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PLC Forum


reattore elettronico neon 7x8W


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Giorgio Demurtas
Inserito:

Devo aggiungere lampade al bromografo e vorrei usare un circuito di accensione elettronico per i 7 tubi al neon da 8W.

Non ho molto spazio e non voglio metterci tonnellate di reattori magnetici.

Sto cercando qualche schema, ma non so bene che parole chiave usare per cercare...

accetto suggerimenti.


Giorgio Demurtas
Inserita:

Un amico mi suggerisce di usare un circuito di alimentazione per tubi a catodo freddo.

Collego tutti i miei tubi in serie e poi alimento con un trasformatore con alta reattanza al secondario (tipo per insegne).

Potrei usare un trasformatore 220/4000V di una fotocopiatrice?

E quello di un microonde?

Una bobina di automobile?

Inserita:

Se non vuoi usare i reattori magnetici classici ( che fra l'altro sono i piu sicuri) potresti fare cosi:

acqusti 8 lampade a basso consumo a luminescenza con reattore elettronico da 8W, rompi ( o levi) i loro tubi originali, dipende dalla forma, e usi solo l'elettronica. Cosi avrai minore ingombro e anche peso.

Giorgio Demurtas
Inserita:

Se con una tensione abbastanza alta riesco ad accendere un tubo al neon, se poi la tensione rimane alta, il tubo si rovina?

Inserita:

Ciao,

quando avevo la mania della HV ho realizzato vari trasformatori di tesla, il primo proprio con una bobina AT da auto. Usavo un oscillatore con un NE555 e una cascata di mosfet tipo IRF640 e circa 100Vcc. Avvicinando il tubo Ne da 8w al terminale HV, si illuminava. Più alzavo la frequenza dell'oscillatore e + era brillante. La luminosità però non era uniforme, ma la parte + vicina alla bobina era luminosissima mentre + in là lo era meno. Tutto questo senza alcun collegamento alla lampada: si accendeva x ionizzazione. Non riuscivo + a sentire la radio però per non parlare del pc che, anche se si trovava a qualche metro, tutte le volte che davo tensione al tesla riboottava.... biggrin.gif. Poi sono passato ai trasformatori EAT...

dopo un principio d'incendio ho mollato tutto non avendo lo spazio.

Stai molto attento a lavorare con le HV, anche pochi microA possono essere pericolosissimi.

I fosfori si consumano....

Giorgio Demurtas
Inserita:

Interessante.

Intanto mi sono fatto un'idea delle tensioni che ci vogliono:

innesco (dai 300 ai 10.000V )

utilizzo (dai 30 ai 100V).

Che ovviamente sono anche in funzione della lunghezza del tubo.

Su wikipedia ho scoperto che a scarica avvenuta, il tubo diviene un percorso a bassissima impedenza che potrebbe causare assorbimenti eccessivi.

Inserita: (modificato)

Giorgio Demurtas+19/12/2006, 23:59--> (Giorgio Demurtas @ 19/12/2006, 23:59)

Non è che sia attendibilissima come fonte....se hai i vecchi numeri di nuova elettronica qualcosa ci trovi...e trovi pure qualche kit.

Da 300 a 10kV.....occhio, io ci ho lavorato spesso con le valvole e coi tesla.

Ottenere certe tensioni è già pericoloso, se poi non sei isolato dalla rete è ancora peggio. Nei miei ampli, dove c'è il trasformatore, x prendere la sberla devo toccare massa e +Va, se il trasformatore non c'è....è più facile fare spafff.

Quando faccio tarature su certi circuiti tengo sempre una mano dietro la schiena.

Se non sei isolato dalla rete non basta.

E' meglio che parti dai 24v di un bel trasformatore e con un circuitino banale accendi tutte le lampade che vuoi in sicurezza...secondo il mio modestissimo parere.

C'è un bel Ic che fa allo scopo, si chiama UC3842 ed è abbastanza comune...è il pronipote del vecchio sg3524...

Modificato: da dott.cicala

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