paolo1983 Inserito: 23 ore fa Segnala Inserito: 23 ore fa (modificato) Ciao, vorrei mettere un contattore a monte della wallbox (monofase, 230V, la utilizzo al max a 18A ≃ 4KW ed è protetta con un differenziale classe b e magnetotermico da 20A). Il contattore lo "comanderei" con uno shelly EM che è già nel quadro. Vi chiedo un suggerimento su quale acquistare, ho il dubbio che possano avere problemi con un flusso di 18A continuo per 10-12 ore di fila. Stavo guardando questo schneider a9c20732. cosa ne pensate? La descrizione parla di corrente nominale è di 25 A per AC-7a e di 8,5 A per AC-7b: non so se per la wallbox devo fare riferimento a 7a o 7b, credo la prima, forse la 7b è per i motori a inverter? In ogni caso parla di corrente "nominale", qui si parla di 10-12 ore in modo continuativo... non vorrei avere problemi... Mi dite se è fattibile? Altrimenti rinuncio in partenza/cambio strategia. L'obiettivo è poter accendere/spegnere la wallbox da remoto Grazie Modificato: 23 ore fa da paolo1983
paolo1983 Inserita: 2 ore fa Autore Segnala Inserita: 2 ore fa Immagino che quanto ho chiesto non sia fattibile...
Livio Orsini Inserita: 1 ora fa Segnala Inserita: 1 ora fa (modificato) 21 minuti fa, paolo1983 ha scritto: Immagino che quanto ho chiesto non sia fattibile... No, in teoria è fattibilissimo. Il problema è solo pratico, ovvero realizzare il comando in modo che sia affidabile. Però non è questa la tua richiesta. Per capire se si deve considerare che il contattore lavori in regime di 7A oppure 7B bisognerebbe conoscere lo stadio d'ingresso della wall box di ricarica. Io partirei dal presupposto che non si può considerare di tipo puramente resistivo, ovvero con cosphi prossimo a 1. Io preferisco considerare la funzione 7B, con cosphi probabilmente negativo, se l'ingresso è di tipo prevalentemente capacitivo. 21 ore fa, paolo1983 ha scritto: ho il dubbio che possano avere problemi con un flusso di 18A continuo per 10-12 ore di fila. .....La descrizione parla di corrente nominale è di 25 A per AC-7a e di 8,5 A per AC-7b: Il problema non sono i 18A continui, il vero problema è nel momento in cui il commutatore commuta, aprendo o chiudendo il circuito. È in quel momento che i contatti si usurano. Se la wall box ha un dispositivo che limita la corrente di carica dei condensatori (in rush current) non ci dovrebbero essere problemi, perchè si suppone che l'apertura avvenga al termine della carica, quindi con valori di corrente molto bassi. Per dare un parere basato su dati certi, e non su impressioni, si dovrebbe conoscere le specifiche tecniche relativo all'ingresso della stazione di ricarica. Modificato: 1 ora fa da Livio Orsini
paolo1983 Inserita: 1 ora fa Autore Segnala Inserita: 1 ora fa (modificato) 23 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: No, in teoria è fattibilissimo. Il problema è solo pratico, ovvero realizzare il comando in modo che sia affidabile. Però non è questa la tua richiesta. Per capire se si deve considerare che il contattore lavori in regime di 7A oppure 7B bisognerebbe conoscere lo stadio d'ingresso della wall box di ricarica. Io partirei dal presupposto che non si può considerare di tipo puramente resistivo, ovvero con cosphi prossimo a 1. Io preferisco considerare la funzione 7B, con cosphi probabilmente negativo, se l'ingresso è di tipo prevalentemente capacitivo. Il problema non sono i 18A continui, il vero problema è nel momento in cui il commutatore commuta, aprendo o chiudendo il circuito. È in quel momento che i contatti si usurano. Se la wall box ha un dispositivo che limita la corrente di carica dei condensatori (in rush current) non ci dovrebbero essere problemi, perchè si suppone che l'apertura avvenga al termine della carica, quindi con valori di corrente molto bassi. Per dare un parere basato su dati certi, e non su impressioni, si dovrebbe conoscere le specifiche tecniche relativo all'ingresso della stazione di ricarica. Ciao Livio, grazie per la risposta. Faccio una premessa: non sono così particolarmente esperto. Detto questo forse mi sono dimenticato un