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Radio a Valvole - Cosa c'e' di meglio?


Mauro Dalseno

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Oltre alla radio anche il fonografo con i 45 3d i 33 giri avevano il loro fascino, mi riferisco al suono ed ai nomi propri scritti sulla copertina.

A futura memoria: considerato che i dischi costavano quel che costavano la spesa che ciascuno poteva fare era minima per cui quando ci si dava appuntamento per ballare ciascuno portava i suoi dischi. Non c'era nulla da fare....non si poteva copiare:

:clap:

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Complimenti Fulvio, veramente belli i tuoi radioricevitori, ed anche ben tenuti dal punto di vista estetico.

La radio a galena, con una vera galena e non con un diodo al Ge, mi ha fatto ricordare la prima volta che ne ho vista una.

Avevo 4 anni (60 anni fa) e mio padre era riuscito ad ottere un periodo ferie sufficientemente lungo per portarmi al mare dai suoi cugini in Toscana, a Donoratico.

Era il 1947 e lì, in una casa colonica sull'aurelia, non c'era ancora la luce elettrica. Tramite non so quali baratti, i miei cugini erano riusciti ad entrare in possesso di una radio a galena che faceva bella mostra di se sul davanzale della finestra dello stanzone che era la cucina della casa, con il filo di collegamento con l'antenna esterna che fuori usciva da un buchino nello stipite della stessa.

Noi a casa avevamo il "5 valvole", marca RadioUnda, con tanto di altoparlante: a me sembrava una cosa eccezzionalmente strana ascoltare la radio con le cuffie, cuffie da cui proveniva un debolissimo suono.

Mio padre, specialista radio elettrecista della Regia Aereonautica, cercò di spiegarmi, in modo semplice, la differenza dei due ricevitori.

Forse sarà stata quell'esperienza, unita alla mia prima realizzazione di "impianto di lampadina", su un'apposita tavoletta preparatami da mio padre, a rovinarmi con la passione dell'elettronica?

Modificato: da Livio Orsini
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Ricordo che spendevo i miei risparmi al mercatino dell'usato per acquistare radio, registratori e tutto cio' che era elettronica, poi con la GBC non so se tenete presente le scatole di montaggio , Kit dell'Amtron (non ricordo se si scrive cosi'), erano le migliori, c'erano anche i kit della Weltblik (o cosa del genere) un po piu' rozzi. Poi i Kit della nuova elettronica: una volta sono uscito pazzo con un tester digitale perche' oscillavano sempre le cifre e dopo che mi e' uscito il fumo dalle orecchie ho scoperto che era un errore di progetto corretto dopo mesi sulla rivista :clap::clap: Ma vaff...lo!!!! Secondo me la migliore era quella della GBC Amtron.

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Io a 14 anni (1958) iniziai l'ITIS a Milano, città che per un "poor fieu de campagna", come me, che veniva da Varese (i milanesi ci chiamavano "falchett") era il bengodi dei servizi e negozi. Scopersi la mitica GBC che ti regalava il libretto con il listino delle valvole e dei transistori, listino che riportava anche i principali parametri: tensione anodica, corrente anodica, tensione e corrente di filamento e descrizione breve del tubo. Poi, mirabilia, avevi diritto ad uno sconto di almeno il 40% sul prezzo di listino.

Ricordo che riparai una radio di un conoscente famigliare, sostituendo una valvola, mostrai il listino con il prezzo e gli chiesi il puro costo di listino: 1000£ (significava 400£ di guadagno); il tizio commosso mi regalò altre 200£ per il mio impegno. A quei tempi il caffè ed il giornale costavano 25£ e con 250£-300£ entravi ad un cinema di seconda visione a Milano.

Modificato: da Livio Orsini
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Ciao.

Grazie per i complimenti.

Appena potrò, con l'aiuto (spero, almeno finchè non mi eserciterò)dell'amico Florindo, inserirò altri apparecchi della mia piccolissima e modestissima collezione, a patto che non sembri un esibizionismo che non vuole essere.

Si, quella Radio Galena, che tengo nella vetrinetta del mio laboratorio, altro non è che un esemplare(copia) costruito da mio padre, quando io ero bambino(5-6 anni circa). Nella foto non appaiono le cuffie, ma ci sono.

Livio, se parliamo dello stesso libretto GBC delle valvole, io lo conservo ancora; me lo regalò il mio primo principale; è da quello che ho attinto le caratteristiche della valvola della quale si parla 3 o 4 post addietro.

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Nella foto non appaiono le cuffie, ma ci sono.

Ciao Fulvio, guarda bene che le cuffie ci sono..... basta cliccare sui due collegamenti sotto le foto. Per motivi di spazio non le ho messe tutte.

