Antonionni Inserito: 23 marzo 2013 Segnala Inserito: 23 marzo 2013 Mi sono fatto un piccolo alimentatore variabile utilizzando il LM317. Guardando i vari schemi ho visto quello che linko qui sotto che a mezzo dell'aggiunta di un transistor PNP permette di aumentare la correte in uscita. Però non capisco il circuito ... mi aspettavo che tale transistor fosse sull'uscita, così non capisco fra l'altro come fà a mantenere la tensione regolata dall'integrato ...per tale regolazione non dovrebbe variare la tensione di base? Se qualcuno ha qualche minuto da perdere per spiegarmi la cosa gliene sarò grato ...
patatino59 Inserita: 23 marzo 2013 Segnala Inserita: 23 marzo 2013 In effetti la posizione del transistor potrebbe trarre in inganno ma la regolazione viene fatta dal 7812 o LM317 ® prendendo come riferimento la tensione di uscita (U), collegata direttamente al IC. La regolazione avviene drenando piu o meno corrente dall'ingresso (E) collegato sulla base del Transistor,e l'effetto si ripercuote proprio sulla tensione di uscita. In parole povere il Transistor amplifica la corrente di regolazione e l' IC si occupa di mantenere la tensione costante.
ludo69 Inserita: 25 marzo 2013 Segnala Inserita: 25 marzo 2013 (modificato) Immagina R3 come sensore di corrente, quando scorre avviene una ddp (Differenza Di Potenziale) proporzionale ad essa. finchè la corrente è bassa la ddp di R3 è inferiore ai 0,6..0,7V di giunzione di base del PNP e quindi il transistor non interviene: a far funzionare il tutto è unicamente l'integrato. Se la corrente aumenta allora aumenta anche la ddp di R3 e se questa supera i 0,6V allora il PNP inizia a condurre ovvero dal suo emettitore una corrente viene riportata sul collettore che è il nodo di uscita dell'integrato. se trascuriamo la corrente di base allora da questo livello di corrente assorbita in sù l'integrato eroga una corrente costante (quella che genere la Vbe come ddp su R3) ed il resto viene gestito dalla corrente "d'aiuto" dal PNP. Questa configurazione è molto usata perchè scegliendo opportunamente la R3 è possibile ripartire equamente il lavoro tra il PNP e l'IC, quest'ultimo ha spesso integrate protezioni termiche che potrebbero salvare anche il PNP a patto che l'integrato stesso dia un contributo in corrente tale da farlo scaldare e non solo la corrente di pilotaggio del PNP. Un'applicazione poco nota è ad esempio l'uso per polarità inverse, ovvero al fine di ottenere uno stabilizzatore di tensione positiva l'utilizzo di un integrato per stabilizzazione di tensione negativa dove il transistor diventa NPN e l'uscita stabilizzata viene messa a massa e lo zero usato come uscita positiva. Perchè questo casino? perchè così un banale 2N3055 che ha il collettore sulla carcassa si ritroverebbe con il collettore NATURALMENTE a massa senza dover usare isolanti e potendo lasciare il transistor stesso attaccato ad un'aletta esterna senza proteggerlo da contatti accidentali! guarda il lato stabilizzatore negativo soltanto, immagina di mettere a massa l'uscita negativa e di prelevare l'uscita positiva dallo "zero", ti ritroverai il collettore del transistor NPN a massa! images Modificato: 25 marzo 2013 da ludo69
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