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Il digitale terrestre - Il Futuro degli antennisti


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Inserito:

Non sono un antennista ma mi diletto tra villetta dei miei e casa di montagna. Mi sorge un dubbio. Oggi il DDT non è ancora molto diffuso, specie nelle zone montane e comunque è sempre ancora presente anche il segnale analogico.

Con l'analogico anche un impianto non ben fatto o una zona con segnale "difficile" permette comunque la ricezione, disturbata, del canale.

Con il digitale questo non avviene; se il segnale è scarso o sporco il canale diventa inguardabile o addirittura non decodificabile.

Ad esempio in Valtellina dove ho casa, anche guardando la TV in case di amici con impianti condominiali non ho mai visto un segnale veramente pulito, ci sono sempre riflessi e disturbi.

Secondo voi, in un futuro (prossimo o meno) di segnali solo digitali il lavoro dell'antennista diventerà più facile, più difficile o non cambierà nulla.

Oggi anche un elettricista con poca esperienza e senza un misuratore di campo riesce a fare un cattivo impianto ma con un risultato discreto (qualche disturbo, bassa qualità ma si vede). In futuro dovrà attrezzarsi?

La domanda forse è banale ma il mio dubbio è che un problemino sull'impianto (che oggi significa un canale o più che si vedono male) in futuro significherà canali non ricevibili!

Sbaglio?


Pierluigi Borga
Inserita:

Il DTT è in fase sperimentale, teoricamente quando saremo FULL DIGITAL la copertura dovrà essere adeguata, con potenze e segnali sufficenti a garantire una buona ricezione.

Cosa che non è mai riuscita neanche con l'analogico...in certe zone.

L'impianto nelle zone facili lo fa chiunque, nelle zone difficili si prova e si ottengono risultati discreti a volte. Certo l'elettricista può farlo benissimo....

A volte quando il cliente vuole di più o c'è qualche problema insormontabile ecco arrivare l'antennista, che potrà risolvere o meno il problema nei limiti del possibile....

Poi qua in Italia, nessuno si è mai preoccupato con l'analogico di distribuire segnali ad una potenza corretta per non interferire con gli altri....

Inserita:

E' proprio questo il punto. Se con il DDT non si rivede bene frequenze e potenze dei segnali credo che alcune zone possono essere a rischio con necessità di complicare fortemente gli impianti se non vogliono avere uno schermo nero... oggi se la cavano con qualche sdoppiamento dell'immagine se non vogliono spendere troppo.

Ciao

Inserita:

Il problema del DTT è principalmente dovuto all'inefficienza degli impianti di ricezione. Gli impianti peggiori sono quelli in cui vi sono antenne puntate su più direzioni e, in questi casi, se vi è un isocanale, l’informazione digitale viene compromessa e il ricevitore digitale funzionerà male, squadrettando l’immagine, o non funzionerà completamente . Il livello del segnale è meno importante perché i ricevitori funzionano con segnali debolissimi. Nel 2003 la RAI ha presentato al medibit di Palermo il DTT (a Palermo la sperimentazione è iniziata quasi 10 anni fa) e la ricezione è stata da un ripetitore. Mentre il segnale analogico del ripetitore era inguardabile, il DTT ha funzionato tranquillamente per tutto il periodo della fiera. La potenza misurata con i misuratori di campo non è comparabile con quella di un segnale analogico, perché ,nell’analogico, quello che incrementa la misura del segnale è il picco video. Nel DTT, invece, il livello del segnale è un po’ più che la metà. La potenza degli impianti è, almeno per quanto riguarda la RAI, assegnata dallo Stato sia per l’analogico che per il digitale.

---FRANCO---
Inserita:

Vivo in Sardegna, regione pilota per la sperimentazione, e vi posso assicurare che la componente più importante è la pulizia del segnale. Per quanto posso rilevare questa caratteristica deve essere presente in partenza, cioè al trasmettitore, infatti quando è iniziata la sperimentazione molte stazioni erano rilevate dal decoder con segnale forte e qualità bassa, di conseguenza continui fermo immagine e scariche audio. Oggi questi due valori tendono ad essere più bilanciati ed i canali ricevuti (con lo stesso impianto di allora, ovviamente) sono notevolmente aumentati e le immagini si bloccano raramente. Ovviamente per l'antennista il lavoro si complica, non dovrà solo amplificare ma utilizzare più filtri e attenuatori che amplificatori. Un buon misuratore di campo non sarà facoltativo ma necessario. wink.gif

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