flyback Inserito: 25 febbraio 2011 Segnala Inserito: 25 febbraio 2011 salve a tutti volevo essere sicuro di non fare una cavolata mi spiegosu diversi trasformatori in mio possesso ho notato che nel puntocentrale i cavi di rame sono intrecciati, su uno di questi ho provato a separarli per ottenere due distinti secondari , ed in effetti dando tenzionesembrerebbe di si. lo chiedo perche volendo realizzare un'alimentazione duale con2 ponti in questo modo non sono costretto a comprare 2 trasformatori.che problemi puo' dare secondo voi una soluzione del genere?
Livio Orsini Inserita: 25 febbraio 2011 Segnala Inserita: 25 febbraio 2011 1 - Per ottenere una tensione duale non è necessario aprire la presa centrale.Usi questa presa come 0 V e colleghi i ponti tra questa presa e gli altri due capi dell'avvolgimento, avendo cura di invertire i ponti.2 - Non è neanche necesario avere un 0 V centrale. E' sufficiente avere 2 ponti montati in antiparallelo, poi si unisce il posivo di uno con il negativo dell'altro.
flyback Inserita: 25 febbraio 2011 Autore Segnala Inserita: 25 febbraio 2011 (modificato) scusate come faccio a inserire un'immagine?**istruzioni in MP Modificato: 25 febbraio 2011 da Livio Migliaresi
tesla88 Inserita: 26 febbraio 2011 Segnala Inserita: 26 febbraio 2011 Sarà che mi son appena svegliato ma :Per ottenere una tensione duale da un trasformatore con presa centrale metti il centrale a massa 0V e 1 solo ponte fra i due estremi del trasformatore...non due ponti .... Se il trasformatore ha un solo avvolgimento è impossibile perchè sarebbe come mettere in corto i ponti! Puoi fare così se hai 2 avvolgimenti distinte che alimentano ciascuno un ponte !
flyback Inserita: 27 febbraio 2011 Autore Segnala Inserita: 27 febbraio 2011 scusate forse mi sono espresso male dall'iniziodiciamo che lo so come si ottiene una tensione duale quelloche volevo capire e' quale dei tre schemi e' piu' funzionale per alimentare un'ampli audio? se ho capito bene la risposta del sig. orsinitra lo schema B e C non c'e' nessuna differenza giusto?ve lo chiedeo perche girando in rete ho visto che molti usano lo schema Cdichiarando la sua superiorita' in termini di suono. Per questo motivo mi era venuto in mentedi sdoppiare il centrale del trasformatore per ottenere due secondari distinti e separati comunque grazie a tutti come sempre gentilissimi.
patatino59 Inserita: 27 febbraio 2011 Segnala Inserita: 27 febbraio 2011 Con questo si cerca di dire che oltre la tensione, la corrente, la resistenza interna di un alimentatore c'è anche qualcos'altro in un alimentatore?Allora perche' negli alimentatori "esoterici" non si usano come stabilizzatori gli accumulatori NiCd o al Litio?
