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Ellis Island


Luigi Di Donato

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Luigi Di Donato

In questo sito potete trovare notizie relative ai vostri nonni emigrati in America intorno al 1900, se vi registrate potete anche vedere la data di arrivo, quanti soldi avevano in tasca e tante altre notizie, registri originali dell'epoca archiviati scannerizzati.

Io ho trovato i miei 2 nonni ( 1905 ) .

http://www.ellisisland.org/

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Livio Orsini

Il mio bisnonno materno (padre della nonna materna) emicgrò negli USA dove conobbe e sposò la bisnonna emigrata da da un paesino del Cadore (Vodo di Cadore) allora territorio dell'impero austro ungarico. Però essendo emigrati prima dell'apertura di quel centro immigrazione (per loro fortuna) non sono registrati. Però ho trovato le registrazioni di numerosi probabili parenti della bisnonna. Probabilemte metà degli abitanti di quel paese emigrarono in USA. Poi dopo il 1945 un'altra bella fetta della popolazione rimasta emigrò in Germania dove molti divenenro benestanti aprendo gelaterie.

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Riccardo Ottaviucci

O.T. aperta parentesi (mi sa che fra non molto si dovrà riaprire una nuova Ellis Island se in Italia continueremo con questi pseudo-governanti...) chiusa parentesi

Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Luigi Di Donato

Era il 31 Marzo del 1905 quando nel porto di New York sbarcarono da questa carretta chiamata "Weimar" (partita 15 giorni prima da Napoli), i miei due nonni Donato e Nicola. Ancora adesso mi chiedo...........perchè tornarono?

2ewcf8h.jpg

La nave Weimar fu costruita nel 1891 nei cantieri navali Fairfield Shipbuilding & Engineering Company di Glasgow, in Scozia, per la società tedesca North German Lloyd. Stazzava 4.996 tonnellate, era lunga 126 metri e larga 15. Aveva motori a vapore a tripla espansione ed elica unica. Poteva viaggiare ad una velocità di 13 nodi e trasportare fino a 1.988 passeggeri, di cui 50 in prima classe, 38 in seconda e 1.900 in terza. Aveva un solo fumaiolo, due alberi e struttura d’acciaio. Era utilizzata sulla rotta Brema-New York. Nel 1908 fu acquistata dalla italiana Lloyd del Pacifico, e ribattezzata Santiago. Nel 1909 fu acquistata da una società cilena e prese il nome di Armonia. Utilizzata sulla rotta Genova-New York, fu silurata e affondata nel Mediterraneo da un sottomarino tedesco il 15 febbraio 1918.

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Luigi Di Donato
Inserita: (modificato)
P.S. Ma tu ti sei registrato, ci sono pure le loro foto?

Ero registrato e come al solito ho dimenticato la passw.

Se ti registri hai tante notizie in piu 'e anche i documenti originali dell'epoca.

Ho diversi parenti e paesani a Trenton, mio padre che faceva il marinaio per anni ha fatto quella rotta e teneva in contatto le famiglie , facendo il facchino per portare regali da Napoli e Trenton.

O.T. aperta parentesi (mi sa che fra non molto si dovrà riaprire una nuova Ellis Island se in Italia continueremo con questi pseudo-governanti...) chiusa parentesi

Infatti Carletto vuole andare a NYC, per i suoi 18 anni dice che non ci tiene a feste o regali, ma vuole andare a NYC , anche da solo ma vuole andarci.

A me gli emigranti mi mettono tanta tristezza, ho trovato un flmato dove i miei antenati hanno mantenuto le tradizioni del mio paese .

http://vimeo.com/7631541

Modificato: da Luigi Di Donato
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Riccardo Ottaviucci
A me gli emigranti mi mettono
sai quante bacchettate sulle dita ho visto prendere dai miei compagni delle elementari per aver scritto " a me mi" ? :roflmao: Modificato: da Riccardo Ottaviucci
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Luigi Di Donato

Mi sono emozionato e ho sbagliato :senzasperanza::P

Tantissimi anni fa, mio padre, quando tornava dagli stati uniti raccontava ai miei paesani ( io non ero ancora nato ) il tenore di vita degli americani.

Lavatrici, TV, anche lo spazzino ha l'auto di proprieta' ecc..., tutti i miei paesani ascoltavano con la bocca aperta, qualcuno metteva anche in dubbio quello che diceva.

Ci teneva aggiornati sulle novita' che sarebbero arrivate dopo 20 anni anche in italia , non si sbagliava, girava tutto il mondo e sapeva le cose come andavano, nel bene e nel male.

I racconti erano affascinanti, fino a che a un certo punto non vedevo piu' la differenza tra America e Italia ( distanze accorciate a minimo ), quindi ho sempre pensato che non valeva la pena pensare che Eliis Island come chissa' che cosa o quale novita'.

Questo fino a poco tempo fa, quando purtroppo a causa della situazione politica in Italia ( un branco di pagliacci tutti comnpresi ) ho cambiato idea.

Allora ecco che entra in gioco il discorso di Riccardo.

E' chiaro che la politica non deve essere una giustificazione di chi non fa il proprio dovere, ma chi lo fa e vede tutto in pasto ai parassiti ( non chi non fa lo scontrino ) allora non sei piu' motivato.

Modificato: da Luigi Di Donato
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