giuseppe1963 Inserito: 9 settembre 2006 Segnala Inserito: 9 settembre 2006 (modificato) Buona sera, da tre anni aprire il cancello d'entrata tramite il citofono(terraneo) è una cosa impossibile. Mi sono rivolto all'istallatore e mi ha risposto che funziona bene. Ho chiesto se l'inconveniente fosse causato dalla sezione dei fili, la risposta è stata che il dim. dei fili era giusto. Quando premo l'apri porta sento una scarica dal citofono ma l'elettro calamita nella serratura non si contrae. Cosa posso fare??????????????Grazie a coloro che mi daranno aiuto. GRazie. Modificato: 10 settembre 2006 da Mauro Dalseno
giuseppe1963 Inserita: 9 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 9 settembre 2006 (modificato) Buona sera, da tre anni aprire il cancello d'entrata tramite il citofono(terraneo) è una cosa impossibile. Mi sono rivolto all'istallatore e mi ha risposto che funziona bene. Ho chiesto se l'inconveniente fosse causato dalla sezione dei fili, la risposta è stata che il dim. dei fili era giusto. Quando premo l'apri porta sento una scarica dal citofono ma l'elettro calamita nella serratura non si contrae. Cosa posso fare??????????????Grazie a coloro che mi daranno aiuto. GRazie. Modificato: 10 settembre 2006 da Mauro Dalseno
Mauro Dalseno Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Prova a verificare la sezione dei fili, secondo me' il problema e' tutto li'.... I fili sul tastino dell'apriporta prova a dirmi di che sezione sono, se sono piu' di uno in parallelo, se sono quelli del cavetto citofonico o s sono fili aggiuntivi.... Prova a misurare la tensione che arriva all'elettroserratura.
Mauro Dalseno Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Prova a verificare la sezione dei fili, secondo me' il problema e' tutto li'.... I fili sul tastino dell'apriporta prova a dirmi di che sezione sono, se sono piu' di uno in parallelo, se sono quelli del cavetto citofonico o s sono fili aggiuntivi.... Prova a misurare la tensione che arriva all'elettroserratura.
ixa Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 ciao!tre mesi fa mi si è presentato lo stesso problema; nonostante la sezione dei fili fosse corretta li ho sostituiti con sezione maggiorata:il problema si è ripresentato da li a poco.Per risolvere il problema ho alimentato,separatamente,il circuito dell'elettroserratura con una tensione di 24V....(soluzione arcaica,ma funziona!)NB:l'impianto era funzionante,senza mai aver avuto problemi,da diversi anni!
ixa Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 ciao!tre mesi fa mi si è presentato lo stesso problema; nonostante la sezione dei fili fosse corretta li ho sostituiti con sezione maggiorata:il problema si è ripresentato da li a poco.Per risolvere il problema ho alimentato,separatamente,il circuito dell'elettroserratura con una tensione di 24V....(soluzione arcaica,ma funziona!)NB:l'impianto era funzionante,senza mai aver avuto problemi,da diversi anni!
giuseppe1963 Inserita: 10 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Grazie dell'aiuto.Come avrai già capito non sono un gran esperto. Quindi spero di riuscire a farmi capire.sul cit. ho 2 tasti uno con il simbolo della lampadina (che non funziona) il secondo con la chiave che fa da apri cancello. aprendo il cit. trovo: il tasto "chiave" ha collegato un filo rosso dal dim. di 2 mm il tasto "lampadina" ha coll. un filo bianco del diam. di 2 mm più un secondo filo sempre bianco di 1mm che si collega alla morsettiera del cit. i due tasti sono uniti da una lamella (di acciaio). Purtroppo non riesco a misurare la tensione a parte che non ho un tester ma non sarei neache in grado di usarlo. Ti-VI ringrazio per la vostra pazienza.
giuseppe1963 Inserita: 10 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Grazie dell'aiuto.Come avrai già capito non sono un gran esperto. Quindi spero di riuscire a farmi capire.sul cit. ho 2 tasti uno con il simbolo della lampadina (che non funziona) il secondo con la chiave che fa da apri cancello. aprendo il cit. trovo: il tasto "chiave" ha collegato un filo rosso dal dim. di 2 mm il tasto "lampadina" ha coll. un filo bianco del diam. di 2 mm più un secondo filo sempre bianco di 1mm che si collega alla morsettiera del cit. i due tasti sono uniti da una lamella (di acciaio). Purtroppo non riesco a misurare la tensione a parte che non ho un tester ma non sarei neache in grado di usarlo. Ti-VI ringrazio per la vostra pazienza.
