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PLC Forum


Dilemma su una Resistenza Elettrica - Diminuirne la Potenza


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Inserito:

Salve a tutto il forum..

è la prima volta che mi addentro qui, di solito il mio posto è su elettrodomestici laugh.gif

Ho un problema relativo ad una resistenza di una Lavatrice.

In pratica questa resistenza Ha un valore di 1950 Watt

Dato che per motivi vari questa lavatrice è attaccata ad un impianto con contatore elettronico che mi può fornire massimo 1kwh o poco più nei limiti di tempo e considerato che il motore di suo consuma circa 500 watt alternato a fasi statiche e dinamiche il mio quesito è questo:

E' possibile ridurre la Potenza della resistenza? un circuito elettrico? un diodo?

Mi hanno detto che il potenziometro (25 €) va posto in serie alla resistenza e mi da il risultato voluto.

Ma non è possibile con un circuito fai da te poterlo realizzare a spese inferiori?

Voci " di corridoio" mi hanno spiegato che è possibile.....


Inserita:

fatti dire anche come dalle voci del corridoio

O no ?

wink.gif

interessa anche a noi

Inserita:

Se hai disponibile 1000 watt e una lavatrice oso dire grossa, motore da 500 watt

e resistenze da 2000 watt, forse è meglio o comprare una minilavatrice o cambiare il contratto di fornitura da 1 a 3 kw.

Inserita:

no scusate c'è un grossissimo errore nel Wattaggio del motore...ovviamente non è 500...

Inserita:

ciao. Un potenziometro non è altro che una resistenza variabile, cioè giri un manettino e cambia la resistenza che metti in serie alla tua. Il vantaggio di acquistare il componente è che è già fatto e più preciso di quello che vuoi fare tu...

Tu puoi fare un partitore resistivo che è formato da una resistenza in serie e una in parallelo verso massa alla tua. Lo svantaggio è che lo costruisci con due resistenze di valore fisso, quindi se ti serve un valore preciso è facile dover fare molti tentativi. Ricordati che il valore nominale delle resistenze non è sempre quello reale. Per avere un'idea di come farlo fai una ricerca in rete con le parole chiave PARTITORE RESISTIVO.

comunque il mio consiglio è di usare il potenziometro già fatto...

ciao

Inserita:

Il potenziometro dovrebbe essere di potenza e ti costerebbe più di una resistenza nuova del valore giusto. Potresti mettere un diodo ma deve essere anche questo di potenza e molto probabilmente la potenza sarebbe ridotta ad un valore troppo basso e dunque non riscalderebbe abbastanza. Secondo me la soluzione migliore e più economica è quella di comprare una nuova del valore che vuoi tu, oppure staccarla completamente e non usarla (solo acqua fredda).

Ciao

Inserita:

Secondo me la soluzione migliore è mettere un diodo in serie come già suggerito altrove perchè tutta la potenza dissipata viene dissipata nella resistenza che serve per scaldare l'acqua, il resto invece va sprecato, un paio di diodi 6A in parallelo vanno benone e non costano molto; gli svantaggi sono per l'enel perchè il consumo è impulsivo, e trovare una resistenza da 1KW è un'impresa

Inserita:

hey mimmux ciao.. mi hai anticipato..smile.gif ti stavo citando..

Inserita:

Comunque ho adottato questa soluzione:

ho montato in serie alla resistenza 3 diodi in parallelo Vmax = 600V Amax =3A .. in parallelo dovrei avere 9A e sempre 600V... Puo bastare?! o ne metto un altro.. Arrivo a 12 A e sto' piu sicuro:)... che ne dite?!

Inserita:

beh allora aspetto lunedì pomeriggio compro il quarto diodo e monto il tutto... sono proprio curioso di vedere se scatta ancora il contatore o no....Vi aggiorno

Inserita:

Ho fatto l'acquisto:

adesso ho 3 diodi Vmax = 600V Amax =3A ed uno p60 cg( da 6A)... ora me li metto in serie e li attacco....

Vi aggiorno ciao

Inserita:

Concordo sull'uso dei diodi, cosi facendo dovresti avere la metà della potenza perchè alimenti la resistenza con la sola parte positiva ( o negativa, dipande da come li colleghi). Concordo e boccio totalmente partitori resistivi e potenziometri.

Buona fortuna.

Inserita:

MIMMUX sei un genio...

HO provato il tutto e FUNZIONAAAA....

con il contatore da 1 kwh riesco ad usare una lavatrice da 2150W

allora ho messo i 4 diodi ad un capo della resistenza e tutto è andato bene.... Riscalda benissimo e sembra con lo stesso rendimento.

Abbiamo abbattuto i costi del 50%??

L'UNICA COSA è CHE DIVENTANO MOLTO CALDI, DAVVERO MOLTO CALDI.. dici che devo aumentare da 15A a 22?cerco di partizionare la corrente in modo da surriscaldare il meno possibile... no?!

Giorgio Demurtas
Inserita:

Mettere i diodi in parallelo è sbagliato. Chi ti dice che la corrente si distribuisca equamente su ogni diodo? (non succede mai).

