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Energia dall' acqua


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Se è vera la teoria della simmetria della materia, esiste un "antiuniverso" fatto da "antimateria" che consuma entropia per produrre energia. In tal caso i rendimenti bassi nostri, aiutano la loro produzione di energia, e viceversa. Così non ci sarà mai la morte entropica dell'universo.

Questa però è ancor più filosofia.

Il problema secondo me è che si dice "c'è un paesino ecologico sul pizzo di una montagna che usa solo energia alternativa...loro si che sono avanti!".

Io lavoro in un'acciaieria...un forno fusorio consuma in un ora quello che il piccolo paesino consuma in un paio di settimane; e di forni c'è n'è più d'uno.

Allora mi domando, questi metodi alternativi, possono solo affiancare le produzioni basate su combustibili fossili, o veramente si riesce a fare qualcosa di più? Eolico e solare, mi pare che siano falliti in partenza, tranne che per produrre l'acqua per farsi la doccia.

L'unica speranza, IMHO, è il nucleare, che è molto sicuro, inquina moooolto meno di qualsiasi combustibile fossile e restituisce parecchia energia.

(evitiamo qui di citare Chernobyl a puro scopo terroristico come tipicamente fanno i politici, magari a parte chiarisco il perché). Rimane l'unico problema che il combustibile nucleare, come quelli fossili, sta scarseggiando...perché non puntare a produrlo? Magari con la fusione fredda che pare funzioni?

non so...dovremmo riunciare ad un'agiatezza che comunque ci piace (non dite di no, dai!) per tornare magari ai dinosauri? Anche quelli hanno avuto un po' di problemini di ecosistema no?

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A proposito poi dell'idrogeno. Sono molto ignorante in materia, ma da quello che sapevo io l'idea di PRODURRE energia dall'acqua era abbastanza teorica e sufficientemente scartata. Invece l'idea interessante è quella di usare le celle a idrogeno per IMMAGAZZINARE l'energia.

L'auto deve necessariamente portarsi appresso un bel po' di energia, questa energia deve essere immagazzinata. I modi sono:

- Chimico. La benzina, purtroppo lo sfruttamento ha un rendimento basso, e per tirare più potenza si producono una serie di scarti dannosi (attenzione, perché in teoria bruciare un idrocarburo produce sono H2O+CO2...poi se la combustione non è completa, e si aggiungono modificatori per comprimere di più la miscela...questi producono gli scarti)

- Meccanico. Una serie di volani che accumulano energia di rotazione. I volani sono messi sotto vuoti e galleggiano in un campo magnetico. L'idea è buona Purtroppo a quelle velocità tutti i materiali conosciuti dopo un po' (settimane) si sfibrano sotto la forza centrifuga, inoltre le caratteristiche giroscopiche possono infastidire ed essere infastidite dal movimento dell'auto

- Elettrico. Geniale! Lo sfruttamento ha rendimenti molto alti (a parte i rendimenti di produzione della corrente, ma questo è un altro discorso, il rendimento di una centrale è molto maggiore di quello di un motore d'auto) ma come immagazzinare questa energia? Le batterie pesano l'ira di Dio e accumulano relativamente poca energia, allora si è pensato alle celle a idrogeno che hanno una densità energetica molto superiore sia di quelle al piombo che di quelle ad altri metalli (litio, nichel, cadmio, ecc.)

E' così o sto dicendo stupidaggini? Ripeto, non è che ne sappia tanto...

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Qui non si tratta dir inunciare a qualche cosa o a tutto.

Se si pretende che la presenza dell'uomo sia ad impatto zero è l'unica via. Il resto sono tutte storie e mistificazioni della verità.

Tra il ritorno ad un sistema pre homo erectus e la situazione attuale, ci sono infiniti livelli.

Basterbbe interrogarci, per prima cosa, sul perchè su deve crescere di numero e sul perchè deve per forza crescere i PIL delle nazioni.