Ivan Botta Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Non essendo attrezzato riesce difficile darti un consiglio.L'ideale sarebbe misurare la tensione ai capi dell'elettroserratura mentre viene alimentata, concordo comunque con Mauro nella sezione inadeguata dei fili.Oppure potresti mettere a fianco dell'alimentatore citofonico un secondo trasformatore usato solo per i 12 v alternati usati per la chiamata e l'apriporta.Per collegarlo alimenti il primario con i 230v di rete, stacchi dall'alimentatore citofonico il filo contrassegnato dal simbolo dell'alternata e lo attacchi all'uscita del trasformatore su uno dei due dove hai il 12V, l'altro lo attacchi insieme sull'alimentatore citofonico dove hai l'uscita alternata/negativa che in genere sugli Urmet è comune.Cliccando quì accedi al sito Urmet dove trovi parecchi schemi che ti potranno essere di supporto.
Ivan Botta Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Non essendo attrezzato riesce difficile darti un consiglio.L'ideale sarebbe misurare la tensione ai capi dell'elettroserratura mentre viene alimentata, concordo comunque con Mauro nella sezione inadeguata dei fili.Oppure potresti mettere a fianco dell'alimentatore citofonico un secondo trasformatore usato solo per i 12 v alternati usati per la chiamata e l'apriporta.Per collegarlo alimenti il primario con i 230v di rete, stacchi dall'alimentatore citofonico il filo contrassegnato dal simbolo dell'alternata e lo attacchi all'uscita del trasformatore su uno dei due dove hai il 12V, l'altro lo attacchi insieme sull'alimentatore citofonico dove hai l'uscita alternata/negativa che in genere sugli Urmet è comune.Cliccando quì accedi al sito Urmet dove trovi parecchi schemi che ti potranno essere di supporto.
giuseppe1963 Inserita: 10 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Grazie mille, anche se penso di averci capito poco domani ispezionero il cit.Altresi, ri-chiamerò l'istallatore utilizzando le tua informazioni. Sempre se tu lo permetti.
giuseppe1963 Inserita: 10 settembre 2006 Autore Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Grazie mille, anche se penso di averci capito poco domani ispezionero il cit.Altresi, ri-chiamerò l'istallatore utilizzando le tua informazioni. Sempre se tu lo permetti.
ixa Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 SCUSA SE MI REINTROMETTO!.............nel caso la tensione ai morsetti dell'elettroserratura risulti essere corretta (12V.)....un'altro suggerimento che "potrebbe" risultarti utile è questo: apri l'elettroserratura,scollega i due fili ed estrai il blocchetto.Troverai due cilindretti; ecco! assicurati che la loro corsa sia corretta e che la molla lavori correttamente.E' importante che i cilindretti,aiutati dalla molla, siano,a riposo, il più vicino possibile alla leva di sgancio.CIAO!
ixa Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 SCUSA SE MI REINTROMETTO!.............nel caso la tensione ai morsetti dell'elettroserratura risulti essere corretta (12V.)....un'altro suggerimento che "potrebbe" risultarti utile è questo: apri l'elettroserratura,scollega i due fili ed estrai il blocchetto.Troverai due cilindretti; ecco! assicurati che la loro corsa sia corretta e che la molla lavori correttamente.E' importante che i cilindretti,aiutati dalla molla, siano,a riposo, il più vicino possibile alla leva di sgancio.CIAO!
Ivan Botta Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Ottimo il consiglio di Ixa nel controllare il funzionamento meccanico dell'elettroserratura, Giuseppe, di pure all'installatore i consigli dati, non ci sono problemi.Facci sapere.
Ivan Botta Inserita: 10 settembre 2006 Segnala Inserita: 10 settembre 2006 Ottimo il consiglio di Ixa nel controllare il funzionamento meccanico dell'elettroserratura, Giuseppe, di pure all'installatore i consigli dati, non ci sono problemi.Facci sapere.
