ASPIRANTE Inserito: 14 marzo 2012 Segnala Inserito: 14 marzo 2012 Ciao. Dovrei effettuare la verifica su un impianto,ho qualche dubbio sul modo di eseguirla. Avrei pensato di far lavorare l'impianto a pieno regime,tutti i carichi funzionanti,e misurare la tensione, contemporaneamente,al quadro e alle singole prese. Vi chiedo se è corretto;se potreste darmi qualche dritta o indirizzarmi su una discussione che tratti l'argomento...ve ne sarfei molto grato. Ciao.
elab69 Inserita: 14 marzo 2012 Segnala Inserita: 14 marzo 2012 A mio avviso dovresti fare un rilievo della distribuzione elettrica prestando particolare attenzione alla lunghezza dei cavi e alla loro sezione. Poi dovresti fare le opportune verifiche a tavolino per vedere se i cavi posati ti permettono di contenere la caduta di tensione nei limiti voluti. Poi potresti fare come hai pensato, ovvero un riscontro pratico misurando le tensioni a fondo linea a pieno carico.
ASPIRANTE Inserita: 14 marzo 2012 Autore Segnala Inserita: 14 marzo 2012 A mio avviso dovresti fare un rilievo della distribuzione elettrica prestando particolare attenzione alla lunghezza dei cavi e alla loro sezione. Poi dovresti fare le opportune verifiche a tavolino per vedere se i cavi posati ti permettono di contenere la caduta di tensione nei limiti voluti Si per l'appunto,ho dato una guardata nelle cassette di derivazione e nelle prese (farò un'ispezione più accurata)ma ciò che mi insospettisce è la distanza contatore quadro (quinto piano): lì il cavo mi pare un pò ridotto. La necessità della verifica scaturisce ,dalla contemporanea rottura di due sistemi pompa calore,entrambi della stessa marca (ottima). Grazie...ciao.
Rasta_ita Inserita: 14 marzo 2012 Segnala Inserita: 14 marzo 2012 La caduta di tensione tra il gruppo di misura e un qualsiasi punto dell'impianto non deve superare il 4% della V nominale. Puoi fare 1,5% sul montante nelle condizioni più gravose e il restante 2,5% per l'interno dell' appartamento. Per cominciare dovresti scrivere la potenza contrattuale e la lunghezza del montante. Ciao.
ASPIRANTE Inserita: 18 marzo 2012 Autore Segnala Inserita: 18 marzo 2012 La caduta di tensione tra il gruppo di misura e un qualsiasi punto dell'impianto non deve superare il 4% della V nominale. Puoi fare 1,5% sul montante nelle condizioni più gravose e il restante 2,5% per l'interno dell' appartamento Si questo lo sapevo, nello specifico,però, mi riferivo all'aspetto pratico nella esecuzione della misura velevo sapere se bastasse misurare la tensione a valle del contatore o del quadro,misura da effettuare senza i carichi attivi "a vuoto" . Poi una volta messo al massimo servizio l'impiano bastasse collegare due tester (in funzione voltmetro)uno sempre al contatore, e uno ad una presa. Quindi verificherei la tnsione al contatore e alle prese quando nellimpianto "circola" corrente e quando non c'è corrente. Grazie e ciao.
Mirko Ceronti Inserita: 18 marzo 2012 Segnala Inserita: 18 marzo 2012 Quando non c'è corrente, è una misura praticamente inutile, poichè se costei non circola, non può dar luogo a nessuna caduta di tensione. Per cui se a vuoto hai 227 Volt in partenza sotto al contatore, (numero preso a caso) 227 Volt avrai anche all'arrivo e su questo non ci piove. Quando invece avrai inserito il carico massimo, è lì che dovrai misurare la differenza tra Volt in partenza, ed i Volt in arrivo. Saluti Mirko
ASPIRANTE Inserita: 18 marzo 2012 Autore Segnala Inserita: 18 marzo 2012 Si Mirko per l'appunto,pensavo di misurare la tensione senza carichi per avere un riferimento di partenza. Il fatto è ,lo sai meglio di me,che la tensione dichiarata nel contratto poi varia sempre con un margine in più o in meno (mi sembra del 10% correggimi se sbaglio). Ad ogni modo la c.d.t. in percentuale non cambierebbe. Ti chiedo però in riferimento al fatto che la tensione possa essere in più o in meno,un eventuale margine in più sopperirebbe la mancanza di tensione ai capi dell'utilizzatore anche nel caso di una c.d.t. oltre i parametri stabiliti ? Mi spiego: supposto che il mio utilizzatore lavori a 220 v e sull'impianto ci sia una c.d.t > o = al 4%,la tensione di "partenza" (quella all'inizio dell'impianto senza corrente circolante)es. 230 volts,bene o male il mio carico lavorerebbe a 220 volts, Ciao Mirko...grazie anche a te.
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