dettaglio importante: il contattore NON mi serve per avviare o stoppare la carica, ma per "accendere" e "spegnere" la wallbox, ovvero fare "automaticamente" quello che attualmente faccio manualmente alzando o abbassando il magnetotermico. Una volta "accesa" (assorbimento di pochissimi watt, nell'ordine di 1 o 2), si è pronti alla carica, quindi solo a questo punto viene collegato il cavo di ricarica all'auto e, dopo che wallbox e automobile dialogano, parte la carica a 16-18 ampere. Una volta terminata la carica, la wallbox smette di erogare corrente alla macchina e solo dopo averla scollegata dall'automobile, provvederei a spegnerla attraverso il contattore, ovvero in un momento in cui non sta erogando. Non so se mi sono spiegato. Tutto questo mi occorre perchè la wallbox sta in cortile e il quadro nel sotterraneo e l'automatismo mi evita di scendere e salire. ma se comporta rischi/problemi sta così com'è. Quindi ricapitolando il contattore NON mi serve per avviare o stoppare la carica ma per "accendere/spegnere" la wallbox. Detto questo, rimane il problema del 7a/7b oppure quello è relativo solo allo "spunto" nel momento in cui si apre/chiude il contatto? Sulle altre cose che mi hai chiesto non sono così esperto da conoscere lo stadio di ingresso della wallbox. è una EASYWALLBOX non saprei nemmeno che dettagli tecnici cercare sul manuale. Se la cosa genera rischi/pericoli, ripeto, sta così com'è. Avendo già uno shelly em la parte di controllo sarebbe banale Modificato: 1 ora fa da paolo1983
Livio Orsini Inserita: 1 ora fa Segnala Inserita: 1 ora fa 8 minuti fa, paolo1983 ha scritto: Non so se mi sono spiegato. Si è chiaro. In questo caso non ci sarebbero problemi ad usare quel contattore. 9 minuti fa, paolo1983 ha scritto: Detto questo, rimane il problema del 7a/7b oppure quello è relativo solo allo "spunto" nel momento in cui si apre/chiude il contatto? La classificazione fa sempre riferimento alla commutazione perchè questo è il momento di massimo stress per i contatti. Durante le operazioni stazionarie, ovvero con cantatti chiusi, l'unico paramentro che determina se il contattore è adatto all'impiego è la corrente massima ammissibile sui contatti ma, in questo caso, non ci sono problemi. Un contattore dimensionato in modo 7A ed impiegato in modalità 7B consumerà i contatti molto più rapidamente, e la sua vita sarà di molto inferiore alla vita minima certificata. Mentre un eventuale impiego eccezzionale, una tantum, con apertura e/o chiusura con carico massimo eccedente il limite di 7B, stressa si i contatti ma non dovrebbe degradarn e l'efficienza in modo significativo.
paolo1983 Inserita: 38 minuti fa Autore Segnala Inserita: 38 minuti fa (modificato) 24 minuti fa, Livio Orsini ha scritto: Un contattore dimensionato in modo 7A ed impiegato in modalità 7B consumerà i contatti molto più rapidamente, e la sua vita sarà di molto inferiore alla vita minima certificata. Mentre un eventuale impiego eccezzionale, una tantum, con apertura e/o chiusura con carico massimo eccedente il limite di 7B, stressa si i contatti ma non dovrebbe degradarn e l'efficienza in modo significativo. Grazie Livio, se ho capito bene il problema si porrebbe se "aprissi" il contattore mentre la macchina sta caricando, interrompendo bruscamente la ricarica (o viceversa). Mentre avviando la carica o interrompendola quando il contattore è "stazionario" ovvero gia "chiuso", non ci sono problemi, in questa circostanza 7a o 7b detta "terra terra" non importano; quello che conta sono i 25A massimi. Domanda: non ha senso prenderlo più "grande", tipo da 32A o 40A? Un 25A tiene senza problemi un carico da 20A per ore e ore senza scaldarsi eccessivamente? Grazie ancora di tutto. PS quello che ho visto (schneider a9c20732) dovrebbe essere, per quanto a me noto, un buon prodotto, non è una cinesata, giusto? Ormai purtroppo su amazon si trova il peggio del peggio...senza regole. Oppure... mi consigli un altro marchio? Grazie ancora, una buona giornata. Paolo Modificato: 36 minuti fa da paolo1983
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