frog12 Inserito: giovedì alle 18:39 Segnala Inserito: giovedì alle 18:39 (modificato) Buonasera, Ho un impianto anni 80/90, che è così composto: contatore, subito dopo c’è un magnetotermico da 25a dal quale poi parte un filo che corre sottoterra in giardino per poi collegarsi al quadro elettrico di casa (circa 10 metri) che ha un differenziale da 25a, ma non è qui il problema perché scatta solo in caso di malfunzionamenti, almeno quelle due volte che è scattato. A casa ho tutto elettrico, non c’è il gas, quindi ho induzione autolimitato a 2500 watt, due condizionatori in pompa di calore (circa 900 watt l’una quando scaldano), forno tradizionale e due boiler (1350 watt ognuno quando scaldano), principalmente sono queste le cose “consumose”, frigorifero (ma non credo consumi molto). Alle volte mi scatta la corrente del magnetotermico da 25a (quello tra contatore e quadro elettrico), spulciando su Internet credo di aver capito che questo magnetotermico stacca a 5.750 watt, quindi volevo capire per usare tutti i 6,5 kw di fornitura cosa posso fare? Se mi faccio sostituire questo magnetotermico con uno da 28a o 30a (non ne trovo però in commercio, ho visto che da 25 si va a 32a, ma credo sia troppo) risolverei il problema? Oppure devo fare a meno di qualche elettrodomestico? Le pompe di calore sono essenziali per scaldare la casa e stessa cosa i boiler che uso per acqua calda, doccia ecc. Non so se il cavo tra questo magnetotermico e il quadro elettrico sia da 4 o da 6 mm, nel caso fosse da 4, devo farmi cambiare anche il cavo con uno da 6 mm? Grazie. Modificato: giovedì alle 18:40 da frog12
Marco Fornaciari Inserita: giovedì alle 21:54 Segnala Inserita: giovedì alle 21:54 Devi installare interruttori da 32 A, sempre se a monte hai fili con sezione almeno 6 mmq, meglio 10 mmq se la lunghezza totale è almeno 15 m. Con 6 kW contrattuali hai a disposizione fino a 7,8 kW per 3 ore, pertanto la sezione dei fili diventa di primaria importanza. Ma ancora meglio sarebbe, anzi se ci metti mano dovresti metterlo a norme in questo modo: A- subito dopo contatore MTD 40 A con corrente differenziale 300/500 mA ritardato B- fili da 10 mmq C- quindi in casa con centralino con interruttore principale solo magnetico da 40 A dal quale di dipartono più linee D- ogni linea a valle dell'interruttore del punto C con adeguato MTD 10-16-20 A e corrente differenziale 30 mA instantaneo. Ma ritengo che un sopraluogo di un progettista abilitato sia necessario.
reka Inserita: ieri dalle 07:02 Segnala Inserita: ieri dalle 07:02 se hai un 6kW con tolleranza fino a 8kW direi che farei come dice Marco salvo, al punto C, mettere un sezionatore per poi dividere le linee ne modo più comodo con MTD e/o differenziali puri accompagnati a magnetotermici. Scegli bene il tipo di differenziale poi. non mi piace il C40 come generale perchè non avrebbe selettività con quello al contatore.
Marco Fornaciari Inserita: ieri dalle 08:17 Segnala Inserita: ieri dalle 08:17 La selettività lato magnetico è difficile da ottenere in qualsiasi installazione con interruttori a taratura fissa, qualcosa si riesce a fare con gli interruttori oltre 100/120 A completamente regolabili. Lo MTD vicino al contatore di fatto protegge solo il montante, e in minima parte il centralino. Il magetico puro serve solo a isolare tutto il centralino e a intervenire in caso di guasto a uno degli interruttori subito a valle: un MT non fa male, ma è sprecato, magari non si trova immediatamente. Le vere protezioni dell'impianto sono i singoli MTD delle varie linee che vanno alle utenze. Quindi due C40 vanno più che bene, si mettono solo interruttori con correnti minori se i centralini sono più di uno e gestiscono ognuno parte delle utenze (come ho ho io). Ma ribadisco, in ogni caso con quel tipo di impianti serve un progettista; anche perché l'impianto è si limitato a 6 kW come fornitura contrattuale, ma di fatto ne può gestire fino a quasi 8, pertanto servirebbe il progetto stilato da tecnico abilitato, senza progetto il limite come da norme è 6,6 kW (10% in più).