Livio Orsini Inserita: 27 febbraio 2011 Segnala Inserita: 27 febbraio 2011 (modificato) Il termine "esoterico" sta ad indicare un qualche cosa di comprensibile ai soli iniziati. Tipicamente si afferma che un certo linguaggio è "esoterico" perchè è pienamente comprensibile solo dagli adepti di un certo gruppo-associazione. Un esempio comune è il lessico adottato dalla burocrazia. Era così anche per i medici ma ora, fortunatamente, spinti anche dalla necessità del "consenso informato", chi sercita la professione medica ha adottato un lessico più essoterico, cioè il contrario di esotorico, ovvero usa termini comprensibili a tutti o quasi.Esaurita l'introduzione generale bisogna effettuare la considerazione, non marginale, che il termine "esoterico" in HiFi è spesso usato per spillare danari a persone che non distinguerebbero un ampli che suona appena appena decentemente da uno che suona bene.Anche considerando che siano affermazioni in buona fede, molti dei dispositivi qualificati come "esoterici" non hanno nulla di meglio dal punto di vista circuitale, o del suono.Nella catena della riproduzione sonora l'alimentatore ha importanza se, e solo se, tutto quello che segue è allo stato dell'arte.Inoltre il tipo di alimentatore deve essere ottimizzato sui dispositivi che dovrà alimentare.Valgono comunque alcuni principi generali.Non deve lasciar entrare o, peggio, generare disturbi.L'ondulazione resisdua, della fondamentale a 50 Hz, deve essere praticamente nulla.La disposizione meccanica deve essere tale che il magnetismo del trasformatore non influisca sugli altri dispositivi.Il "tempo di recupero" (recovery time) dell'alimentatore deve essere congruo con le prestazioni dei circuiti alimentati.Alcuni tecnici validi, nel campo audio, hanno effettuato studi, prove e ricerche per determinare la migliore tipologia di alimnetatore, in funzione degli amplificatori alimentati, le risposte non sono univoche. Modificato: 27 febbraio 2011 da Livio Orsini
flyback Inserita: 27 febbraio 2011 Autore Segnala Inserita: 27 febbraio 2011 (modificato) un'alimentazione ad accumulatori sarebbe l'ideale per un ampli sopratutto per la bassa resistenza internaassenza di rumore e di flusso disperso generato da un trasformatore.pero' allora bisognerebbe fare la stessa cosa anche con le sorgenticd,dvd,ecc. altrimenti che senzo a, e poi a quale prezzo.correggetemi se dico castronerie, sono solo un'hobbista appassionato Modificato: 27 febbraio 2011 da flyback
tesla88 Inserita: 27 febbraio 2011 Segnala Inserita: 27 febbraio 2011 Lo schema B ha poco senso , se i secondari sono in comune , si mette a massa il centrale e si usa un solo ponte , si hanno meno perdite , si riduce la possibilità di guasto e il risultato è lo stesso , se invece i secondari sono separati si possono usare 2 ponti come nello schema C , ma io starei sullo schema A , che ho sempre utilizzato senza per questo compromettere il funzionamento ...... piuttosto porre in parallelo ai diodi del ponte un condensatore da 0.1-0.2uF per eliminare il rumore di commutazione......
mariano59 Inserita: 27 febbraio 2011 Segnala Inserita: 27 febbraio 2011 I dispositivi come cd,dvd, ecc., non richiedono forti correnti a tensioni elevate, si possono quindi realizzare facilmente, mentre nei finali di potenza audio, l'alimentatore influisce dal punto di vista sia tecnico che economico, ricoprendo anche la metà della circuiteria totale. Quando costruisci un finale audio di potenza, anche 100w, una volta finita la parte audio, sei a metà dell'opera, anzi, come costi, l'alimentatore può essere di gran lunga superiore, dipende dalla qualità dei componenti e dei circuiti.Non so se oggi si usa ancora, ma anni fa, quando ancora si usavano i pre phono per le testine dei giradischi, si costruivano preampli alimentati a batterie, per minimizzare i disturbi, di quelli provati da me, nessuno andava meglio, come forma di rumore (ad orecchio) di altri alimentati in modo classico, mentre alcuni suonavano decisamente peggio, causa la progettazione scadente, i componenti scadenti, il layout errato che produceva disturbi peggiori del ripple.Ciao
lelerelele Inserita: 4 marzo 2011 Segnala Inserita: 4 marzo 2011 .mi sto chiedendo come funziona lo schema circuitale B!partendo dall'ipotesi che l'avvolgimento sia in serie (costruttivamente per avere uscita a tensione doppia...), dovrei avere una semionda con il punto alto negativo e la stessa semionda con il punto basso positivo, cioè un bel corto!comunque anche io per un finale ho usato una configurazione tipo la A, però con due trasformatori distinti, (se lo stesso trasformature funziona comunque), direi che è uguale alla A in entrambi i casi vado a raddrizzare ad onda intera entrambi i rami..
tesla88 Inserita: 5 marzo 2011 Segnala Inserita: 5 marzo 2011 Francamente credo che lo schema B abbia poco senso...........
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