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pdc con caloriferi in zona sud italia climatica c


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Inserita: (modificato)
58 minuti fa, Francesco Pen ha scritto:

Come si comporta la pdc sui caloriferi?

passa ad un sistema split

Modificato: da click0
Inserita:

Con un impianto di riscaldamento in alluminio sovradimensionato collegato a un idro ho caldo in tutta la casa compreso i due bagni che con gli split non raggiungerei e poi il caldo comunque sarebbe diverso.

Quello che emana un calorifero non è minimamente paragonabile a un caldo emesso da degli split.

Attualmente l’acqua dei caloriferi e impostata a 53 gradi e la casa è bella calda con solo 12 ore di accensione al giorno, dalle 8:00 la mattina alle 20:00 la sera.

Consumo due sacchetti di pellet al giorno.

Se con 2.000,00 riuscissi a comprare una pdc come linkata da collegarci i caloriferi e raggiungessi lo stesso risultato, sarei molto contento (l’acs ce l’ho collegata a un boiler elettrico).

Ovviamente sperando di consumare meno di corrente rispetto ai due sacchetti di pellet (5,70 a sacchetto).

Grazie 

Inserita:
38 minuti fa, Francesco Pen ha scritto:

Ovviamente sperando di consumare meno di corrente rispetto ai due sacchetti di pellet

quindi hai 30 kg di consumo di pellet al giorno

che sono circa 30x4,8 >> 144 kWh di energia termica

ipotizziamo circa 0.90 rendimento di combustione >> 129kWh termici al  giorno di energia che metti in ambiente

ora anche se la pompa rende anche un ipotetico COP 4 (con acqua a 50° e temperatura esterna anche di più di 15° la vedo dura)

otterrai circa un consumo 32 kWh di energia elettrica al giorno per ottenere lo stesso riscaldamento...

 

ti monti 4 split, che è più semplice montarli, rendono un po' di più e ti fanno pure fresco

Inserita:

beh insomma, anche fosseso 30kWh al giorno sarebbe un costo simile ai due sacchetti di pellet, e non dovrebbe portarli sulla spalla 😀

Inserita:
16 minuti fa, reka ha scritto:

insomma, anche fosseso 30kWh al giorno sarebbe un costo simile ai due sacchetti di pellet,

ma c'è il COP di mezzo che è sempre abbastanza aleatorio

COP 3 e avresti 43 kWh(e) giorno

Inserita:

Vi ringrazio, leggervi è un piacere. 
Ripeto, mettere gli split nonostante ho predisposizioni per un trial nelle tre stanze e un mono in sala, non mi rappresenta la soluzione ideale, avrei i due bagni sempre freddi insieme ad antibagno e corridoio e alla fine con lo spostamento d’aria non si ha la casa calda omogeneamente quindi non è il massimo.

Restando sul discorso pdc e con dati tecnici alla mano visto che masticate entrambi la materia, potrebbe essere la soluzione la pdc del link!?

Anni fa era impensabile di comprarla a quella cifra e a dire la verità ne ho trovate anche a meno, tipo 1.190,00 delle stessa dimensione ma non di marca così blasonata.

Ci tengo a precisare che io in questa casa ho solo 3kw e come già detto l’acqua calda la ricavo da uno scaldabagno elettrico.

Grazie 

Francesco Pen
Inserita:

Stamattina ho chiamato ‘idraulico che mi ha fatto l’impianto e gli ho accennato quello che voglio fare.

Personalmente lui non ha mai messo una pompa di calore collegata ai caloriferi in alluminio ma sempre su impianto radiante.

Si ricordava che i caloriferi li ha messi molto sovradimensionati e che scalfo casa con l’acqua della idropelet impostata su 53 gradi, ma non mi garantisce lo stesso confort con la pdc.

Di voi qualcuno qui ha montato un pdc su caloriferi?

 

 

Alessio Menditto
Inserita:

Il fatto è che una pdc non può raggiungere temperature di mandata come una caldaia, se un termosifone richiede 60, 65 o più gradi, la pdc non ci arriva nemmeno nella fantasia, oltre che non ha senso farla lavorare al limite.

Se invece le si chiede temperature più basse, appunto quella da mandare nel pavimento radiante, va benissimo.

