fioresara Inserito: 19 novembre 2012 Segnala Inserito: 19 novembre 2012 Ciao a tutti gli amici.....Come al solito mi rivolgo a voi che siete espertissimi. Avrei la necessità di regolare l'intensità luminosa di una lampada alogena da 200 watt, pensavo ad un triac. La regolazione dovrebbe permettere la regolazione da zero alla massima potenza nel modo più lineare possibile con la rotazione di un potenziometro ed ovviamente il tutto alimentato dalla stessa rete. Avete sotto mano qualche schemino? Ho visto un circuitino in una lampada da tavolo: triac potenziometro una resistenza ad una bobina toroidale, se non ci fosse di mezzo la bobina avrei adottato questo circuito e non vi avrei disturbato......aspetto un vostro gentile riscontro.....a presto.
tesla88 Inserita: 19 novembre 2012 Segnala Inserita: 19 novembre 2012 Se cerchi Dimmer su Google immagini trovi non so quanti schemi , molti avranno la "bobina" che non serve ad altro che eliminare i disturbi legati alla commutazione del Triac , la puoi anche eliminare , però non è nulla di speciale da realizzare ...
Mirko Ceronti Inserita: 19 novembre 2012 Segnala Inserita: 19 novembre 2012 Altrimenti, un controllo a Mos-Fet, in quel caso la bobina non è per niente necessaria. In quelli a Triac, anche senza bobina funziona (anzi....funziona meglio, poichè non risente del problema del carico minimo, anche se con 200 Watt non era certo il nostro caso) solo che inietta in rete, una serie di disturbi che possono dare fastidio. Ad esempio, se hai una radiolina sintonizzabile in AM (modulazione d'ampiezza) ascolterai in altoparlante un forte ronzio durante la regolazione nella zona intermedia di luminosità, cosa parecchio attenuata se c'è la bobina. Da sperimentatore accanito quale ero in età adolescenziale, realizzavo molti circuiti di luci ruotanti o psicoruotanti, che alimentavano lampade a 220V 60 W, e volendo introdurre in serie alla linea generale di questi giocattolini, un dimmer che mi regolasse anche l'intensità luminosa delle lampade asservite, notai che senza la bobina, i circuiti sequenziali che mi comandavano la logica di accensione delle lampade, mi sbagliavano il conteggio. Aggiungevo la bobina in uscita all'anodo del triac, ed il conteggio tornava a posto ed io potevo regolare anche l'intensità della luce dei faretti colorati. Come vedi, la bobina si mangia gli spike, ma non influisce sul principio di funzionamento del dimmer stesso. Saluti Mirko
fioresara Inserita: 20 novembre 2012 Autore Segnala Inserita: 20 novembre 2012 grazie per le risposte, ma mirko non hai proprio un cicuitino dei tuoi da passarmi? buona serata.
Mirko Ceronti Inserita: 20 novembre 2012 Segnala Inserita: 20 novembre 2012 (modificato) Per uno schema a Triac, c'è un circuito (senza bobina) in questa discussione (messaggio N°# 2) http://elettronica.p...aldatore-stilo/ Modificato: 20 novembre 2012 da Mirko Ceronti
fioresara Inserita: 20 novembre 2012 Autore Segnala Inserita: 20 novembre 2012 Grazie Mirco, una ultima domanda la presenza della bobinetta serve per ridurre i disturbi della commutazione? volendola inserire dove andrebbe collegata? E come si potrebbe determinare? Scusami ma vorrei sfruttare il circuitino per veriare la luminosita di un lampadario con lampadine a filamento. Fiorenzo.
Mirko Ceronti Inserita: 25 novembre 2012 Segnala Inserita: 25 novembre 2012 Scusami il ritardo, ma mi era sfuggito questo Topic La bobinetta andrebbe in serie al carico, e so che ci vorrebbe da circa 100 microHenry. Saluti Mirko
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