elettrofonico Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 (modificato) Salve a tutti. Scrivo perchè ho un dubbio che riguarda questo tipo di ciabatte: http://www.puresound.it/images/gallery_int...ge_14427_GI.jpgLe ho sempre apprezzate come qualità costrutiva e solidità, infatti sono formate da veri e propri moduli da incasso montati su una plastica forata, non come le solite ciabatte con le lamelle... Tuttavia, quando ad esempio monto un cavo da 2,5mmq per collegare suddetta ciabatta ad esempio in cucina per gli elettrodomestici, mi accorgo che i collegamenti tra i vari moduli sono realizzati in cavo rigido da 1,5mmq , come da immagine: http://www.nexthardware.com/forum/gallery/...n=13777&w=lProprio per questa caratteristica, sono solito collegare gli utilizzatori in ordine di consumo, il più grande nella presa vicino al cavo di alimentazione e così via, per evitare un surriscaldamento dovuto anche a tutti questi entra-esci. Ora mi chiedo, sarebbe opportuno sostituire questi spezzoni di cavo con altri di sezione adeguata, o se mamma Vimar le crea così significa che va bene lo stesso? è quel cavo rigido che mi preoccupa... Mi sembra di aver letto che un cavo rigido da 1,5 ha meno portata di un cavo flessibile della stessa sezione... E' vero? Grazie a tutti coloro sapranno chiarirmi le idee.. Modificato: 13 luglio 2011 da elettrofonico
elettrofonico Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 (modificato) Salve a tutti. Scrivo perchè ho un dubbio che riguarda questo tipo di ciabatte: http://www.puresound.it/images/gallery_int...ge_14427_GI.jpgLe ho sempre apprezzate come qualità costrutiva e solidità, infatti sono formate da veri e propri moduli da incasso montati su una plastica forata, non come le solite ciabatte con le lamelle... Tuttavia, quando ad esempio monto un cavo da 2,5mmq per collegare suddetta ciabatta ad esempio in cucina per gli elettrodomestici, mi accorgo che i collegamenti tra i vari moduli sono realizzati in cavo rigido da 1,5mmq , come da immagine: http://www.nexthardware.com/forum/gallery/...n=13777&w=lProprio per questa caratteristica, sono solito collegare gli utilizzatori in ordine di consumo, il più grande nella presa vicino al cavo di alimentazione e così via, per evitare un surriscaldamento dovuto anche a tutti questi entra-esci. Ora mi chiedo, sarebbe opportuno sostituire questi spezzoni di cavo con altri di sezione adeguata, o se mamma Vimar le crea così significa che va bene lo stesso? è quel cavo rigido che mi preoccupa... Mi sembra di aver letto che un cavo rigido da 1,5 ha meno portata di un cavo flessibile della stessa sezione... E' vero? Grazie a tutti coloro sapranno chiarirmi le idee.. Modificato: 13 luglio 2011 da elettrofonico
Microchip1967 Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 (modificato) il problema della sezione del cavo riguarda principalmente la cdt che lo stesso introduce e la temperatura massima sopportabile dall'isolante.Una cordina da 1,5mmq, posata in tubo singolo, puo' arrivare a portare circa 18A.In questo caso parliamo di conduttore rigido da 1,5mmq, lungo 10cm.La cdt introdotta da questo conduttore è infinitesimale, lo spazio per la dissipazione c'è (anche se fossero nude non ci sarebbero problemi)Piu' che altro mi proccuperei se da tale multipresa prelevassi piu' di 3,3kw senza opportuna limitazione a monte.Per il resto quelle multiprese sono dei veri e propri "muli" Modificato: 13 luglio 2011 da Microchip1967
Microchip1967 Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 (modificato) il problema della sezione del cavo riguarda principalmente la cdt che lo stesso introduce e la temperatura massima sopportabile dall'isolante.Una cordina da 1,5mmq, posata in tubo singolo, puo' arrivare a portare circa 18A.In questo caso parliamo di conduttore rigido da 1,5mmq, lungo 10cm.La cdt introdotta da questo conduttore è infinitesimale, lo spazio per la dissipazione c'è (anche se fossero nude non ci sarebbero problemi)Piu' che altro mi proccuperei se da tale multipresa prelevassi piu' di 3,3kw senza opportuna limitazione a monte.Per il resto quelle multiprese sono dei veri e propri "muli" Modificato: 13 luglio 2011 da Microchip1967
elettrofonico Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 ok, ma mettiamo il caso che a una presa di questa ciabatta collegassi una prolunga con sezione di 2,5mmq, mettiamo da 20 metri... quei ponticelli non rappresentano un "collo di bottiglia"?? avrei il cavo della ciabatta da 2,5mmq, poi di colpo diventa da 1,5mmq, e poi riparte con il 2,5.....
elettrofonico Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 ok, ma mettiamo il caso che a una presa di questa ciabatta collegassi una prolunga con sezione di 2,5mmq, mettiamo da 20 metri... quei ponticelli non rappresentano un "collo di bottiglia"?? avrei il cavo della ciabatta da 2,5mmq, poi di colpo diventa da 1,5mmq, e poi riparte con il 2,5.....
vinlo Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 Per quello che mi riguarda preferisco limitare al massimo l' utilizzo delle ciabatte, poi non la utilizzerei mai per alimentare in modo permanente tutti gli elettrodomestici della cucina
vinlo Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 Per quello che mi riguarda preferisco limitare al massimo l' utilizzo delle ciabatte, poi non la utilizzerei mai per alimentare in modo permanente tutti gli elettrodomestici della cucina
magoxax Inserita: 13 luglio 2011 Segnala Inserita: 13 luglio 2011 Ora mi chiedo, sarebbe opportuno sostituire questi spezzoni di cavo con altri di sezione adeguata, o se mamma Vimar le crea così significa che va bene lo stesso?Vai tranquillo Quei capolavorini sono "testati" per reggere 4 stufette elettriche da 1500W senza subire danni.P.S.Il test (chiamiamolo così) l' ha fatto un mio cliente Io ho solo cambiato la presa a muro e la spina (fuse in un unico blocco), ma la ciabatta non ha minimamente risentito della scaldata.
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