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Potenza Insufficiente All'apertura Del Portone


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Inserito:

Salve, ho da poco cambiato tutta la serratura del portone di casa, in quanto quella vecchia era malandata e poco affidabile.

Questo però ha portato ad un problema, mentre prima il citofono funzionava correttamente adesso sembra che non ce la faccia ad aprire la nuova serratura tant'è che nel cercare di aprire il classico rumore della bobina è molto più lieve.

Stavo pensando che il problema potesse stare nella potenza dell'alimentatore citofonico, non sufficiente all'apertura della nuova serratura.

L'alimentatore in questione è il 786/11 Urmet che è in grado di erogare 0.4 A di cui riporto in seguito lo schema:

citofono.gif

avevo quindi pensato a questa modifica

citofonomod.gif

dove il trasformatore è un 220 - 12 10VA e il relè è un monostabile con circuito di comando a 12Vac

che ne pensate?


Inserita:

prima assicurati che la serratura sia alimentata a 12V (potrebbe essere a 24V),in seguito se devi usare un relè, deve essere a pulsante, i collegamenti li vediamo in seguito dopo questa verifica

Inserita:

ok, confermando di usare un relè monostabile, esso deve essere alimentato dalla 12V che alimenta attualmente la serratura.

Il contatto,invece deve trovarsi ad interrompere la 220V che alimenta il trasformatore ;l'uscita 12V,va ad alimentare la serratura. E' possibile che lo schema che hai disegnato sia lo stesso, solo che non è chiaro a me ciao

Inserita:

ho notato che l'interruzione sul disegnol'hai fatto sulla 12V(è lo stesso),ma in questo caso il trasformatore è sempre alimentato,;al contrario invece si alimenta solo quando si apre il portone.

Inserita:

Ok, effettivamente non cambiando il funzionamento del circuito ma sposttando l'ìnterruzione del relè faccio in modo di non tenere sempre alimentato il primario del trasformatore.

Per quanto riguarda il relè, attualemente mi trovo tra le mani un finder 40.52 12Vac 2 scambi su uno zoccolo 95.75, ovviamente uso solo uno scambio NO.

P.S. Mi scuso per il disegno che sembra fatto da un bimbo di 4 anni!

Inserita:

attenzione, a me risulta sia alimentato a 48 Vcc ,fai qualche prova prima

Maurizio Colombi
Inserita:
attenzione, a me risulta sia alimentato a 48 Vcc

Come fai a dirlo se non sei a conoscenza del codice completo? Serie - tipo - numero contatti - versione bobina - tensione alimentazione - ecc. ecc.

Inserita:

in effetti con il codice inserito ha dato quel risultato

Inserita:

il relè è il finder 40.52 12 Vac 50-60Hz 2 scambi a 250Vac 8A su zoccolo 95.75.

mentre ho trovato un trasformatore con potenza 20VA, che dite va bene uguale?

Inserita:

Ho due novità ,una buona e una cattiva.

Quella buona è che ho collegato tutto e sembra funzionare...anche se, e qui c'è la brutta notizia, continua a non aprirsi.

Dopo aver fatto tutto il lavoro, cavi puliti nelle canalette alimentatore trasformatore e rele' su guida din....insomma dopo il lavoro premo per aprire il citofono ed effettivamente sento uno spunto maggiore ma continua a non aprirsi a quel punto preso dalla disperazione incomincio a provare continuamente nella speranza che muovendo un po' tutto riuscisse a scattare, intanto mi accorgo che più provo e più si indebolisce lo spunto ritornando in pratica il debole brrrinn di prima.

A questo punto potrei immaginare che la bobina dell'elettrocalamita sia difettosa di fabbrica...avete idee da suggerirmi?

Grazie tante.

Inserita:

succede spesso che il portone poggia sulla serratura, che non riesce a rientrare.

fai una prova tenendo il portone aperto e mantenendo il pistoncino come se fosse chiuso,sperando che non hai il contatto silla porta. prova in questo modo ad aprire il cancello;se si apre, allora il problema è meccanico

Inserita:

Ok adesso funge!!

diciamo che l'installatore della serratura non ha fatto un grande lavoro, l'ho smontata e rimontata riallineando i pistoni e togliendo piccole schegge di legno,aggiunte dal "tecnico", usate come spessori , ho controllato pure la parte elettromeccanica, cioè le molle e la bobina che sembravano grippate.

Grazie tante per il supporto.

alla prossima!!

Inserita:

Onestamente non condivido il consiglio di bulmax di effettuare l'interruzione tramite relè sul primario

del trasformatore , al solo scopo di non tenerlo alimentato,cosi' facendo ti troveresti sul relè anche la 230,

la quale in un impianto citofonico credo sia opportuno tenere ben distinta e separata.

D'altronde sugli schemari urmet ,il contatto del relè viene posto sempre sul secondario del trasformatore

il quale se non ricordo male deve essere di sicurezza.

Inserita:

si, da questo punto di vista,non ci avevo pensato; ma credo che non sia più necessario,in quanto è stato ormai risolto il problema che era di natura meccanica

Inserita: (modificato)

il probblema non sussiste !

la separazione 220V / 12V la fa il relè.

sui citofoni arrivano sempre e solo le solite tensioni.