Resto disponibile per altri "upload" :clap:

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Livio, se parliamo dello stesso libretto GBC delle valvole..

Certo che si! Sei più giovane di me esattamente di 10 anni meno 7 giorni quindi quindo il tuo principale ti regalò il libretto questo, il libretto, era già vecchiotto :clap: .

Io, comunque, ho ancora il manuale Philips Miniwatt con tutte le caratteristiche complete (tranne le curve) di valvole e transistori. Valvole e transistori della serie europea; per la serie americana dispongo ancora dell'omologo manuale della FIVRE.

La FIVRE di Pavia è un altro bel pezzo della storia italiana dell'elettronica e radiotecnica oramai scomparso.

Produceva valvole, tubi catodici, nuvistor (chi si ricorda dei nuvistor?) e transitori. Inoltre produceva quarzi, anche quelli ad alta stabilità in contenitore di vetro. Ne ho ancora un paio che mi regalò, nel '76, un tecnico FIVRE mentre ci piangevamo a vicenda sulla spalla. Ero andato da loro per discutere la possibilità che ci facessero dei custum a film sottile per impiego avionico. Sai com'è, una parola tira l'altra e così, scambiandoci le rispettive esperienze si arrivò a parlare di quarzi speciali, quarzi che avevo dovuto acquistare dai francesi della Mistral. Lui si assentò un attimo, quando tornò mi mise davanti qualche quarzo di quel tipo e mi disse: "Anche noi siamo capaci di farli, solo che non ce li lasciano più fare perchè sono un prodotto di nicchia e, dicono, che non sono abbastanze remunerativi."

FIVRE entrò nel gruppo FIAT, venne inglobata nella Magneti Marelli e, credo durante l'amministrazione Romiti, sparì :clap:

Modificato: da Livio Orsini
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  • 2 weeks later...

....io mi ricordo dei nuvistor. Ho ancora un tek 453 funzionante :clap:

e pure i nuvistor di ricambio.....che non sono mai stati cambiati....

Fulvio.......Stupende!

Le mie non sono così belle....se vincerò la pigrizia magari qualche foto...

però a me, sarò maniaco, piacciono più viste da dietro...e magari accese.

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..parliamo di qualcosa che ha il controllo del volume vero? :fiu:

Perchè in un altro caso, è vero che si accendono, ma non quando vuoi e nemmeno puoi decidere di abbasare il volume o risintonizzare....purtroppo

:roftmao:

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  • 2 months later...
superautomatico

:clap: CIAO! ... o meglio Buongiorno! La passione per le cose antiche e soprattutto l'istinto "conservativo" mi è stata tramandata da papà... per il quale buttare è peccato se non addirittura reato...

Io mi sono sempre dedicato alle lavatrici (e Livio lo sa :clap:) ma non ho mai detto che a casa nostra c'è pure una vecchia radio Minerva del 1950, restaurata 20 anni (un'amatore si prestò di ripristinare i vecchi pezzi con degli altri "adattabili")... purtroppo però nonostante l'indescrivibile piacere del suono di questi apparecchi... non trasmette quasi più nessuno in quelle frequenze...:clap:

La proposta che ho fatto a papà era di convertirla... almeno si poteva usare...ma lui (giustamente) nega.

COMPLIMENTI!

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  • 2 weeks later...

Per Fulviopersano....complimenti per gli apparecchi!! entrambi meravigliosi..

Modificato: da Livio Migliaresi
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Fulvio Persano

Ciao Peppe.

Grazie per i complimenti.

Appena sarò in grado di inserire le foto :clap: , ne metterò delle altre.

:clap:

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Fulvio Persano

Ciao.

Radio Magnadyne anni '50-60

radiomagnadyneanni5060mq8.jpg

Forse(forse) ci sono riuscito. :clap:

Stasera brinderò.... :clap:

Modificato: da fulviopersano
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  • 2 weeks later...
Fulvio Persano

Ciao.

Apparecchio denominato "gioco del lotto".

Produzione tedesca anni '60 (credo).

immagine035ln2.jpg

Interno

immagine037no7.jpg

Modificato: da fulviopersano
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Fulvio Persano

Ciao.

Televisione Watt Radio, 23 pollici, anni '60.

Particolarità, la parte superiore (cinescopio) è girevole; ruota di circa 35 °

immagine031ib4.jpg

Modificato: da fulviopersano
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  • 1 month later...
Mauro Dalseno

Quando vedo queste apparecchiature cosi' vecchie, quando l'elettronica non era digitale... Che nostalgia! una volta l' elettronica era un' autentica opera d' arte.

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