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Miglior utilizzo impianto con pompa di calore


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Buonasera a tutti,

Ho un immobile in classe B, vivo in Toscana, con un impianto con pompa di calore, accumulo e fancoil, uno per ogni stanza. 
L'intero impianto è gestito da un termostato centrale (in modalità on/off) che fa attivare la PdC quando la temperatura in casa scende sotto a quanto impostato.

Solitamente tengo 18 fuori casa e 18.5 in casa, con un differenziale termico di 0,5 (l'impianto lavora fino a +0,5 rispetto al desiderato, e riparte una volta andato sotto la temperatura impostata).

Mi sono accorto però che ogni 2 ore la PdC si attiva alla sua massima potenza, consumando 1/1,3 kwh, per poi, una volta raggiunta la temperatura, spengersi e lasciar andare l'acqua riscaldata fin quando è disponibile. 

Ho notato anche che quando la temperatura è impostata a 18, la PdC si accende, comincia a portare su la temperatura dell'acqua, ma arrivata ai 40 gradi circa la casa ha raggiunto l'obiettivo e spenge la PdC, e la temperatura dell'acqua di mandata crolla vertiginosamente. Un po' meglio quando imposto a 18.5. 

Quando la PdC si spenge e finisce l'acqua calda prodotta, sta per un po' senza accendersi, così da portare l'acqua in circolo a temperature abbastanza basse (20-25 gradi), così che quando si riaccende deve riportarla almeno a 30 gradi (temperatura minima di avvio dei fancoil).

Come posso impostare l'impianto in modo da evitare i picchi di consumi? 

Considerate anche che ho dei lavori da ristrutturazione sotto casa, quindi la resa termica della casa lascia al momento a desiderare, nonostante il cappotto esterno.

Nei prossimi giorni tornerà il tecnico e vediamo che cosa mi consiglia.

Grazie a tutti

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