Se si incominciasse ad avere una media di 1 figlio per ogni donna, pian piano si ritornerebbe ad un numero di umani più sopportabile.

Se si producesse solo quello che serve per vivere più che decentemente tutti, si sprecherebbe molto meno e si consumerebbe molto meno energia. Il tutto senza dover peggiorare la qualità della vita, anzi migliorerebbe la qualità della vita di tutti.

Ma questa è pura e semplice filosofia di vita alternativa al modello attuale.

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Quoto Livio!

per approfondire,

Quando si costruiscono delle centrali (a carbone, nucleare, eoliche, ....) si dovrebbe fare un calcolo molto semplice per verificarne la bontà:

1. si deve sommare tutta l'energia necessaria per construire da zero la centrale EC e relativo tempo TC.

2. si deve sommare tutte le energie per manitenere, stoccare, distruggere le sostanze tossiche ES e relativo tempo TS.

3. si deve valutare l'energia erogata media EM.

4. si deve valutare il tempo di vita medio TM di esercizio/funzionamento

5. si deve valutare l'energia e il tempo necessari per distruggere la centrale non più utilizzata, ossia quando per vecchiaia la centrale non potrà più essere utilizzata EZ e TZ.

ora il rendimento è:

n= EM* TM /(EC*TC + ES*TS + EZ+TZ)

Credo che con una semplice formula si possa capire quali centrali sono comvenienti o meno! Se una centrale produce poco, ma dura molto, ha pochi scarti è veloce da costruire e da smaltire ha un rendimento alto, vicevera una centrale difficile da costruire, difficile da smatire, per avere un rendimento alto dovrà produrre molta energia ...

questo è il vero punto, tutte le altre discussioni, prive di qesto significato, portano a mere considerazioni, a volte poco filosofiche ....

ciao

Modificato: da Federico Milan
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Certo che si può ottenere energia dall'acqua!

In rete c'è un tizio (giuro!!) che come sua prima proposta, disse che sarebbe bastato coprire la provincia di Bergamo (tutta, montagne comprese.. più di 2700 km2) con una struttura capace di sostenere un telone impermeabile a 300 m di altezza, in grado di raccogliere le acque piovane.

L'energia ricavata dalle turbine poste più in basso avrebbe garantito l'autosufficienza energetica dell'Italia, grazie ai miliardi di metri cubi di acqua ricavabili dal metro e cinquanta di piogge annuali...

So che ha bombardato di mail tutte le università italiane e straniere, tutte le aziende publliche e private, e persino il comitato del Nobel, per far conoscere la sua idea.

Ora ha un altra idea, visto che non è più convinto che avere un bacino di 2700 km2 SOPRA la testa, appeso ad un teloncino, sia molto sicura...

Sta proponendo di evacuare la provincia di Bergamo (poverini, che gli hanno fatto?), e di sbancare completamente il terreno fino a 50 metri di profondità (demolendo ovviamente anche tutte le abitazioni e le aziende), e di metterci il famoso telone. Poi, si riporta la terra in loco e si ricostruiscono le città...

Alla fine, portare l'acqua di risultacon una condotta sotterranea fino al livello del mare (Venezia?), e sfuttare il dislivello nelle turbine idroelettriche.

Si attendono sviluppi..

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forse la provincia di bergamo ha la quota media sul mare maggiore di 50 metri...

si puo' suggerire l'uso del cosiddetto "fiume"? magari le perdite di sistema sono elevate per colpa delle infiltrazioni, ma se aggiungiamo anche brescia...

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  • 2 weeks later...
Paolo Cattani+12/02/2009, 17:34--> (Paolo Cattani @ 12/02/2009, 17:34)

Ma questo è un genio...!

Il mio professore di Controlli Automatici diceva che per costruire il Ponte sullo Stretto era necessario (nonché molto più conveniente) poggiare i piloni su zattere galleggianti dotate di GPS e di controllo posizionale predittivo (tipo Kalman).

Ok, non c'entra come argomento, ma il livello dell'idea mi sembra lo stesso!!!

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