a gas.

Poi non è complottismo pensare di utilizzare energia elettrica prodotta magari col metano per poi ritrasformarla in calore sostenendo che sia la scelta migliore.

Ma ciò era stato superato dal fatto che adesso c'è un surplus di energia elettrica prodotta direttamente da fonti rinnovabili. Forse il discostare il costo dell'energia elettrica dalle fonti fossili avrebbe reso ancora più conveniente l'uso del piano a induzione. Ma siccome i soldi piacciono a chi gestisce il tutto l'uso di una forma di energia piuttosto che l'altra non diventa discriminante in senso assoluto. 

Molti tecnici sicuramente riescono a fare una scelta più oculata o anche solamente consapevole.

Mentre in molti scelgono un nuovo dispositivo solo perché fa status.

Il mio obiettivo era solo di fare uscire delle linee guida possibilmente semplici che lasciassero a chi legge una scelta libera e un po' più consapevole. 

 

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