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NET HomePLC (impianto legacy) – interfacciamento da esterno


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Ciao a tutti, ho un impianto civile basato su NET HomePLC, installato 10 anni fa, che oggi funziona regolarmente come impianto tradizionale (luci e dimmer operativi, nessuna automazione attiva).

 

L’impianto è stato realizzato con componenti NET Building Automation (HomePLC, moduli I/O, dimmer) ed è presente anche un ETM3 (Ethernet / RS485 Converter). So che l'azienda non è più operativa, e che la gamma oggi è riconducibile a CLE Building Automation; l’impianto esistente è però stabile e non intendo modificarlo.

 

La configurazione PLC e la parte impiantistica restano in carico all’elettricista.

 

Il mio obiettivo è esclusivamente sperimentale e non invasivo, in particolare:

  • inviare comandi ON/OFF e livelli dimmer

  • leggere lo stato delle uscite

  • sviluppare una UI e integrazioni software esterne

 

Non mi interessa riprogrammare il PLC né alterare la logica esistente. Mi interessa capire se è previsto un accesso “supportato” ai comandi, anche solo a livello di protocollo. Il software di integrazione lo sviluppo autonomamente.

Le mie domande:

  1. L’ETM3 espone Modbus TCP standard su Ethernet o utilizza solo protocolli proprietari?

  2. È possibile leggere/scrivere I/O dall’esterno senza modificare la configurazione del PLC?

  3. Qual è il modo corretto/previsto per interfacciarsi a un HomePLC da server?

  4. In alternativa, è prassi affiancare un gateway Modbus TCP esterno per questo tipo di integrazioni su impianti "legacy"?

 

Grazie a chi può condividere esperienze o indicazioni tecniche, e buone feste!

luca_flux
Inserita:

Aggiornamento: dato che in questi giorni sono in ferie e avevo del tempo libero, mi sono dedicato a fare un po’ di reverse engineering sul mio impianto, cercando anche di evitare di disturbare l’elettricista durante le festività.

 

Sono riuscito a realizzare un’integrazione con Home Assistant in modo completamente non invasivo. Leggendo altri post su questo forum (in particolare il thread Revisionare mio impianto) e facendo diversi test pratici, ecco cosa ho scoperto:

 

Protocollo ETM3
L’ETM3 non espone Modbus TCP standard, ma Modbus RTU incapsulato su UDP (porta 5600). Non si possono usare quindi librerie TCP, è stato necessario sviluppare un client che parla in maniera "raw" via UDP.

 

Accesso I/O – osservazioni pratiche

La lettura dello stato funziona in modo affidabile tramite holding registers, nel mio caso:

  • registro 200 per le uscite del master EPLC2U
  • registro 201 per il modulo slave EMXY16

Invio comandi: nei miei test i registri risultano read-only, a differenza di quando indicato da forzalaquila e ilgio80 nel thread sopra citato. L’unico metodo funzionante è l’uso dei coil con logica rising edge: scrittura ON => attesa ~100 ms => OFF. In pratica riesco a generare un evento, non a forzare uno stato.

 

Comportamento EMXY16
I coil del master rispondono immediatamente. I coil associati allo slave EMXY16 invece rispondono in modo intermittente (circa 20% dei casi).

 

Ho risolto momentaneamente implementando una logica di retry:

  • lettura stato iniziale
  • invio impulso
  • attesa ~200 ms
  • rilettura stato
  • retry se lo stato non cambia

Con questa strategia arrivo a 100% di affidabilità in pochi tentativi (4/5 in media)

 

Perché succede? Non ho una risposta. È possibile che il ladder del master sovrascriva eventi troppo rapidi o che ci siano timing interni sul bus? Potrebbe anche dipendere dalla configurazione specifica dell’impianto...

 

Soluzione finale

Ho sviluppato un bridge MQTT che:

  • effettua polling dello stato
  • riceve comandi da Home Assistant
  • gestisce automaticamente i retry
  • supporta MQTT Auto Discovery (così non devo aggiungere manualmente le entità ad Home Assistant)

Architettura:

Home Assistant <==> MQTT <==> Worker <==> Modbus RTU/UDP <==> ETM3 <==> PLC

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Il tutto è completamente disaccoppiato e containerizzato, gira su un NUC affianco a Home Assistant, senza modifiche all’impianto esistente.

 

Per ora mi fermo qui, nei prossimi giorni continuerò con qualche test aggiuntivo e dopo le feste mi confronterò con l’elettricista che ha realizzato l’impianto. Buon fine anno a tutti!

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