E' meglio se al posto dei diodi usi una parte di ponte raddrizzatore da 25 o 35 A. E' un mattoncino con gli attacchi faston maschio. Costa 1-2€.

Oppure usa un regolatore per lampade a incandescenza (parzializzatore di fase).

Inserita:

non si distribuisce equamente se i diodi hanno valore diverso, ma se hanno lo stesso valore in teoria la corrende si ripartisce equamente.... o sbaglio?!

Inserita:
Giorgio Demurtas+24/09/2007, 15:26--> (Giorgio Demurtas @ 24/09/2007, 15:26)

Ciao,

beh sarebbe certo meglio avere a disposizione un diodo unico da 15A almeno con dissipatore, ma Carmine mi sembra faccia fatica a trovarlo ed anche io una volta l'ho cercato per una cosa simile non trovandolo.

Non voglio far andare la resistenza a tensione raddrizzata ma parzializzare metà della fase: è lo stesso principio del regolatore per lampade ad incandescenza ma mentre questi spazzolano tanti valori di fase (da 0° a 360°) io con "un" diodo ho un parzializzatore a 180°. Non trovo utile comprare un regolatore per lampade ad incandescenza da 2KW..

Per i diodi se ne metti alcuni in parallelo della stessa serie e dalla stessa scatola, quindi prodotti insieme, è probabilissimo che le differenze siano minime per cui indicativamente passi una corrente abbastanza simile nell'uno e nell'altro..almeno credo..

Giorgio Demurtas
Inserita:

Invece no. Guarda che i semiconduttori non si comportano come le resistenze in parallelo!

Se uno di questi diodi ha una resistenza più bassa di un'altro, la corrente potrebbe aumentare e romperlo. Questo causerebbe una sovraccarico ai rimanenti che si romperebbero uno dietro l'altro con lo stesso meccanismo.

Il ponte raddrizzatore di cui parlo lo trovi in qualunque negozio di elettronica.

user posted image

Inserita:

Concordo. I diodi non sono resistenze, ok, ma hanno comunque una caratteristica corrente-tensione (che in forward è la tensione di soglia): la tensione per forza di cose è identica per tutti i diodi dato che sono in parallelo, e la corrente può essere diversa solo per la variabilità delle caratteristiche di produzione. Penso che le caratteristiche dei diodi non siano così variabili come per l'hfe dei transistor: in questi ultimi ciò è dovuto a piccole variabilità di larghezze della base, che essendo molto sottile provoca un errore molto grande, mentre per i diodi non vedo questi problemi. Su un data sheet a caso (1N4004) infatti vedo una curva, ma se fosse molto molto variabile probabilmente avrebbero disegnato una banda; la pendenza è molto ripida ma solo per basse tensioni-correnti, andando avanti la variabilità di caratteristica causa meno danni.

Per questo, certo non sarà il massimo, ma non sono così contrario a mettere diodi in parallelo anche perchè diodi che vengono dallo stesso processo produttivo e stesso tutto è facile che abbiano caratteristiche non troppo scostanti; ad esempio quando si vogliono ricavare transistor pressocchè identici si fanno vicini e sullo stesso chip..

Il fatto è che Carmine non trova diodi maggiori di 6A, ma se ne mette già 3 se fossero tutti uguali dovrebbero sopportare un massimo di 4A l'uno, già me la vedo difficile che in uno dei 3 passino 7A e negli altri due 2,5 e 2,5...

Tra l'altro anche per resistenze in parallelo con tolleranza 20% c'è una certa variabilità, però non è che non si possa fare...

Non avevo pensato ad un ponte ma comunque del ponte dovrebbe usare un solo diodo..quello della foto va montato su dissipatore?

Inserita:

Correggo una cosa. La tensione è quindi la corrente non è costante per cui all'inizio della caratteristica piccole variazioni possono sì creare delle differenze più consistenti di corrente, ma quando si avvicina a valori critici e quindi bisogna fare più attenzione la pendenza è minore..

Inserita:

Si dovrebbe usare solo un diodo di potenza adeguata, il parallelo non è consigliato: pur se della stessa famiglia e modello, i semiconduttori hanno tolleranze vistose, che possono portare a rotture a catena come ha descritto Giorgio.

Sono anche d'accordo sull'uso del ponte, di cui si userebbe solo un diodo (usando quindi solo due dei quattro terminali), ben fissato a un dissipatore o alla carrozzeria della lavatrice con l'apposito grasso termoconduttivo. Il costo è irrisorio rispetto ad un diodo di potenza.

Unica avvertenza: a tensione di rete, usare diodi da almeno 800 volt, ricordatevi che la tensione picco-picco NON è di 230, ma 648V.... e se ci mettete la tolleranza del 10%, si superano i 700 ........

Quindi, alla fine consiglierei un comune ponte da 35 o 50A-1200V che costa circa 5 euro alle fiere. Magari di recupero, che costa anche meno.

Inserita:

Perchè usare la tensione picco picco e non quella di picco? Il diodo vede solo quella di picco quando interdetto..

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