switch Inserito: 17 giugno 2011 Segnala Inserito: 17 giugno 2011 Salve oggi parlando con un collega è sorta una diatriba in quanto lui sostiene chè, : proteggendo una linea d'alimentazione cha parte dal contatore Enel e arriva in casa ad alimentare il quadro generale che a sua volta a monte è munito di MGTD 0,03 ,non basterebbe la protezione di un MGT nonostante il cavo sia protetto meccanicamente e sia FG7 , per giunta non ha contatti con parti metalliche. Mi è stato detto che sarebbe stato meglio , anzi si sarebbe dovuto installare un MGTD, mi togliete gentilmente questo dubbio? (logicamente a norma di legge) Grazie.
vinlo Inserita: 17 giugno 2011 Segnala Inserita: 17 giugno 2011 Il Mtd a valle del contatore è necessario solo se durante il tragitto della linea si è in presenza di una massa o il quadro di arrivo è metallico.Per il resto è controproducente soprattutto se è uno 0,03mA
switch Inserita: 17 giugno 2011 Autore Segnala Inserita: 17 giugno 2011 Grazie Vinlo , anche io ero convinto di questo , ma ho inparato a non essere mai sicuro, quindi meglio chiedere.A! se il quadro è metallico bisognerà provvedere ad un impianto di terra a monte ,(in prossimità del contatore che nel mio caso si trova a una trentina mi MT) giusto, altrimenti il differenziale come funziona?Ciao.
Carlo Albinoni Inserita: 17 giugno 2011 Segnala Inserita: 17 giugno 2011 Per il resto è controproducente soprattutto se è uno 0,03mAAnzi, con la nuova V3 della 64-8 sarebbe anche fuori norma.
elab69 Inserita: 17 giugno 2011 Segnala Inserita: 17 giugno 2011 Fatti dire dal tuo collega qual'è la norma che supporta il suo ragionamento
switch Inserita: 18 giugno 2011 Autore Segnala Inserita: 18 giugno 2011 OK grazie dubbi tolti, solo un'altra curiosità, qualora il quadro fosse metallico come detto da Vinlo , non basterebbe equipotenziarlo ?
vinlo Inserita: 18 giugno 2011 Segnala Inserita: 18 giugno 2011 un'altra curiosità, qualora il quadro fosse metallico come detto da Vinlo , non basterebbe equipotenziarlo ?Si, ma serve anche la protezione differenziale a monte del tuo Generale Quadro
elab69 Inserita: 18 giugno 2011 Segnala Inserita: 18 giugno 2011 Il quadro metallico in fondo al montante va sicurmente messo a terra.Il quadro metallico è protetto dai contatti indiretti attraverso la messa a terra e attraverso il differenziale installato nel quadro stesso.Il rischio di un guasto verso massa a monte del differenziale, la norma lo accetta se la lunghezza del cavo in ingresso al quadro è quella strettamente necessaria e la connessione ai morsetti è eseguita a regola d'arte (CEI 64-8 413.2.1.1 commento).
switch Inserita: 18 giugno 2011 Autore Segnala Inserita: 18 giugno 2011 elab69 posso chiederti chiarimenti su l'ultimo punto da te citato riguardo la lunghezza del cavo ecc...grazie
elab69 Inserita: 19 giugno 2011 Segnala Inserita: 19 giugno 2011 il normatore ritiene accettabile il rischio di guasto a terra a monte del differenziale solo se il tratto di cavo che alimente il quadro è il più breve possibile come da esempio allegato.pll_2028.pdf
Carlo Albinoni Inserita: 19 giugno 2011 Segnala Inserita: 19 giugno 2011 solo se il tratto di cavo che alimente il quadro è il più breve possibileSì, se si tratta di tratto di cavo senza guaina o tubo isolante (come nell'esempio grafico che hai inserito).Altrimenti può essere anche lungo (è protetto dal doppio isolamento).
switch Inserita: 19 giugno 2011 Autore Segnala Inserita: 19 giugno 2011 Scusate ma in entrambe i casi manca il PE cosa non ho capito?poi dall'esempio si evince (o meglio ho capito) che quanto più corto è il tratto di cavo che va da contatore al quadro più c'è rischio di guasto verso terra? o è tutto determinato dal tipo di protezione.
vinlo Inserita: 20 giugno 2011 Segnala Inserita: 20 giugno 2011 dall'esempio si evince (o meglio ho capito) che quanto più corto è il tratto di cavo che va da contatore al quadro più c'è rischio di guasto verso terra? Più è corto il cavo che, all' arrivo nell' eventuale quadro metallico, si deve intestare a monte del differenziale, minore è ritenuto il rischio di un' eventuale guasto verso terra.
elab69 Inserita: 20 giugno 2011 Segnala Inserita: 20 giugno 2011 Nell'esempio allegato, i due rettangoli entro i quali sono racchiusi i due int. MT diff. rappresentano il primo quadro metallico a valle del contatore. Il contatore non è stato disegnato.Il collegamento a terra non è stato rappresentato, ma è ovvio che ci deve essere.La norma ha analizzato il rischio di guasto a terra che si potrebbe verificare dentro il quadro metallico qualora la prima protezione differenziale fosse proprio dentro al tale quadro. In questo caso il tratto di cavo di alimentazione all'interno del quadro metallico (non si parla di distanza fra quadro e contatore) deve essere il più corto possibile. In sostanza si parla del cablaggio interno al quadro. (cablaggio cortissimo SI; cablaggio lungo NO)
switch Inserita: 20 giugno 2011 Autore Segnala Inserita: 20 giugno 2011 (modificato) OK grazie non avevo capito che i rettangoli fossero i quadri metallici, ma se i quadri non fossero metallici ma in PVC isolati resta invariata la teoria, o il differenziale non è più necessario che venga installato a valle del contatore e a monte del quadro qualora tra i due ci fosse una distanza di una ventina di metri? quindi basterebbe un MT, ferse mi sono ripetuto ,ma voglio essere sicuro,Grazie Modificato: 20 giugno 2011 da switch
elab69 Inserita: 20 giugno 2011 Segnala Inserita: 20 giugno 2011 Contatoresubito a valle: magnetotermicoCavo a doppio isolamento (ad esempio FG7OR 2X6) lunghezza 20mCentralino a doppio isolamento.Le linee uscenti dal centralino le proteggi con protezioni magnetotermiche e differenziali.Puoi utilizzare un magnetotermico come int. gen di emergenza e a valle tanti diff. puri o MTdiff. quante sono i circuiti uscenti.
vinlo Inserita: 20 giugno 2011 Segnala Inserita: 20 giugno 2011 Cavo a doppio isolamentoIl doppio isolamento si può pure ottenere, se le condizioni di posa lo permettono, con una linea N07V-K protetta meccanicamente da tubo corrugato
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