Microchip1967 Inserita: ieri dalle 14:09 Segnala Inserita: ieri dalle 14:09 7 ore fa, reka ha scritto: non mi piace il C40 come generale perchè non avrebbe selettività con quello al contatore. Da una parte hai ragione, dall'altra se metti un sezionatore ti incasini non poco nella certificazione del quadro perchè devi considerare la somma di tutti i valori nominali degli interruttori a valle (pensando di usare la 23-51) Piuttosto un MT da 50A, cosi' rimani all'interno dei parametri (devi comnuque fare il calcolo della sovratemeperatura)
Microchip1967 Inserita: ieri dalle 14:11 Segnala Inserita: ieri dalle 14:11 (modificato) 5 ore fa, Marco Fornaciari ha scritto: Ma ribadisco, in ogni caso con quel tipo di impianti serve un progettista; anche perché l'impianto è si limitato a 6 kW come fornitura contrattuale, ma di fatto ne può gestire fino a quasi 8, pertanto servirebbe il progetto stilato da tecnico abilitato, senza progetto il limite come da norme è 6,6 kW (10% in più). Solo una precisazione: il progetto e' SEMPRE obbligatorio (art. 5 comma 1 DM37/2008). Cambia solo chi lo firma (responsabile tecnico sotto i limiti dimensionali, professionista iscritto all'albo sopra i limiti) Modificato: ieri dalle 14:14 da Microchip1967
Maurizio Colombi Inserita: 17 ore fa Segnala Inserita: 17 ore fa 21 ore fa, Marco Fornaciari ha scritto: in ogni caso con quel tipo di impianti serve un progettista; anche perché l'impianto è si limitato a 6 kW come fornitura contrattuale, ma di fatto ne può gestire fino a quasi 8, pertanto servirebbe il progetto stilato da tecnico abilitato, senza progetto il limite come da norme è 6,6 kW (10% in più). Non penso proprio, la fornitura contrattuale è solo quella che fa fede. Penso che sia ben chiaro...
click0 Inserita: 14 ore fa Segnala Inserita: 14 ore fa 2 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto: a fornitura contrattuale è solo quella che fa fede. vero ma se dimensioni un impianto, il dimensionamento è strettamente legato al "fornitura" non è che se specifichi in qualche carta un "fornitura max 6kw" questo ti permetta di dimensionare l'impianto per 10 o 15 kw...
Maurizio Colombi Inserita: 13 ore fa Segnala Inserita: 13 ore fa 1 ora fa, click0 ha scritto: ti permetta di dimensionare l'impianto per 10 o 15 kw... Certo, posso dimensionare l'impianto per qualsiasi potenza, ma se il contratto di fornitura è 6kW, non serve il progetto. Punto.
click0 Inserita: 13 ore fa Segnala Inserita: 13 ore fa 2 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: ma se il contratto di fornitura è 6kW domanda... che controllo ha il "progettista" sul contratto di fornitura ?
Maurizio Colombi Inserita: 12 ore fa Segnala Inserita: 12 ore fa 1 ora fa, click0 ha scritto: che controllo ha il "progettista" sul contratto di fornitura ? Su cosa si basa il progettista per progettare l'impianto?
click0 Inserita: 11 ore fa Segnala Inserita: 11 ore fa 4 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: Su cosa si basa il progettista per progettare l'impianto? sugli assorbimenti interni...
Maurizio Colombi Inserita: 11 ore fa Segnala Inserita: 11 ore fa 18 minuti fa, click0 ha scritto: sugli assorbimenti interni... Certamente! Convinto tu🤷.
click0 Inserita: 11 ore fa Segnala Inserita: 11 ore fa 5 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: Certamente! ci mancherebbe indentifichi il carico e con quello parti a dimensionare a ritroso l'impianto
Maurizio Colombi Inserita: 8 ore fa Segnala Inserita: 8 ore fa (modificato) Non mi interessa un fico secco far cambiare idea alla gente, spendo già abbastanza risorse a voler mettere nella testa i rudimenti della realizzazione di impianti elettrici ad un'orda di ragazzini in piena crisi esistenziale, figuriamoci se mi metto anche a far cambiare idea a persone che già conoscono, o meglio credono di conoscere, tutto lo scibile su questo argomento. Sono solamente contrariato dal fatto che, come sempre quando vogliamo mettere i puntini sulle "i" che ce li hanno già di default, si siano cercate tutte le scuse buone e non buone per intavolare una discussione insensata, finalizzata a se stessa e, a mio modesto parere, senza una logica. Ma analizziamo per bene la situazione: tutto è partito da questa frase Il 05/12/2025 alle 09:17 , Marco Fornaciari ha scritto: anche perché l'impianto è si limitato a 6 kW come fornitura contrattuale, ma di fatto ne può gestire fino a quasi 8, pertanto servirebbe il progetto stilato da tecnico abilitato, Per precisare le cose, mi sono permesso di sottolineare che, secondo il D.M. 37/08, la potenza contrattuale è quella che stabilisce l'esigenza o meno di un progetto redatto da tecnico abilitato. E questo non l'ho inventato io questa