Inserita:

se la stufa a 53# ce la fa nei periodi più freddi (gennaio/febbraio) allora anche la PDC ce la fa, oltretutto ormai ce ne sono di studiate apposta per l'utilizzo con i termosifoni.

 

sicuramente, vista l'ammissione dell'idraulico, è meglio informarsi prima con qualcuno che le conosce.

 

Francesco Pen
Inserita:

Si, queste me l'ho sentito sulle nuove pdc, se non erro fino a 70° giusto @reka?

Alessio Menditto
Inserita:

Con compressori “in cascata” ( cioè l’uscita di uno è l’entrata dell’altro) ci si può arrivare, sono macchine molto complesse, costose, i problemi eventuali si moltiplicano per due e le rese calano, siamo di fronte secondo me al solito specchietto per le allodole, cioè complicarsi inutilmente la vita per fare con dei frigoriferi quello che la caldaia fa ad occhi chiusi molto piu semplicemente.

Inserita:
25 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Con compressori “in cascata”

di solito sono compressori con iniezione, quindi non hai quasi mai il doppio compressore

la resa comunque aumenta non cala (resa energia che entra Vs energia termica che esce)

 

il problema resta il COP

vuoi consumare poca corrente e scaldarti ? (questo per risparmiare)

direi che è abbastanza complicato lavorando con acqua molto calda (sopra i 45 /50à)

motivo per cui le pompe di calore si accoppiano bene con impianti a pavimento

 

tanto per portare qualche dato  tabella rendimenti di macchina in R290 (con tutte le limitazioni del caso)

r290.thumb.jpg.14d6087042b54e69e1838fb978a5303f.jpg

Alessio Menditto
Inserita:

Siccome mi piace andare con quello che ho studiato, questa dell iniezione non l’avevo letta, dai miei studi sia per andare molto in basso che per salire molto in alto, sapevo si usavano compressori appunto in cascata, dove le rese purtroppo non possono mai essere come quelle di uno solo

ma meno, studierò volentieri questa storia dell iniezione.

Ma siccome mi sembra un po' strano, ho trovato a catalogo il Daikin che li ha effettivamente in cascata, come si fa solitamente per raggiungere temperature vertiginose, se hai degli schemi con l'iniezione postali che li studio perché mi interessa e non l'ho mai sentito (sono un po' fuori dal giro da tempo)

 

,https://www.daikin.it/content/dam/document-library/catalogues/heat/air-to-water-heat-pump-flex-type/ekhts-ab/ECPIT10-727_Daikin Altherma Flex Type_Catalogues_Italian.pdf 

Inserita:
4 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

il Daikin

e altri ( anche li, non è cosa nuova)

 

comunque non sono due compressori in serie

sono due circuiti indipendenti fatti lavorare con uno stadio intermedio dove l'alta pressione del circuito di bassa temperatura e anche l'evaporatore del circuito di alta temperatura

 

28 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

non l'ho mai sentito

non è che ci sia tanto da studiare

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Alessio Menditto
Inserita:

Ho detto in cascata subito, ho scritto in serie mi sono sbagliato, ma l’avevo scritto prima 

1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Con compressori “in cascata” ( cioè l’uscita di uno è l’entrata dell’altro)

per l’iniezione me lo leggo bene, ma non ho capito quindi se queste pdc speciali sono più con due compressori o con l’iniezione.

E comunque per tornare in tema, questo della Daikin costa un botto, ha senso metterlo in un semplice appartamento dove basta una caldaia? 
Perchè è questa la domanda da farsi, il gioco vale la candela?

Inserita: (modificato)
23 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

questa la domanda da farsi, il gioco vale la candela?

al solito, bisognerebbe non fare sempre "di tutta l'erba un fascio" e ragionare sempre caso per caso a pro e contro

 

con un sistema simile (al daikin) di altra marca ci ho fatto un b&b 7 camere + parti comuni (impianto espansione diretta 3 tubi, quindi a recupero termico, con produzione alta temperatura destinata ad ACS)

a conti finiti costava un 10% in meno di fare impiantistica tradizionale (caldaia acs+riscaldamento e condizionamento)

questo sul "nuovo" (ristrutturazione "pesante" e rifacimento totale impianti)

 

vale la candela nel "Nostro" caso ?!

a mio avviso, no

(anche non prendendo in considerazione la mancanza di "dati" del caso in questione)

Modificato: da click0

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