P.S.

mi sà che la bobina si è mezza cotta... incrocia le dita, e spera che duri ancora un pò.

Modificato: da avince72
Inserita:

avince 72,lo so benissimo che la separazione che il relè separa le due tensioni,la mia raccomandazione era

fatta onde evitare che magari qualcuno mettendo le mani sul relè credendo di operare su un circuito selv

si ritrovasse in mano una fase(secondo me l'mpianto elettrico deve essere a prova di fesso),e poi se sugli schemari viene riportata l'interruzione sul secondario del trasformatore,un motivo ci sara'o no?

Ciao.

Inserita:

scusami, non era mia intenzione sottovalutarti.

personalmente però, credo che i fessi è meglio che le mani se le tengano in tasca. uno che mette le mani su un impianto elettrico, se pure citofonico, deve almeno sapere che la corrente è pericolosa, sopratutto se non conosce l'impianto. altrimenti ci faremmo giocare anche i bambini :) .

per renderlo a prova di fesso, bisogna mettere sotto chiave l'impianto (sul primario urmet, c'è sempre la 220V).

lo schema che citi, non lo conosco. la mia conoscenza dei citofoni risale ai ricordi delle nozioni apprese a scuola e poco più, ma forse il motivo può essere un'altro, ad esempio che quel trafo alimenti altri circuiti, oppure che le apparecchiature usate, tipo i pulsanti, non siano adatti a tensioni di 220V... come ti dicevo, non saprei. magari potresti cortesemente spiegarmelo se non ti crei troppo dispendio di tempo.

grazie

Enzo

Inserita:
..personalmente però, credo che i fessi è meglio che le mani se le tengano in tasca. uno che mette le mani su un impianto elettrico, se pure citofonico, deve almeno sapere che la corrente è pericolosa,...

Condivido in pieno questa affermazione.

Quando leggo certe domande sono sempre dubbioso se dare o meno risposta. Rispondendo c'è il rischio di invitare qualcuno di mettere le mani dove non dovrebbe. Se un dispositivo è protetto da un coperchio rimuovibile con un attrezzo (giravite) è "a prova di fesso", nel senso che chi rimuove la protezione lo fa a suo rischio e pericolo.

Volendo ci si può taglaire le vene anche con un rasoio di sicurezza. :(

Inserita:
Onestamente non condivido il consiglio di bulmax di effettuare l'interruzione tramite relè sul primario

del trasformatore , al solo scopo di non tenerlo alimentato,cosi' facendo ti troveresti sul relè anche la 230,

Ed invece non sarebbe male comandare il trasformatore che gestisce campanello e citofono tramite l'interruzione del primario stesso pur mantenendo il comando in bassa tensione (per santificare così le normative che richiedono i 12 volt sul pulsante).

Si eliminerebbero :

1) la corrente di stand/by !

2) Il rischio (come è accaduto a mio cognato) che il trasformatore sempre alimentato possa prendere fuoco. (caso raro ma possibile)

Saluti

Mirko

Inserita:

Sono contento che un piccolo problema abbia generato questa discussione, per quanto riguarda la bobina dell'elettroserratura sinceramente non so dire con certezza quale era il problema, l'ho smontata ho smanettato le molle e la parte mobile e dopo qualche tentativo inviando il comando di accensione si è rimesso in moto (comunque se si guastasse ho ancora lo scontrino...), a quel punto ho rimontato tutto facendo attenzione che le barre entrassero correttamente nella serratura.

Per quanto riguarda l'interruzione ho deciso di farla sul primario e mentre c'ero (non avevo mai aperto il piccolo quadretto del citofono) ho messo un po' d'ordine: una barra DIN su cui mettere tutti i componenti e fili per fase e neutro del giusto colore, adesso è a prova di apprendista, per quanto riguarda ai fessi condivido ciò che dicevate cioè che è meglio che non tocchino nulla.

Inserita:

perchè non provi senza il trasformatore e alimenti direttamente la serratura?

Inserita:

Stamattina ha smesso di funzionare di nuovo.....mi sta facendo diventare pazzo!!

a questo punto che che sia l'elettrocalamita ho come l'impressione che qualche molla non funziona per bene.

Dovrei avere ancora lo scontrino, faccio la proova a farmela cambiare.

  • 3 weeks later...
Inserita:

Se pensi che sia legato alla potenza insufficiente ti consiglio di provare con un booster della Cisa, penso si tratti di un condensatore che si carica nel momento in cui premi il pulsante e che libera tutta l'energia accumulata 1 secondo dopo,io ho avuto un problema simile in un condominio, la serratura vecchia era di taglia più piccola e funzionava alla perfezione, quando è stata sostituita con una Cisa nuova non si riusciva più ad aprire se non dal pulsante a 1 m dalla serratura .

Installato il booster e tutto funziona da 1 anno senza problemi.Prova,con 25 euro o poco più te la cavi.

Ciao Riccardo

Ospite
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