mattina. La potenza contrattuale la si richiede in base a calcoli realizzati, in prima ipotesi, dalla persona designata a realizzare l'impianto elettrico. Se poi l'ente distributore, il venditore, Giuseppe o Maria... hanno una generosità innata, tanto da voler regalare il 10% in più della potenza e se gli apparecchi sono tarati per gestire un intervento delle limitazioni per un ulteriore 10% a tempo determinato, non sono affari di chi realizza e/o progetta impianti elettrici. E questo non l'ho inventato io nei giorni scorsi. Quindi, stabilito in base a 2 ore fa, click0 ha scritto: il carico e con quello parti a dimensionare a ritroso l'impianto che servo 6 kW di fornitura per "mantenere in vita" un impianto elettrico, si fa la richiesta per una potenza di 6Kw, si realizza l'impianto e lo si collega al punto di fornitura, lasciando il "tecnico abilitato" a calcolare impianti elettrici che richiedono una potenza contrattuale da 6001 W in avanti. Tutto questo perchè la potenza contrattuale "richiesta" è di 6kW, nessuno richiede più del dovuto. E neppure questo ho inventato io. Ribadisco, riscrivo e confermo fino alla fine dei miei giorni: "se poi l'ente distributore, il venditore, Giuseppe o Maria... hanno una generosità innata tanto da voler regalare il 10% in più della potenza e se gli apparecchi sono tarati per gestire un intervento delle limitazioni per un ulteriore 10% in più, a tempo determinato, non sono affari di chi realizza e/o progetta impianti elettrici." E neppure miei. Avevo sentito lo stridio delle unghie sullo specchio, ho lasciato che il corpo si adagiasse al pavimento ed ora ho detto come stanno le cose, come le vedo e, soprattutto, quello che penso e che metto in pratica da quasi 40 anni, dopo di che passo e chiudo; ai posteri l'ardua sentenza. Modificato: 8 ore fa da Maurizio Colombi
Livio Orsini Inserita: 8 ore fa Segnala Inserita: 8 ore fa 23 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: Per precisare le cose, mi sono permesso di sottolineare che, secondo il D.M. 37/08, la potenza contrattuale è quella che stabilisce l'esigenza o meno di un progetto redatto da tecnico abilitato. 👍Carta canta e villan dorme.😉
click0 Inserita: 3 ore fa Segnala Inserita: 3 ore fa 5 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto: La potenza contrattuale la si richiede in base a calcoli realizzati, in prima ipotesi, dalla persona designata a realizzare l'impianto elettrico. un interruttore da 25A a che corrente apre?
Maurizio Colombi Inserita: 53 minuti fa Segnala Inserita: 53 minuti fa 2 ore fa, click0 ha scritto: un interruttore da 25A a che corrente apre? Che curva?
click0 Inserita: 51 minuti fa Segnala Inserita: 51 minuti fa 1 minuto fa, Maurizio Colombi ha scritto: Che curva? in termica...
Maurizio Colombi Inserita: 51 minuti fa Segnala Inserita: 51 minuti fa (modificato) Quando hai un'attimo di tempo, prova a riguardarti questa discussione... Credo che sia la cosa più bella che esista sulla terra. P.S. in ogni modo, tanto per rispolverare i miei esperimenti, che non sono paragonabili a quelli che faceva Mirco, un C25 regge tranquillamente un appartamento con una fornitura da 6kW. Buonanotte, alla prossima! Modificato: 43 minuti fa da Maurizio Colombi
click0 Inserita: 40 minuti fa Segnala Inserita: 40 minuti fa (modificato) 13 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: Che curva? 11 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: . si parla di intervento per sovraccarico perchè chiedere che tipo di curva?? le componenti termiche di interuttori di pari marca e modello sono sovraponibili nel tratto iniziale anche per curve di intervento diverse... ribadisco a che corrente termica apre un interruttore magnetoremico ? Modificato: 39 minuti fa da click0
Maurizio Colombi Inserita: 28 minuti fa Segnala Inserita: 28 minuti fa 4 minuti fa, click0 ha scritto: ribadisco a che corrente termica apre un interruttore magnetoremico ? Caro mio, io lo so, perchè dovrei dirlo a te? Forse perchè 8 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto: come sempre quando vogliamo mettere i puntini sulle "i" che ce li hanno già di default, si siano cercate tutte le scuse buone e non buone per intavolare una discussione insensata, finalizzata a se stessa e, a mio modesto parere, senza una logica. come sei solito fare? Hai ragione, così sei contento e mi fermo qui. P.S. leggi bene il commento che ho corretto mentre stavi scrivendo d'impulso la risposta al mio commento con il solo punto. Quanto vorrei che "riapparisse" Mirko... romagnolo, simpatico, spregiudicato e talmente sicuro delle sue esperienze da mandare a "fare la cacca" chiunque. Buonanotte.
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